Si continua – Dopo il successo dell'inaugurazione del 10 novembre allo Spazio Rossi del liceo Artistico è la volta del suo partner, il museo Flaminio Bertoni. Il nuovo spazio museale, infatti, secondo la convenzione con la Provincia di Varese avrà il piacere di ospitare tre mostre all'anno curate dal liceo, che completeranno l'attività volta sia alla valorizzazione della figura di Flaminio Bertoni sia di studio e promozione dell'arte. Inaugurerà infatti sabato 24 alle ore 11 la seconda parte della mostra dedicata ai lavori di Franco Fossa.
L'arte di Fossa – Si prosegue così il viaggio alla scoperta di un significante artista del novecento. Le sculture e i disegni di Franco Fossa, sempre incentrati sulla realtà e sullo stati d'animo, raccontano sapientemente uno spaccato della nostra storia. Guardando le sue creazioni artistiche lo spettatore si trova di fronte l'angoscia del periodo postbellico che affligge l'animo umano. L'uomo di Fossa è solo, smarrito, sofferente.
Mostra al museo – La sezione 2, se così si può definire, presenta una selezione di opere all'interno della produzione di Franco Fossa con disegni che partono dagli anni Cinquanta e Sessanta e alcune sculture in legno. In questi lavori ritroviamo la forza espressiva dell'artista, dove la cruda realtà non è risparmiata e il delirio dell'uomo si esprime nei suoi intensi ritratti, nei volti scavati e nella solitudine dell'essere umano. In queste toccanti opere non è tutto perduto e la speranza dell'uomo e del suo riscatto emergono dalla volontà di poter capire e cambiare la realtà.
Il legno – Tra i materiali scelti dall'artista per le sue crezioni, oltre al bronzo e alla pietra c'è il legno. Quest'ultimo è lavorato da Fossa in maniera particolare. I grandi tronchi da lui scelti vengono usati per lo più per figure singole. I corpi sono allungati e scarni. Ma ciò che lo scultore ama fare è lasciare ben visibili i suoi gesti. E' possibile risalire al numero di colpi inflitti con lo scalpello per scavare il materiale naturale e ricavarne la forma. Il risultato finale è una superficie sfaccettata dove l'uomo appare ferito anche all'esterno, come se trasparisse il suo malessere interiore. Anche Emma Zanella, autricedi un saggio critico in catalogo, sottolinea l'importanza del materiale: "l'innegabile fascino del legno, materia privilegiata dall'artista, duttile ma forte, carico di memoria e di energia proprie". Continua "solo il segno di Fossa sul legno rende vibrata questa inusuale immobilità. Un segno che ricorre, che racchiude la luce, che fa vibrare la superficie di una vita propria".
Mostra Franco Fossa. Opere 1956-1999
Museo Flaminio Bertoni
Via Valverde, 2 Varese
Inaugurazione: sabato 24 novembre alle ore 11.00
dal 24 novembre al 22 dicembre 2007
Orari: martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 14.30 alle 18.30. Ingresso gratuito