Gemonio – Il Museo Civico Floriano Bodini ospita da sabato (5 marzo con inaugurazione dalle 15 alle 18) l’esposizione “Trento Longaretti. Luce, colore, figure, silenzi, ombre”. Un progetto espositivo al quale hanno partecipato Le Associazioni Longaretti e Amici del Museo Civico Floriano Bodini, la Fondazione Sant’Agostino, le Scuole Manfredini di Varese (Liceo Artistico) con Spazio 1911 Arte e Caffè, che ospiterà una sezione della mostra dall’11 marzo al 24 aprile. Non solo, il progetto infatti si allarga anche al Sacro Monte di Varese, dove sono visibili significative opere di Floriano Bodini e Longaretti. A Gemonio si potrà esplorare la personalità complessa di Longaretti nonostante la scelta di temi apparentemente facili. Una lunga parabola creativa di un artista malinconico, capace di penetrare, attraverso le proprie immagini, l’animo profondo, l’interiorità dell’uomo e la sua storia. Un omaggio sentito, doveroso a un artista che ha condiviso con Floriano Bodini il sentimento più vero, talvolta tragico, della vita. Il percorso della mostra allestita allo Spazio 1911 Arte e Caffè contempla invece due nuclei espositivi, pensati in coerente sintonia con un luogo di formazione artistica quale il Liceo Manfredini.  Fino al 24 aprile. Orari Museo: sabato e domenica 10.30-12.30 / 15-18. Da lunedì a venerdì su appuntamento ph. + 39 3397596939 – info@museobodini.it. Allo Spazio 1911 Arte e Caffè, (via Merano) l’inaugurazione è fissata per l’11 marzo dalle 15 alle 18. Il 9 aprile apertura straordinaria dalle 10 alle 18. Per visite su prenotazione, da lunedì a venerdì , contattare lo 0332830633 oppure scrivere a: liceo@scuolamanfredini.it.

Somma L.do – Si è aperta, all’aeroporto di Milano Malpensa, la mostra fotografica “Berbere Portraits” dell’artista portoghese Rui Pires. L’esposizione rientra nel rinnovato accordo tra Sea e l’Afi per la gestione dello spazio espositivo Photosquare al Terminal 1 dell’Aeroporto,  che anche quest’anno prevede un fitto programma di mostre su temi differenti. Berbere Portraits è un progetto-documentario sociale fotografico e video, iniziato nel 2009 e incentrato sulle tribù Berbere, gruppo etnico autoctono del Nord Africa, in particolare del Marocco, Tunisia e Algeria. Le immagini indagano la dimensione sociale e la vita quotidiana dei popoli dell’area desertica oltrepassando il concetto di luogo per inoltrarsi in visioni  umanistiche e spirituali. La mostra, a cura di Claudio Argentiero, rimarrà in calendario sino al 30 aprile.

Castellanza – Domenica (6 marzo) si inaugura, a Villa Pomini, la mostra “Paesaggio. Una realtà mutevole – Lungo la strada del Sempione”. Riprendono così, con un progetto dedicato al territorio lombardo, le attività curate dall’Archivio Fotografico Italiano nello spazio espositivo di via Don Luigi Testori. L’esposizione presenta una lettura visiva della storica strada del Sempione-SS33, da Milano a Sesto Calende, che vede un lavoro di documentazione realizzato da quattro fotografi, (Roberto Bosio, Roberto Venegoni, Giuliano Leone e Claudio Argentiero) con la finalità di cogliere le dissonanze architettoniche tra passato e presente. La mostra, con apertura alle 17, rientra nel programma del Festival di Filosofia- Filosofarti che ha come tema l’Eredità. Da qui prende spunto il progetto espositivo, volto a sottolineare in modo concreto quello che le nuove generazioni erediteranno in termini paesaggistici, abitativi e ambientali. Ai presenti nella giornata inaugurale l’Afi donerà un libro fotografico della collezione. Fino al 27 marzo; orari: venerdì e sabato 16-19; domenica 10-12.30/15.30-19.

