Legnano – Alla pinacoteca del Castello è in corso la personale di Michela Pastori intitolata “Ho un appuntamento con il mio destino” . La mostra si snoda in un percorso dove si incontrano le opere che abbracciano un arco temporale di oltre vent’anni: dall’astratto di fine anni ’90 al figurativo degli ultimi lavori realizzati, dal titolo gli “Sguardi”. L’esposizione non si limita a essere una sequenza statica di quadri ma una“rappresentazione” che include parole, proiezioni, sorprese luminose, interventi musicali e momenti di performance pittorica. Dopo anni l’artista torna al figurativo con il desiderio di nuove sfide; la ricerca delle espressioni, il contatto visivo con i personaggi delle sue opere, la bellezza del sostenere uno sguardo e il mondo che vi è celato. Le donne, raffigurate nelle ultime opere, soddisfano la ricerca del sentimento che sta dietro lo sguardo e di una bellezza data dall’imperfezione e dall’unicità. Stimolano la sua ricerca in forza della loro complessità e curiosità. Fino al 27 marzo nei seguenti orari: sabato e domenica 10 – 12.30/ 15 –18.
Brescia – In occasione del ventennale della morte di Enrico Ragni (1910-2002) la Galleria Spazio Aref dedica una mostra all’artista bresciano intitolata “L’eccezione alla regola”. Ragni è uno dei più importanti esponenti della pittura locale del Novecento. L’artista partecipa al mondo culturale milanese del dopoguerra e alle correnti artistiche più all’avanguardia di quegli anni: dall’astratto-concreto, al neocubismo, all’astrattismo, frequentando tra gli altri Renato Birolli, Ennio Morlotti, Giuseppe Santomaso ed Emilio Vedova. In sessant’anni di attività, dal 1930 circa al 1990, anno in cui l’artista abbandona i pennelli, attraversa un’ampia e complessa esperienza d’arte. Fino al 3 aprile; orari: giovedì – domenica 16- 19.30. Durante il periodo della mostra, ogni sabato alle 17, visita guidata. Prenotazione obbligatoria. tel. 030.3752369 – cell. 333.3499545; mail: info@aref-brescia.it.
Milano – L’artista ungherese Andi Kacziba espone alla Galleria di Arte Contemporanea di via Farini con la mostra “Prendi il mio cuore”, a cura di Raffaella De Chirico. Parafrasando la celebre poesia di Saffo “Prendi il mio cuore e portami lontano”, l’artista da voce, a modo suo, alle donne e contestualmente fare il punto, attraverso varie sculture e performance, sulla violenza di genere e la gender gap di cui le donne sono state vittime anche durante la pandemia. Prendi il mio cuore. Ma anche il mio fegato, i miei reni; prendi i miei organi, a condizione che abbiano ancora un valore, beninteso. Così, l’artista Kacziba (1974) invita provocatoriamente ad appropriarsi dei suoi organi vitali. Cosa può offrire alla società una donna che alla soglia dei cinquant’anni ha compiuto delle scelte non convenzionali e non completamente accettate dalla società? La mostra si apre e si conclude con uno zerbino situato all’ingresso della galleria, sul quale Kacziba ha impresso la propria immagine supina: l’artista verrà dunque calpestata dai visitatori, atto performativo e metafora di un’azione piuttosto comune. “Donna zerbino” è la definizione con cui si indica una donna che permette al prossimo, spesso di sesso maschile, di farle del male, di schiacciarne la personalità e la sensibilità, di calpestarne appunto, la dignità. La mostra rimarrà aperta alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea fino al 25 marzo. Orari: da martedì a venerdì 15-19 o su appuntamento: info@dechiricogalleriadarte.it T. +393928972581.
Busto A. – Con la mostra “Macchia cieca” di Alessio Larocchi la Fondazione Bandera ospita anche l’esposizione fotografica di Antonella Civera intitolata “Why me? Why now”. Si tratta di un progetto fotografico autobiografico realizzato con una serie di autoscatti dedicato dall’autrice all’immagine femminile e alla personale lotta contro il cancro al seno. Una tematica che affronta l’importanza della ricerca e della prevenzione in campo medico per costruire un futuro sempre più preparato a sconfiggere la malattia. Fino al 27 marzo; orari: da giovedì a domenica dalle 16 alle 19.
