Brescia – Palazzo Martinengo si prepara ad accogliere, dal 20 gennaio, un’ampia rassegna dedicata ai macchiaioli, quel gruppo di giovani pittori che nella Firenze del secondo Ottocento diedero vita a una delle più originali e innovative avanguardie artistiche europee del XIX secolo. In mostra oltre 100 capolavori firmati da grandi artisti tra i quali Fattori, Lega, Signorini, Cabianca, Borrani, Abbati e molti altri, provenienti in gran parte da collezioni private e da importanti istituzioni museali come le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il Museo della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano, i Musei Civici di Udine, l’Istituto Matteucci di Viareggio e la Fondazione CR Firenze. Articolata in 10 sezioni, la retrospettiva bresciana, racconta l’entusiasmante avventura di questi pittori progressisti che giunsero in breve tempo a scrivere una delle pagine più poetiche della storia dell’arte europea. L’esposizione proseguirà fino al 9 giugno con i seguenti orari al pubblico: mercoledì, giovedì e venerdì: 9 – 17; sabato, domenica e festivi 10 – 20.
Chisso – Il m.a.x. museo ospita, sino l’8 gennaio, una mostra dossier che documenta la grafica artistica della Ditta Baj, impresa dolciaria. L’esposizione, allestita nell’atrio dell’edificio, raccoglie una serie di grafiche originali vintage di etichette, vetrofanie, il packaging storico delle scatole di latta e di cartone, oltre a esempi della réclame artistica. Nei primi decenni del Novecento, connotati dal grande progresso della scienza e della tecnica, dal forte spirito cosmopolita e dal prorompere delle prime avanguardie letterarie e artistiche è affascinante mettere in evidenza il sottile legame del panettone Baj con l’aeropoeta Filippo Tommaso Marinetti e con il Futurismo in particolare. Intanto, continua fino al 7 aprile l’altra mostra in corso al Museo, intitolata Fortunato Depero e Gilbert Clavel. Futurismo = SperimentazionE dove sono esposte anche opere di Marinetti. Orari: martedì – domenica, 10 – 12 e 14 – 18.
Brescia – Ultimi giorni per una visita alla mostra , Plessi sposa Brixia, percorso immersivo di Fabrizio Plessi composto da installazioni, videoproiezioni e ambienti digitali monumentali pensato pensato per il Parco Archeologico di Brescia romana e per il Museo di Santa Giulia. Un viaggio che mette in evidenza le vestigia e il patrimonio della città, reinterpretandoli attraverso il caratteristico alfabeto tecnologico e multimediale dell’artista, ovvero con la luce, il suono e le immagini in movimento e che si completa con una esposizione di disegni, tavole e schizzi originali di progetto. Fino al 7 gennaio, orari di apertura: martedì – domenica, 10 – 18.
Milano – Prosegue alle Gallerie d’Italia di Milano, museo di Intesa Sanpaolo, la mostra Moroni (1521 – 1580). Il ritratto del suo tempo a cura di Simone Facchinetti e Arturo Galansino. L’esposizione, presenta oltre 100 opere tra disegni, libri, medaglie, armature, ma soprattutto dipinti, provenienti da prestigiosi musei internazionali quali la National Gallery di Londra, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, Gemäldegalerie – Staatliche Museen di Berlino, il Musée du Louvre, il Museo Nacional del Prado, la National Gallery of Art di Washington e il Philadelphia Museum of Art. Alle opere di Moroni si affiancano importanti testimonianze figurative di Lotto, Moretto, Savoldo, Anthonis Mor, Tiziano, Veronese e Tintoretto. La mostra è suddivisa in nove nuclei tematici, ciascuno dedicato ad un particolare aspetto della produzione dell’artista lombardo. Moroni dedica un’ampia parte della sua carriera alla ritrattistica che viene approfondita in alcune sezioni in tutte le sue sfaccettature. Fino al 1 aprile, orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica: 9.30 – 19.30; giovedì 9.30 – 22.30.