Crema – Il Museo Civico, da domani (5 marzo,con inaugurazione alle 18) ospita la mostra “Superbia. Nelle profondità dell’hybris”, di Agostino Arrivabene, a cura di Silvia Scaravaggi, 3 aprile 2022. L’esposizione è dedicata alla produzione più recente dell’artista (Rivolta D’Adda, 1967) e presenta una selezione di trenta opere tra dipinti, disegni, studi preparatori e vanitas incentrata sulla triade tematica – superbia, usura, vanità, – illustrate da quattro opere, che conducono nei meandri di questa cogitazione. Sitratta di Verbo – immagine guida dell’esposizione –, Il mio nous manifesto, La crisalide II e Contra mundum, realizzate nel 2021. Il nucleo principale dell’esposizione è formato dal trittico Le due morti, composto dall’omonimo dipinto e da due quadri inediti Usura e L’inaudibile II, e dalla tavola Purgatorio, Canto XI (I Superbi), creata per il ciclo pittorico dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri, fino a oggi inedita e qui esposta per la prima volta insieme agli studi preparatori. Infine, un ciclo che attinge agli esordi di Arrivabene completa l’esposizione, indagando a ritroso l’emergere dei temi alla base della sua ricerca. Dalla fine degli anni Ottanta del Novecento, l’artista si concentra sulla figura dell’androgino, sulla simbologia nel mito e sulla trilogia come spesso evocato in alcune opere, tra cui la iconica pala lignea La custode dei destini del 1987, esposta per la prima volta al pubblico in questa mostra . La mostra, nella sede di Piazzetta Winifred Terni de’ Gregorj continuerà sino al 3 aprile; orari: martedì 15-18.30 da mercoledì a domenica 10-18.30.

Varese – “La città ci guarda” è il titolo del secondo dei sei progetti social proposti in occasione del  cinquantesimo anniversario della fondazione del Foto Club Varese APS. Gli interessati potranno partecipare al concorso inviando una sola fotografia, bianco/nero o colore, nel formato e nella dimensione digitale preferita, all’indirizzo info@fotoclubvarese.it. Qualora il partecipante, fosse iscritto a un’Associazione Fotografica dovrà indicarne il nome. Il termine di invio è e il 31 marzo. La partecipazione è gratuita. Una giuria sceglierà i primi 10 scatti più meritevoli in b/n e altrettanti a colori, che saranno pubblicati nei profili social del Foto Club Varese APS entro il 30 aprile e potranno essere inseriti in eventuali mostre fotografiche.

Milano – In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’artista Andi Kacziba inaugura alla Galleria Raffaella De Chirico dalle 15 alle 21, la mostra “Prendi il mio cuore”. L’esposizione intende essere una parafrasi della poesia di Saffo “Prendi il mio cuore e portami lontano”. Un’occasione unica per dar voce alle donne e fare il punto, attraverso una serie di sculture e performance, sulla violenza di genere e la gender gap di cui le donne sono state vittime anche durante la pandemia. Per l’artista l’8 Marzo non è una festa ma un momento di riflessione sul passato e sul presente. Ci permette di misurare quanto è lontano il traguardo ed elaborare le esperienze per dare un futuro migliore alle prossime generazioni. La mostra rimarrà aperta alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea di Via Farini fino al 25 marzo. Giorni e orari: da martedì a venerdì 15-19 o su appuntamento T. +393928972581.

