Vercelli – A 120 anni dalla nascita di Francesco Messina (Linguaglossa, Catania 1900 – Milano 1995), scultore tra i maggiori dell’ultimo secolo, Comune e Arcidiocesi, in collaborazione con la Fondazione Messina e Nicola Loi Studio Copernico di Milano, hanno organizzato un’ampia retrospettiva. Tre le sedi (ARCA nell’ex chiesa di San Marco, Pinacoteca di Palazzo Arcivescovile, ex Chiesa di San Vittore), che ospitano ben 120 opere, alcune delle quali di grandi dimensioni raccolte sotto il titolo: “Francesco Messina. Prodigi di bellezza“. Il percorso presenta i grandi marmi, bronzi e ritratti di amici e colleghi, tra i quali quelli di Lucio Fontana, Salvatore Quasimodo, Riccardo Bacchelli (con il monocolo), Alfonso Gatto, Arturo Tosi e Eugenio D’Ors. Tra le figure femminili, spiccano le danzatrici, il ritratto di Carla Fracci, Luciana Savignano e Aida Accolla. Nei dipinti si possono ammirare, Lia Ranza, Isabella Ostini e Vittoria Leone. Ai cavalli è dedicata una sezione allestita all’Arca a cui ricorre l’immagine del grande cavallo morente modellato, nel 1966, per il Palazzo della Rai di Roma. Alla Pinacoteca Arcivescovile e nell’ex chiesa di San Vittore sono invece esposte opere di carattere religioso. Fino al 27 febbraio. Orari: Arca (piazzetta S. Marco), giovedì-domenica 10- 19; Palazzo Vescovile, (piazza Alessandro d’Angennes) giovedì-domenica 14 – 18; ex Chiesa di San Vittore (largo d’Azzo) visibile dall’esterno.

Milano – “Opere dall’Apocalisse” è il titolo della mostra di Fabio Mauri allestita da Viasaterna (Via Giacomo Leopardi). La mostra, a cura di Francesca Alfano Miglietti, raccoglie per la prima volta una collezione di dipinti e disegni su carta, a colori e in bianco/nero e fotografie; emozioni e visioni dell’artista che ha fatto dell’ideologia un materiale dell’arte. Un percorso intimo dove l’artista sembra voler rintracciare nel caos una poeticità che indaga l’apocalisse non come “fine” ma come incontro. Mauri (1926-2009) è considerato un esponente d’indiscusso rilievo delle neo- avanguardie della seconda metà del XX secolo. La sua attività è molto estesa e comprende installazioni, performance, teatro e scrittura. Autore di una personalissima indagine, durata tutta la vita, sull’insidiosa logica dell’arte, dell’ideologia e del totalitarismo, esplora la Storia filtrandola attraverso la lente del privato. L’esposizione rimarrà in calendario sino al 1 aprile nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì 12-19. (chiuso il 2 e 6 gennaio). Le opere di Mauri sono esposte anche, in contemporanea alla mostra allestita negli spazi di Viasaterna, nelle sale di Palazzo Reale (fino al 30 gennaio) nell’ambito della mostra “Corpus Domini. Dal corpo glorioso alle rovine dell’anima” sempre a cura di Francesca Alfano Miglietti.

Milano – “My World” è il titolo della personale di Simone D’Auria allestita alla galleria Spirale. L’artista, classe 1976, una delle personalità artistiche più interessanti del panorama creativo internazionale propone qui una mostra/installazione con un percorso che si snoda attraverso 60 opere realizzate negli ultimi dieci anni e tratte da alcuni dei suoi cicli più famosi. Dalla serie Spoon, cucchiai giganti (alti oltre 150 cm) realizzati in plastica riciclata, simbolo della rigenerazione dei materiali inquinanti presenti nei mari e negli oceani alla creazione dei dipinti di Mr. Spoon, personaggio-icona che vive all’interno di capolavori come la Danza di Matisse, l’Urlo di Munch,  di Magritte, Banksy, Jeff Koons, Keith Haring e molti altri. Ed ancora sculture come Tank o Wow, realizzate per sensibilizzare la salvaguardia delle specie animali in pericolo di estinzione, tema molto presente nei lavori dell’artista. La rassegna presenta inoltre alcune sculture in fibra di vetro della serie Fuck-Tank e gli acrilici su tela del ciclo Sorry Fontana. Fino al 29 gennaio. Orari: da martedì a sabato 11.30-15.30 /16.30-19.30.