Milano – Zero Gravity Evolution è il titolo della mostra immersiva dell’artista giapponese Yoichiro Kawaguchi, in corso da MEET Digital Culture Center – Fondazione Cariplo di Viale Vittorio Veneto. L’artista, è tra gli esponenti di primo piano di quella ricerca che tra gli anni ’60 e ’90 del secolo scorso ha sondato in modo sistematico le potenzialità di generazione delle immagini al computer sperimentando le possibilità di produrre forme belle o interessanti a partire da sistemi di regole formalizzate. L’esposizione è stata pensata come una mostra in progress, dove ogni mese il pubblico ha poturo fruire, nella Immersive Room di MEET, della visione di un’opera diversa dell’artista. I mondi realizzati da Kawaguchi si ispirano alla natura e sono creati attraverso algoritmi di arte generativa. Da una forma se ne generano altre in un gioco di metamorfosi e di evoluzione continua di espressioni e colori. Fino al 22 gennaio, orari: da martedì a domenica, 15 – 19.
Busto – Ultimo fine settimana per una visita alla mostra “Per le vie celesti. Figura sacra e astrazione” allestita sino al 7 gennaio nelle sale delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Cicogna. La mostra, a cura di Silvia Vacca ed Erika Montedoro, comprende opere di collezioni private e di proprietà comunale, scelte seguendo il tema del percorso verso il cielo, anche in base ai colori che lo contraddistinguono, dal grigio, al blu, all’azzurro, tra sacro e astratto. Esposte anche opere di arte tessile, tra queste il minitessile di Chiara Passigli e il velluto stampato su disegno di Lucio Fontana, parte della collezione del Museo del Tessile e recentemente esposto nella mostra Storie di velluto. Orari al pubblico: venerdì 9.30 – 13 / 14.30 – 18, sabato: 14.30 – 18.30, domenica: 15 – 18.30.
Lugano – La personale di Thomas Huber Lago maggiore, ideata dall’artista, coordinata e organizzata da Ludovica Introini, è in corso al MASI, Museo d’arte della Svizzera italiana. Le settanta opere che compongono la mostra, tra olii e acquarelli raccontano di paesaggi lacustri dove l’artista affida l’orizzonte a uno scenario sagomato dal profilo delle Alpi. Un racconto dettagliato quello dell’artista che si ritrova nche negli interni, caratterizzati da aperture la cui ariosità tende a incorniciare il paesaggio circostante. L’esposizione allestita nella sede di Via Canova continuerà fino al 28 gennaio. Orari: martedì, mercoledì e venerdì 11-18; gioivedì 11-20. Sabato e domenica 10-18.
Vicenza – Nella splendida cornice della Basilica Palladiana il pubblico potrà ammirare tre capolavori, ognuno espressione di un messaggio profondo: il San Girolamo di Caravaggio, Le quattro età dell’uomo di Antoon Van Dyck e un inedito lavoro dell’artista contemporaneo vicentino Arcangelo Sassolino. No Memory Without Loss è il titolo dell’opera realizzata appositamente per l’evento. Sassolino già alla Biennale di Arte del 2022 per il Padiglione di Malta presenziava con un lavoro riferito sempre al Caravaggio, La Decollazione di San Giovanni Battista, ma in quel caso il dialogo tra l’artista e il Maestro era “a distanza”. Qui invece Sassolino si misura fisicamente con la materialità del quadro presente in Basilica. Tra passato e presente l’implacabile scorrere del tempo, fissato dalle pennellate dei Maestri, riprende a fluire nelle forme mutevoli dell’arte contemporanea. L’esposizione si potrà ammirare sino al 4 febbraio, orari: da lunedì a domenica: 10 – 18.
