Il ripristino del rito – Il Battistero riapre e Sumirago festeggia. Al termine di un lungo lavoro di restauro dei pregevoli affreschi cinquecenteschi, l'edificio sacro intitolato a San Lorenzo torna ad essere nella piena disponibilità della comunità locale. Per gli anziani un tuffo nel passato, un recupero di identità. Per le ultime generazioni una assoluta novità. I vecchi parroci di Sumirago vi officiarono le ultime funzioni religiose non molto oltre cinquant'anni fa. Poi lo spazio caro ai Sumiraghesi venne chiuso, il rito sacro trasferito nel fonte della chiesa adiacente e il luogo costretto alle ingiurie del tempo.
Il benefattore – A distanza di 50 anni, l'intento lodevole di una benefattrice, Maria Antonietta Conti ha voluto compiere un gesto che va ad interessare tutto il paese, pur essendo fatto per ricordare principalmente i propri genitori, mamma Irma e papa Edoardo, sumiraghesi doc, entrambi scomparsi. A loro la dedica dei nuovi restauri, in memoria; al futuro, auspicabilmente, la fruibilità di un luogo dalla lunga storia che ha le sue
origini tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento, quando alla nuova chiesa di San Lorenzo, costruita dalla comunità in sostituzione della precedente e molto più limitata chiesetta di Santa Maria.
L'attesa – Il parroco di Sumirago, Don Roberto, esprime la sua riconoscenza: "E' proprio grazie a questa signora, che è stata battezzata proprio in questa fonte, così come i suoi genitori, che sono stati resi possibili i lavori di restauro. Interventi autorizzati naturalmente dalla Curia e dalla Soprintendenza che ha seguito lo svolgimento di tutte le operazioni. Purtroppo a tutt'oggi non ci sono ancora notizie certe certe sull'autore del ciclo, solo ipotesi di lavoro". "Ma è certo – conclude il parroco, attivo a Sumirago da una decina d'anni – che Sumirago stia attendendo con soddisfazione e gratitudine il giorno della inaugurazione".
L'appuntamento è fissato per domenica 5 alle 11.30, per una messa di inaugurazione e di presentazione del piccolo volumetto stampato per l'occasione, anche questo 'dono' di Maria Antonietta Conti, a cui seguirà un rinfresco presso l'oratorio.