Busto A. – La galleria Cristina Moregola ospita “Ars combinatoria”, una collettiva che vede coinvolti otto artisti in un progetto espositivo in cui vengono messe a confronto opere accomunate da un’unica piccola dimensione, 21 x 14.8 cm., attraverso un allestimento narrativo pensato per attivare un articolato racconto visivo.Uno spazio minimo, intimo nei confronti del quale anche il visitatore è invitato a trovare la giusta distanza per poter leggere e apprezzare la singola opera nella sua specificità e nella relazione con le altre opere esposte.
Gli artisti: Alfredo Casali, Azelio Corni, Betty Danon, Giulia Napoleone, Alberto Peruzzotti, Lucia Pescador, William Xerra e Natale Zoppis.La mostra rimarrà in calendario sino al 6 febbraio. Orari: giovedì-domenica 16-19.
Milano – Astrologia, Pittura e Arte Concettuale alla MaGiCa.art. L’esposizione presenta una serie di lavori firmati da Adelchi Galloni, Antonio Radice ed Eugenio Cerrato. E’ la prima mostra dell’anno organizzata nella sede di via Savona dove si potranno amirare le opere del maestro dell’illustrazione italiana Galloni, del pittore lombardo contemporaneo Radice, che presenta una raccolta di opere a tema circense e le creazioni dell’artigiano dell’arte e artista concettuale Cerrato. La mostra rimarrà in calendario fino al 30 gennaio e potrà essere visitata nei seguenti orari: da venerdì a domenica dalle 17 alle 20.
Varese – Una trentina di opere, tra le più significative, nella retrospettiva dedicata a Benito Monti ospitata in sala Veratti. Un segno che intende ricordare la particolare espressività dell’artista rivolta a raccontare le “spirituali risonanze e impalpabili leggerezze nella luminosa percezione della natura. “Natura è meraviglia”, questo il titolo della mostra organizzata dall’associazione Contemporary Arte&Ambiente è a cura di Fabrizia Buzio Negri in collaborazione con la figlia dell’artista Eleonora. Monti (1933 -2020) è stato un pittore ammirato per la sua ricerca: un’intensa sofferta rielaborazione intima del veduto e del vissuto, una profonda riflessione interiore. Affascinato dai luoghi della provincia di Varese ha ritratto e interpretato anche la varietà paesaggistica italiana: dai contesti rurali montani agli ambienti marittimi. La mostra sarà inaugurata domani (22 gennaio) alle 16. Accompagnerà l’appuntamento un intervento musicale del violinista Davide Tadè. Fino al 3 febbraio. Orari: martedì – venerdì 15- 17.30; sabato e domenica 10-12.30 / 15 -17.30.
Varese – Prosegue, al Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello, di piazza della Motta, la mostra intitolata “La civiltà delle palafitte. L’Isolino Virginia e i laghi varesini tra 5600 e 900 a.C.”. L’esposizione intende illustrare le più recenti conoscenze acquisite in ambito palafitticolo esponendo i risultati delle ricerche condotte dagli anni ’90 del secolo scorso fino a oggi negli insediamenti del territorio varesino. La mostra si articola in sette sezioni con proiezioni, schermi interattivi e ricostruzioni di interni di abitazioni e di un aratro dell’età del Bronzo. Numerosi gli eventi collaterati come laboratori per le scuole e dimostrazioni di archeologia sperimentale. Fino al 4 settembre . Orari: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.
Varese – Il Castello di Masnago ospita “Giappone: disegno e design. Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea”. La mostra espone una collezione di volumi giapponesi appartenenti alla Biblioteca Civica di Varese. Il percorso espositivo curato da Rossella Menegazzo, dell’Università degli Studi di Milano e da Eleonora Lanza, propone un viaggio fra le raffinate illustrazioni policrome del Mondo Fluttuante (ukiyoe) realizzate con un processo artigianale di stampa da matrice in legno di ciliegio giapponese, tecnica unica nel panorama mondiale. I volumi, giunti in città ad inizio `900 per fini commerciali in ambito sericolo, servivano da modelli per dar vita ai tessuti, ai kimono, alle giacche haori, ai ventagli pieghevoli e rotondi, ai vasi e agli altri manufatti artigianali entrati nell’immaginario collettivo. La visita prevede un’incursione nell’arte contemporanea con opere di graphic designer giapponesi ispirati dalla tradizione. Fino all’11 settembre. Orari: martedì – domenica 9.30-12.30/ 14-18. Obbligo Green pass.
