Castiglione O. – Da sabato (2 aprile con inaugurazione alle 11), si apre al  Museo Civico Branda Castiglioni la personale di Giovanni Beluffi dal titolo “Dall’Annunciazione alla Risurrezione”. L’artista di Castelseprio, noto principalmente per la tematica naturalistica che lo contraddistingue, in questa occasione, presenta una ventina di dipinti a carattere sacro, rappresentativi di alcuni episodi della vita di Gesù. Saranno inoltre esposti gli studi preparatori e i bozzetti realizzati per una Via Crucis del 2003 e un calco in gesso creato per la fusione di una scultura in bronzo raffigurante una Crocifissione. La mostra sarà visitabile siino al 1° Maggio nei seguenti orari apertura: da martedì a sabato 9-12/ 15-18; domenica 10.30 – 12.30/15-18; lunedì 18 aprile 10.30-12.30/15-18; lunedì 25 aprile 15-18. Per informazioni: Ufficio Cultura di Castiglione O.-tel. 0331.858301 – cultura@comune.castiglione-olona.va.it

Busto A. – “Oltre” è il titolo della personale dell’artista bustocco Ferdinando Pagani che da sabato ( aprile dalle 17 alle 19) si apre allo Spazio Arte Carlo Farioli. La mostra, a cura di Lara Scandroglio, raccoglie lavori realizzati durante mesi colmi di dubbi e di riflessioni. Punto di partenza di ogni racconto è la carta attraverso la quale Pagani offre allo sguardo dell’osservatore, opere nelle quali è necessario andare oltre ciò che si vede, alla ricerca dell’essenziale.  Di questo ciclo di lavori risaltano interessanti  giochi che  la luce riflette sulle pieghe della carta favorendo allo sguardo la possibilità di cogliere particolari sfumature e forme. La mostra, nella sede di via S. Pellico, rimarrà in calendario sino al 10 aprile con i seguenti orari: da giovedì a sabato dalle 16.30 alle 19; domenica 10.30-12 e 16.30-19.

 

Lecco – Palazzo delle Paure ospita” La luce del vero. L’eredità della pittura macchiaiola. Da Fattori a Ghiglia”, nuovo appuntamento del ciclo di esposizioni, iniziato nel 2019, che approfondisce la scena artistica italiana del XIX secolo. La mostra, curata da Simona Bartolena, esplora, attraverso novanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private, il tema finora poco indagato della pittura postmacchiaiola, reppresentato da artisti attivi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo, cresciuti sull’esempio dei grandi maestri come, in particolare, Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini. Il percorso espositivo si sviluppa come un racconto che, dall’esempio dei maestri, giunge a risultati più contemporanei con artisti quali Oscar Ghiglia e Lorenzo Viani, intrecciando l’analisi stilistica, il racconto biografico, la lettura iconografica e la ricerca storico-sociale. La mostra sarà visitabile sino al 19 giugno.Orari: martedì 10– 14; da mercoledì a domenica 10 – 18.

Milano – E’ uno sguardo sul panorama della nuova fotografia italiana quello che propone l’esposizione allestita allo Scalo Lambrate (via Saccardo 12) . Sedici gli autori: Mattia Balsamini, Fabio Barile, Fabrizio Bellomo, Silvia Bigi, Alessandro Calabrese, Marina Caneve, Nicolò Cecchella, Giorgio Di Noto, Rachele Maistrello, Silvia Mariotti, Allegra Martin, Jacopo Rinaldi, Alessandro Sambini, Caterina Erica Shanta, Jacopo Valentini, Emilio Vavarella.
L’esposizione, intitolata “Fotografia italiana contemporanea” e curata da Andrea Tinterri e Luca Zuccala, esplora il panorama dell’immagine contemporanea filtrata dagli artisti. La rassegna propone sedici opere, una per ogni artista, e raccoglie progetti che documentano la frammentarietà del panorama creativo italiano, che va dal rapporto diaristico con la fotografia, fino al lavoro Human Image Recognition di Alessandro Sambini in cui l’autore ha dapprima selezionato una serie di immagini iconiche o comunque di larga diffusione, suddiviso, come farebbe un algoritmo, il rettangolo visivo in diverse porzioni assegnando a ognuna di essa un nome. L’iniziativa inaugura la nuova piattaforma digitale Galleria Indice dedicata alla fotografia contemporanea italiana. Sul sito sito www.galleriaindice.com, sono visibili i lavori degli artisti accompagnati da interviste e interventi che contestualizzano e approfondiscono i diversi progetti selezionati. Galleria Indice è una società Benefit che si impegna a devolvere una percentuale di ogni vendita all’Associazione Praevenus, dedita alla ricerca e alla prevenzione del tumore al seno. Fino al 24 aprile. Orari: da mercoledì a domenica, 15.30 -20; sabato e domenica anche al mattino 12 – 20.

