Bellagio – La Torre delle Arti si prepara a ospitare dal 29 aprile al 21 maggio la mostra “Betto Lotti (1894 – 1977). Di arte e di vita”. L’esposizione, attraverso quaranta opere, approfondisce alcuni temi e tecniche che hanno caratterizzato la produzione dell’artista strettamente legata al rapporto con la vita quotidiana, in particolare al tema del lavoro. La rassegna, a cura di Luigi Cavadini, si apre con la sezione dedicata ad Arte e i mestieri del ‘900 alla quale segue Storie di fatica e bellezza in cui l’artista racconta l’universo del lavoro femminile con grande sensibilità e rispetto. Il percorso si conclude con disegni e acqueforti di grandi dimensioni dedicati ai Grandi cantieri di inizio secolo. L’inaugurazione in programma sabato 29 aprile alle 17 mette al centro la tematica del lavoro con un evento dedicato al Primo Maggio, Festa dei Lavoratori. Orari nei giorni seguenti: da lunedì a venerdì 10.30-13.30/14.30-17.30; sabato e domenica 11-18. Ingresso libero.
Leggiuno – Il ricordo di Albino Reggiori all’Eremo di Santa Caterina del Sasso. La mostra dal titolo “Rosoni di luce” e a cura della figlia Angela, ricorda il noto artista lavenese (1933-2006) attraverso le sue potenti cattedrali che qui si possono ammirare nelle ceramiche, nelle acqueforti, tele e disegni. Un segno incisivo che nello slancio tra guglie e pinnacoli mira indicare la luce, come in una sorta di preghiera. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni sino al 4 giugno. La visita è riservata ai possessori del biglietto per l’ingresso all’Eremo.
Milano – Alla Maab Gallery l’artista tedesca Susanne Kutter presenta un lavoro inedito, progettato appositamente per lo spazio di via Via Nerino 3 in un percorso che dall’installazione coinvolge la fotografia e l’assemblage. “I Must Sleep, Please!” questo il titolo dell’esposizione si svolge intorno al tema della precarietà della visione. Partendo dall’ambivalenza delle convenzioni del vedere, l’arte di Kutter si fa segno della differenza, analizzando anche, con ammiccante malizia e tagliente ironia, concetti architettonici e soluzioni spaziali identificate come dispositivi di controllo o veicoli di autoritarismo. Fino al 5 maggio. Orari: lunedì-venerdì 13,30-18
Busto Arsizio – Il tema “Saranno gli alberi che salveranno il mondo?” è stato interpretato dagli studenti del secondo anno del Corso Professionale Biennale di Fotografia ed esposto, in occasione del Festival Fotografico Europeo, in un progetto collettivo nella sede di Spazio Arte Farioli. Gli alberi sono presenti sul nostro pianeta da circa 400 milioni di anni: hanno dimostrato grande capacità di adattamento e una totale indipendenza dal genere umano, che invece necessita delle piante per godere di un ambiente ideale alla propria sopravvivenza ed evoluzione. Ciascun studente, seguendo le proprie inclinazioni stilistiche, ha voluto così analizzare e interpretare lo stato attuale del patrimonio boschivo e del complesso rapporto tra uomo e natura. La collettiva rimarrà in calendario sino al 30 aprile e sarà visitabile: da giovedì a sabato dalle 16.30 alle 19; domenica 10.30-12/16.30-19.
Milano – I suggestivi scatti di Alessandro Vicario nella personale “Mappe Arboree” in corso nel nuovo spazio di Lab 1930. Una fotografia al primo sguardo documentaristica ma che in realtà, osservandola bene è evocativa di sentimenti, ricordi e riflessioni. Immagini che appartengono a un progetto iniziato dall’artista nel 2015 e da allora in continua evoluzione e trasformazione. La mostra, curata da Elena Carotti presenta undici opere fotografiche, di cui quattro inedite è una riflessione privata sugli alberi e, in particolare, sulla parte più esterna di essi che ha un ruolo fondamentale nell’ecosistema del nostro pianeta e che incide anche sulle vite di tutti noi: le cortecce che, oltre a proteggere i tronchi vengono usate dall’uomo sin dal medioevo per le loro proprietà terapeutiche. Oltre alle undici “Mappe” è esposta anche la riproduzione di “Senza Titolo. Milano, parco delle Cave”, opera fotografica con successivi ritocchi cromatici manuali realizzata nel 1978 dal padre Ennio, noto fotografo recentemente scomparso cui Alessandro dedica questa mostra aperta sino al 30 maggio. Orari: su appuntamento tutti i martedì e giovedì dalle 15 alle 18; in occasione del Fuorisalone 15 – 18. Aperture straordinarie: sabato 27 e domenica 28 maggio, dalle 15 alle 18.
