Andando a Laveno si impara qualcosa anche su Busto Arsizio e i suoi artisti – La piccola ma preziosa mostra allestita alla Galleria d'arte Ottonovecento di Laveno Mombello raccoglie trentotto opere di artisti lombardi: Lorenzo Gignous, Domenico De Bernardi, Oreste Albertini, Umberto Montini, Mario Moretti-Foggia, Antonio Piatti, Innocenzo Salvini, Alfio Paolo Graziani e Arturo Tosi. Di quest'ultimo si trova in mostra Val Vigezzo (1918) un'opera di grandi dimensioni che appartiene a quello che lo stesso artista di Busto Arsizio definì "periodo alcolico", dove intense gamme cromatiche, imbevute di crontasti infuocati, danno corpo ad un paesaggio striato. Il fosco luminismo, le tinte livide ed irreali esaltano gli "spiriti umidi" e l'atmosfera del paesaggio.
Impronte storiche e suggestioni nuove – Nella produzione di Tosi di questo periodo, riemergono l'impronta degli Scapigliati come Daniele Ranzoni e Adolfo Ferraguti Visconti che l'artista Bustocco ebbe modo di conoscere e frequentare negli anni Braidensi. Il colore si scorpora dal disegno e, secondo alcuni critici, nelle opere si possono leggere alcune anticipazioni di Bonnard e di Soutine.
Nè va dimenticato che proprio tra 1909 e 1911, Tosi apre alla pittura di paesaggio, utilizzando l'olio ma anche il pastello e l'aquerello, ritraendo quei luoghi che rimarranno fondamentali nel suo percorso artistico:
Rovetta in Val Seriana, il lago d'Iseo, il golfo del Tigullio con Portofino, Rapallo, Zoagli.
Nel 1920 scopre Cézanne alla grande mostra della Biennale. Da quella data, la sua cromìa si struttura in senso architettonico ed equilibrato. Ne sortiscono composizioni che vivono in una luce diffusa e zenitale, profondamente schiarita. Qualche anno dopo, conoscerà Margherita Sarfatti che gli spalancherà gli ambienti altolocati e i più prestigiosi salotti letterari milanesi. Proseguirà, lungo i decenni, lo sviluppo di una fortunata carriera celebrata e accompagnata da acuti e calibrati commenti di Savinio, Piovene, Brandi, Argan, Scheiwiller, Belli, Nebbia, Ragghianti e Longhi.
La differenza – Nel piccolo ma signorile spazio della Galleria Ottonovecento di Laveno si vengono così a conoscere aspetti storici e stilistici di autori che nei musei civici sono spesso dimenticati o sottovalutati o, peggio ancora, completamente travisati e sminuiti in mostre monografiche celebrative o di ricorrenza.
Idee per un collezione – Seconda Edizione
Laveno Mombello, Galleria d'Arte Ottonovecento
Lungolago De Angeli 6/A
Fino all'11 settembre
Orari: da martedì a venerdì, dalle 15:30 alle 22:30;
sabato e domenica e festivi, dalle 10:30 alle 13:00
e dalle 15:30 alle 22:30
36 capolavori di O. Albertini, D. De Bernardi, L. Gignous, A. P. Graziani, U. Montini, M. Moretti Foggia, A. Piatti, I. Salvini e A. Tosi