Lugano – Prorogata a sabato 2 aprile la mostra di incisioni “Il piacere della natura. Omaggio a Hermann Hesse”di Livio Ceschin, organizzata dall’Associazione Amici dell’Atelier Calcografico di Novazzano alla Biblioteca Salita dei Frati. In mostra trenta incisioni all’acquaforte e a puntasecca realizzate dall’artista trevigiano dai suoi esordi, negli anni ’90, fino ai più recenti lavori, tra cui figura la stampa AAAC 112, realizzata per i membri dell’Associazione.Tema privilegiato del percorso artistico di Ceschin è il paesaggio, declinato in varie forme, con particolare cura per le modulazioni atmosferiche e luministiche. In tal senso l’esposizione si pone come un omaggio a Hermann Hesse, al quale l’artista ha sempre guardato con interesse e passione soprattutto per la profonda e amorevole attenzione rivolta dall’autore tedesco alla natura e al paesaggio. L’esposizione si potrà visitare (fino al 2 aprile) negli orari di apertura della biblioteca: mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14 alle 18 e sabato dalle 9 alle 12.
Lugano – Il Museo in erba, il noto spazio per bambini, ospita la mostra “Pimpa e Pinin” affiancata dall’esposizione “I sentieri segreti di Pinin Carpi”, una selezione di acquerelli dell’autore. Le tavole rappresentano ambientazioni ricche di natura e di luoghi fantastici e sono dotate di una straordinaria magia, sottilmente legata al mondo figurativo nordico. I riferimenti iconografici elaborati dall’artista si traducono in uno stile unico, calibrato sull’immaginario infantile, che lo rende uno dei più originali autori per l’infanzia del Novecento: nelle sue storie, parole e immagini si integrano perfettamente lasciando libero spazio alla lettura fantastica da parte dei bambini. Undici le opere esposte (tra cui un inedito mai pubblicato) che ripercorrono alcune tappe importanti del lavoro di Pinin a partire da “Le avventure di Lupo Uragano”, primo libro illustrato nel 1975. Fino al 24 aprile. Apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì 8.30 – 11.30/13.30 – 16.30; sabato e domenica: 14 – 17. Info e prenotazioni.
Milano – La galleria Renata Fabbri arte contemporanea ospita la mostra “In the Off Hours” di Elif Erkan. La prima mostra in Italia dell’artista turca (Ankara, 1985) presenta una serie di opere scultoree inedite e una proiezione video che vogliono richiamare l’attenzione sui temi della sostenibilità ecologica e ambientale. Il progetto nasce da un viaggio durante il quale l’artista ha potuto guardare e riflettere su differenti tematiche. Alle pareti della galleria si possono ammirare una serie di sculture realizzate con una plastilina biodegradabile che allude, a livello cromatico, alla natura pericolosa e al contempo vitale dell’acqua del mare. Questi lavori a parete sono posti in dialogo con un gruppo di sculture dalla forma stalagmitica, disseminate sulla pavimentazione della galleria, composte di un’amalgama di argilla, gesso e cemento, che sembrano trasportare l’osservatore nell’abisso del mare, nei recessi del pianeta terra, nel flusso incessante, silente e opulento, degli scarti globali. Collegate fra loro da lunghe catene, le sculture, “connotano” gli ambienti espositivi, simulando, attraverso una struttura divisoria e labirintica, i lunghi momenti di attesa in coda che i turisti trascorrono prima di salire a bordo. Completa l’allestimento una proiezione video di carattere intimistico. Fino al 3 aprile; orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30. Lunedì su appuntamento.
