Castiglione Olona – Il post futurismo delle opere di Ivan Turetskiy in un’audace e controverso dialogo tra storico e contemporaneo nella mostra “Dal diario Italiano” che si aprirà al pubblico da venerdì 3 settembre a Palazzo Branda Castiglioni. L’esposizione, allestita nelle quattrocentesche sale affrescate, presenta le rigorose pennellate dell’artista ucraino, strati di materia che si liberano nelle forme geometriche, vagano, invitando l’osservatore a trovare ora un punto centrale, ora a liberarsi seguendo forme e colori impressi sulla tela. La mostra si aprirà al pubblico dalle 19.30 su invito e continuerà sino a domenica 26 settembre con i seguenti orari: da martedì a sabato 9-12/15-18; domenica 10.30-12.30/15-18.
Milano – Al Castello Sforzesco prosegue la mostra “Il Corpo e l’Anima, da Donatello a Michelangelo“. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Museo del Louvre è dedicata alla scultura italiana del Rinascimento e intende evidenziare, in un dialogo tra scultura, pittura, disegni e oggetti d’arte, i principali temi che percorrono l’arte italiana nella seconda metà del Quattrocento, fino ad arrivare fino all’apice del Rinascimento. In scena 60 anni di storia e 120 opere provenienti da importanti musei internazionali raccontano l’evoluzione dell’arte a tre dimensioni nei decenni centrali del Rinascimento italiano. Quattro le sezioni che scandiscono il percorso: da “Guardando gli antichi, all’Arte sacra: commuovere e convincere”, passando “Da Dioniso ad Apollo” fino a “Roma Caput Mundi”. Fino al 24 ottobre; orari: martedì – domenica 10 -17:30.
Trento – Non sono molte le pittrici che hanno lasciato un segno nella storia dell’arte. Ma alcune, tra il Cinquecento e il secolo successivo, ebbero fama e successo. Si ricordano Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi e accanto a questi nomi spicca anche Fede Galizia, pittrice di origine trentina, alla quale è dedicata la grande mostra allestita al Castello del Buonconsiglio. L’esposizione, intitolata “Fede Galizia. Mirabile pittoressa”, presenta un’ottantina di opere tra dipinti, disegni, incisioni, medaglie e libri antichi. Oltre alle opere di Fede Galizia, nell’esposizione visitabile sino al 24 ottobre si possono ammirare anche lavori di Arcimboldi, Giovanni Ambrogio Figino e Daniele Crespi, provenienti dai più importanti musei italiani. Orari: tutti i giorni (lunedì escluso se non festivo) 10-18.
Piacenza – La Madonna Sistina di Raffaello è tornata nella chiesa del monastero di San Sisto, luogo per il quale fu commissionata. Raffaello, infatti, ricevette l’incarico da papa Giulio II nel 1512; il capolavoro rimase a Piacenza fino al 1754, quando fu ceduta dai monaci piacentini al Grande Elettore Augusto III di Sassonia per 25.000 scudi romani. Da allora si trova nella galleria reale dei dipinti di Dresda. L’esposizione propone un’esperienza dinamica che permette al visitatore d’immedesimarsi, condividere e vivere la storia del luogo e dei capolavori pensati per lo spazio. Il percorso conduce i visitatori alla scoperta del monastero benedettino e del suo patrimonio artistico a partire dal celebre dipinto tornato virtualmente nella città per la quale fu realizzato. Fino 31 ottobre; orari: da lunedì a venerdì, 15-20; sabato 10-20; domenica 12 -20.
Milano – Ultimo fine settimana per una visita alla mostra “Transitory Bodies“, allestita allo Studio Museo Francesco Messina, prima mostra personale di Andreas Senoner. Il percorso espositivo si snoda attraverso venti opere dell’artista altoatesino noto per le sue sculture in legno e che ha fatto dell’immobilismo arcaico e severo il cardine della sua ricerca artistica. Il curatore, Sabino Maria Frassà, raccontando Senoner spiega: “Andreas dà forma alla fragilità e alla solitudine umana attraverso frammenti di corpi trafitti da spine o ricoperti da piume e licheni. L’essere umano è così ritratto sospeso e in attesa di un cambiamento e di una rinascita che sembrano non arrivare mai”. Fino al 29 agosto; orari: da martedì a domenica 10-17.30.
