Esperimento – Non giovani alla ribalta e nemmeno antologiche di maestri dell'arte varesina. La rassegna, promossa da ETLI Varese – Ente turistico lavoratori italiani – e Provincia, che si svolge col patrocinio del Comune di Varese e del Circolo Cavour si prospetta essere tutt'altro. La forma sarà quella dell'esposizione di creazioni artistiche, e fin qui nulla di nuovo; la novità sta nell'oggetto stesso che verrà proposto. Le opere che troveranno posto in Sala Veratti non provengono dallo studio d'artista, non sono state già realizzate in passato e lasciate riposare in atelier in attesa di essere viste o riviste, bensì si tratta di 'esperimenti' particolari. Gli artisti partecipanti sono infatti stati invitati a creare lavori con materiali legati al nostro territorio, guardando alle aziende che hanno segnato la storia industriale del varesotto. L'azienda dei Pizzi di Gallarate, la Carta Varese, la tessitura Bellora di Albizzate e molte altre fabbriche hanno stuzzicato la fantasia dei creativi, ma anche materiali naturali legati alla nostra zona, come le canne di bambù del Lago di Varese. Un La che ha dato il via alla mente degli autori che hanno prodotto lavori nuovi pur rimanendo nel loro ambito di ricerca espressiva.
I protagonisti – Renato Bonardi, Riccardo Chisari, Francesca Elda Clerici, Gaia Clerici, Filippo Maconi, Sara Puricelli, Riccardo Ranza, Pietro Sormani, questi gli artisti che aderiranno all'iniziativa. L'elenco di nomi rivela le tante differenze interne a questo gruppo, distanze di età, pensiero e arte. In Sala Veratti ci sarà la fotografia, la scultura, la pittura, l'installazione, l'arte 'tessile', insomma un mix sempre più in voga che vede alti risultati nell'arte contemporanea internazionale, ma che risulta anomalo per Varese, se non fosse per il tema comune che amalgama i risultati restituendo una omologazione visiva per il visitatore. "Abbiamo contattato una serie di artisti legati al nostro territorio, o varesini, o che hanno frequentato la nostra zona, come Pietro Sormani che, seppur milanese, è nato qui e ha studiato a Varese. Artisti legati alla provincia che potessero scegliere un materiale industriale scomparso, perchè l'azienda non c'è più e, quindi, mettere in campo un discorso di rifiuto e d'abbandono, o viceversa guardare a realtà vive e prospere." ci spiega Luciana Schiroli "Poi ci sarà chi ha lavorato con materiali particolari come la carta di giornale di mensili e settimanali locali, Sara Puricelli, la più giovane del gruppo realizzerà opere partendo da una pagina di VareseMese e da una di Luce, settimanale storico di Varese che ora non c'è più" continua la curatrice.
Movente – A promuovere l'iniziativa, in prima persona, è Franco Azimonti, presidente dell'ETLI Varese ed ex assessore alla Cultura di Castellanza, che ha sottolineato il legame che può e deve avere l'arte col territorio. Un unione che può portare a soluzioni formali intriganti, che può rinnovarsi e che può legarsi a livello semantico. Infatti uno degli aspetti che affascina gli artisti è molte volte l'abbandono; il nuovo e produttivo che si trasforma in obsoleto ed arriva fino allo stadio ultimo della chiusura. Il fascino del dimesso forse, ma in questo caso si mette in campo anche una volontà di rilancio. L'ente ha infatti voglia di far parlare di quest'argomento, di enfatizzare per riuscire a promuovere nuovi spazi, nuove attività che spronino anche il turismo territoriale. Ad accompagnare l'esposizione un catalogo a colori corredato da foto e testi critici. In Sala Veratti troverà posto anche il plastico, presentato da Augusto Caravati nel giugno del 1967, che illustra una fase del processo di risanamento del lago di Varese.
ARTE e TERRITORIO 8 + 1
Renato Bonardi, Riccardo Chisari, Francesca Elda Clerici, Gaia Clerici, Filippo Maconi, Sara Puricelli, Riccardo Ranza, Pietro Sormani + il plastico di Augusto Caravati, sul processo di risanamento del Lago di Varese.
a cura di Luciana Schiroli
Sala Veratti – Via Veratti – Varese
Durata mostra: dal 10 maggio al 25 maggio 2008
Orari: martedì – domenica 10.00 – 12.30 / 14.30 – 18.30
inaugurazione: sabato 10 maggio ore 17.30
Ingresso libero