Vigevano – “sospesi e d’istanti” è il titolo della bipersonale di Giulietta Faccioli e Giuse Iannello in apertura dal 22 aprile (con inaugurazione alle 16) nella seconda Scuderia del Castello Sforzesco. Una relazione con lo spazio che Faccioli interpreta riferendosi al tempo quale preciso e irripetibile istante in cui il tuffatore si lancerà nel vuoto e che invece Iannello indaga con un gioco di parole; (d)istanti, ripescati dalla memoria che da individuale si fa collettiva. La mostra a cura di Edoardo Maffeo prosegue sino al 7 maggio; orari: sabato e domenica 10.30-12.30/ 15.30-18.30.
Milano – Linate – Malpensa – In occasione della Design Week i passeggeri che transiteranno negli aeroporti inoltre avranno la possibilità di imbattersi nell’arte sin dal loro arrivo nel terminal. A Linate è in corso la mostra “Triennale Milano 1923 – 2023”, a cura di Marco Sammicheli, in occasione dei cento anni di Triennale. Esposti iconici oggetti di design quali arredi, complementi, elettronica di consumo, giocattoli a firma di Franco Albini, Bruno Munari, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Enzo Mari, Marco Zanuso, Richard Sapper, Gino Valle, Studio 65, Ettore Sottsass Jr., Perry A King, Gaetano Pesce, Philippe Starck, Eero Aarnio. Il pezzo forte della mostra è un arredo di grande formato, la poltrona Joe, di Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi,
Al PhotoSquare di Malpensa, invece, è in corso la mostra “Áhkát – TerraMadre” di Valentina Tamborra, a cura di Claudio Argentiero, dedicata alle popolazioni artiche della Norvegia. Un’anteprima nazionale, terzo capitolo di una trilogia con cui la fotografa ha voluto illustrare le popolazioni che vivono l’Artico. Ambientato nella contea del Finnmark, in Norvegia, il progetto racconta una cultura antica e moderna che ha nel legame con la natura e nel forte dialogo con essa la sua forza più grande. Áhkát: secondo l’antica religione Sami sono “Le madri”, divinità della natura, natura che, ai confini estremi del mondo, tutto domina. Lo Spazio Espositivo PhotoSquare si trova nell’atrio della Stazione ferroviaria presso l’ingresso dello Sheraton. Fino al 30 giugno.
Il secondo appuntamento a Malpensa è con Francesco Maccapani Missoni che ha portato le sue opere in mostra al Terminal 1, nell’area Extra Schengen (subito dopo il controllo passaporti). E se il nome Missoni ci fa pensare subito ai colorati tessuti dalle iconiche fantasie geometriche, Francesco non smentisce la tradizione di famiglia portando avanti la passione per il colore, attraverso spettacolari opere che cattureranno l’attenzione di tutti i passeggeri.
Gavirate – Domani, sabato 22 aprile alle 16 si inaugura, al Chiostro di Voltorre, “Ofelia. Annegamento di un ghiacciaio” mostra fotografica di Luca Brunelli a cura di Carla Tocchetti. L’esposizione che si apre in occasione della Giornata Internazionale della Terra, è un racconto per immagini che accompagnano al cuore di una tragedia il cui finale tuttavia, a differenza di quello di Shakespeare, potrebbe essere ancora riscritto. Nel corso della rassegna sono in programma alcuni appuntamenti come una tavola rotonda in collaborazione con il Club Alpino Italiano, Sezioni di Varese e Gavirate, dal titolo “I ghiacciai alpini tra storia e attualità”, che si svolgerà sabato 29 aprile alle ore 16. Il 13 maggio invece nella Chiesa San Michele e Madonna Addolorata, si terrà, alle 20.30 il concerto “Ritmo e movimento tra ghiaccio e musica” con i gruppi vocali “After All” di Varese, diretto da Elisa Pozzi, e “Fuori dal Coro” di Firenze diretto da Chiara Piccioli. Fino al 14 Maggio. Orari: martedì 15-18, sabato e domenica 10-12.30/15.30-19.