Milano – Le opere di Mondrian al Mudec, Museo delle Culture. Un progetto espositivo dedicato al processo evolutivo-artistico che portò l’artista dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l’ha reso inconfondibile e celebre in tutto il mondo. La mostra, intitolata “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione” è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, dove risiede la più importante collezione di opere dell’artista, e che ne ha prestato sessanta, scelte tra quelle della raccolta, degli artisti della Scuola dell’Aja e dei designer De Stijl. Esposti anche due lavori di Mondrian provenienti dal Museo del Novecento di Milano e un quadro neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado. Il percorso si snoda attraverso sezioni tematiche utili alla comprensione delle stesse opere interamente astratte del suo ultimo periodo. Filo conduttore su cui si esplica il confronto tra le opere del primo periodo “figurativo” a quelle del periodo “astratto” è quello del paesaggio, con confronti tra le sue opere e quelle dei pittori della “Scuola dell’Aja”, un gruppo di artisti operanti nella città olandese tra il 1860 e il 1890, ampiamente influenzati dal realismo della scuola di Barbizon, e secondo la cui maniera Mondrian aveva cominciato a dipingere. Una sezione è dedicata a “De Stijl” (Lo Stile), movimento sorto nei Paesi Bassi nel 1917 su iniziativa dello stesso Mondrian e di Theo van Doesburg e attivo ancora alle soglie degli anni Trenta, che innovò arte, architettura e design, con opere, tra gli altri, di Gerrit Thomas Rietveld. Fino al 27 marzo. Orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30 – 19.30; giovedì e sabato 9.30 – 22.30. Informazioni e prenotazioni: +39 02.54917.

Milano – Il Mudec, in via Tortona, ospita anche la mostra di TvBoy, nome d’arte di Salvatore Benintende. Oltre 70 tele raccontano il prolifico artista, attraverso le sue principali tematiche: l’amore, il potere, gli eroi, la storia dell’arte. TvBoy è uno degli esponenti principali del movimento Street Art di matrice Neo Pop a livello internazionale ed tra i più riconoscibili della sua generazione. Le sue opere sono esposte dalla strada ai musei  e in numerose gallerie di Roma, Barcellona, Monaco, Copenaghen, Berlino, Londa, LA, Miami, da solo o al fianco di grandi nomi come Warhol, Lichtenstein, Haring, Basquiat. L’esposizione milanese è una personale che svela al visitatore l’occhio ironico e satirico, ma sempre attento alla riflessione, con cui TVBOY reinterpreta i vari trend seguiti dalla società moderna. E’  un artista poliedrico e provocatore, che racconta le mille realtà e fenomeni sociali di questa nostra contemporaneità attraverso il linguaggio universale e inconfondibile delle sue opere diventate ormai icone riconosciute a livello internazionale.  Fino al 9 gennaio. Orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30 – 19.30; giovedì e sabato 9.30 – 22.30.

Legnano – “Andar per monumenti” è il titolo e ancor più l’invito a una visita alla mostra di Giuseppe Cozzi allestita alla libreria Nuova Terra. Gli scatti, oltre a essere visibili nell’esposizione sono anche riportati nell’omonimo volume realizzato dal fotografo con Pino Landonio. E’ un censimento accurato, corredato da una ricchissima documentazione fotografica delle oltre centoquaranta statue che ornano le piazze e i parchi di Milano. Riscoprire la loro storia, gustarne i particolari, coglierne il significato come utile esercizio per guardare con occhi diversi a ospiti così taciturni e immobili, che pure hanno sempre qualcosa da dire per risvegliare i nostri ricordi o riaccendere le nostre intelligenze. Testimoni silenziosi di memorie lontane. La mostra è visitabile, negli orari di negozio, sino al 6 gennaio.

Varese e provicia – Continuano, fino al 7 gennaio, gli appuntamenti dedicati al tema della Natività, organizzati da Archeologistics, realtà varesina impegnata nella valorizzazione dei beni culturali. Occasioni uniche per ammirare da vicino i capolavori custoditi nei monumenti, nei siti Unesco e nel Santuario di Saronno. Un viaggio dal Medioevo fino al Seicento, tra gli affreschi e le installazioni che mettono in scena il mistero della Nascita di Gesù. Ad aprire il ciclo di appuntamenti la visita alla Chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio alla quale saranno dedicate visite il 2 e 6 gennaio: un piccolo oratorio nobiliare, cuore del Medioevo europeo, che al suo interno conserva un ciclo di affreschi del X secolo, opera dell’anonimo Maestro di Castelseprio e dedicato all’infanzia di Cristo. Al 6 gennaio sarà protagonista la Terza Cappella del Sacro Monte di Varese che custodisce all’interno la rappresentazione della Nascita di Gesù e all’esterno presenta la Fuga in Egitto di Renato Guttuso, opera recentemente restaurata. Il ciclo di appuntamenti si conclude il 7 gennaio al Santuario di Saronno, che vanta la splendida cupola di Gaudenzio Ferrari e gli affreschi del leonardesco Bernardino Luini. I percorsi sono adatti a tutti  su prenotazione obbligatoria: www.archeologistics.it – info@archeologistics.it – 328.8377206.

