Rancate – Da domani (12 giugno) la pinacoteca Cantonale Zust apre al pubblico una nuova mostra dal titolo “Le donne, l’arte e il Grand Tour“. Piccoli capolavori che fondono estrema perizia e narrazione artistica grazie a tecniche raffinate e inconsuete sono il tema delle due collezioni private svizzere presentate per l’occasione. Si tratta di oggetti affascinanti e curiosi risalenti al XVIII-XIX secolo che conducono il visitatore sulle tracce del Grand Tour, il celebre viaggio di formazione intrapreso attraverso l’Europa da intellettuali e giovani aristocratici. La meta era l’Italia e le tappe imprescindibili Venezia, Firenze, Roma e Napoli. La prima raccolta riunisce una serie di gioielli in micromosaico realizzati con minuscole tessere in pasta vitrea, diventati di gran moda tra Sette e Ottocento e che i viaggiatori amavano portare in patria quali preziosi souvenir. Lo stesso Napoleone fu un grande estimatore di questi oggetti. La seconda collezione è dedicata a un’espressione artistica mista, che fonde pittura perlopiù all’acquarello e ricamo su un supporto di solito in seta. In mostra anche incisioni, libri, disegni che rappresentano la Città Eterna con opere di Giovanni Battista Piranesi (1720-1778) e del suo erede Luigi Rossini (1790-1857). Fino al 3 ottobre; orari: giugno, settembre e ottobre: 9-12 / 14-17; luglio e agosto: 14-18. Chiuso il lunedì.
Verbania – Il Museo del Paesaggio riapre la stagione espositiva con la mostra “Carrà e Martini. Mito, visione e invenzione. L’opera grafica“. L’esposizione, allestita negli spazi di Palazzo Viani Dugnani, si inaugura domani (12 giugno) alle 11.30. In mostra oltre 90 opere, per lo più di grafica, dei due grandi artisti del Novecento italiano che si sono distinti e affermati grazie all’invenzione di un nuovo linguaggio in pittura e scultura. Completa il percorso dedicato al mito e alla visione, una serie di sculture di Arturo Martini, presentate accanto ai bozzetti, ai disegni e alle incisioni. La mostra, che raccoglie opere provenienti dalla collezione del Museo e da una raccolta privata milanese, è a cura di Elena Pontiggia e Federica Rabai. Fino al 3 ottobre. Orari: da martedì a venerdì 10-18, sabato e domenica 10-19. Lunedi chiuso. Informazioni T. +39 0323 557116 – segreteria@museodelpaesaggio.it
St. Morits – Il museo Segantini propone una mostra del maestro dedicata al ritratto. L’artista, conosciuto in particolare per i paesaggi e le scene di vita contadina, considerava il ritratto come il più nobile dei generi pittorici. La rassegna presenta ventidue opere tra ritratti e autoritratti (16 dipinti e 6 disegni), provenienti da collezioni pubbliche e private internazionali, realizzati lungo tutta la carriera di Segantini, dagli esordi a Milano (1879) fino alla morte prematura in Alta Engadina (nel 1899, a 41 anni, a causa di peritonite mentre stava lavorando al quadro centrale del suo Trittico della natura). Attraverso questi lavori è possibile ripercorrere l’evoluzione della ritrattistica segantiniana da specchio a simbolo, ossia la graduale trasformazione dalle opere giovanili alla concezione del ritratto come veicolo per esprimere un’idea o un simbolo. Fino al 20 ottobre; orari: martedì-domenica, 11-17.
Milano – “A proposito di Venezia / Guardando a Venezia” è la nuova mostra presentata nella sede milanese della Galleria Poggiali. Sono esposti i lavori di tre giovani artisti (tutti studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia) che, in modi differenti, hanno fatto propria la lezione della luce e del colore della laguna veneziana. L’esposizione si inserisce nell’attività costante di ricerca e sostegno alla giovane produzione artistica nazionale e internazionale della galleria. Le opere sono firmate da Barbara De Vivi, Giuseppe Di Liberto e Remi Deymier artisti molto diversi tra loro per provenienza e interessi, linguaggi ed espressioni, che dimostrano quanto prepotente sia l’influsso delle atmosfere lagunari e quel “fondamento sul colore” proprio della realtà veneziana. La mostra, in Foro Bonaparte, prosegue fino al 6 settembre con i seguenti orari al pubblico: martedì – sabato 11 – 19. Per informazioni: +39 02 72095815
Bologna – E’ la prima mostra personale in Italia di Alexandre Farto aka Vhils quella proposta da Magma gallery e Vhils Studio. “Portal” questo il titolo, è allestita negli spazi dell’Ex Chiesa di San Mattia. L’artista portoghese focalizza la propria ricerca sulle porte, come struttura e superficie stessa delle opere, con le quali riesce a creare un rapporto ancor più stretto tra l’ambiente urbano che lo circonda e la propria sensibilità artistica. Dismesse, provenienti da edifici abbandonati, trasformate attraverso la caratteristica tecnica di intaglio a bassorilievo dell’artista, le porte raggiungono un nuovo significato, una nuova vita, e sfidano lo spettatore ad andare oltre l’osservazione e ad iniziare un processo di comprensione. Ogni opera diventa essa stessa un portale per un altro luogo, un totem. Un popolo silenzioso, fatto di sculture, che idealmente narra anche lo scorrere del tempo, il passare di quelle stesse generazioni che hanno visto crescere la città: volti senza tempo, ma ciascuno con una storia da immaginare. Fino al 27 giugno. Orari: martedì-venerdì 15.30-19; sabato e domenica 10.30-19.
