Percorso Artistico

Il misterioso pittore che appare, dipinge un capolavoro e scompare. E l’utopia della città ideale sull’Olona voluta dal cardinale umanista

Un percorso finalizzato a scoprire quanto il Seprio sia dall’antichità al centro di influssi artistici, spesso in anticipo sul resto del territorio. Prima tappa d’obbligo sono i mirabili affreschi a Santa Maria foris Portas, poco distanti dal castrum archeologico, figli di uno straordinario artista misteriosamente sconosciuto; come sconosciute le ragioni di un suo passaggio in Lombardia, sin qui ancora per gli studiosi senza altre testimonianze affini. Da lì, muovendo verso Gornate, a Torba si incontrano altri episodi alti e sorprendenti di affreschi nelle decorazioni del torrione del monastero. Il Monastero di Cairate offre documenti artistici preziosi all’interno dei corpi di fabbrica che si sono stratificati nei secoli: pregevoli sono gli inserti di Aurelio Luini, figlio del celebre Bernardino.
Merita una visita anche la chiesa di San Michele Arcangelo a Gornate superiore; oratorio di probabili origini burgunde dove è ancora possibile ammirare una rappresentazione monocroma in ocra di Giano bifronte, allegoria del mese di Gennaio, databile al secolo VIII, una Crocefissione affrescata del XII secolo  e un affresco della scuola del Guido Reni di inizio settecento.
Epicentro di assoluta bellezza è Castiglione Olona con le sue preziose testimonianze umanistiche dovute alla cultura del mecenate Cardinal Branda Castiglioni: il Palazzo del Cardinale, la Chiesa di Villa, la Collegiata, le opere di Masolino da Panicale e del Vecchietta. Castiglione è poi un polo artistico contemporaneo da quando pochi anni fa è stato aperto il Map, Museo arti plastiche, che raccoglie una collezione unica nel suo genere, opere di grandi artisti realizzate utilizzando solo materiale plastico, e raccolta nel pregevole spazio quattrocentesco di Palazzo Monteruzzo. Da Castiglione, seguendo le tracce di un filo artistico, si può raggiungere Tradate per visitare i nuovi spazi espositivi collocati nell’ex stabilimento della Frera, dove oggi sorge il Museo della moto, una delle biblioteche più grandi della provincia e uno spazio dedicato a mostre temporanee.