Como – Il sogno di Antonio: un viaggio tra arte e tessuto”, è la mostra che la Fondazione Ratti, dedica al suo fondatore. Dall’intreccio di antichi reperti tessili, opere d’arte contemporanea e materiali d’archivio prende avvio l’esposizione che ripercorre la vita, l’opera e la visione dell’industriale e mecenate, uno dei grandi imprenditori che nel secondo dopoguerra hanno saputo, insieme alla sua azienda Ratti S.p.A., ricostruire l’Italia industriale a partire da una profonda concezione filantropica e culturale. Il percorso si snoda nelle sale di: Villa Olmo, dove sono esposti materiale d’archivio e tessuti antichi insieme alle opere d’arte contemporanea, allestite nelle sale neoclassiche firmate da artisti che negli anni hanno collaborato con la Fondazione, come John Armleder, Luiti Ontani, Giulio Paolini, Walid Raad, Yvonne Rainer, Julia Brown, Vincent Ceraudo, Zishi Han, Moira Ricci e Oriol Vilanova. Opere pensate e realizzate appositamente per questi spazi, capaci di raccontare la visione e l’eredità di Antonio Ratti. Un documentario realizzato da Domenico Palma, racconta l’imprenditore attraverso le parole e i ricordi di chi con lui ha collaborato e condiviso sogni e visioni. Nei giardini della Villa e al Chilometro della Conoscenza (percorso pubblico che unisce i parchi di tre ville comasche) prosegue l’esposizione con le opere di Ilya e Emilia Kabakov, Liliana Moro, Giulio Paolini e Rä di Martino. Il percorso espositivo si conclude a Villa Sucota, tappa finale della mostra e sede della Fondazione Ratti. Fino al 31 gennaio 2022 nelle Ville Olmo (Orari: martedì a domenica10 – 18; Villa Sucota: da martedì a venerdì 10-13/15-18; sabato e domenica10-18).
Varese – “Mirrors” è il titolo della personale di Silvio Porzionato ospitata alla galleria Punto sull’Arte. Esposta una serie di quindici ritratti femminili inediti, di medie e grandi dimensioni, frutto del lavoro degli ultimi mesi. I ritratti di Porzionato non sono immobili: restituiscono lo sguardo, tradiscono intenzioni e hanno la forza di superare la dimensione privata per farsi icone del genere umano. Donne travestite, truccate, pronte a mettersi in scena per se stesse e per noi, cercano nello specchio, e dunque nei nostri occhi, la conferma della loro esistenza, l’accettazione del loro essere come sono. Splendide e tuttavia verissime in questo spasmodico bisogno di comprendersi. Fino al 27 novembre. Orari: martedì – sabato 9.30-17.
Varese – Domani, (6 novembre) al battistero di Velate si apre la personale di Giorgio Piccaia dal titolo “Omaggio a Fibonacci” . L’inaugurazione avrà luogo alle 16 al Teatro Oratorio, dove l’artista dialoghera con la critica d’arte Federica Mingozzi e la scrittrice Laura Travaini. Interverrà Sergio di Siero direttore artistico Somsart di Comerio. L’evento sarà accompagnato anche da momenti musicali a cura di Marta Rovera al flauto. “Attraverso forma, colore e segno, scrive la curatrice Carla Tocchetti – l’artista restituisce il senso della ricerca del matematico pisano: il battito dell’universo, la rappresentazione di infinito in Natura, che rende trascendente anche l’Umanità”. Per il Vernissage, i posti sono limitati; per partecipare: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-omaggio-a-fibonacci-la-vita-e-un-numero-di-giorgio-piccaia-vernissage-192978593167. La mostra proseguirà fino al 21 novembre Orari: sabato e domenica, 11-13/15-18. Per visite in settimana scrivere a: battisterodivelate@gmail.com. In occasione della chiusura, nella stessa giornata a Barasso alle 18, nella sede CFM via don B. Parietti, si svolgerà l’incontro “Quando l’Arte incontra la Musica: Omaggio a Fibonacci” con l’artista e il M° Federico Melis al pianoforte.