Milano – “Nel Paesaggio di Xvarnah” è il titolo della personale di Marco Bagnoli in corso alla galleria Stein. Si tratta di un’installazione, formata da tre opere realizzate tra il 2019 e il 2021: la prima da cui prende il titolo la mostra, il “Giardino degli Specchi”, del 2020 e “Dove Porta” eseguita lo scorso anno. “Nel Paesaggio di Xvarnah” è composta da sette disegni tratti da miniature persiane custodite nel Manoscritto Nezami al Museo d’arte turca e islamica di Istanbul (Türk ve Islam Eserleri Müzesi), che l’artista toscano ha trovato dopo una lunga ricerca. Il “Giardino degli specchi” è un’ opera realizzata dopo un viaggio in Iran e nella sua prima concezione per il Giardino del Padiglione Italiano di Auroville (India).”Dove Porta” è un lavoro che segna un punto di passaggio: un luogo di confine, ingresso o uscita in base al verso in cui ci si pone. La mostra, nella sede espositiva di Corso Monforte, potrà essere visitata fino al 7 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19; sabato 10 – 13/15 – 19.

Milano – Un avvincente viaggio nella storia con Geronimo Stilton è la grande mostra in corso alla Fabbrica del Vapore, Spazio Ex cisterne. I visitarori sono affiancati da guide speciali: Ranger del tempo, che accompagnano nel percorso espositivo attraverso giochi interattivi. La narrazione si fonda sulla serie editoriale “Viaggio nel Tempo”, che invita i lettori a raggiungere epoche lontane e vivere avventure stratopiche. La mostra è stata ideata per coinvolgere, in particolare, bambini dai 4 ai 12 anni, le scuole e tutte le generazioni cresciute con le avventure di Geronimo. Un’esperienza immersiva, interattiva ed empatica: i visitatori viaggiano nel tempo con prove da superare e enigmi da risolvere per imparare divertendosi. Si esplora il mondo dei dinosauri, quello degli antichi Egizi, quello dell’Isola del Tesoro per tornare infine al presente. Fino al 18 aprile; orari: feriali 17-19; sabato e domenica 9,30-20. Per informazioni: T. 02-88440785.

Legnano – In chiusura, alla pinacoteca del Castello, la personale di Michela Pastori intitolata “Ho un appuntamento con il mio destino”. La mostra si snoda in un percorso dove si incontrano le opere che abbracciano un arco temporale di oltre vent’anni: dall’astratto di fine anni ’90 al figurativo degli ultimi lavori realizzati, dal titolo gli “Sguardi”. L’esposizione non si limita a essere una sequenza statica di quadri ma una“rappresentazione” che include parole, proiezioni, sorprese luminose, interventi musicali e momenti di performance pittorica. Dopo anni l’artista torna al figurativo con il desiderio di nuove sfide; la ricerca delle espressioni, il contatto visivo con i personaggi delle sue opere, la bellezza del sostenere uno sguardo e il mondo che vi è celato. Le donne, raffigurate nelle ultime opere, soddisfano la ricerca del sentimento che sta dietro lo sguardo e la bellezza data dall’imperfezione e dall’unicità. Fino al 27 marzo nei seguenti orari: sabato e domenica 10 – 12.30/ 15 –18.