Torino – La mostra del MAO “China goes Urban. La nuova epoca della città” sarà prorogata fino al 10 ottobre. Il percorso espositivo propone una prospettiva nuova, che traccia una linea di continuità tra passato, presente e futuro e mette in relazione la cultura della Cina tradizionale con le imponenti trasformazioni delle città cinesi contemporanee. Attraverso la conoscenza e la comprensione del fenomeno dell’urbanizzazione cinese, il visitatore è però invitato a riflettere sui cambiamenti urbanistici, sociali ed economici che avvengono a livello globale, scoprendo che ciò che da lontano, e a uno sguardo superficiale appare esotico e distante, si rivela in realtà molto più familiare di quanto si crede. Orari: mercoledì giovedì e venerdì dalle 13 alle 20; sabato e domenica dalle 10 alle 19.
Mantova – Per commemorare il centenario della nascita dell’artista tedesco Joseph Beuys (Krefeld 1921 – Düsseldorf 1986) dal 19 giugno alla Casa del Mantegna, si apre la mostra “Il Tamburo dello Sciamano“, (inaugurazione venerdì 18 giugno alle 18). Grande protagonista della sperimentazione concettuale, Beuys compendia con Andy Warhol, di cui era amico ed estimatore benché su posizioni diverse, le linee fondamentali dell’arte visiva del secondo dopoguerra. Fu sempre molto attivo nel proporre temi ecologici e politici e fornì un contributo essenziale alla fondazione del movimento dei Verdi (Die Grünen) in Germania. “Il suo attivismo politico va letto non soltanto nel senso ecologico, ma principalmente nell’aspetto antropologico: difesa dell’uomo, della creatività, dei valori umani” (A. d’Avossa). In mostra oltre 100 esemplari di multipli e opere uniche, provenienti da collezioni private e pubbliche, dimostrano un uso strategico di questo “arsenale” creativo e pacifico come arma di propaganda di un pensiero divenuto oggetto di numerose attenzioni e letture. Circa 150 documenti rari guidano il visitatore lungo il percorso della Casa del Mantegna: i manifesti firmati dal Maestro tedesco, le cartoline e le fotografie documentano la sua attività e il suo pensiero. I multipli e i documenti sono accompagnati da una serie di video realizzati tra il 1964 e il 1985. La mostra è affiancata da eventi collaterali come incontri tenuti da Antonio d’Avossa ( il 10 e il 24 luglio), percorsi didattici, con “immersione” nella natura, (per prenotazioni e informazioni: www.alkemicaonline.it/eventi-alkemica/). Visite guidate gratuite saranno possibili per gruppi e famiglie nei weekend, previa prenotazione, informazioni e prenotazioni T.347 4533449), e-mail associazione.flangini@gmail.com o dai siti www.casadelmantegna.it e www.associazioneflangini.eu, dove è consultabile il calendario completo degli eventi. Fino al 29 Agosto. Orari: sabato e domenica 10-18.
Miasino (No) – “Come pesci nell’acqua” è la mostra d’arte contemporanea a cura di Giorgio Verzotti alla quale partecipano esponenti delle ultime tendenze artistiche italiane che hanno fatto della duttilità e della adattabilità delle loro opere, un tratto distintivo. L’esposizione è allestita nelle stanze al piano nobile di Villa Nigra, nelle sale del Museo Tornielli e nel Tempietto del Parco Neogotico di Ameno, (piccoli comuni sulle colline del lago d’Orta). Al centro il tema dell’acqua che diventa una indovinata metafora che bene si adatta a descrivere i lavori artistici presentati. Le opere sono difficilmente assegnabili a schemi e categorie precise, sono sculture ma anche fotografie, installazioni sonore, disegni, luci al neon, foglie, spine di rosa, video, rottami, oggetti comuni, ceramiche. Quindici gli artisti presenti: Francesco Arena, Stefano Arienti, Gianni Caravaggio, Alice Cattaneo, Massimo De Caria, Carlo Dell’Acqua, Elisabetta Di Maggio, Sergio Limonta, Gianluigi Maria Masucci, Yari Miele, Filippo Manzini, Luca Pozzi, Luca Trevisani, Fabio Roncato, Shigeru Saito. La mostra, che continuerà sino al 18 luglio è a ingresso gratuito e sarà visitabile, nelle due sedi, da giovedì a domenica dalle 15 alle 18.30.
