La casa – Una riflessione contemporanea intorno all'uomo. L'infinitamente grande che ci circonda, l'universo e l'interazione con l'essere umano reso attraverso forme concrete, geometriche, senza mai rappresentare nessuno, ma scegliendo ed eleggendo a simbolo strutture riconoscibili. Una ricerca che Giorgio Bassi, in arte Basfi, persegue da tempo, e che si traduce in creazioni astratte, dove linea e colori si accavallano nello spazio. Opere suggestive che derivano da un precedente approccio figurativo. In mostra alla Prolocomotiva ci saranno infatti lavori su carta, materiale che usava all'inizio e che ha poi lasciato il posto alla tavola, dai soggetti riconoscibili. "Quadri che rappresentano ambienti, la casa prima di tutto" ci dice Basfi. "Essendo su un treno ho pensato di fare una riflessione sulle abitazioni dell'uomo in relazione al viaggio" prosegue l'artista.
Confronto – Case comuni, ma anche abitazioni di popoli lontani come gli iglù degli Eschimesi o luoghi di culto quali le cattedrali. "L'architettura permette di rapportarmi con i diversi ambienti che rispecchiano anche le diversità tra le persone, nasce così il confronto tra culture, religioni" sottolinea Basfi. Nonostante la scelta del figurativo permane nell'artista l'uso materico del colore, che crea masse. "Creo situazioni che nascono da pure vibrazioni, come accade per i ricordi e le sensazioni" dice
Basfi. L'attenzione si focalizza ancora sull'uomo, e sui suoi pensieri. L'artista si immedesima nei pendolari che quotidianamente si recano al lavoro, che salgono sul treno con una destinazione ben determinata, ma che con la mente vagano, magari con la fantasia raggiungono luoghi lontani o sognano altri viaggi.
Proiezione – "L'ambiente rimane sempre un luogo di incontro e scontro tra forze: l'artificiale si insedia negli spazi della natura e lo fa in maniera aggressiva oppure più rispettosa. I colori e la materia si discostano dalla pura rappresentazione del vero per assumere valori e significati più ampi" sottolinea la curatrice, Francesca Antognazza. Un video realizzato dall'artista accompagnerà le opere che rimarranno esposte una settimana. Una proiezione girata da Basfi composta da più immagini spezzate di treni che passano, creando un effetto quasi psichedelico. Il pubblico rimane così disorientato, rivive il frastuono dei pensieri e dello spostamento stesso. Una creazione alternativa che punta a 'viaggiare' con la mente.
Basfi (Giorgio Bassi)
Stop That Train
20/09/2008 – 28/09/2008
Galleria Giudecca 795
Locamotiva di Gavirate
Stazione Nord
Gavirate (Va)
Orari: ven – sab- dom 10:30 12:30 16:30 19:00
Inaugurazione: 20 settembre 2008 oer 18:00
Telefono: 340 0043497
EMail: gbasfi@alice.it
Web: web.mac.com/basfi