Gallarate – Al Maga è possibile ammirare un’ampia retrospettiva dedicata a Dadamaino (Edoarda Emilia Maino, 1930-2004), una delle maggiori protagoniste dell’avanguardia del secondo Novecento. La mostra, a cura di Flaminio Gualdoni, ripercorre, attraverso 80 opere, le tappe fondamentali della carriera dell’artista milanese, partendo dall’esordio della sua ricerca sulla pittura monocroma e sulla superficie spaziale della tela, nel 1959, anno in cui abbandona l’informale per opere astratte che caratterizzeranno tutta la sua evoluzione creativa. Affiancano la mostra, la personale di Michele Ciacciofera e un’esposizione dedicata a Giovanni Campus. Fino al 7 aprile, orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: ore 10 – 18; sabato e domenica 11 – 19.
Gallarate – “Condensare l’infinito” è il titolo della personale di Michele Ciacciofera che affianca con la mostra di Giovanni Campus, la rassegna dedicata a Dadamaino recentemente inaugurata al MAGA. Un progetto che evoca i viaggi dell’artista che, dalla Sardegna, percorrendo l’arco alpino, giungono in Bretagna e infine in Scozia, alla ricerca di quelle forme archetipiche alla base di culti e identità di popoli che tramite pratiche scultoree arcaiche aspiravano a creare un dialogo tra la terra e il cielo, tra l’umano finito e l’assoluto infinito. In un dialogo poetico si confrontano forme verticali tridimensionali con installazioni orizzontali o ancora con opere pittoriche o sonore, capaci nell’insieme di rievocare tanto il culto delle acque caro al Mediterraneo quanto quello sacrale delle pietre, in un grande inno alla natura a cui complessivamente il lavoro di Ciacciofera è rivolto. La mostra, a cura di Alessandro Castiglioni, sarà visitabile sino al 7 aprile. Orari: da martedì a venerdaì 10-18; sabato e domenica 11-19.
Varese – Villa Recalcati, ospita la mostra “A8 Cento”, un’esposizione che rientra nell’ambito degli eventi che per tutto il 2024 celebreranno i 100 anni di storia dell’Autostrada A8 “dei Laghi”, considerata fra le prime al mondo e inaugurata nel 1924. Tra i pezzi più suggestivi esposti in villa, 11 pompe di benzina antiche provenienti dal Museo Fisogni di Tradate, collezione privata che conserva la più grande raccolta al mondo di distributori di carburante antichi. I pezzi esposti, datati dai primi del ‘900 agli anni ’80, ripercorrono un secolo di storia della distribuzione della benzina, dai carrelli usati dai farmacisti nel 1910 ai mitici miscelatori per i due tempi. Fino al 1 febbraio. Orari: da lunedì a giovedì 9-17; il venerdì 9-12.30.
Milano – La Fondazione Mudima (di via Tadino) presenta la personale di Fernando Garbellotto “Frattale. La rete come idea del mondo”, a cura di Arianna Baldoni. La mostra è incentrata sulle ricerche dell’artista veneto a partire dalle opere realizzate negli anni ’90 sino ad oggi. Esposto un nucleo di lavori che riunisce le serie dei Frattali d’aria e di terra fino appunto alle Reti frattali. Questi tre cicli di opere che si susseguono in ordine temporale tracciano il percorso d’indagine delle forme geometriche della natura che appaiono meno evidenti ma non per questo meno affascinanti. In mostra anche un corpus di Reti frattali monocrome, assieme a un’installazione ambientale realizzata per l’occasione. Nel percorso anche il video Fractal Net Dancing della performance che si è tenuta alla MetFilm School di Londra nel 2014. Fino al 26 gennaio. Orari: dal lunedì al venerdì ore 11-13/14 -17:30. Ingresso libero.