Varese – Sala Veratti ospita “Lieti nella Speranza” Presepi d’Artista IV edizione. Opere che interpretano la Navità dove storia, tradizione e quotidianità e sentimenti si intrecciano. Tra gli artisti che hanno partecipato : Giovanni Beluffi, Roberto Benotti, Piero Cicoli, Renata Colombo Casero, Massimo Conconi, Lena Costantini, Anny Ferrario, Anna Genzi, Giuliana Nocco, Eva Hodinova, Josee Konrath, Tiziana Montalbetti, Marzia Mucchietto, Maria Nicolais, Mariano Pieroni, Vittorio Pieroni, Antonio Quattrini, Oreste Quattrini, Giorgio Robustelli, Adriana Ruberti e Mariuccia Secol. Opere capaci di tradurre nella materia, sentimenti, poesia e slanci della fantasia, senza scadere nella facile retorica. Lieti nella speranza, è un messaggio, perché in momenti come quelli che si stanno vivendo, permetta di abitare questo tempo, per aprirci al cambiamento, convertire il nostro stile di vita divenendo strumento per la trasformazione del mondo. Fino al 15 gennaio. Orari: da martedì a venerdì 15.30 – 18.30; sabato e domenica 10.30 – 12/ 15.30 – 18.30. Chiuso l’1 gennaio. Per prenotare visite guidate: presidenza@exallievefma-varese.it.

Fossano – “Fantastiche Grottesche” è la mostra ospitata al Castello degli Acaja. L’esposizione, dedicata all’opera di Giovanni Caracca nella Sala delle Grottesche della fortezza, è incentrata sulla storia del pittore fiammingo alla corte dei Savoia. Si tratta di un progetto espositivo site-specific atto a valorizzare il ciclo di affreschi dell’artista, uno dei più importanti esempi di pittura tardomanierista piemontese. Realizzati da Jan Kraeck, italianizzato Giovanni Caracca, intorno al 1585 per volere di Carlo Emanuele I di Savoia, coniugano la cultura degli emblemi, che conosce notevole fortuna in epoca umanistica e rinascimentale in tutta l’Europa, con il gusto per la decorazione a grottesche che si diffonde in seguito alla scoperta della Domus Aurea a Roma, all’inizio del Cinquecento. Il percorso multimediale attraverso l’uso delle tecnologie immersive coinvolge i visitatori in un colloquio ideale con Giovanni Caracca che racconta la storia dei personaggi che hanno abitato il castello. Una selezione di opere dalle collezioni di Palazzo Madama, infine, arricchisce la narrazione con ritratti e oggetti dell’epoca. Fino al 25 aprile. Ingresso con visita guidata, dal mercoledì alla domenica e festivi, alle 11 e alle 15. E’ consigliata la prenotazione: T. 0172 60160 – iatfossano@cuneoholiday.com.

Modena – E’ un’esposizione dedicata a uno dei maestri della caricatura del primo ‘900: Umberto Tirelli. Nei rinnovati spazi del Complesso San Paolo del Museo Civico, duecentotrenta opere, tra disegni, sculture, pitture, maschere e burattini raccontano l’artista celebrando i centocinquant’anni dalla sua nascita. L’esposizione approfondisce la centralità di una figura che fece della caricatura l’unico e imprescindibile mezzo di espressione, giungendo a imporsi a livello nazionale ed europeo. Tirelli offre uno sguardo acuto e ironico sulla borghesia e sull’establishment locale e nazionale nel complesso dei loro aspetti sociali, politici e culturali, in un arco storico compreso tra la Belle Époque e la Grande Guerra, il fascismo e la Seconda Guerra Mondiale, fino alle tensioni internazionali che hanno segnato l’inizio della Guerra Fredda e gli albori del primo boom economico. Intrecciando arti visive e spettacolo, l’artista ha interpretato il più grande “teatro della vita” nella sua eterogeneità, regalando una lettura critica del suo tempo e dei suoi protagonisti. Fino al 25 Aprile. Orari: da martedì a venerdì: 15-19; sabato, domenica e festivi: 10-19; lunedì chiuso. Dall’8 gennaio: venerdì, sabato e domenica: 10-19.

Forte di Bard (AO) -Per gli ottimi riscontri di pubblico la chiusura delle mostre “Antonio Ligabue e il suo mondo” e “Nel segno di Dante. Tra illustrazione e fumetto” è stata prorogata al 30 gennaio. In particolare, l’esposizione dedicata a Ligabue ha richiamato in poco meno di due mesi, oltre 12 mila visitatori. Anche il progetto espositivo dedicato a Dante nei fumetti, uno straordinario viaggio nel mondo del Sommo Poeta e della sua Commedia attraverso una galleria di importanti illustratori e fumettisti, ha registrato un forte interesse. Orari: martedì-venerdì: 10-18; sabato, domenica e festivi: 10-19. In occasione delle feste natalizie la sede espositiva rimane aperta tutti i giorni fino al 9 gennaio.Informazioni: T. + 39 0125 833811 – info@fortedibard.it