Bosia (OR) – Artisti e artigiani della ceramica: sono aperte le iscrizioni al premio Fratelli Melis 2021. Al Concorso (con iscrizioni entro il 27 giugno) a tema libero, possono partecipare, artisti, artigiani e designer, emergenti o affermati, professionisti e amatori che utilizzano la ceramica come linguaggio artistico e con qualsiasi tecnica. Ogni partecipante potrà presentare una sola opera. I lavori, selezionati dalla giuria (composta da esperti) saranno esposti in una Mostra Internazionale in programma dal 7 al 25 agosto nelle sale dell’antico chiostro dei frati cappuccini a Bosa sulla costa occidentale della Sardegna. I vincitori saranno annunciati il giorno dell’inaugurazione dell’esposizione. Il Premio di arte Ceramica è organizzato dal Comune, dalla Pro Loco Melkiorre Melis, dal Messy Lab collettivo Ceramiche di Torino e dal Collectif National des Ceramistes (Francia) con il patrocinio della Regione Sardegna assessorato alla Cultura e Turismo. Per informazioni contattare infopremiomelis@gmail.com.
Saronno – “Passaggio di terre” è la personale di Ugo La Pietra che si aprirà al pubblico da venerdì 18 giugno nelle sale de Il Chiostro arte contemporanea (dalle 15.30 fino alle 19). Dall’arte concettuale alle installazioni, dal cinema, all’uso della fotografia, all’illustrazione. Tanti i linguaggi di Ugo La Pietra affrontati con ricerca e studio. Durante la sua carriera non solo fa uso di materiali e tecniche ma anche terre, nel duplice senso di argille e territori. È infatti la ricerca del luogo, del Genius loci di ogni terra, che lo porta a realizzare ogni volta un progetto apposito. La mostra racconta di queste terre, a volte sospese in un non luogo, una dimensione casalinga e intima ma allo stesso tempo estranea a tutto. Un luogo mitico, una casa nel suo interno esterno, mattone dopo mattone, richiamo alla terracotta, in cui la ceramica è materia ed oggetto della rappresentazione. La mostra fa parte della rassegna di eventi della seconda edizione della Festa della Ceramica di Saronno, organizzata dal Museo G. Gianetti, che si svolgerà il nei prossimi 2, 3 e 4 luglio www.festadellaceramicasaronno.comDiretta . Fino al 18 luglio. Orari: da martedì a sabato 10/12.30; giovedì e venerdì 15.30/18.30; Domenica su appuntamento: info@ilchiostroarte.it – T. +39 02 96 22 717 .
Varese – Nell’ambito degli appuntamenti organizzati da “Tra Rari Tipi Ars Longa, vita lieve, la piccola casa editrice varesina che dal 2008 sostiene scrittori e artisti, domenica 13 giugno, alle 16, in sala Nicolini (via Nicolini 2), sarà ospite Franco Ronconi. Verranno presentati i libri “Non sono Segreti, Riflessioni e Ogni notte una diversa” (narrativa e fantafilosofia). Affianca l’incontro l’esposizione di alcuni quadri e incisioni realizzati dallo stesso autore. Da sempre rapito dalla passione per l’arte pittorica, praticata in un personale studio a Milano, Ronconi ha collezionato esposizioni sia in Italia che all’estero.
Busto A. e Valle Olona – Nell’ambito della nona edizione del Festival Fotografico Europeo, che vede organizzate 25 mostre sul territorio (tra Busto Arsizio, Legnano, Castellanza, Castiglione Olona, Olgiate Olona e Aeroporto di Milano Malpensa), si sono aperte al pubblico nuove esposizioni. Tra queste “Haratin, la maschera della moderna schiavitù” di Luca Catalano Gonzaga negli spazi di A&A studio Legale di via Cellini. Fino al 27 giugno; orari: sabato e domenica 15-18.30. Da lunedì a venerdì su appuntamento T. 0331-639176. A Castiglione Olona, nelle sale di Palazzo Branda Castiglioni, fino all’11 luglio si può visitare la mostra “I luoghi amati. Paesaggi e architetture in provincia di Varese” degli autori della collezione Afi. Orari: da martedì a sabato 9-11.30/15-17; domenica 10.30-12/15-17.30. A Olgiate Olona da domani, alla chiesa dei Santi Innocenti prenderà il via “Ex Fabbrica“, di Roberto Venegoni. Fino al 27 giugno. Orari: sabato e domenica 15-19. Per il programma completo della rassegna, consultare il sito www.europhotofestival.com.