Artevarese intervista il regista Paolo Franzato. In allegato, la video-intervista con il resoconto delle principali attività svolte e i programmi per il futuro. Intanto, prosegue a vele spiegate la XVIII edizione del Festival Teatro e Territorio, firmato ancora da Franzato. VIDEO
Dopo il brillante debutto di mercoledì 29 maggio al Teatro Franco Parenti di Milano, ha replicato a Varese METAMORPHOSIS. Lo spettacolo è composto da varie scene tra esse autonome, aventi come denominatore comune, nonché idea di partenza, il concetto delle Metamorfosi. Gli attori (allievi del laboratorio teatrale condotto da Franzato al Liceo Scientifico “Galileo Ferraris” di Varese”) sono stati anche autori delle drammaturgie scritte sul tema (come la divertente “Disevoluzione antropologica”) o rielaborate ispirandosi ai miti antichi greci (nel caso di Medusa o Apollo & Dafne) o ancora adattando per la scena testi come “Favola d’amore” di Hermann Hesse.
In un clima sarcastico ed irriverente, le scene recitate si sono alternate a brevi sequenze fisiche e verbali, nelle quali i giovani interpreti hanno affrontato il tema del cambiamento e della trasformazione in maniera soggettiva e personalizzata.
Interpreti: Elisa Agnello, Federica Angrisano, Nathalye Betancourt, Bianca Burdo, Ambrogio Colombo, Elena Floris, Erika Ghiringhelli, Giordano Folla, Martina Francia, Adriano Lo Re, Giada Marinoni, Thomas Mazzocchi, Paolo Mognon, Elisa Pomarico, Cassandra Savoldi, Gianluca Secco, Sonia Sorbona, Marta Ton.
Assistente drammaturgico Marco Barberi, coreografie di Marco Rodio e Grazia Sabatini, oggetti di scena Angelo Pegoraro, coordinamento organizzativo di Marina Nicora e Anna di Fino. Regia teatrale, adattamento scenico, luci e musiche di Paolo Franzato.
Intanto, prosegue a vele spiegate la XVIII edizione del Festival Teatro e Territorio, firmato ancora da Franzato. Prossimo appuntamento: domenica 23 giugno, a Maccagno per lo stage intitolato: “Una questione di stile: l’attore contemporaneo fra training, tecniche e improvvisazioni teatrali”.
E ai giovani del laboratorio non resta che augurare: Ad maiora!
Clara Castaldo