Aosta – Oltre cento opere tra dipinti, sculture, disegni e bozzetti teatrali, databili dal 1904 al 1960, raccontamo il percorso creativo di uno dei maggiori artefici del Novecento: Felice Casorati. La rassegna allestita al Museo Archeologico Regionale, analizza la costruzione di un percorso autonomo dove il riferimento costante è la pittura racchiusa nel motto dell’artista Numerus, mensura, pondus (numero, misura, peso). La strategia compositiva è alla base della sua indagine che sottopone il reale alle regole dell’intelletto. Sei sezioni raccolgono le opere dedicate non solo alla pittura, ma anche ad un ambito di ricerca meno indagato, la scultura. Le opere in mostra provengono da istituzioni pubbliche e private. L’esposizione è accompagnata da un ampio catalogo in italiano e francese con saggi critici di Alessandro Botta, Luigi Cavallo, Alberto Fiz, Daria Jorioz, Luca Motto, Patrizia Nuzzo, Francesco Poli e Sergio Risaliti. Fino al 7 aprile, orario di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
Varese – Prosegue nelle sale dei Musei Civici di Villa Mirabello la mostra Incontri di Mondi Lontani. Dai viaggi d’esplorazione di fine ‘800 alle ricerche di Angelo e Alfredo Castiglioni. Un percorso espositivo che, attraverso documenti, testimonianze, oggetti, fotografie e video, accompagna i visitatori in luoghi lontani e culture diverse. I Mondi lontani, oggetto di questa mostra, non sono solo geograficamente distanti da noi, ma sono ormai lontani nel tempo, poiché la rapida accelerazione della storia globale a partire dalla seconda metà del Novecento li ha profondamente mutati sino a minacciarne la stessa sopravvivenza o rischiando di cancellarne la memoria. L’iniziativa rende omaggio alle figure di Angelo e Alfredo Castiglioni, la cui memoria è viva e presente in città anche grazie al Museo Castiglioni, sito nello storico parco di Villa Toeplitz, che ne documenta la passione e rende fruibili al pubblico gli importanti esiti delle loro ricerche. La mostra rimarrà in calendario sino al 1 giugno 2025. Orari: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Affiancheranno la mostra, per tutta la durata, numerosi eventi: visite guidate, laboratori per le scuole e conferenze.
Milano – Prosegue, al Museo Teatrale de La Scala, la mostra Fantasmagoria Callas, a cura di Francesco Stocchi dedicata al soprano Maria Callas. In occasione del centesimo anniversario dalla nascita, viene celebrato il mito con un’esposizione concepita per evocare l’impronta indelebile che ha lasciato nell’immaginario collettivo. La mostra costruisce un itinerario articolato in cinque tappe dove ciascun capitolo è affidato a una diversa espressione artistica. Attraverso l’interpretazione dello stilista Giorgio Armani, del musicista e compositore Alvin Curran, degli artisti contemporanei Latifa Echakhch e Francesco Vezzoli e del registra Mario Martone, la figura di Maria Callas emerge da una narrazione corale e multidisciplinare, pensata appositamente per l’occasione. L’esposizione sarà visitabile sino al 30 aprile. Orari: da lunedì a domenica, dalle 9.30 alle 17.30.
Milano – E’ una mostra che ricostruisce la ricca tradizione dei presepi di carta, quella in corso al Museo Diocesano, a partire dalla figura di Francesco Londonio (1723-1783), pittore e incisore milanese quasi esclusivamente legato a temi bucolici e pastorali e autore del Presepe del Gernetto, uno dei capolavori di quella particolare tipologia, conservato proprio al Museo di Milano. Esposte circa quaranta opere oltre al presepe della collezione del Diocesano che celebra un doppio anniversario: l’ottavo centenario della prima rappresentazione del Presepe, avvenuta a opera di San Francesco a Greccio nel 1223 nonchè il terzo centenario dalla nascita di Londonio. In mostra anche litografie a colori, cartoline di auguri e biglietti pop-up dedicati al Presepe. Gli esemplari più antichi, incisi all’acquaforte e colorati a mano, risalgono al tempo di Londonio e sono legati alla produzione di diversi editori. Fino al 28 febbraio, visitabile dal martedì alla domenica 10-18.