Cuvio – “Inquiete Anatomie” è il titolo della personale di Marianna Iozzino in corso alla Piccola Galleria Del Disegno.
Le opere dell’artista si ispirano e approfondiscono il mistero del corpo e della carnalità dell’anima, le sfaccettature imbrigliate in una fisicità che si scruta e scandaglia spingendosi nella molteplicità del possibile e dell’inimmaginabile. Il percorso della mostra si snoda nella vecchia corte dell’associazione GaEle (organizzatrice dell’evento), occupando il giardino esterno e le stanze. Come da consuetudine è stato realizzato un catalogo manufatto in edizione limitata contenente un’opera originale su carta, realizzata dall’artista. Fino al 29 aprile. La mostra è visitabile su appuntamento telefonando a: 3336644334 – 3472911280.
Varese – Prosegue nella sede di viale Sant’Antonio della Galleria Punto sull’Arte, la personale dell’Artista cileno Federico Infante. In mostra sono esposte venti opere distinte da uno stile riconoscibile che mischia la forza del segno tipico dell’espressionismo con una figurazione densa di suggestioni oniriche. Da un lato egli tratta la tela come un astrattista, dall’altro mira paradossalmente a rappresentare visioni dell’inconscio. Ne deriva un risultato spiazzante dove sullo sfondo di materia graffiata la levità del sogno. Da qui il titolo della mostra “Apparizioni”, che fa riferimento al mostrarsi quasi fantasmatico delle figure dipinte, colte nei momenti di spaiamento di fronte alla vastità del mare o del cielo o del paesaggio circostante. Fino al 29 aprile. Orari: da martedì a sabato 9,30-17. Altri orari su appuntamento.
Varese – La nuova mostra di Riccardo Garolla da domani (18 marzo) alla galleria Ghiggini. “Segreto abissale”, questo il titolo della personale, presenta la produzione più recente di disegni e di sculture dell’artista, realizzate in argilla rossa. Un racconto, quello di Garolla tra mito, sogno e realtà, illustrazioni che popolano il suo immaginario. L’inaugurazione è in programma alle 17.30 nella sede di via Albuzzi. La mostra rimarrà in calendario sino al 29 aprile osservando i seguenti orari di apertura al pubblico: da mercoledì a sabato 10-12.30/16.19.
Brescia – Il Museo Diocesano ospita la rassegna “Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo”, a cura di Angelo Loda. La mostra analizza la limitata produzione di opere di carattere sacro realizzate da Giacomo Ceruti durante il soggiorno nella provincia bresciana e da altri lavori successivi e che arricchisce il percorso espositivo della rassegna dedicata al maestro settecentesco, (in programma fino al 28 maggio al Museo di Santa Giulia). Oggetto dell’esposizione appunto la produzione a carattere religioso dell’artista milanese all quale si affianca una selezione di dipinti da lui eseguiti dopo il suo soggiorno in città, tra Padova, Piacenza e Crema. A introdurre la mostra, una selezione di dipinti sacri dei principali artisti attivi nel territorio bresciano e bergamasco nei primi anni del Settecento, tra cui Sebastiano Ricci, Giovambattista Tiepolo, Andrea Celesti, Antonio Cifrondi, Francesco Paglia e si concluderà con una serie di opere realizzate tra gli anni venti e quaranta, tra le quali spiccano i nomi di Giuseppe Tortelli, Antonio e Angelo Paglia e Francesco Monti. La parrocchiale di Gandino (BG), che conserva una serie quasi unica di testimonianze dell’arte cerutiana per l’occasione diventa una sorta di seconda sede della mostra. Fino al 21 maggio. Orari: tutti i giorni, tranne mercoledì, 10 – 12 /15 – 18.