Ecco finalmente la seconda parte del racconto “A rainy day in Belize”, che potete trovare anche nel libro “Un albergo a Mille Stelle”, Aporema Edizioni, disponibile su tutte le piattaforme online e sul sito della casa editrice.
«Vedi, questo è il fiume della vita» mi spiega il rastaman indicando il suo acquarello appena abbozzato, «questa è la montagna sacra per noi popolo dei Garifuna. Veniamo dall’Africa, ci siamo fermati in America Centrale per un po’, ma siamo solo di passaggio. La nostra meta è… altrove.» «Vorrei imparare a dipingere la vita» continuo io, «ma i miei quadri sono astratti, ci sono i colori ma non le forme» e gli mostro delle immagini della mia ultima mostra dallo schermo della macchina fotografica. «È giusto così, ragazzo» ribatte lui dopo aver osservato con attenzione le mie opere. «Questa è la vita come tu la percepisci: colore, energia, improvvisazione! Ricerca le tue radici e continua a viaggiare in avanti. Lungo il tuo cammino ci saranno giornate come oggi, che sembrano non coincidere con ciò che avresti voluto, con quello che ti aspettavi da un dato luogo, in un preciso momento. Son giorni di nuvole che servono per rallentare, respirare, assecondare gli unici ritmi che contano, quelli della natura. Sono momenti invitanti, fatti per afferrare una direzione che forse non avresti preso al volo. Lascia agli altri la fretta inutile del non saper dove andare.» Non aggiungo nulla. Mi basta così. Ringrazio e saluto con un gesto della mano. Prima di proseguire lungo la rotta verso casa, però, mi fermo ancora qualche minuto sul pontile per prendere nota di queste inattese parole. Un grande regalo per la mia anima. Per fortuna il mio taccuino degli appunti non ha bisogno della rete wi-fi.
Caye Caulker, Belize, Caribbean Sea, 8 Gennaio 2014
Ivo Stelluti,
Il Viaggiator Curioso