Brescia – In occasione del ventennale della morte di Enrico Ragni (1910-2002) la Galleria Spazio Aref dedica una mostra all’artista bresciano intitolata “L’eccezione alla regola”. Ragni è uno dei più importanti esponenti della pittura locale del Novecento. L’artista partecipa al mondo culturale milanese del dopoguerra e alle correnti artistiche più all’avanguardia di quegli anni: dall’astratto-concreto, al neocubismo, all’astrattismo, frequentando tra gli altri Renato Birolli, Ennio Morlotti, Giuseppe Santomaso ed Emilio Vedova. In sessant’anni di attività, dal 1930 circa al 1990, anno in cui l’artista abbandona i pennelli, attraversa un’ampia e complessa esperienza d’arte. Fino al 3 aprile; orari: giovedì – domenica 16- 19.30. Durante il periodo della mostra, ogni sabato alle 17, visita guidata. Prenotazione obbligatoria. tel. 030.3752369 – cell. 333.3499545; mail: info@aref-brescia.it.

Busto A. – Ultimi giorni per una visita, alla Fondazione Bandera per l’Arte, delle due mostre allestite  nell’ambitodella  XVIII edizione di Filosofarti . Nell’esposizione “Macchia cieca” di Alessio Larocchi racconta di un paesaggio in trasformazione, fluido e incerto nel suo manifestarsi al nostro sguardo. Un’incertezza che riflette la situazione ambientale in cui stiamo vivendo e porta a considerare la necessità di tutelare il nostro pianeta per assicurare un domani migliore. L’altra mostra è di Antonella Civera e si intitola “Why me? Why now”. Si tratta di un progetto fotografico autobiografico realizzato con una serie di autoscatti dedicato dall’autrice all’immagine femminile e alla personale lotta contro il cancro al seno. Una tematica che affronta l’importanza della ricerca e della prevenzione in campo medico per costruire un futuro sempre più preparato a sconfiggere la malattia. Fino al 27 marzo; orari: 16 alle 19.

Busto A.- Si conclude domenica 27 marzo anche la mostra “Azelio Corni. Promemoria” allestita, sempre nell’ambito della XVIII edizione di Filosofarti, alla galleria Cristina Moregola. L’artista presenta una serie di opere ispirate al tema “Eredità. Fare futuro” che mettono il visitatore di fronte a contenitori di grandi dimensioni rappresentati, di volta in volta, chiusi da coperchi che ne tutelano il contenuto, attraversati da parziali trasparenze che ne attenuano la monolitica struttura, o nell’atto di aprirsi per suggerire la possibilità di scoprire ciò che celano al loro interno. Contenitori la cui funzione è quella di essere dei promemoria e insieme luoghi deputati a conservare dettagli, frammenti, ricordi e pensieri raccolti nel corso della vita e destinati a essere lasciati in eredità. A suggerire l’idea di legame fra passato, presente e futuro alcune grandi opere percorse da tracciati grafici che formano intrecci entro i quali fili e nodi sembrano simbolicamente delineare le linee di forza della nostra esistenza. Fino al 27 marzo.Orari:  16 alle 19.

Milano –  Fino al 27 marzo anche la mostra “Mario Sironi. Sintesi e grandiosità” mostra ospitata al Museo del 900 e dedicata al maestro (Sassari 1885 – Milano1961). La retrospettiva ripercorre l’opera dell’artista a sessant’anni dalla morte attraverso 110 opere che segnano i diversi momenti creativi: dalla giovanile stagione simbolista all’adesione al futurismo; dalla sua personale  interpretazione della metafisica nel 1919, al momento più classico del Novecento Italiano; dalla crisi espressionista del 1929-30 alla pittura monumentale degli anni Trenta fino al secondo dopoguerra e all’Apocalisse, dipinta poco prima della morte. Esposti anche alcuni capolavori che non comparivano in una mostra da quasi mezzo secolo. Ampio spazio è stato dato al ciclo dei paesaggi urbani, tema più famoso di Sironi. Il “viaggio” nell’opera del maestro termina nelle ultime sale che documentano i suoi drammatici ultimi anni, tormentato anche dalla perdita della figlia Rossana, che si tolse la vita nel 1948 a diciotto anni. La mostra, a cura di Elena Pontiggia e Anna Maria Montaldo, chiuderà il 27 marzo. Orari: da martedì a domenica 10 – 19.30; giovedì 10 – 22.30.