Dizzasco (CO) – Prosegue allo Spazio Intelvi 11 “Dal moderno al contemporaneo“, la collettiva di artisti che abbraccia un’arco temporale che e va dalla seconda metà del novecento ai giorni nostri. La mostra è una selezione rappresentativa dell’arte figurativa di artisti che hanno lasciato un segno tangibile della propria personalità. Si tratta di Renato Natale Chiesa, Marco Lodola, Claudio Semino, Luigi Profeta, Salvador Dalì, Beatrice Di Francescantonio, Michele Sliepcevich, Maria Ferrara, Giampaolo Ziglio, Gianluca Avanzi, Gero Urso, Enzo Malazzi, Gianni Bertini, Nino Caffè e Paolo Avanzi. Fino al 5 settembre. Orari: sabato 16 – 19 o su appuntamento (T.+39 3401066977).
Milano – Alla Triennale schizzi, modelli, foto, prototipi, pezzi originali e disegni dell’architetto Vico Magistretti. La retrospettiva, realizzata in collaborazione con Fondazione Vico Magistretti e curata da Gabriele Neri, è suddivisa in sezioni tematiche e presenta, per la prima volta, l’opera di Magistretti, dall’architettura agli allestimenti, dal design al disegno urbano, insieme ai numerosi contatti internazionali. La mostra ripercorre la carriera dell’architetto e designer dagli esordi alla maturità. Una carriera fatta non solo di progetti architettonici, urbana e paesaggistica, ma anche allestimenti, design e arredamento. Filo conduttore dell’allestimento il colore rosso tanto amato da Magistretti, colore distintivo di molti suoi progetti che evoca quel connubio tra modernità (il rosso delle avanguardie) e tradizione (il rosso mattone della vecchia Milano) caratteristico del suo lavoro. Sono esposti anche gli omaggi dei designer Konstantin Grcic e Jasper Morrison, allievi di Magistretti al Royal College of Art di Londra. Fino al 12 settembre. Orari: dal martedì alla domenica 11-20.
Milano – Al PAC-Padiglione arte contemporanea è in corso la prima mostra personale in Italia di Luisa Lambri, un progetto espositivo pensato e sviluppato appositamente per l’occasione milanese. Le opere di Lambri non sono mai installate indipendentemente dalla struttura che le ospita. Il lavoro dell’artista si concentra soprattutto sulla fotografia ed è caratterizzato da un esteso spettro di soggetti che ruotano attorno alla condizione umana e al suo rapporto con lo spazio, come la politica della rappresentazione, l’architettura, la storia della fotografia astratta, il modernismo, il femminismo, l’identità e la memoria. Il titolo della mostra “Autoritratto” è un omaggio alla critica d’arte Carla Lonzi che nel 1969, prima di lasciare la professione per dedicarsi alla militanza femminista, pubblica sotto il titolo di “Autoritratto” una raccolta di interviste con quattordici artisti scelti da lei nell’esperienza dell’avanguardia anni ‘60. Il dialogo che ne deriva dà una dimensione degli artisti privata e che privilegia il loro ruolo attivo nel parlare in prima persona di sé e del proprio stare nell’arte e nel mondo. Allo stesso modo Lambri costruisce letture personali e intime dei soggetti da lei scelti per i suoi lavori e incoraggia un dialogo tra l’osservatore, l’opera d’arte e lo spazio in cui si trova nel loro complesso. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue che comprende le immagini delle opere esposte, le vedute di installazione e nuovi saggi critici. Fino al 19 settembre; orari: da martedì a domenica 10—19.30; giovedì ore 10—22.30
Milano – Gli scatti della fotografa, attrice e attivista italiana Tina Modotti al Mudec. L’artista fu costretta a emigrare prima in America e poi in Messico – suo Paese d’azione – per ragioni economiche agli inizi del XX secolo. Donna moderna, emancipata, indipendente e impegnata politicamente, la Modotti divenne una vera e propria icona, prima in Messico poi, la sua fama, divenne internazionale. Morta prematuramente a soli 46 anni, visse intensamente, impegnandosi per un mondo più giusto e libero. In questa mostra si possono ammirare un centinaio di scatti (stampe originali ai sali d’argento degli anni ’70), oltre a lettere e documenti, capaci di trasmettere e far conoscere al pubblico la sua grande umanità, il profondo rispetto verso sé stessa, il suo pensiero e la sua libertà. Fino al 7 novembre. Orari: da martedì a domenica: 10-19.30; giovedì fino alle 22.30.