Torino – Alla Gagliardi e Domke la mostra di Carlo Steiner intitolata “Spore”. L’artista espone per la prima volta al pubblico una trentina di opere, realizzate tra il 2018 e il 2021, frutto della sua recente ricerca sulla pittura. Artista sperimentatore di tecniche e materiali espressivi inusuali, in questo ciclo di lavori si relaziona con la materia pittorica adottando come pigmento le spore fungine. La natura è sempre stata una costante fonte di ispirazione per Steiner. Dalle farfalle realizzate con farina e acqua, ai cristalli di neve fatti di materiale ferroso, l’artista ha esplorato a lungo il rapporto fra artificio e natura, fino a farlo diventare il centro della sua ricerca.Dal 2012 si concentra anche su un’attività di studio sull’universo micologico, a partire da un’originaria passione, che da sempre lo porta nei boschi a scandagliare la vegetazione fungina. Mettendo insieme l’atto esplorativo con la ricerca pittorica, Steiner ha fatto dell’impalpabilità delle spore la poetica dei suoi ultimi lavori.La mostra, a cura di Lorena Tadorni, proseguirà fino al 19 maggio; orari: da martedì a venerdì 15.30-19.30.
Bologna – Al Museo Civico Archeologico, protagonista è la mostra “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” . Curata da Aessandro Nicosia e realizzata in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla, la rassegna presenta il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali. Un patrimonio che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura. A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna dedica l’importante evento in un percorso dal quale, partendo dall’infanzia, con documenti, foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti, emerge il racconto della sua vita, l’arte e le passioni. L’esposizione sarà accompagnata da un prestigioso catalogo edito per i tipi di Skira che vede, tra le tante cose, un lungo elenco di straordinarie testimonianze raccolte in occasione delle celebrazioni e che aiutano a capire Lucio Dalla. La mostra rimarrà in calendario fino al 17 luglio. Orari: lunedì e mercoledì: 10 – 16; giovedì e venerdì: 10 – 19; sabato, domenica e festivi: 10-20. Info e prenotazioni +39 334 7495716 www.mostraluciodalla.itPrevendite
Maccagno – Si avvia alla conclusione “Diabolik by Facciolo. Enzo Facciolo e il mondo dei fumetti” è il titolo della mostra ospitata al Civico Museo Parisi Valle. La rassegna è dedicata al maestro, a quasi due mesi dalla scomparsa, all’età di 89 anni. Autore di personaggi ideati dalle sorelle Giussani, in particolare Diabolik, la mostra presenta una serie di opere dedicati alle sue creazioni con un fondamentale contributo al successo del più famosto ladro (a volte gentiluomo), in calzamaglia nera e occhi azzurri. Il pubblico potrà ammirare alcuni disegni originali concessi in prestito dalla famiglia Facciolo e altri provenienti dalla Galleria e Stamperia d’arte “Originale Multiplo” di Milano. Fino al 13 marzo. Orari: venerdì 14.30-18.30; sabato e domenica 10-12/14.30-18.30.
Gemonio – Il Museo Civico Floriano Bodini ospita l’esposizione “Trento Longaretti. Luce, colore, figure, silenzi, ombre”. Un progetto espositivo al quale hanno partecipato le Associazioni Longaretti e Amici del Museo Civico Floriano Bodini, la Fondazione Sant’Agostino, le Scuole Manfredini di Varese (Liceo Artistico) con Spazio 1911 Arte e Caffè. In quest’ultima sede da oggi (11 marzo) con inaugurazione dalle 15 alle 18 si aprirà un’altra sezione della mostra che contempla due nuclei espositivi, pensati in coerente sintonia con un luogo di formazione artistica quale il Liceo Manfredini. Non solo, il progetto si amplia anche al Sacro Monte di Varese, dove sono visibili significative opere di Floriano Bodini e Longaretti. A Gemonio si potrà esplorare la personalità complessa di Longaretti nonostante la scelta di temi apparentemente facili. Una lunga parabola creativa di un artista malinconico, capace di penetrare, attraverso le proprie immagini, l’animo profondo, l’interiorità dell’uomo e la sua storia. Fino al 24 aprile. Orari Museo: sabato e domenica 10.30-12.30 / 15-18. Da lunedì a venerdì su appuntamento ph. + 39 3397596939 – info@museobodini.it. Per visite allo Spazio 1911 Arte e Caffè, (via Merano) prenotazione: da lunedì a venerdì T. 0332830633 oppure scrivere a: liceo@scuolamanfredini.it.