Lugano – Prorogata a sabato 2 aprile la mostra di incisioni “Il piacere della natura. Omaggio a Hermann Hesse”di Livio Ceschin, organizzata dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano alla Biblioteca Salita dei Frati. In mostra trenta incisioni all’acquaforte e a puntasecca realizzate dall’artista trevigiano dai suoi esordi, negli anni ’90, fino ai più recenti lavori, tra cui figura la stampa AAAC 112, realizzata per i membri dell’Associazione.Tema privilegiato del percorso artistico di Ceschin è il paesaggio, declinato in varie forme, con particolare cura per le modulazioni atmosferiche e luministiche. In tal senso l’esposizione si pone come un omaggio a Hermann Hesse, al quale l’artista ha sempre guardato con interesse e passione soprattutto per la profonda e amorevole attenzione rivolta dall’autore tedesco alla natura e al paesaggio. Fino al 2 aprile; orari:mercoledì, giovedì e venerdì 14 -18 e sabato 9 -12.

Gemonio – Al Museo Civico Floriano Bodini è in corso la mostra “Trento Longaretti. Luce, colore, figure, silenzi, ombre”. Un progetto espositivo al quale hanno partecipato le Associazioni Longaretti e Amici del Museo Civico Floriano Bodini, la Fondazione Sant’Agostino, le Scuole Manfredini di Varese (Liceo Artistico) con Spazio 1911 Arte e Caffè. A Gemonio è possibile esplorare la personalità complessa di Longaretti nonostante la scelta di temi apparentemente facili. Una lunga parabola creativa di un artista dal carattere malinconico, ma capace di penetrare, attraverso le proprie immagini, l’animo profondo, l’interiorità dell’uomo e la sua storia. Fino al 24 aprile. Orari Museo: sabato e domenica 10.30-12.30 / 15-18. Da lunedì a venerdì su appuntamento ph. + 39 3397596939 – info@museobodini.it. Per visite allo Spazio 1911 Arte e Caffè, (via Merano) prenotazione: da lunedì a venerdì T. 0332830633 oppure scrivere a: liceo@scuolamanfredini.it.

Milano – Quaranta opere realizzate dai maggiori artisti italiani del secolo scorso al Museo Diocesano Carlo Maria Martini con la mostra “La Passione. Arte italiana del ‘900 dai Musei Vaticani. Da Manzù a Guttuso, da Casorati a Carrà”. Il progetto documenta la forza innovativa con cui l’arte del XX secolo ha affrontato le tematiche sacre nel costante confronto tra la tradizione, l’evoluzione della ricerca linguistica e l’espressione di una nuova sensibilità spirituale. Le opere selezionate comprendono un ampio arco temporale, soffermandosi in particolare sul periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale, quando gli artisti vivono un periodo di profonda riflessione sulla devastazione causata dagli eventi bellici e tentano di ripartire con grande slancio creativo, cercando di rispondere alle domande sempre più urgenti poste dalla società e dal mondo contemporaneo. Opere appartenenti a una delle stagioni più fertili dell’arte contemporanea italiana, quali Felice Casorati, Carlo Carrà, Marino Marini, Ottone Rosai, Renato Guttuso, Fausto Pirandello, Pericle Fazzini, Giacomo Manzù, provenienti dalla Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, cui si affiancano nomi meno celebrati, come Aldo Carpi, Giuseppe Montanari, Antonio Giuseppe Santagata, Felice Carena, Gerardo Dottori, ugualmente capaci d’interpretare la Passione di Cristo, come segno della sofferenza che ha toccato l’intera umanità e, nello stesso tempo, di considerare la sua Resurrezione come speranza e rinascita a vita nuova. Fino al 5 giugno. Orari: martedì- domenica, 10-18