Torino – La Flagellazione di Cristo di Michelangelo Merisi da Caravaggio completa il percorso della mostra “Capodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol”, in corso alla Reggia di Venaria. Il dipinto è stato realizzato nel 1607 durante il primo soggiorno napoletano del Maestro per la chiesa di San Domenico Maggiore, dove è stato esposto fino al 1972 quando, per motivi di sicurezza, venne trasferito al Museo di Capodimonte che ne detiene tutt’oggi la custodia. Nella magnifica tela la luce costruisce i volumi che emergono dall’oscurità. La bellezza e l’incarnato chiaro del Cristo si contrappongono alla brutalità e ai corpi scuri dei carnefici, che si accingono a sottoporlo alla flagellazione. Sono oltre 60 i capolavori raccolti nell’esposizione allestita nelle Sale delle Arti della Reggia, per lo più provenienti dalle collezioni artistiche di Capodimonte. La rassegna sarà visitabile sino al 15 settembre nei seguenti orari: da martedì a venerdì: 9.30-17; sabato, domenica e festivi: 9.30 – 18.30 .

 

Torino – E’ dedicata a Henri de Toulouse Lautrec la mostra ospitata al Museo Storico Nazionale D’Artiglieria – Mastio della Cittadella. L’esposizione si sofferma, in particolare, su “Il mondo del circo e di Montmartre” ripercorrendo le passioni dell’artista francese che elevò il manifesto pubblicitario a opera d’arte. Oltre 100 le opere e esposte, tra illustrazioni e litografie, provenienti da collezioni private spagnole. Il percorso espositivo si suddivide in 5 sezioni: i manifesti; le illustrazioni; le Donne ed Elles; il circo e i ritratti. Allestita anche una suggestiva sala ispirata ai camerini dei locali notturni della Belle Époque, per favorire l’avvicinamento dei visitatori al contesto storico in cui visse l’artista, con arredi e una parte multimediale riferita agli ambienti dipinti nell’opera Al Salon di rue des Moulin. La mostra rimarrà in calendario sino al 21 luglio. Apertura al pubblico: tutti i giorni con orario continuato, da lunedì a venerdì 9.30-19.30; sabato, domenica e festivi 9.30-20.30.

 

Torino – Con Torino anni ‘50. La Grande stagione dell’Informale”, prosegue al Museo di Arti Decorative Accorsi-Ometto l’indagine sull’arte locale, prendendo in esame gli anni che vanno dal secondo dopoguerra fino agli inizi degli anni ’60. Ma cosa accadde in quel momento storico nello scenario del capoluogo piemontese? La crescita economica e tecnologica, lo sviluppo edilizio e dei trasporti;  nascono la RAI, la 500 e la moda. In campo artistico, Torino abbraccia le tendenze internazionali e diventa uno dei centri propulsivi dell’Informale, la nuova corrente nascente che esprime un linguaggio di libera espressività soggettiva, in contrasto con l’arte del ventennio precedente e con il dibattito tra realismo e astrattismo geometrico del dopoguerra. È così che la città emerge con Milano, Roma e Venezia come importante centro di arte contemporanea. In mostra sono esposte oltre settanta opere di cinquanta artisti italiani e stranieri, tra i quali Carol Rama, Paola Levi Montalcini, Luigi Spazzapan, Umberto Mastroianni, Alberto Burri, Mario Merz, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Giuseppe Capogrossi, Karel Appel, Emilio Vedova, Sam Francis e Hans Hartung. In ambito architettonico, alcune delle più significative realizzazioni di quegli anni, come i progetti di Carlo Mollino, di Isola e Gabetti, la GAM, e le costruzioni di Italia’61, sono documentate attraverso filmati dell’epoca. Fino al 1° settembre. Orari: martedì, mercoledì e venerdì 10 -18; giovedì 10 -20; sabato, domenica e festivi 10 -19.

 

Busto – Con la personale dal titolo “Il tempo, l’oblio e la memoria”,  Alberto Brambilla espone  alla Fondazione Bandera. Nella mostra, l’oggetto-libro è smembrato nel suo stesso “corpus” (fatto di pagine, di dorsi, di nervi, copertine e rilegature) alla disperata ricerca dei suoi proprietari o del suo autore. Una sfida contro il tempo per salvare dalla morte e dall’oblio qualche viso, gesto o una minima forma di umanità. In questa struggente quanto delicata missione salvifica, la tecnica privilegiata da Brambilla è quella del collage, che scopre e fissa i lacerti più sottili e le sfumature sentimentali più nascoste. L’esposizione, a cura di Cristina Moregola, sarà visitabile sino al 14 luglio. Orari al pubblico: da giovedì a domenica 16-19.