Gallarate –  Al MA*GA un tris di mostre: “Chiara Dynys. Melancholia”, “Untitled”, di Michele Lombardelli e “Geografie. Raccontare i tempi, raccontare i luoghi”. Venti le opere che Chiara Dynys ha raccolto in “Melancholia”, una parola che sintetizza una serie di molteplici questioni a cui la mostra fa riferimento: dal temperamento saturnino che, secondo la tradizione medievale, è sempre stato caratteristico dell’artista, ai molteplici riferimenti alla storia dell’arte e soprattutto a quella del cinema. In “Untitled”, personale di Lombardelli (Cremona, 1968) il percorso parte dalle opere pittoriche degli ultimi anni che intrecciano i diversi linguaggi sperimentati dall’artista. Esposta una serie di dipinti recenti, fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche che non escludono l’imprevisto e, al contempo, riformulano l’idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilità del reale. Cuore della rassegna è la sezione dedicata alla produzione fotografica, alle serigrafie e alla manipolazione elettroacustica ed estetica del suono. Il percorso espositivo si completa con la sezione allestita all’interno delle sale ViaMilanoLounge all’aeroporto di Milano Malpensa T1. La terza mostra, “Geografie. Raccontare i tempi, raccontare i luoghi”, nasce invece dal riallestimento della collezione del museo gallaratese. Il progetto, curato dalla direttrice Emma Zanella e dal conservatore Alessandro Castiglioni, rappresenta un momento di approfondimento e di innovazione che, attraverso la selezione di opere scelte, permette di raccontare la contemporaneità sotto una prospettiva inedita. Fino l’8 maggio. Orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10-18; sabato e domenica: 11. – 19. Aperture speciali: Pasqua (17 aprile) e 1° maggio 11-19;

Busto A. – Alla Fondazione Bandera per l’Arte è possibile visitare la personale di Alessio Larocchi, dal titolo “Macchia cieca”, esposizione organizzata nell’ambito XVIII edizione di Filosofarti dedicata alla tematica “Eredità. Fare futuro”. Larocchi racconta di un paesaggio in trasformazione, fluido e incerto nel suo manifestarsi al nostro sguardo. Un’incertezza che riflette la situazione ambientale in cui stiamo vivendo e porta a considerare la necessità di tutelare il nostro pianeta per assicurare un domani migliore. Fino al 27 marzo. Orari: da giovedì a domenica dalle 16 alle 19. Per informazioni: T. 0331 322311 – info@fondazionebandera.it.

Busto A.  Sempre nell’ambito della XVIII edizione di Filosofarti,  alla galleria Cristina Moregola è allestita  la mostra “Azelio Corni Promemoria”. L’artista presenta una serie di opere ispirate al tema della rassegna che mette il visitatore di fronte a contenitori di grandi dimensioni rappresentati, in modo differente di volta in volta. Chiusi da coperchi che ne tutelano il contenuto, attraversati da parziali trasparenze che ne attenuano la monolitica struttura,  o nell’atto di aprirsi per suggerire la possibilità di scoprire ciò che celano al loro interno. Contenitori la cui funzione è quella di essere dei promemoria e insieme luoghi deputati a conservare dettagli, frammenti, ricordi e pensieri raccolti nel corso della vita e destinati a essere lasciati in eredità. A suggerire l’idea di legame fra passato, presente e futuro alcune grandi opere percorse da tracciati grafici che formano intrecci entro i quali fili e nodi sembrano simbolicamente delineare le linee di forza della nostra esistenza. Fino al 27 marzo.Orari: da giovedì a domenica dalle 16 alle 19.

Gallarate – L’associazione artistica 3A  partecipa alla rassegna Filosofarti 2022, con una mostra dal  titolo “GiARTistico”. Nei locali di piazza Diaz a Caiello, si “apre” un giardino incantato nel quale tutti i  sensi diventano protagonisti di un’esperienza unica. In questo Eden, dimorano opere nate dalla riflessione sull’importante ruolo che l’arte e la cultura rivestono nella collettività. Per divulgare questo messaggio è necessario immergersi nella natura, per ritrovare il senso delle origini, delle radici e riflettendo su ciò che desideriamo lasciare in eredità.  I materiali utilizzati nella creazione dei lavori hanno lo scopo di rivalutare ciò che la terra può donarci ispirando una creatività rinnovata.  La Natura è da sempre portavoce di messaggi dal profondo valore simbolico: dall’ “hortus conclusus” alla prorompente natura del Botticelli, all’ impressionismo. Speranza, rinascita, magia, senso della vita sono le tematiche sviluppate dagli artisti. La collettiva,  a cura di Lara Scandroglio, proseguirà sino al 27 marzo; orari: sabato e domenica 10-12/15.30-19.

