Hanno scritto e abbiamo letto di tutto, in questi giorni, sulla poliedrica ed intrigante figura di Gian Franco Maffina, l'artista avanguardistico varesino che inventò l'intonarumori, quello strumento che trasforma rumori in musica. Si è spento la scorsa domenica a Gallarate, all'età di 85 anni, l'ultimo studioso della musica futurista, presidente della Fondazione Russolo Pratella. Una lunga vita votata all'arte, quella di Maffina che, oltre ad occuparsi di gorgheggi, strilli e musicali suoni onomatopeici, nella sua carriera può contare anche la "scoperta" e il prezioso sostegno di molti artisti e pittori del nostro territorio. Noi ci uniamo naturalmente al coro di giornalisti che piangono la perdita di un artista tanto importante per gli studi sul futurismo e per la collettività varesina, e vogliamo ricordarlo a nostro modo.
Artevarese, grazie all'archivio video di La6 tv, saluta Gian Franco Maffina riproponendo un'intervista girata qualche anno fa proprio nella sede della Fondazione Russolo Pratella. A parlare è, soprattutto, Rossana Maggia, sua moglie, ma nella seconda parte del filmato possiamo rivedere proprio Maffina tessere le lodi di Russolo, ed augurarsi di proseguire nei suoi studi per il maggior tempo possibile. Lo speciale tv intitolato "Fondazione Russolo Pratella" ripercorre la storia della ricerca della famiglia Maffina su Russolo, da loro considerato "il futurista dimenticato".
Speriamo che i nostri lettori gradiscano questo omaggio sincero a quello che fu, tra le altre cose, uno dei maggiori critici d'arte del territorio varesino.