Le lettere che portano la firma del sindaco Attilio Fontana, curatore dell'iniziativa, sono partite verso gli studi di prestigiosi artisti contemporanei. Una comunicazione che spiega la natura dell'intervento al Sacro Monte, corredato di piante e materiale dettagliato, oltre ad un invito formale per un sopralluogo. Il primo cittadino ovviamente delega il merito delle indicazioni all'esperto collezionista Giuseppe Panza. Per ora poche risposte e solo qualche possibile disponibilità. Ma è tutto in corso d'opera. Quindi ci limitiamo a fornire una breve biografia degli artisti appetibili, per capire come si inseriscono nel panorama contemporaneo.
Tadao Ando, architetto giapponese, nato ad Osaka nel 1941. Un inizio di carriera da autodidatta. Affascinato dalla natura e dalle opere di Le Corbusier, un'ammirazione forte che porta Ando ad andare a Parigi per conoscere l'architetto francese, ma il destino vuole che lo stesso anno, nel 1965 lui muoia. Ad Ando che conosce già bene l'Europa non resta che accontentarsi di ammirare i suoi lavori. Nel 1969 apre il suo studio in Giappone e comincia così dalla progettazione delle prime case una carriera che si rivelerà d'importanza internazionale. Sin dalle prime abitazioni si percepisce la direzione del suo lavoro rivolto alla ricerca intorno all'ambiente, all'inserimento architettonico nel paesaggio al gusto per gli spazi spogli in cui la materialità confina con la spiritualità. Passa poi agli edifici pubblici, musei e chiese. Nel 1995 riceve il "Pritzker Prize", uno dei massimi riconoscimenti nel campo dell'architettura. Nel 2006 ha concluso un lavoro di ristyling degli interni di Palazzo Grassi a Venezia. Lui dovrebbe coordinare l'intervento al Sacro Monte.
Anish Kapoor, artista indiano classe 1954. Studia per due anni in Israele poi si trasferisce in Inghilterra e si iscrive alla scuola d'arte. Dopo gli studi continua a lavorare a Londra alternando frequenti visite al suo paese natio. Le sue opere indagano la dialettica degli opposti: uomo e donna, luce e tenebre, interno ed esterno ed è l'utilizzo del colore nella sua purezza a diventare elemento costante delle sue opere e simbolo della sintesi tra oriente ed occidente. Dagli anni '90 crea sculture di dimensioni sempre più monumentali che rappresentano la sua messa in scena del vuoto, reso tangibile da una cavità che si riempie o da una materia che si svuota. I lavori di Kapoor sono stati esposti in tutto il mondo sia in musei che in gallerie private, tra i quali la Tate Modern di Londra, il Museum of Modern Art di New York, il Reina Sofia di Madrid e lo Stedlijk Museum di Amsterdam. Presente più volte in Italia: nel 1990 prende parte alla XIV Biennale di Venezia e nel 2003 espone al Museo Archeologico di Napoli.
Richard Long, protagonista centrale della corrente artistica della Land Art. Nato nel 1945 a Bristol si forma nelle scuole inglesi come scultore e fotografo. Le immagini dei suoi imponenti interventi ambientali, come le spirali di sassi, hanno fatto il giro del mondo e sono state ricreate anche nello spazio di Villa Panza nel 2006. Costante del suo lavoro è la ricerca intorno ai materiali naturali e alle forme archetipe.
Robert Irwin, californiano, il più anziano del gruppo, compie quest'anno ottant'anni. Artista poliedrico che passa dall'architettura alla scultura. Tra i suoi lavori più importanti c'è la realizzazione del Central Garden for the new Getty Center in Los Angeles, un complesso ambientale articolato ed originale dove l'artista introduce giochi d'acqua e musica. Tre stanze del piano superiore di Villa Panza sono delle sue creazioni. Interventi artistici che creano dialogo tra l'interno e l'esterno della villa, fessure che sfondano la superficie muraria e dialogano con l'ambiente esterno.
James Turrell nato a Los Angels nel 1943. Definito dai critici come l'artista della luce. Laureatosi in psicologia della percezione nel 1961, ha presto trasferito le sue conoscenze scientifiche e astronomiche e la sua esperienza di pilota aereo nella ricerca artistica. Crea spazi percettivi eterei, isola la luce dall'ambiente e da qualsiasi oggetto fisico per poterne cogliere l'essenza ultima: incoraggia il visitatore a percepire la luce delle sue installazioni come se fosse un elemento tangibile, in modo tale che la luce stessa divenga sostanza. Ha presentato le sue opere nei principali musei del mondo – Pasadena Art Museum, California; Stedelijk Museum, Amsterdam; Whitney Museum of American Art, New York; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Kunsthalle, Basilea; Hayard Museum, Londra; Art Tower Mito, Giappone e molti altri. Le sue installazioni sono presenti anche a Villa Panza.
Richard Serra è uno scultore minimalista americano e un videoartista, conosciuto per il fatto di creare opere d'arte con fogli di metallo. Numerose le installazioni ambientali negli Usa e le sue opere si trovano nei grandi musei internazionali come il Guggenheim di Bilbao.
Walter De Maria, californiano, classe 1935 è uno dei principali esponenti della corrente artistica della Land Art alla quale è passato dopo un'iniziale esperienza di scultore nell'ambito della Minimal Art. Tra gli anni ‘60 e ‘70 inizia a intervenire direttamente sul territorio con le sue monumentali earth sculptures. La sua opera più famosa, rimane senza dubbio "The Lightning Field" (1977): in questa monumentale installazione posta in un angolo remoto del deserto del New Mexico De Maria cerca la complicità della natura per mettere in scena un evento sempre straordinario. Dopo aver conficcato in verticale nel terreno 400 pali metallici appuntiti su un'area di circa 3 chilometri quadrati, ne sfrutta l'effetto-parafulmine durante i temporali raccogliendo e moltiplicando la potenza dei fulmini a servizio di un grandioso spettacolo di luce.