Rescaldina – I “Personaggi” di Francesco Campanoni in mostra a La Tela. Nelle sale dell’osteria sociale del buon essere, sono esposte 26 opere dell’artista legnanese: acrilici su legno, che rappresentano, nella semplicità dei tratti la voglia di raccontare il quotidiano mettendo in discussione i luoghi comuni. L’artista , specializzato nell’incisione all’acquaforte, ha realizzato anche piccole e grandi sculture in terracotta, ceramica, gres, raku non disdegnando anche materiali più leggeri come legno, carta, corda e perpex. La sua attività si estende anche al teatro dove, dal 1980, partecipa a diversi corsi di formazione da attore. Oggi, infatti, parallelamente all’attività di incisore e scultore, allestisce spettacoli teatrali di cui firma regia, scenografie e testi. La mostra, nella sede di strada Saronnese 31 a Rescaldina, sarà visitabile fino al 15 marzo. Orari di apertura: lunedi , martedì, mercoledì e domenica 12- 14.30; giovedi e venerdi 12 – 14.30 /19.30 – 23; sabato 19.30 – 23.

Cernobbio – Villa Bernasconi ospita “Le cronache del filo bianco” dell’artista siciliana Rossana Taormina. In mostra dieci nuove opere  in un continuo con l’esposizione “Notturno”, in corso a La Cernobbina Art Studio in Via Regina 69 sempre a Cernobbio. Alle foto di famiglia dei Bernasconi sono affiancate altre foto ricordo, ritrovate in Sicilia sotto le macerie dei paesi distrutti dal sisma del 1968 e rielaborate dall’artista grazie a ricami realizzati con un filo bianco. Attraverso l’arte di Rossana Taormina si arricchisce così di persone, trame e luoghi, cuciti insieme da un filo tanto immateriale come quello del ricordo, quanto fisico come quello del ricamo e della tessitura che accomunano l’artista con Villa Bernasconi. L’artosta ha visto durante la sua infanzia le conseguenze del terremoto e la ricostruzione di luoghi che ha frequentato. La nostalgia, mista all’impulso culturale di ampio respiro della vicina Gibellina, che sarebbe culminato nel Grande Cretto di Burri, ha portato l’artista ad esprimere il proprio vissuto attraverso la rielaborazione di foto autentiche di momenti e di vita familiare accaduti in quei luoghi. Gli scatti vengono così rielaborati attraverso il cucito, un’arte ereditata dalla nonna, che la fa rientrare nel filone della Fìber Art. Fino al 18 aprile. Orari: dal venerdì al lunedì, 10-18 con prenotazione consigliata sul sito www.villabernasconi.eu ; La Cernobbina Art Studio: visite su appuntamento T. 333.7675255 o in orari di negozio.

Milano – Ultimo fine settimana per visitare la mostra  dedicata alla straordinaria stagione divisionista,  allestita nelle suggestive sale del piano terreno della Villa Reale di Milano. L’esposizione è organizzata dalla GAM, Galleria d’Arte Moderna con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Due rispettive collezioni che conservano le opere di alcuni tra i più significativi esponenti. Il percorso, attraverso trenta opere, allestite in cinque sezioni, mette a fuoco gli elementi caratterizzati dall’esperienza divisionista, i suoi protagonisti e gli artisti che furono sodali. Tra questi ricordiamo: Giacomo Balla, Leonardo Bistolfi, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati e Giovanni Segantini. Fino al 6 marzo; orari: 10 – 17.30.

Varese – Da domenica, 6 marzo,  e ogni prima domenica del mese, visite gratuite alle mostre allestite a Villa Mirabello e al Castello di Masnago.  Sarà dunque possibile visitare al Museo di Arte Moderna e Contemporanea del Castello  la mostra “Il Giappone, disegno e Design” e al Museo Archeologico di Villa Mirabello, l’esposizione  “La Civiltà delle Palafitte”. Il progetto delle domeniche gratis ai musei, realizzato dall’assessorato alla Cultura, nasce con l’intento di favorire la valorizzazione e la conoscenza dei luoghi della cultura attraverso la facilitazione dell’accesso per tutti.