Una formula che funziona – Il sodalizio fra il carpentiere scrittore Calandra e l'artista Corni non è nuovo. Già il 25 gennaio scorso li avevamo visti protagonisti alla Fondazione Bandera di Busto Arsizio in una serata moderata da Mauro Bianchini: l'uno presentava il romanzo "Tredici bottiglie", l'altro le proprie griglie dipinte su lunghi fogli di carta. Ma se a Busto il rapporto si giocava tutto tra parola scritta ed immagine, a Somma la relazione si sviluppa tra oralità ed arte visiva. Il successo riscosso in Fondazione ha portato i due a ripetere la formula, tuttavia, in una cornice completamente diversa e sicuramente inusuale: la Nuova Stic, una fabbrica di carpenteria leggera, guidata da una cooperativa che, tra i soci fondatori e lavoratori, conta lo stesso Calandra. Un ambiente insolito per l'arte, quello della fabbrica, tanto più particolare se teatro della manifestazione è un'azienda in piena attività che interromperà la produzione il venerdì sera, per riprenderla il lunedì successivo.
'Aspettando il mattino' – Deve calare il buio perché tutto abbia inizio. La mancanza di luce, infatti, aumenta l'enigmaticità di "'Aspettando il mattino', la commedia appunto scritta da Calandra. "La trama", spiega l'autore, "è strutturata in modo che gli spettatori comprendano chi siano i personaggi e il senso della rappresentazione solo alla fine della pièce. L'enorme gabbia in acciaio inox al centro della scena solo in epilogo si rivelerà essere un canile, dove tre cani incarcerati, osservati a vista da un guardiano, che è anche il regista dello spettacolo, Mario Bistoletti, incarnano metaforicamente il senso della vita per alcuni uomini: una costrizione, spesso subita. Dal dialogo dei tre emerge il dramma della ragione comune, pretendere giustizia. La pretende soprattutto il pittbull, condannato a morte per avere ucciso una bambina, nonostante sia stato appositamente addestrato al combattimento. Ma nell'attesa del mattino, qualcosa evolve nei personaggi, secondo un ribaltamento prospettico che mostra la situazione da un punto di vista differente, capace di liberare gli animi dal peso della costrizione". Il buio, la prosa inframmezzata dai canti gregoriani interpretati dalla compagnia teatrale Ex-Novo di Solbiate Arno, le musiche, realizzate appositamente e suonate dal vivo dal gruppo Sistema Solundinuvole, e le carte di Azelio Corni che srotolate in altezza come quinte teatrali e lungo un perimetro che chiude idealmente il pubblico in una gabbia, riusciranno a coinvolgerlo, stimolandone indubbiamente la riflessione, specialmente quando il tutto, alla fine, risulterà più chiaro.
Di base l'affinità concettuale – Le opere di Corni non vogliono essere traduzione o interpretazione visiva dell'arte di Calandra; non lo erano in gennaio, non lo sono adesso. Corni stesso dichiara che "se Castrenze gli avesse chiesto di creare delle scenografie per la pièce, probabilmente non le avrebbe realizzate". Il fatto è che esistono delle affinità di concetto tra l'uno e l'altro artista. Se ne era accorto Bianchini che aveva appunto organizzato la serata a Busto Arsizio, dando inizio ad un sodalizio che Calandra e Corni intendono sviluppare. Lo stesso Corni ravvede nella propria arte delle stringenti somiglianze con quella dello scrittore: "il bianco e il nero delle mie immagini, le griglie, simbolo di costruzione-costrizione umane si allineano perfettamente al messaggio trasmesso da 'Aspettando il mattino'".
Con la speranza nel cuore – "Se c'è il buio in questo luogo, non è detto che non vi sia luce in un altro, se c'è costrizione in questa vita, non è detto che in un'altra non vi siano giustizia e libertà", dichiara Calandra. "Il senso della mia rappresentazione e il messaggio che voglio comunicare", continua l'autore, "si comprende al termine della commedia, quando il pittbull, consapevole della propria vecchiaia, attende rassegnato l'indomani, giorno della sua esecuzione, mentre la"compagna di cella", una giovane cagnetta, apprende che il giorno dopo uscirà dal canile. Si spengono i riflettori su un personaggio per accendersi su un altro: una nuova speranza è là da venire. Il pitbull, intanto, si è fatto mansueto come la cagnetta, mentre questa è diventata coraggiosa e grintosa come il cane da combattimento". La speranza è l'ultima a morire, e prendere la vita con questa prospettiva è il vero messaggio. Messaggio che Calandre lancia anche ai dipendenti della Nuova Stic, entusiasti per l'evento di sabato: dietro la logica della produzione industriale e dietro le figure che vi stanno a capo, possono celarsi aspetti inediti, certamente più umani, e la fabbrica stessa, luogo predisposto alla logica dei numeri e talvolta luogo di sofferenza e costrizione, anche se per una sola serata può farsi teatro dei sentimenti umani e della speranza, insegnando ad alimentarla e a credere in essa.
"Aspettando il mattino"
Rappresentazione teatrale di Castrenze Calandra
con opere di Azelio Corni
sabato 28 giugno 2008
Nuova Stic
Via Giusti, 75
Somma Lombardo (VA)
Inizio ore 21.30
Ingresso su invito
Per info tel. 0331/251524