Torino – Con la mostra intitolata Arrivare in tempo, la Pinacoteca Agnelli omaggia l’artista Salvo (Leonforte 1947 – Torino 2015), mette in evidenza come la sua pittura – nei grandi cicli tematici ripetuti, nell’attenzione verso i temi della storia dell’arte e nello studio della luce – sia sempre stata in continuità con le sue prime ricerche concettuali.

Realizzata in stretta collaborazione con l’Archivio Salvo, la mostra è focalizzata su alcuni dei motivi fondamentali della ricerca dell’artista: il concetto di ripetizione nell’esplorazione di motivi ricorrenti, inteso sia come tecnica pittorica sia come urgenza concettuale; la riflessione sulla pittura come linguaggio e sul linguaggio come arte; il rapporto tra storia dell’arte e sguardo sulla quotidianità.

Salvo, uno degli artisti pionieri del secondo Novecento italiano, si è posto in modo indipendente rispetto a correnti e tendenze, mantenendo sempre un’attenzione particolare per i soggetti e i linguaggi della storia dell’arte.

Arrivare in tempo è la più grande mostra dedicata all’opera di Salvo. Nato in Sicilia, dal 1956 Salvo ha vissuto a Torino, dove dapprima si è avvicinato all’Arte Povera e ai linguaggi dell’arte concettuale, per poi dedicarsi dal 1973 esclusivamente alla pittura, scelta anticonvenzionale per il clima culturale di inizio anni Settanta. Controcorrente anche nel panorama italiano, Salvo ha portato avanti per quarant’anni una ricerca e una riflessione critica uniche nei confronti del medium pittorico. La mostra retrospettiva a lui dedicata metterà in luce questa traiettoria assolutamente originale, sottolineando con uno sguardo inedito come la pittura di Salvo non sia in contrapposizione con il suo primo periodo concettuale, ma ne assorba caratteristiche e intenzioni, inserendosi coerentemente nel suo percorso artistico.

La monografica in Pinacoteca si estenderà per la prima volta oltre gli spazi espositivi del terzo piano, dialogando con la collezione permanente all’interno dello Scrigno.

La mostra sarà accompagnata da una pubblicazione dedicata, concepita per aprire la lettura critica del lavoro di Salvo a un pubblico internazionale. Fino al 25 maggio, dal martedì alla domenica 11 – 19.