Giuseppe Piermarini
Si scrive Piermarini e si legge Neoclassicismo – Milano si prepara alle celebrazioni per il bicentenario della morte di Giuseppe Piermarini, nato a Foligno nel 1734 e di piena cittadinanza meneghina per aver firmato il celebre Teatro alla Scala, la sua opera più conosciuta. L'iniziativa vuole essere la preziosa anticipazione delle celebrazioni commemorative iniziate nel 2008 e destinate a svilupparsi in maniera compiuta nel 2009 nelle città di Milano, Monza e Foligno.
Anticipazione – In particolare, il prossimo autunno, il capoluogo lombardo dedicherà all'architetto una grande antologica a Palazzo Reale nella quale si focalizzerà l'attenzione sul ruolo del Piermarini nella trasformazione di Milano in una metropoli moderna, sensibile agli influssi culturali internazionali, ma soprattutto a quel nuovo gusto estetico che si nutriva d'antico.
Teatro di Milano 1747
Pochi ma buoni – L'esposizione, "Omaggio a Piermarini", promossa dal Comune di Milano, dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario e in collaborazione con il Museo Teatrale alla Scala e con la Civica Raccolta delle Stampe Bertarelli, si compone di sette documenti, tra manoscritti, disegni, incisioni e bozzetti. Degni di nota sono soprattutto, il ritratto di Piermarini dipinto da Martin Knoller nella seconda metà del ‘700, il volume risalente al 1789 con incisioni di Giacomo Mercoli tratte dai disegni del Piermarini e il bozzetto per il primo sipario del Teatro Scaligero disegnato da Donnino Riccardi nel 1778.
Fortuna asburgica, in terra milanese – Giuseppe Piermarini, dopo aver studiato a Roma con Luigi Vanvitelli, si trasferì in Lombardia dove iniziò la risistemazione dell'Università di Pavia e mise mano al palazzo dell'Accademia Virgiliana a Mantova. La benedizione ufficiale e la fortuna dei grandi incarichi arrivarono col mecenatismo austriaco, per conto del quale il Piermarini progettò il Regio Ducal Palazzo in Piazza Duomo, Palazzo Greppi e Palazzo Belgioioso, la Villa Reale di Monza (dal 1777) e la Chiesa Prepositurale dei Santi Gervasio e Protasio di Parabiago. Il suo capolavoro universalmente riconosciuto è certamente il Teatro alla Scala, costruito a partire dal 1776, un edificio di foggia neoclassica, non senza un'elegante ripresa del linguaggio morfologico rinascimentale. Dell'edificio originario, dopo i molti successivi interventi e la distruzione provocata dai bombardamenti del 1943, restano la facciata (salvo il recente intervento di Botta) e l'impianto generale.
Omaggio a Piermarini
Milano, Museo Teatrale alla Scala
12 dicembre 2008 – 2 febbraio 2009
Orari: tutti i giorni, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30.
Informazioni: tel. 02.88797473