 

Gallarate – Prosegue al Maga “Vorrei scolpire l’Universo” mostra dedicata a Vittorio Tavernari (1919-1987), uno dei più importanti scultori italiani del secondo dopoguerra. L’esposizione, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni è parte del programma espositivo di Italia 2050, Centro di ricerca per l’arte italiana 1950-2050, fondato dal MA*GA nel 2023. Un patrimonio costituito da lettere autografe, da fotografie e lastre, dal catalogo delle opere e dalla bibliografia completa di Tavernari, oltre alla biblioteca personale e un prezioso fondo di lavori che l’artista ha sempre tenuto per sé. Tra le lettere e nelle pubblicazioni compaiono alcune tra le voci più prestigiose della critica italiana. Il percorso espositivo si apre con il richiamo a due significativi episodi per la città di Gallarate: la partecipazione dell’artista alla seconda edizione del Premio Nazionale Arti Visive cittadino nel 1951 e la realizzazione della Fontana di Piazza Libertà, scolpita dall’artista in taglio diretto nel 1955. Fino al 1° settembre nei seguenti orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10 – 18; sabato e domenica: 11 – 19.

 

Gallarate – Sempre al Maga è possibile visitare  Astrazione mediale, personale di Davide Maria Coltro. La mostra, inserita nel programma delle attività del Museo nell’Era Post – Digitale, curata da Alessandro Castiglioni, con il contributo critico di Elena Pontiggia, presenta la più recente produzione del pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica  in cui il linguaggio mediale, caratteristico della sua cifra più autentica, assume nuove connotazioni astratte e sintetiche, capaci di evidenziare i rapporti tra gli elementi fondamentali della pittura elettronica, quali bit e pixel, in un codice da lui stesso definito “pittura oltre la materia”. Il percorso espositivo si compone di una serie di nuove installazioni, pensate e costruite per gli spazi gallaratesi, in cui i “Quadri Mediali” si caratterizzano per un flusso generativo astratto in costante mutamento e progettato dall’artista da remoto. Sino al 1° settembre. Orari al pubblico: da martedì a venerdì: 10 – 18; sabato e domenica: 11 – 19.

 

Chiasso – Prosegue allo Spazio Officina la prima antologica sulla carriera dell’artista fiorentino Giuliano Vangi (Barberino di Mugello 1931- Pesaro 2024) che tratta il tema del disegno dal 1944 al 2024. L’esposizione, che si inserisce nel filone dei maestri del XXI secolo è incentrata in particolare sulla rappresentazione figurativa volta alla realizzazione dell’opera scultorea. Sono esposti circa duecento disegni di studio, a matita e china con biacca e acquarellature, oltre ad acqueforti, di piccolo e grande formato, nonché due sculture, di cui l’ultimo bronzetto “Uomo che urla” . Una sezione distaccata della mostra è ospitata nel parco di Villa Pontiggia a Breganzona (Lugano) visitabile solo su prenotazione il sabato mattina dalle 10 alle 11 /11-12; (info@maxmuseo.ch o telefonare al +41 58 122 42 60). Il catalogo che accompagna la mostra, a cura di Marco Fagioli e Nicoletta Ossanna raccoglie le immagini delle opere esposte, i saggi dei curatori e un’intervista all’amico architetto Botta. Sino al 21 luglio. Orari: martedì – domenica, 10 – 12 / 14 – 18.

 

Laveno – Ultimo fine settimana per “Una tazza piena di ciliegie” personale di Massimo Villa in corso alla galleria Ottonovecento. La mostra presenta una selezione di opere capaci di incantare, grazie alla straordinaria capacità dell’artista nel catturare la bellezza della vita quotidiana attraverso un approccio iperrealista. Gli innumerevoli frutti dipinti, con le loro superfici ora lucide ora scabre, testimoniano sua abilità di rendere il reale in modo quasi tattile: è possibile sentire sotto i polpastrelli il ruvido della buccia di una mela verde oppure il profilo affilato del guscio rotto di una noce, o ancora il latte appiccicoso di un fico maturo. L’esposizione allestita nello spazio espositivo di lungolago De Angeli si concluderà il 30 giugno, orari: martedì – domenica 10 – 13/15 – 20.  