Varese – Sempre al Castello di Masnago è possibile visitare anche la mostra “La bellezza del vivere, passioni di Piero Chiara”, organizzata dall’Associazione Amici di Piero Chiara e curata da Francesca Boldrini, Serena Contini e Mauro Novelli.L’esposizione si concentra su alcuni nodi fondamentali dell’esperienza umana e letteraria di di Chiara (Luino 1913 – Varese 1986), poeta, giornalista, intellettuale e narratore fra i più amati del secondo Novecento italiano. La scrittura – prima e irresistibile vocazione di Chiara – si nutre dei succhi di innumerevoli altre passioni, coltivate per una vita intera e trasposte in pagine suggestive. Fra esse spiccano i viaggi, la buona cucina e il gioco, ovvero le carte e il biliardo, praticato con gusto nei fumosi caffè di una volta. La mostra, il cui titolo si ispira a un memorabile racconto dell’autore, restituisce questo universo e queste passioni con l’ausilio di cimeli, fotografie, libri, documenti provenienti dagli archivi dei Comuni di Varese e di Luino, della Fondazione Mondadori, dall’ archivio privato Boldrini Cattaneo e da altri collezionisti. Pannelli esplicativi e un filmato, raccontano, le opere dello scrittore luinese. Fino al 13 marzo. Orari: martedì – domenica 9.30-12.30/ 14-18.
Milano – San Fedele Arte presenta “Offerte di tempo” di Nadia Nespoli. La mostra, a cura di Margherita Zanoletti, presenta una serie di tele monocrome realizzate con un intreccio manuale all’uncinetto. Queste opere di fiber art costituiscono l’esito materiale di un progetto artistico che ha coinvolto il lavoro manuale di donne e uomini detenuti all’interno del carcere di Bollate, che hanno accolto l’invito dell’artista a collaborare offrendo il proprio tempo. La proposta dell’artista ha stimolato una vera e propria performance collettiva, pretesto per la creazione di un dialogo. Attraverso una tecnica antica, il filo di cotone qui simboleggia il filo di un legame, di un dialogo interiore che muta e progredisce con lo sguardo dell’osservatore. L’esposizione proseguirà fino al 15 febbraio con i seguenti orari: martedì – venerdì 16/19 sabato 14/18. (al mattino su appuntamento, tel. 02.86352233; sanfedelearte@sanfedele.net). Chiuso nei festivi.
Gallarate – “Mostre in Mostra” è il titolo dell’esposizione di Augusto Barbieri in apertura da domani (22 gennaio), alle 18, alla galleria Civico 3. ll percorso presenta una serie di opere premiate ed esposte negli anni della sua lunga carriera che galleristi, direttori artistici e giurie hanno selezionato per publicazioni ed esposizioni. Numerose le collettive e le personali alle quali Barbieri ha partecipato e organizzato su diversi temi paesaggistici e naturalistici con fotografie “tradizionali” o Polaroid. I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste, cataloghi e siti web. La mostra, allo spazio espositivo di via Pretura , proseguirà sino al 30 gennaio e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.
Gallarate – In chiusura, al Maga, la mostra “Impressionisti. Alle origini della modernità”. Oltre 180 opere dei maggiori esponenti dell’Impressionismo, da Courbet a Pissarro, da Degas a Manet, da Monet a Renoir, da Cézanne a Sisley, a molti altri, provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane. Dipinti, disegni, acquarelli, incisioni e sculture in un percorso di scoperta delle trasformazioni della cultura visiva europea nella seconda metà del XIX secolo, che spazia dal Realismo, all’Impressionismo e al Post-Impressionismo. Fino al 23 gennaio. Orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10 – 18; sabato e domenica: 11 – 19.
Varese – In occasione dei cinquant’anni d’attività il Foto Club Varese APS propone, per celebrare l’evento, sei progetti social. Il primo, che si attuerà durante l’anno, in concomitanza a tante altre iniziative, si intitola “Minimalismo”. Si tratta di un concorso, gratuito e aperto a tutti gli appassionati al quale è possibile partecipare con fotografie in bianco/nero o colore. Ogni partecipante può inviare all’indirizzo info@fotoclubvarese.it solo una fotografia nel formato e nella dimensione digitale preferita. Se si è iscritti ad Associazioni Fotografiche occorrerà indicarne anche il nome. Una giuria selezionerà i primi 15 scatti più meritevoli in b/n e altrettanto farà per quelli a colori. Le immagini saranno pubblicate sui social, nei profili del Foto Club Varese APS entro il 28 febbraio e potranno fare parte di eventuali mostre fotografiche. Il materiale dovrà essere inviato entro il 31 gennaio. Per informazioni: info@fotoclubvarese.it.