Somma L.do – All’aeroporto di Milano Malpensa è possibile visitare la mostra fotografica “Berbere Portraits” dell’artista portoghese Rui Pires. L’esposizione rientra nel rinnovato accordo tra Sea e l’Afi per la gestione dello spazio espositivo Photosquare al Terminal 1 dell’Aeroporto, che anche quest’anno prevede un fitto programma di mostre su temi differenti. Berbere Portraits è un progetto-documentario sociale fotografico e video, iniziato nel 2009 e incentrato sulle tribù Berbere, gruppo etnico autoctono del Nord Africa, in particolare del Marocco, Tunisia e Algeria. Le immagini indagano la dimensione sociale e la vita quotidiana dei popoli dell’area desertica oltrepassando il concetto di luogo per inoltrarsi in visioni umanistiche e spirituali. La mostra, a cura di Claudio Argentiero, rimarrà in calendario sino al 30 aprile.
Castellanza – Domenica (6 marzo) si inaugura, a Villa Pomini, la mostra “Paesaggio. Una realtà mutevole – Lungo la strada del Sempione”. Riprendono così, con un progetto dedicato al territorio lombardo, le attività curate dall’Archivio Fotografico Italiano nello spazio espositivo di via Don Luigi Testori. L’esposizione presenta una lettura visiva della storica strada del Sempione-SS33, da Milano a Sesto Calende, che vede un lavoro di documentazione realizzato da quattro fotografi, (Roberto Bosio, Roberto Venegoni, Giuliano Leone e Claudio Argentiero) con la finalità di cogliere le dissonanze architettoniche tra passato e presente. La mostra, con apertura alle 17, rientra nel programma del Festival di Filosofia- Filosofarti che ha come tema l’Eredità. Da qui prende spunto il progetto espositivo, volto a sottolineare in modo concreto quello che le nuove generazioni erediteranno in termini paesaggistici, abitativi e ambientali. Ai presenti nella giornata inaugurale l’Afi donerà un libro fotografico della collezione. Fino al 27 marzo; orari: venerdì e sabato 16-19; domenica 10-12.30/15.30-19.
Gallarate – Al MA*GA un tris di mostre: “Chiara Dynys. Melancholia”, “Untitled”, di Michele Lombardelli e “Geografie. Raccontare i tempi, raccontare i luoghi”. Venti le opere che Chiara Dynys ha raccolto in “Melancholia”, una parola che sintetizza una serie di molteplici questioni a cui la mostra fa riferimento: dal temperamento saturnino che, secondo la tradizione medievale, è sempre stato caratteristico dell’artista, ai molteplici riferimenti alla storia dell’arte e soprattutto a quella del cinema. In “Untitled”, personale di Lombardelli (Cremona, 1968) il percorso parte dalle opere pittoriche degli ultimi anni che intrecciano i diversi linguaggi sperimentati dall’artista. Esposta una serie di dipinti recenti, fondati su rigorose variazioni cromatiche e geometriche che non escludono l’imprevisto e, al contempo, riformulano l’idea di astrazione, dissolvendo qualsiasi connessione referenziale con la rappresentabilità del reale. La terza mostra, “Geografie. Raccontare i tempi, raccontare i luoghi”, nasce invece dal riallestimento della collezione del museo gallaratese. Il progetto, curato dalla direttrice Emma Zanella e dal conservatore Alessandro Castiglioni, rappresenta un momento di approfondimento e di innovazione che, attraverso la selezione di opere scelte, permette di raccontare la contemporaneità sotto una prospettiva inedita. Fino l’8 maggio. Orari: martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 10-18; sabato e domenica: 11 – 19. Aperture speciali: Pasqua (17 aprile) e 1° maggio 11-19.