Varese – R + S / AK, di Viale San Pedrino, presenta “Un attimo dopo”, personale di Beatrice Meoni. I temi della pittura dell’artista si collocano in filoni precisi della tradizione pittorica: la natura morta, il tromp-l’oeil, le teste decollate tratte dalle storie sacre, ma in un certo modo anche dalle icone della tradizione bizantina: volti che smettono di essere tali e si trasformano in maschere o si trasfigurano in apparenze archetipiche. La pittura di Beatrice si rapporta direttamente con la storia e il suo mondo interiore. La mostra, a cura di Cesare Biratoni, prosegue sino al 5 dicembre ed è visitabile su appuntamento scrivendo a: surplaceartspace@gmail.com.
Lissone (MB) – Il Mac – Museo d’Arte Contemporanea – ospita l’antologica dedicata all’artista Francesco Lauretta dal titolo “Festival. Si tratta della prima mostra organizzata e curata da Francesca Guerisoli, nuova direttrice artistica del Museo. L’esposizione si configura come un viaggio nella produzione dell’artista degli ultimi 25 anni, suddivisa in cicli tematici, riunisce circa 50 opere, tra dipinti, sculture, ceramiche, spolveri, installazioni scultoree e sonore, realizzate tra la fine degli anni ’90 fino ad oggi e provenienti da tutta Italia. Francesco Lauretta, artista poliedrico e autore di scritti filosofici, noto per la sua capacità di interpretare il mondo attraverso la pittura, spesso non limitata alla bi-dimensione del quadro, bensì estesa allo spazio tridimensionale attraverso l’impiego di materiali eterogenei, di uso comune, che danno vita a installazioni multisensoriali. Ciò che contraddistingue parte della sua produzione è la definizione attenta del dettaglio formale, la vivacità cromatica, i tagli spiazzanti con cui inquadra il soggetto, gli innesti di figure, cromie ed elementi che rendono enigmatica l’opera e molteplice la sua lettura. Fino al 29 gennaio 2022. Orari: mercoledì e venerdì 10 – 13; giovedì 16– 23; sabato e domenica: 10– 12/15–19.
Carpi (Mo) – La moda è una delle forme espressive che forse meglio incarna i continui cambiamenti storici. Su questo si focalizza la mostra “Habitus. Indossare la libertà”, allestita nelle sale di Palazzo dei Pio. Le tappe più significative di innovazione della moda nel ‘900 spesso hanno coinciso con momenti di liberazione del corpo da costrizione fisiche e sociali, in particolare femminile. La rassegna presenta quegli indumenti iconici che hanno contribuito all’emancipazione del costume sociale: dall’anticorsetto di Paul Poiret ai primi pantaloni creati da Coco Chanel per le donne, dalla minigonna agli hot pants, dal bikini ai jeans, dallo sportswear alla giacca destrutturata di Giorgio Armani, accompagnati da fotografie, video, musica. La mostra proseguirà sino al prossimo 6 marzo. Orari: dal martedì al venerdì, ore 10-13; sabato, domenica e festivi, ore 10-18.
Torino – La Pinacoteca Agnelli ospita Fondazione Maeght. Un atelier a cielo aperto. Settantasette opere provenienti dalla prima fondazione d’arte contemporanea europea rendono omaggio al collezionismo privato condiviso. Grandi nomi della storia dell’arte del XX secolo, accanto a nomi meno noti al panorama italiano, anche se egualmente importanti. Braque, Calder, Giacometti, Mirò, Léger, Matisse, Chagall, insieme a Chillida, González, Richier, Ubac. La mostra, inoltre, dà una centralità insolita alle opere grafiche di alcuni artisti. Di Giacometti, ad esempio, sono esposti alcuni disegni (matita su carta) degli anni Sessanta, che dimostrano quanto, anche per uno scultore, il disegno rivesti un’importanza capitale. Ad aprire la mostra invece i grandi progetti a carboncino di Raoul Ubac, per i suoi ieratici monoliti di pietra. In occasione della mostra la Pinacoteca Agnelli esce sulla pista e sul tetto del Lingotto, progressivamente trasformato in giardino pensile, presentando nove sculture, sempre provenienti dalla Fondazione Maeght. Una raffinata selezione di lavori di grandi artisti del secolo scorso, molti dei quali intimi amici della coppia di collezionisti e mercanti d’arte francesi: due bronzi e una scultura in lamiera di Miró e due bronzi di Ossip Zadkine e Jean Arp cui si affiancano opere molto importanti di Jean-Paul Riopelle, Claude Viseux, Norbert Kricke e Barbara Hepworth. Fino al 13 febbraio 2022. Orari: martedì-domenica 10-19.
