La Famiglia di Busto – Raggiungo telefonicamente il Professor Michele Crespi, attuale Presidente, o per meglio dire, Regiù della "Famiglia Bustocca" (www.lafamigliabustocca.it), che con inossidabile entusiasmo mi aggiorna sulle ultime notizie culturali della sua città: dagli studi inediti dello storico Almanacco, alle novità della Biblioteca Capitolare. Ma quando sono cominciate queste storiche avventure? "Nel lontano 1950 – spiega Crespi – un piccolo gruppo di appassionati di Storia, Arti e tradizioni locali pensò bene che fosse necessaria per la vita culturale della città di Busto, un'associazione tutta dedicata alla rievocazione e alla conoscenza della memoria locale da comunicare e condividere con tutti. L'intenzione era anche quella di mantenere vivo il dialetto del luogo che, come gli esperti sanno, ha la caratteristica di distinguersi nettamente da quelli dei paesi circonvicini, tale da costituire un'isola linguistica a sé. Il 13 marzo del 1951, nasceva così La Famiglia Bustocca".
Tempi, spazi e società – Nei suoi anni di attività, questa benemerita associazione culturale ha offerto ai propri iscritti l'Almanacco della Famiglia Bustocca, una pubblicazione annuale contenente cronache dettagliate, articoli e saggi su personaggi ed avvenimenti attuali e passati; è stata inoltre promotrice, con altre Associazioni, dell'Università Popolare Cittadina; ha favorito e incoraggiato importanti restauri, tra i quali quello della Chiesetta della Madonna in Prato e della statua lignea policroma di Sant'Antonio dei Frati Minori; ha organizzato numerose mostre e concorsi di pittura e scultura tra gli artisti locali, oltre a concorsi di poesia tra le scuole della Provincia (Premio Luigi Caldiroli).
A. D. 2007 – L'ultimo numero dell'Almanacco si apre con un saggio di Franco Bertolli, dedicato alla festa votiva della decollazione del Battista, che figura nella tradizione cittadina a partire dal 1710. L'interessante contributo di Raffaele Malerba porta a conoscenza dei lettori due lettere inedite del Manzoni indirizzate al frate ospitaliere Innocenzo Ratti. All'incendio che nel 1907 devastò il paese di Borsano è dedicato l'articolo di Mario Colombo, mentre "Carlo Maria Piazza, un bustocco con le ali" è il titolo del contributo di Alberto Grampa. Al ricordo di Gianni Brera è dedicato il saggio di Giuseppe Pacciarotti: "Busto nel 1951, la Baraonda e uno scritto poco conosciuto di Gianni Brera", mentre Giovanni Rimoldi in "1791-1795 un bustocco a San Pietroburgo", racconta la storia del giovane Giuseppe Ferrario in una vicenda che ha come sfondo l'ultimo decennio del XVIII secolo. Il secondo contributo di Franco Bertolli è dedicato agli importanti ritrovamenti nel magazzino della basilica di San Giovanni, tornati alla luce dopo i sopralluoghi compiuti in vista della trasformazione della Biblioteca Capitolare. All'oratorio di Sant'Alò in Verneschella, il celebre sacello campestre entrato a pieno titolo nella memoria bustocca, è dedicato il ricco affondo storico di Emanuele Kubler Bisterzo. In questo numero, infine, vengono presentati uno scritto di Pio Bondioli sulla storia italiana tra le due guerre e alcune fotografie di bolli chiudilettera della ditta Giovanni Milani fondata nel 1870.
Ricerche storiche in terra bustocca – "Il monastero di S. Maria Maddalena e S. Girolamo" è il titolo dell'articolato studio dedicato ad una delle tante e importanti realtà e istituzioni storiche che per secoli hanno caratterizzato la vita del borgo di Busto fino alla definitiva scomparsa a seguito delle soppressioni napoleoniche. Il saggio storico, corredato da foto di documenti e disegni che ci permettono di conoscere la struttura del cenobio, è a cura di Silvio Mara (classe 1982), giovane studioso di Storia della critica d'arte, nato a Busto Arsizio e laureatosi col massimo dei voti presso l'Università Cattolica di Milano con il Professor Alessandro Rovetta. Scrive l'autore: "Le trasformazioni avvenute nell'Ottocento e nel Novecento sull'area dell'ex monastero non ci permettono di scorgere più alcun segno degli antichi edifici ad eccezione della base del campanile (…). Sull'area a sud del monastero, che originariamente non era edificata e che ora confina con la via Roma, venne edificato nell'800 il palazzo neoclassico che fu sede del Presidio militare austriaco". Silvio Mara ha vinto nella scorsa stagione, un dottorato di ricerca in Storia e Letteratura dell'età moderna e contemporanea a Milano, dove svolgerà nei prossimi anni un progetto di ricerca che avrà per argomento gli studi leonardeschi nel Settecento e primo Ottocento.
L'Archivio Storico di San Giovanni Battista – Sarà inaugurata nei giorni 19 e 20 gennaio la Biblioteca Capitolare di via Don Minzoni, completamente rinnovata e restaurata. Per l'occasione, sarà possibile visitare e conoscere il patrimonio storico e artistico della Biblioteca, vero e proprio scrigno di tesori spesso richiesti in prestito per mostre ed altri eventi culturali. Nei depositi sono infatti conservati preziosi codici manoscritti, incunaboli, pergamene, volumi e cinquecentine di pregio e un inestimabile codice del nono secolo. Inoltre la Biblioteca si arricchisce costantemente di nuovi volumi grazie a donazioni da parte di collezionisti e appassionati cultori di tesori storico-artistici. Questo prezioso patrimonio, ancora sconosciuto a molti, sarà visitabile da chiunque lo desideri. L'apertura al pubblico è prevista per due giornate settimanali: il martedì e il mercoledì dalle 15:00 alle 18.00.