Milano – Le opere di Mondrian al Mudec. Un progetto espositivo dedicato al processo evolutivo-artistico che portò l’artista dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l’ha reso inconfondibile e celebre in tutto il mondo. La mostra, intitolata “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione” è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, (dove risiede la più importante collezione di opere dell’artista al mondo) che ne ha prestato sessanta, scelte tra quelle della raccolta, degli artisti della Scuola dell’Aja e dei designer De Stijl. Esposti anche due lavori di Mondrian provenienti dal Museo del Novecento di Milano e un quadro neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado. Il percorso si snoda attraverso sezioni tematiche utili alla comprensione delle stesse opere interamente astratte del suo ultimo periodo. Filo conduttore su cui si esplica il confronto tra le opere del primo periodo “figurativo” a quelle del periodo “astratto” è quello del paesaggio, con confronti con quelle dei pittori della “Scuola dell’Aja”, un gruppo di artisti operanti nella città olandese tra il 1860 e il 1890, ampiamente influenzati dal realismo della scuola di Barbizon, e secondo la cui maniera Mondrian aveva cominciato a dipingere. Una sezione è dedicata anche a “De Stijl” (Lo Stile), movimento sorto nei Paesi Bassi nel 1917 su iniziativa dello stesso Mondrian e di Theo van Doesburg, attivo ancora alle soglie degli anni Trenta, che innovò arte, architettura e design. Fino al 27 marzo. Orari: lunedì 14.30 – 19.30; martedì, mercoledì, venerdì, domenica 9.30 – 19.30; giovedì e sabato 9.30 – 22.30. Informazioni e prenotazioni: +39 02.54917.
Milano – Al Pac, Padiglione d’Arte Contemporanea, è possibile ammirare il lavoro della fotografa e artista visiva Giulia Iacolutti focalizzato su progetti di arte relazionale attinenti all’identità e alle tematiche di genere. L’esposizione, dal titolo “Casa Azul”, è un’indagine socio-visiva sulle storie di cinque donne trans recluse in uno dei penitenziari maschili di Città del Messico. L’opera richiama i processi di costruzione del sé e le pratiche di persone i cui corpi sono considerati doppiamente abietti sia per la loro identità sia per la condizione d’isolamento. “Azul”, tradotto blu, è il colore degli abiti che le donne trans, che come tutti i detenuti maschi del penitenziario, sono obbligate a indossare. Realizzati a mano con la tecnica della cianotipia, caratterizzata dal tipico blu di Prussia, i ritratti delle protagoniste condividono lo spazio con i loro manoscritti e alcune fotografie (in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Biomedica di Bellvitge) di cellule prostatiche sane scattate al microscopio e trattate in rosa. Qui il blu evoca l’apparenza e l’identità imposta, il rosa si riferisce all’interiorità, all’essere e all’autodeterminazione. L’opera invita a una riflessione sul binarismo di genere e sull’eterna lotta che queste persone devono affrontare per essere… donne. Fino al 13 febbraio.Orari: 10 – 19.30; il giovedì 13 – 22.30.
Gemonio – Al Museo Civico prosegue la mostra “Floriano Bodini e Giuseppe Guerreschi. Il Ritratto”. L’esposizione, che continua la serie dedicata all’approfondimento dei protagonisti della Nuova Figurazione, raccoglie opere appartenenti, in particolare a collezioni private, non esposte al pubblico da decenni, prodotte dagli artisti tra il 1951 e il 1975. Si parte dalle giovanili premesse del periodo che li vede compartecipi nel movimento del Realismo Esistenziale per giungere all’esaurirsi di questa esperienza e all’aprirsi per entrambi in una nuova e personale fase di ricerca. Accompagna la mostra il volume omonimo, a cura di Sara Bodini e Luca Pietro Nicoletti, che indaga un genere, quello del ritratto, fondamentale oggetto di riflessione e discussione nel dialogo tra i due artisti legati dalla fine degli anni ‘50. Fino al 13 febbraio. Orari: sabato e domenica 10.30-12.30/15-18 (lunedì e venerdì su appuntamento. Informazioni: T. 349 2267457).
Como – E’ dedicata a Manlio Rho e il suo archivio, la mostra allestita alla Pinacoteca Civica, organizzata in occasione dei 120 anni dalla nascita dell’artista. L’esposizione prende avvio dal patrimonio dell’Archivio Rho, conservato dalla famiglia dell’artista e indaga le peculiarità della pittura astratta dell’artista (Como, 5 febbraio 1901 – 7 settembre 1957) attraverso alcune opere esemplari con studi e varianti, facendo emergere il “metodo” attraverso il quale giunge a definire l’equilibrio del colore e delle forme presenti nelle sue composizioni. Un metodo basato non solo sulla regola geometrica, ma anche sullo studio dei capolavori del passato, delle ricerche dell’Astrattismo europeo e delle arti applicate, in primo luogo il disegno per la moda. Oltre ai dipinti, si possono ammirare, schizzi, lucidi e varianti delle opere su tela, così come gli studi sul colore. Una sala propone la ricostruzione dello studio di Rho con oggetti e documenti, accanto ai mobili realizzati dall’artista stesso. Fino al al 6 febbraio. Orari: martedì – domenica 10 – 18; prenotazione obbligatoria: pinacoteca@comune.como.it – tel. +39 031 252472.