 

Milano –  E’ un percorso che racconta il processo creativo delle opere e delle idee di due dei più celebri stilisti del mondo della moda quello della mostra in corso nelle sale di Palazzo Reale. Abiti, accessori e le creazioni più famose, firmate da Domenico Dolce e Stefano Gabbana qui diventano opere d’arte lasciando i visitatori a bocca aperta. “Dal cuore alle mani”, questo il titolo dell’esposizione è la narrazione di ciò che sta dietro alle collezioni di alta moda: l’ispirazione, il pensiero, le sensazioni, la realizzazione, i gesti, l’intricata lavorazione artigianale che incarna il valore del “Fatto a mano”. In ogni sala sfilano pezzi unici delle collezioni di Alta Moda, sartoria e gioielleria. La mostra, curata da Florence Müller, sarà visitabile fino al 31 luglio, da martedì a domenica 10-19.30, giovedì chiusura alle 22.30.

 

Milano – Chiude il 30 giugno anche “Biodiversità: il motore della vita” la mostra organizzata dall’Istituto Italiano di Fotografia allestita alla Centrale dell’Acqua. L’esposizione, a cura del docente Erminio Annunzi, esplora la tematica attraverso lo sguardo di 23 giovani  fotografi, che con differenti linguaggi offre una visione sfaccettata che spazia dallo sfruttamento del suolo e dell’allevamento, ai diversi ambienti, razze animali e specie arboree che caratterizzano i vari territori. Gli scatti si concentrano in particolare nell’area che comprende Milano e il suo hinterland, il Parco Agricolo Sud, le risaie Pavesi, il Parco del Ticino e le zone agricole del Lodigiano. Immagini di stampo naturalistico e paesaggistico, di denuncia verso lo sfruttamento del suolo e la distruzione degli habitat, di fiumi e di aree coltivate. La mostra è accompagnata da un volume che racchiude tutti i progetti esposti con testo del curatore e introduzione scientifica di Legambiente Lombardia. Orari: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10 – 13/14 – 19.30.

 

Monza – Un centinaio di opere, tra dipinti e disegni firmati da grandi maestri accompagnano in un viaggio nella cultura lombarda del XIX secolo. Sfilano così i lavori di Hayez, Piccio, Faruffini, Cremona, Medardo Rosso, Previati e Segantini, tutti raccolti nella rassegna 800 Lombardo, Ribellione e conformismo in corso all’Orangerie Reggia e ai Musei Civici. La mostra si snoda in un percorso suddiviso per aree tematiche, analizzando movimenti e tendenze iconografiche, biografia e personalità dei singoli artisti. La rassegna, pur tenendo come fulcro l’ambiente milanese, in particolare il magistero dell’Accademia di Brera, indaga anche la situazione delle altre province lombarde. Nella sala espositiva dei Musei Civici è allestita una sezione dedicata alla scena artistica della città di Monza, città natale di pittori quali Pompeo Mariani, Mosè Bianchi, Eugenio Spreafico ed Emilio Borsa. La mostra propone anche una serie di focus su alcuni artisti meno noti, ma che hanno comunque segnato gli sviluppi della pittura dell’epoca. Sino al 28 luglio, orari: (Orangerie, Reggia– viale Brianza): dal mercoledì al venerdì 10 – 13/14 – 19; sabato, domenica e festivi 10 – 20. Orari Musei Civici: mercoledì 15-18; giovedì 15-18/20-23; venerdì, sabato e domenica 10-13/15 -18.

Varese – Domani, sabato 29 giugno allo Spazio Polifunzionale ACLI,  il Foto Club  presenta la terza edizione di Fotograficamente. Nell’occasione saranno premiate le opere vincenti della prima edizione del  concorso fotografico nazionale  che ha visto da partecipazione di ben 185 concorrenti da tutta Italia con oltre 1990 immagini pervenute.  Alberto Capitanio con “City Life”  è il vincitore del tema obbligato “Simmetrie”; Gianni Maitan con “Baby Giraffe” si è aggiudicato il primo premio della sezione “Colore” mentre Gianfranco Cappuccini con “Il maestro di danza” è il vincitore della sezione Bianconero. Durante l’evento saranno esposte le mostre fotografiche di: Elvio Bartoli, Giuseppe Bottelli, Susy Carimati, Roberta Cimadoro, Mariella Mesiti, Roberto Palladini e Umberto Pinoli. L’evento e l’esposizione si svolgeranno nella sede di Via Speri della Chiesa Jemoli. Apertura al pubblico delle mostre: sabato 14-18;  domenica 10/12 – 14/18. Ingresso libero