Rovereto – Prosegue al Mart la mostra “Sandro Botticelli. Il suo tempo. E il nostro tempo” rappresentata da un significativo nucleo di opere come Pallade e il Centauro, proveniente dagli Uffizi, la Venere della Galleria Sabauda di Torino e il Compianto sul Cristo morto in prestito dal Museo Poldi Pezzoli di Milano. La prima sezione della mostra, dedicata a Botticelli e alla sua bottega, presenta capolavori che ripercorrono le diverse fasi della vita dell’artista, autentico interprete dei profondi mutamenti sociali, politici, culturali e artistici che si registrarono a Firenze nella seconda metà del Quattrocento. In mostra sono presenti anche opere di Filippo Lippi, di Filippino e di altri grandi artisti, come Antonio del Pollaiolo e Andrea del Verrocchio. La seconda parte dell’esposizione testimonia, attraverso capolavori dell’arte contemporanea dagli anni Sessanta a oggi, come Botticelli sia l’artista a cui tutta la nostra cultura visiva fa riferimento. A lui hanno guardato artisti della Pop art italiana, come Mario Ceroli, Giosetta Fioroni e Cesare Tacchi, ma anche successive figure come Michelangelo Pistoletto e Renato Guttuso, Fernando Botero, David LaChapelle, Oliviero Toscani e John Currin fino alle ispirazioni che hanno toccato il mondo della moda e del cinema. Fino al 26 settembre con i seguenti orari: martedì–domenica 10-18; venerdì 10-21.
Genova – La Galleria d’Arte Moderna – GAM con un riallestimento propone un’inedita rilettura delle sue collezioni. Il museo presenta, negli spazi espositivi destinati dal nuovo progetto museografico alle mostre temporanee, un’ampia antologica dell’artista toscano Marino Marini (Pistoia 1901 – Viareggio 1980), uno tra i più importanti e significativi scultori italiani del Novecento. La rassegna, a cura della Fondazione Marino Marini di Pistoia è focalizzata sul principale archetipo della sua ricerca plastica, quel ciclo dei Cavalli e cavalieri cui diede avvio il San Giorgio e il drago, realizzato nel 1930-31 e conservato nei Musei Civici di Monza, e raccoglie non solo sculture dedicate a questo tema della sua lunga e articolata esperienza artistica, ma anche opere su carta e dipinti. Il dialogo tra scultura e disegno, qui inquadrato in un ampio arco cronologico ai cui estremi si collocano il gesso San Giacomo a cavallo del 1939 e la tempera su carta intelata Composizione del 1966, attesta l’autonomia linguistica delle diverse forme espressive nell’arte di Marini, ma anche la loro coerente integrazione stilistica e culturale. La mostra inaugura anche, negli spazi della rinnovata Galleria d’Arte Moderna il calendario di mostre che saranno dedicate ad artisti italiani dell’Otto e del Novecento e alle principali tendenze espressive del periodo di ricerca documentato dalle collezioni del museo. Fino al 14 Novembre orari: da martedì a venerdì 9-19 sabato e domenica 10-19.30.
Varese – Il Battistero di Velate, dopo la pausa estiva, presenta una mostra dedicata alle fotografie realizzate da don Adriano Sandri da un velivolo a motore quando ancora non esistevano i droni. L’esposizione che apre sabato 28 agosto, dalle 16.30, raccoglie immagini scattate nel corso degli ultimi quarant’anni, preziose sia dal punto di vista documentale sia della storia recente del territorio. La mostra sarà visitabile fino al 12 settembre con apertura sabato e domenica 11-13 /15 -18 (o su appuntamento contattando: battisterodivelate@gmail.com).
Bologna – La mostra personale di Davide Tranchina, From Afar – In lontananza, la prima dell’artista negli spazi della Galleria Studio G7, proseguirà fino al 18 settembre. Il progetto, a cura di Jessica Bianchera, approfondisce una delle tematiche più care all’artista, il concetto di “distanza”, e si ispira ad alcuni visionari e ai cosiddetti luoghi della visione, indagando la relazione tra soggetto e spazio di ispirazione. Paesaggi destinati a essere osservarti in lontananza e da cui si può guardare lontano. Ciò che viene restituito è lo sguardo metafisico, ricostruito attraverso quegli stessi scenari fissati in un’epifania di luce. Attraverso un gioco di invenzione, l’artista sagoma panorami differenti per poi irradiarli attraverso un controluce smaterializzandone le sembianze e ritraendoli attraverso la fotografia. Orari: da martedì a sabato 15.30 – 19.30.