Gallarate – “Melancholia” è il titolo della personale di Chiara Dynys che da domani (26 febbraio) si apre al museo MA*GA. Nella parola Melancholia viene sintetizzata una serie di molteplici questioni a cui la mostra fa riferimento: dal temperamento saturnino che, secondo la tradizione medievale, è sempre stato caratteristico dell’artista, ai molteplici riferimenti alla storia dell’arte e soprattutto a quella del cinema. La poetica dell’artista è disvelata attraversando il suo immaginario filmico: le suggestioni di alcuni registi centrali nella storia del cinema, da Roberto Rossellini a Jane Campion a Lars Von Trier, da Federico Fellini a Paolo Sorrentino, risuonano attraverso i linguaggi di Dynys. La luce e lo spazio trasfigurano le narrazioni e le immagini in movimento attraverso gli ambienti che costituiscono il percorso espositivo inedito e pensato appositamente per il museo gallaratese. L’esposizione sarà arricchita dalla monografia “Chiara Dynys and the Filmic Imaginary” (Skira) che approfondisce, in una prospettiva storico-critica, le riflessioni proposte in mostra. In occasione dell’inaugurazione della mostra , negli spazi della biblioteca dell’HIC – Hub degli Istituti Culturali della Città di Gallarate, verrà presentata l’installazione permanente “Enlightening Books”, donata al museo grazie a WEM, Empowering Art Platform, innovativa piattaforma che ha l’obiettivo di trovare nuove forme di diffusione e supporto alle arti visive contemporanee. Fino l’8 maggio. Orari: martedì – venerdì 10 – 18; sabato e domenica 11 – 19.
Busto A. – Alla Fondazione Bandera per l’Arte da domani (26 febbraio con inaugurazioe alle 18) apre la personale di Alessio Larocchi, dal titolo “Macchia cieca”. L’esposizione rientra nell’ambito XVIII edizione di Filosofarti che quest’anno è dedicata alla tematica “Eredità. Fare futuro”. Larocchi racconta di un paesaggio in trasformazione, fluido e incerto nel suo manifestarsi al nostro sguardo. Un’incertezza che riflette la situazione ambientale in cui stiamo vivendo e porta a considerare la necessità di tutelare il nostro pianeta per assicurare un domani migliore. Fino al 27 marzo. Orari: da giovedì a domenica dalle 16 alle 19. Per informazioni: T. 0331 322311 – info@fondazionebandera.it.
Busto A. Sempre nell’ambito della XVIII edizione di Filosofarti, si apre domani (sabato 26 febbraio alle 18) alla galleria Cristina Moregola, la mostra “Azelio Corni Promemoria”. Nell’occasione l’artista presenta una serie di opere ispirate al tema “Eredità. Fare futuro” che mettono il visitatore di fronte a contenitori di grandi dimensioni rappresentati, di volta in volta, chiusi da coperchi che ne tutelano il contenuto, attraversati da parziali trasparenze che ne attenuano la monolitica struttura, o nell’atto di aprirsi per suggerire la possibilità di scoprire ciò che celano al loro interno. Contenitori la cui funzione è quella di essere dei promemoria e insieme luoghi deputati a conservare dettagli, frammenti, ricordi e pensieri raccolti nel corso della vita e destinati a essere lasciati in eredità. A suggerire l’idea di legame fra passato, presente e futuro alcune grandi opere percorse da tracciati grafici che formano intrecci entro i quali fili e nodi sembrano simbolicamente delineare le linee di forza della nostra esistenza. Fino al 27 marzo.Orari: da giovedì a domenica dalle 16 alle 19.