Torino – La GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea rinnova l’allestimento delle collezioni permanenti del Contemporaneo con un nuovo percorso che presenta 33 grandi artisti della scena internazionale. “Una collezione senza confini. Arte internazionale dal 1990” questo il titolo, presenta lavori di assoluto prestigio realizzati da maestri dell’arte contemporanea come Marina Abramović, Anselm Kiefer, ma anche William Kentridge o Hermann Nitsch. Un patrimonio in continuo rinnovamento. L’esposizione offre anche lo spunto per dimostrare come il museo abbia perseguito negli anni un percorso di internazionalizzazione avviato con successo all’indomani della seconda guerra mondiale.Nel corso degli ultimi 25-30 anni sono entrate nella collezione della GAM opere di artisti europei, ma sono stati accolti anche lavori provenienti da culture e linguaggi espressivi diversi: dalla Cina, Cuba, Africa ad esempio, ormai elevate a stima globale grazie ai principali eventi espositivi, come Documenta, Biennali e Triennali internazionali. Gli artisti selezionati per questo appuntamento appartengono a diverse generazioni: si va dai nomi dei protagonisti nati negli anni Trenta (Georg Baselitz, Christian Boltanski) fino alla generazione nata negli anni Settanta (Kcho, Hannah Starkey, Laurent Grasso). Fino al 2 ottobre 2022 Orari: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10- 18; giovedì fino alle 21.
Milano- Oltre sessanta opere dell’artista statunitense Sandro Miller alla Fondazione Stelline. La mostra presenta una serie di lavori, tra i più famosi, che vede protagonista l’amico e attore John Malkovich interprete di alcuni degli scatti più iconici della storia della fotografia. In ogni opera l’artista riproduce con perizia tutti i dettagli delle fotografie prese a modello: dagli elementi che compongono il set, ai particolari tagli di luce, alle sfumature del bianco e nero e del colore, esaltando le doti camaleontiche e la capacità mimetica di Malkovich, che in ogni posa muta espressione, sesso e età divenendo ora uomo o donna, ora anziano o bambino, sensuale o enigmatico, cupo o gioioso.Gli scatti sono preceduti da una minuziosa ricerca in cui Miller e Malkovich, assistiti da costumisti, truccatori e scenografi analizzano ogni dettaglio degli originali. Esposte anche le riproduzioni delle fotografie che hanno fornito l’ispirazione ai diversi scatti. La mostra,organizzata da Skira in collaborazione con diChroma Photography di Madrid è accompagnata dal volume omonimo. Fino al 6 febbraio 2022. Orari: martedì-domenica 10– 20.
Milano – Cinquanta fotografie raccontano la storia di uno dei più grandi fotografi contemporanei: Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943) . La mostra, intitolata “Non chiamatemi maestro” e allestita alla galleria Still Fotografia raccoglie immagini che raccontano, attraverso alcune delle sue fotografie più iconiche (dai viaggi in Spagna, America Latina, New York, Parigi alla sua amata Sicilia), la carriera del grande artista contemporaneo, noto anche per la sua non comune perizia narrativa e per l’abilità nella nobile arte dell’aforisma. Il lungo percorso artistico di Scianna si snoda attraverso tematiche quali: la guerra, i frammenti di viaggio, le esperienze mistiche, la religiosità popolare, legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. Una caratteristica delle immagini è lo scuro, il buio. L’ombra, dalla quale prende forma e si sviluppa la scena. La mostra rimarrà in Calendario sino al 22 gennaio e potrà essere visitata nei seguenti orari: martedì-venerdì, 10-18; giovedì, 10-19.30; sabato, 15-19.