Milano – Al Mudec prosegue l’esposizione dedicata ad Auguste Rodin realizzata grazie alla collaborazione con il Museo di Parigi da cui provengono 53 opere. E’ il racconto sul fascino e il fortissimo imprinting creativo che la danza ebbe sul genio artistico del maestro. Per la prima volta in Italia e per l’occasione, sono esposte 15 statuine di danzatrici dedicate dall’artista francese a “Movimenti di danza”: 14 provengono dal museo parigino e una quindicesima statuetta dalla GNAM, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma dove è conservata. L’ allestimento scenografico multimediale e interattivo della mostra diventa un’occasione per fare un viaggio straordinario nel mondo della danza attraverso una selezione video riferita alla coreografia contemporanea e ad artisti coreografi che hanno tratto ispirazione da Rodin per le loro rappresentazioni. Fino 10 marzo. Orari: : lunedì 14.30 – 19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30 giovedì e sabato 9.30 – 22.30.
Monza -Fino al 28 gennaio i Musei Civici di Monza ospitano Isia Academy 1922-1943. Quando i designer portavano la cravatta, una mostra che rievoca la breve ma cruciale vicenda dell’Istituto Superiore di Industrie Artistiche cittadine, tra le più importanti scuole di arte e design attive nell’Europa del primo Dopoguerra. Tra immagini d’epoca, opere d’arte e installazioni video, l’esposizione racconta la storia e i protagonisti di questa straordinaria vicenda artistica, dimostrando alle nuove generazioni di creativi che i giovani studenti di allora, che frequentavano in giacca e cravatta i corsi dell’ISIA, progettavano e sperimentavano con la stessa passione e dedizione degli aspiranti designer, modellatori 3D e illustratori digitali contemporanei, sebbene con strumenti, tecnologie e tecniche diverse. La mostra è a cura di Alberto Crespi; orari: da mercoledì a domenica 10-13/15-18; giovedì 15-18.
Bergamo – Palazzo della Ragione ospita la mostra di una delle più note artiste giapponesi Yayoi Kusama (classe 1929) intitolata L’Infinito Presente che vede protagonista la suggestiva e iconica Infinity Mirror Room proveniente dalla collezione permanente del Whitney Museum of American Art di New York. Il fulcro della mostra è “Fireflies on the Water” una installazione dalle dimensioni di una stanza, un ambiente buio, le cui pareti sono rivestite di specchi; al centro, è una pozza d’acqua, che trasmette un senso di quiete, in cui sporge una piattaforma panoramica simile a un molo e 150 piccole luci appese al soffitto che, come suggerisce il titolo, sembrano lucciole. Ovattato nelle luci e nei suoni, l’arrivo alle soglie della stanza ha la valenza di un atto meditativo, di una contemplazione capace di portare il pubblico in una dimensione altra e diversa, un invito ad abbandonare il senso di sé e ad arrendersi a una sorta di magia meditativa. La mostra, accompagnata da un catalogo, sarà visitabile sino al 24 marzo 2024. Orari al pubblico: fino al 14 gennaio tutti i giorni 9-22, solo con prenotazione; dal 16 gennaio al 24 marzo da martedì a domenica 9-22, sempre consigliata la prenotazione.
Bard (AO) – La cappella Militare del Forte ospita Ritratto di signora, famosa opera di Gustav Klimt (Vienna 1862-1918), appartenente alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. La tela appartiene all’ultima fase di attività del maestro, quando la sua pittura si abbandona a pennellate quasi sbrigative che tradiscono l’ approccio emozionale, aperto alle atmosfere espressioniste. Non è nota l’identità della donna raffigurata, probabilmente una delle tante modelle che posarono per l’artista. Il dipinto deve la propria fama alle incredibili vicende che lo hanno visto protagonista. Dal furto, nel 1997, al ritrovamento nel 2019. L’opera potrà essere ammirata sino al 10 marzo. Orari:feriali: 10-18; sabato, domenica, festivi: 10-19; lunedì chiuso. Nel corso delle festività fino al 7 gennaio aperta tutti i giorni.