Busto A. – Nobushige e Mitsuki Akiyama, padre e figlio, sono i protagonisti della mostra “Metamorfosi della natura” allestita nelle sale delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna. Le loro creazioni hanno un denominatore comune: il mondo vegetale e il pensiero. L’esperienza della comprensione della realtà e della personale natura illuminata, non è semplice intuizione ma “visione del cuore delle cose” che induce all’adesione produttiva e cosciente al cosmo.Le opere di entrambi dialogano attraverso i materiali che ognuno lavora secondo i propri linguaggi ed espressioni. Nobushige, il padre, utilizza la corteccia del gelso e attraverso il kozo, la fibra di carta ottenuta dalla lavorazione della stessa, dà vita e forma alle sculture. Mitsuki invece usa la parte interna del tronco di differenti tipi di alberi, che lavora con resine. Sculture di forte impatto dove spesso giochi di trasparenze e di luci irrompono con straordinarie suggestioni. Nell’opera di entrambi è evidente il legame con il pensiero filosofico Zen. La mostra, in calendario sino al 23 marzo, è aperta al pubblico nei seguenti orari: martedì – giovedì: 14.30–18 / venerdì: 9.30–13 e 14.30–18 / sabato: 14.30–18.30 / domenica: 15–18.30
Gallarate – L’associazione artistica 3A partecipa alla rassegna Filosofarti 2022, con una mostra dal titolo “GiARTistico”. Nei locali di piazza Diaz a Caiello, si “apre” un giardino incantato nel quale tutti i sensi diventano protagonisti di un’esperienza unica. In questo Eden, dimorano opere nate dalla riflessione sull’importante ruolo che l’arte e la cultura rivestono nella collettività. Per divulgare questo messaggio è necessario immergersi nella natura, per ritrovare il senso delle origini, delle radici e riflettendo su ciò che desideriamo lasciare in eredità. I materiali utilizzati nella creazione dei lavori hanno lo scopo di rivalutare ciò che la terra può donarci ispirando una creatività rinnovata. La Natura è da sempre portavoce di messaggi dal profondo valore simbolico: dall’ “hortus conclusus” alla prorompente natura del Botticelli, all’ impressionismo. Speranza, rinascita, magia, senso della vita sono le tematiche sviluppate dagli artisti. La collettiva, con presentazione a cura di Lara Scandroglio, si aprirà da domenica (27 febbraio) con inaugurazione, alle 11, nella sede di Piazza Diaz 5. Fino al 27 marzo; orari: sabato e domenica 10-12/15.30-19.
Gallarate – Nell’ambito di Filosofarti anche la mostra fotografica allestita allo spazio espositivo Civico 3, intitolata “La cura e l’abbandono” di Sara Gorlini. Bianconeri dalla profondità e dal realismo provocanti, in un viaggio legato al tema dei luoghi abbandonati e della loro rigenerazione. Un percorso personale suggestivo, forte e ricco di emozioni. Un’occasione di riflessione sulla possibile riscoperta e rigenerazione di luoghi in stato di abbandono a cui l’artista conferisce nuova destinazione e nuovo ruolo. Negli scatti di Gorlini il messaggio rimane intimo e implicito. Ogni immagine è velata da una sorta di mistero, quasi a lasciare sospeso un interrogativo.Fino al 27 febbraio; orari 10.30 – 12.30 e 15.00 – 19.00 sabato e domenica e tutti i pomeriggi su appuntamento. Informazioni: T340 7385564 www.civico3.org.
Rescaldina – I “Personaggi” di Francesco Campanoni in mostra a La Tela. Nelle sale dell’osteria sociale del buon essere, sono esposte 26 opere dell’artista legnanese: acrilici su legno, che rappresentano, nella semplicità dei tratti la voglia di raccontare il quotidiano mettendo in discussione i luoghi comuni. L’artista , specializzato nell’incisione all’acquaforte, ha realizzato anche piccole e grandi sculture in terracotta, ceramica, gres, raku non disdegnando anche materiali più leggeri come legno, carta, corda e perpex. La sua attività si estende anche al teatro dove, dal 1980, partecipa a diversi corsi di formazione da attore. Oggi, infatti, parallelamente all’attività di incisore e scultore, allestisce spettacoli teatrali di cui firma regia, scenografie e testi. La mostra, nella sede di strada Saronnese 31 a Rescaldina, sarà visitabile fino al 15 marzo. Orari di apertura: lunedi , martedì, mercoledì e domenica 12- 14.30; giovedi e venerdi 12 – 14.30 /19.30 – 23; sabato 19.30 – 23.