Avezzano (AQ) – Il boom di visite alla mostra “Cracking-art” ha spinto la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale a prorogare la chiusura al prossimo 9 gennaio. L’esposizione, che vede chiocciole, tartarughe, elefanti, conigli, orsi e lupi, dai colori sgargianti e dimensioni che vanno dal piccolo formato alle taglie XXL, sono frutto della rigenerazione della plastica. La plastica, infatti, si trasforma e si rende mezzo di comunicazione: da semplice materiale di uso comune e sostanza potenzialmente nociva per l’ambiente, si modella divenendo elemento decorativo e fonte di ispirazione. L’obiettivo è anche quello di contribuire al senso civico della società e al rispetto dell’ambiente. Fino al 9 gennaio 2022. Orari: martedì – venerdì 10-13 e 16-18; sabato 11-13 e 16-18; domenica 16-18. Aperture straordinarie: 8 dicembre 16-18; 24 dicembre 10-13; 26 dicembre 16-18;31 dicembre 10-13; 1e 6 gennaio16-18.
Legnano – Due mostre fotografiche al Castello: “Un altro giro di giostra” di Flavio Savio e l’esposizione composta da “906030” di Giulia Turri e “Ho sorriso alla vita” di Cristiano Vandone in collaborazione con l’Associazione Santa Teresa, LILT e CGIL. “Un altro giro di mostra” documenta il reportage del fotografo cerrese sul Luna park 2019 a Legnano, dall’arrivo delle giostre al loro smontaggio; Giulia Turri, in “906030” compie invece un percorso sentimentale in famiglia, accostando i ritratti di donne di tre generazioni, nonna, madre e nipote. Infine, Cristiano Vandone con “Ho sorriso alla vita” presenta una serie di ritratti di chi ha vinto la lotta contro il cancro. Le mostre, saranno visitabili sino al 7 novembre nei seguenti orari: sabato e domenica 10–12.30 e 15 – 19.
Busto A. – “Città Felici” è il titolo della personale di Gaetano D’Auria allestita allo Spazio Arte Carlo Farioli. La mostra riprende, stilisticamente, “Ricordi dal futuro”, esposizione che l’artista inaugurò, nella sede di via Slvio Pellico, il 22 febbario 2020 e che fu bruscamente interrotta il giorno seguente a causa dell’emergenza Covid-19. Le opere presentate sono quelle tipiche del linguaggio pittorico dell’artista, che rappresentano sintesi astatte di città futuribili, con prospettive di luci e dinamiche colorate, come dei lunapark dove tutto è predisposto per il divertimento anche se spesso si avvertono atmosfere malinconiche. Fino al 14 novembre. Orari: giovedì-sabato 16.30-19; domenica 10.3012-16.30-19.
Busto A. – Oggi (venerdì 5 novembre) si apre alla galleria Boragno la personale di Francesca Testa dal titolo “Once upon a time as well as now…”. L’esposizione, già in calendario nel 2020 e annullata a causa dell’emergenza sanitaria, presenta le creazioni dell’artista che utilizza come materiale primarioi libri destinati al riciclo. I volumi nella loro nuova veste e forma, modificati nell’aspetto, esprimono ancora i propri messaggi nell’essenza e nel valore. La mostra sarà inaugurta sabato, alle 16, con interventi dell’assessore alla cultura Manuela Maffioli, dei docenti Patrizia Fazzini e Mario Voria e del maestro di chitarra Marco Longhi. Fino al 7 novembre. Apertura al pubblico: 10-13/15-19.
Busto A. – Palazzo Cicogna ospita, da domani (6 novembre) con inaugurazione alle 18, la mostra “Giovanna Giachetti. Se Questo Vale”, L’esposizione, che rientra nella rassegna “Uno spazio per l’arte”, presenta una serie di arazzi di cotone su teli di plastica nera, le cui tinte sgargianti riflettono il calore del fuoco, lo scorrere impetuoso delle acque, la cupa sorgente della magia che ha dato vita al mondo. Fgure in lamiera, arcaiche eppure dall’aspetto familiare, accompagneranno i visitatori tra scenari di boschi sacri e cascate. Fino al 5 dicembre. Orari: martedì – giovedì: 14.30 – 18; venerdì: 9.30 – 13 / 14.30 – 18; sabato: 14.30 – 18.30; domenica: 15– 18.30. In occasione del finissage i domenica 5 dicembre sarà presentato il libro monografico “Giovanna Giachetti, 2020 from 2015” edito da Nomos Edizioni, con testi di Martina Corgnati, Maria Fratelli, Elisabetta Longari e Marta Orsola Sironi.