Biella – Palazzo Gromo Losa e Palazzo Ferrero ospitano una mostra edicata ai più influenti artisti contemporanei, capaci di raccontare la contemporaneità con un linguaggio che arriva dritto al cuore di tutti. Banksy, Jago e TvBoy, artisti celebri e celebrati in tutto il mondo, sono solo alcuni dei protagonisti dell’esposizione che vede, per la prima volta riunite insieme anche celebrità internazionali quali Takashi Murakami e Liu Bolin. La mostra racconta storie “controcorrente”, ci parla di vita, di morte, di ingiustizia sociale, di guerre, narrate ora con spirito canzonatorio, ora con maestria lirica o anche con un deciso tono di attacco. Quello che è sicuro è che il messaggio non è mai banale né scontato, scuote le coscienze, indigna, commuove. Come solo i grandi artisti sanno fare. Curata da Piernicola Maria Di Iorio, l’esposizione si compone di 90 opere tra cui celebri icone quali Girl with Baloon di Banksy o Hope di Obey, e si svolge su due sedi. Sino al 1° aprile; orari: mercoledì e giovedì 15-19, venerdì, sabato e domenica 10-19. Aperture straordinarie 1° e 6 gennaio sempre dalle 10 alle 19.
Orzinuovi (BS) – Alla Rocca di San Giorgio, ultimi giorni per visitare l’ampia monografica dedicata all’opera di uno dei più interessanti e talentuosi pittori bresciani del Novecento: Giacomo Bergomi. Il percorso espositivo presenta 100 lavori realizzati tra la fine degli anni Cinquanta del Novecento e i primi anni Duemila che ripercorre le fasi creative più intense del maestro, attraverso l’attenta e scrupolosa selezione del curatore Davide Dotti. L’esposizione mette in evidenza la capacità dell’artista di rinnovare il proprio linguaggio, decennio dopo decennio, e di analizzare i soggetti che frequentò con maggiore assiduità: dalle scene di vita quotidiana al ritratto, dalle still life ai paesaggi della bassa bresciana, dagli scorci di Brescia fino ai brani tratti della quotidianità delle popolazioni andine, influenzato non solo dalle sue umili origini contadine, ma anche dai numerosi viaggi che fece sia in Italia sia all’estero, soprattutto in centro America. La mostra si completa con una sezione dedicata alla grafica con una selezione di disegni a matita, china, tempera e acquarello. Fino al 7 gennaio. Orari: sabato, domenica e festivi 10 – 19.
Domodossola -“Il gran teatro della luce – Tra Tiziano e Renoir” è la mostra allestita a Palazzo San Francesco. Un’esposizione di 45 opere che attraversa quattro secoli di storia dell’arte, ripercorrendo le fasi dello sviluppo tecnologico legato all’illuminazione. La mostra a cura di Antonio D’Amico e Federico Troletti presenta un percorso suddiviso in sezioni che raccontano, dal Seicento al Novecento, spostandosi tra l’Italia e le Fiandre seguendone il progresso tecnologico. Il percorso si conclude con lavori dedicati alla più moderna luce elettrica attraverso rare fotografie retroilluminate e piccoli macchinari d’epoca che narrano la storia industriale del territorio, la Val d’Ossola, con le centrali idroelettriche. Fino al 7 gennaio, orario: giovedì alla domenica 10-13/15- 19.
Ascona – Al Museo Comunale d’Arte Moderna prosegue la rassegna dedicata al patrimonio artistico della città, attraverso i lavori di artisti presenti nei fondi che il Museo conserva e cura e che hanno animato l’ambiente culturale del Borgo nel secolo scorso, in particolare tra le due guerre mondiali. L’esposizione, dal titolo I colori delle emozioni, propone una selezione di un centinaio di lavori provenienti da tre differenti collezioni: la Fondazione Marianne Werefkin, la Fondazione per la cultura Kurt e Barbara Alten e la Fondazione Richard e Uli Seewald, capaci di ripercorre importanti capitoli della storia dell’arte europea, tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del secolo scorso. Fino al 7 gennaio, orari: martedì-sabato, 10–12/ 14– 17, domenica, 10.30 – 12.30.