Cernobbio – Villa Bernasconi ospita “Le cronache del filo bianco” dell’artista siciliana Rossana Taormina. In mostra dieci nuove opere in un continuo con l’esposizione “Notturno”, in corso a La Cernobbina Art Studio in Via Regina 69 sempre a Cernobbio. Alle foto di famiglia dei Bernasconi sono affiancate altre foto ricordo, ritrovate in Sicilia sotto le macerie dei paesi distrutti dal sisma del 1968 e rielaborate dall’artista grazie a ricami realizzati con un filo bianco. Attraverso l’arte di Rossana Taormina si arricchisce così di persone, trame e luoghi, cuciti insieme da un filo tanto immateriale come quello del ricordo, quanto fisico come quello del ricamo e della tessitura che accomunano l’artista con Villa Bernasconi. L’artosta ha visto durante la sua infanzia le conseguenze del terremoto e la ricostruzione di luoghi che ha frequentato. La nostalgia, mista all’impulso culturale di ampio respiro della vicina Gibellina, che sarebbe culminato nel Grande Cretto di Burri, ha portato l’artista ad esprimere il proprio vissuto attraverso la rielaborazione di foto autentiche di momenti e di vita familiare accaduti in quei luoghi. Gli scatti vengono così rielaborati attraverso il cucito, un’arte ereditata dalla nonna, che la fa rientrare nel filone della Fìber Art. Fino al 18 aprile. Orari: dal venerdì al lunedì, 10-18 con prenotazione consigliata sul sito www.villabernasconi.eu ; La Cernobbina Art Studio: visite su appuntamento T. 333.7675255 o in orari di negozio.
Lugano – Prorogata a sabato 2 aprile la mostra di incisioni “Il piacere della natura. Omaggio a Hermann Hesse”di Livio Ceschin, organizzata dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano alla Biblioteca Salita dei Frati. In mostra trenta incisioni all’acquaforte e a puntasecca realizzate dall’artista trevigiano dai suoi esordi, negli anni ’90, fino ai più recenti lavori, tra cui figura la stampa AAAC 112, realizzata per i membri dell’Associazione.Tema privilegiato del percorso artistico di Ceschin è il paesaggio, declinato in varie forme, con particolare cura per le modulazioni atmosferiche e luministiche. In tal senso l’esposizione si pone come un omaggio a Hermann Hesse, al quale l’artista ha sempre guardato con interesse e passione soprattutto per la profonda e amorevole attenzione rivolta dall’autore tedesco alla natura e al paesaggio. L’esposizione si potrà visitare (fino al 2 aprile) negli orari di apertura della biblioteca: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 18 e sabato dalle 9 alle 12.
Lugano – Il Museo in erba, il noto spazio per bambini, ospita la mostra “Pimpa e Pinin” affiancata dall’esposizione “I sentieri segreti di Pinin Carpi”, una selezione di acquerelli dell’autore. Le tavole rappresentano ambientazioni ricche di natura e di luoghi fantastici e sono dotate di una straordinaria magia, sottilmente legata al mondo figurativo nordico. I riferimenti iconografici elaborati dall’artista si traducono in uno stile unico, calibrato sull’immaginario infantile, che lo rende uno dei più originali autori per l’infanzia del Novecento: nelle sue storie, parole e immagini si integrano perfettamente lasciando libero spazio alla lettura fantastica da parte dei bambini. Undici le opere esposte (tra cui un inedito mai pubblicato) che ripercorrono alcune tappe importanti del lavoro di Pinin a partire da “Le avventure di Lupo Uragano”, primo libro illustrato nel 1975. Fino al 24 aprile. Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 8.30 – 11.30/13.30 – 16.30; sabato e domenica: 14 – 17. Info e prenotazioni.
Milano – La galleria Renata Fabbri arte contemporanea ospita la mostra “In the Off Hours” di Elif Erkan. La prima mostra in Italia dell’artista turca (Ankara, 1985) presenta una serie di opere scultoree inedite e una proiezione video che vogliono richiamare l’attenzione sui temi della sostenibilità ecologica e ambientale. Il progetto nasce da un viaggio durante il quale l’artista ha potuto guardare e riflettere su differenti tematiche. Alle pareti della galleria si possono ammirare una serie di sculture realizzate con una plastilina biodegradabile che allude, a livello cromatico, alla natura pericolosa e al contempo vitale dell’acqua del mare. Questi lavori a parete sono posti in dialogo con un gruppo di sculture dalla forma stalagmitica, disseminate sulla pavimentazione della galleria, composte di un’amalgama di argilla, gesso e cemento, che sembrano trasportare l’osservatore nell’abisso del mare, nei recessi del pianeta terra, nel flusso incessante, silente e opulento, degli scarti globali. Collegate fra loro da lunghe catene, le sculture, “connotano” gli ambienti espositivi, simulando, attraverso una struttura divisoria e labirintica, i lunghi momenti di attesa in coda che i turisti trascorrono prima di salire a bordo. Completa l’allestimento una proiezione video di carattere intimistico. Fino al 3 aprile; orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30. Lunedì su appuntamento.
Milano – Ultimo fine settimana, per una visita alla mostra “Domenico Gnoli” allestita alla Fondazione Prada . L’esposizione, concepita da Germano Celant, riunisce più di 100 opere dell’artista scomparso a New York nel 1970, realizzate dal 1949 al 1969, accompagnate da altrettanti disegni. La carriera di Gnoli, nipote di Domenico e figlio di Umberto Gnoli, entrambi critici e storici dell’arte, inizia nel segno della duplicità: da una parte il suo lavoro di scenografo, disegnatore di costumi e illustratore, dall’altra l’opera pittorica. I lavori dell’artista sono raggruppati in serie tematiche, grazie alle quali è possibile riconoscere come ogni opera abbia generato altre creazioni in una coerente direzione espressiva. Fino al 27 febbraio; orari: 10-19.
Torino – Alla Gagliardi e Domke la mostra di Carlo Steiner intitolata “Spore”. L’artista espone per la prima volta al pubblico una trentina di opere, realizzate tra il 2018 e il 2021, frutto della sua recente ricerca sulla pittura. Artista sperimentatore di tecniche e materiali espressivi inusuali, in questo ciclo di lavori si relaziona con la materia pittorica adottando come pigmento le spore fungine. La natura è sempre stata una costante fonte di ispirazione per Steiner. Dalle farfalle realizzate con farina e acqua, ai cristalli di neve fatti di materiale ferroso, l’artista ha esplorato a lungo il rapporto fra artificio e natura, fino a farlo diventare il centro della sua ricerca.Dal 2012 si concentra anche su un’attività di studio sull’universo micologico, a partire da un’originaria passione, che da sempre lo porta nei boschi a scandagliare la vegetazione fungina. Mettendo insieme l’atto esplorativo con la ricerca pittorica, Steiner ha fatto dell’impalpabilità delle spore la poetica dei suoi ultimi lavori.La mostra, a cura di Lorena Tadorni, proseguirà fino al 19 maggio; orari: da martedì a venerdì 15.30-19.30.
Bologna – Work in progress al Museo Civico Archeologico, dove dal 4 marzo si aprirà la mostra “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” . Curata da Aessandro Nicosia e realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla, la rassegna presenta il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali. Un patrimonio che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura. A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna dedica l’importante evento in un percorso dal quale, partendo dall’infanzia, con documenti, foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti, emerge il racconto della sua vita, l’arte e le passioni. L’esposizione sarà accompagnata da un prestigioso catalogo edito per i tipi di Skira che vede, tra le tante cose, un lungo elenco di straordinarie testimonianze raccolte in occasione delle celebrazioni e che aiutano a capire Lucio Dalla. La mostra rimarrà in calendario fino al 17 luglio. Orari: lunedì e mercoledì: 10 – 16; giovedì e venerdì: 10 – 19; sabato, domenica e festivi: 10-20. Info e prenotazioni +39 334 7495716www.mostraluciodalla.itPrevendite 892.101 www.ticketone.it@mostraluciodalla.
Busto A. – Domenica 27 febbraio, alle 15.30, al Centro Giovanile Stoà di via Monsignor Tettamanti, si svolgerà l’incontro conferenza “L’Archivio Fotografico – Una eredità che diviene memoria collettiva”. Relatore della conferenza, Claudio Argentiero, presidente dell’Afi (Archivio Fotografico Italiano) che, attraverso una carrellata di immagini, approfondimenti e proiezioni di reportage, parlerà di stili e linguaggi. L’appuntamento è organizzato nell’ambito di Filosofarti, Festival di filosofia 2022. Ingresso libero con Green pass.