Santa Caterina è più vicina – Qualche giorno fa, l'inaugurazione del collegamento via lago tra Laveno e l'Eremo di Santa Caterina del Sasso. E settimana scorsa, il taglio del nastro dell'ascensore che permette un accesso facilitato anche per anziani e persone con difficoltà motorie. Se la lunga scalinata, resta la via più suggestiva e caratteristica per raggiungere l'antico e prestigioso edifico, oggi l'accessibilità è garantita anche via battello dall'imbarcadero di Laveno, oltre che da quelli di Arona e di Stresa. Per l'occasione, è stata organizzata la "Crociera d'estate", una traversata, purtroppo non proprio benedetta dal sole, ma in grado di puntare l'attenzione su tutti i mezzi pubblici di trasporto verso l'Eremo.
Chiusi per… restauri – E ora anche il Battistero di San Giovanni, nel cuore della città giardino, si appresta a cadere fra le braccia di chi se ne prenderà cura. Il 20 giugno 2010 sarà una data importante nella storia millenaria dell'edifico: a ridosso dell'estate, prenderanno il via importanti lavori che ne interesseranno la struttura, dal restauro conservativo delle superfici, al
consolidamento delle strutture, all'adeguamento degli impianti e alla nuova pavimentazione. Il progetto, approvato dalla Soprintendenza, arriva dopo oltre cinquant'anni dagli ultimi interventi che interessarono gli affreschi interni e a poco meno di un decennio dalla "rinfrescata esterna" che permise anche di ripulire la scultura del San Giovanni.
Ben otto gli interventi previsti. E l'egida sotto cui si svolgeranno tutti i lavori risponde al nome dell'architetto Gaetano Arricobene. Il primo intervento riguarderà il consolidamento strutturale delle volte in muratura e delle strutture lignee delle coperture. Sarà poi necessaria la rimozione della pavimentazione esistente, per permettere la realizzazione dell'impianto di riscaldamento a pannelli radianti. Per il presbiterio si è individuata, invece, la soluzione di un impianto a battiscopa, che permetta di non rimuovere la pavimentazione in pietra esistente e di predisporre, nel medesimo posto, il nuovo impianto elettrico. L'intervento di restauro conservativo sarà preceduto da una campagna di indagini di approfondimento sulle tecniche esecutive, sul degrado e sui precedenti interventi di restauro. In accordo con le autorità competenti, l'intervento riguarderà tutte le superfici dell'edificio ed in
Maestro della Tomba Fissiraga
particolare gli affreschi, gli intonaci privi di decorazione e gli elementi in cotto e pietra.
Quel Maestro "quasi" senza nome – A livello della decorazione parietale, la parte più complessa risulta essere il presbiterio, caratterizzata da un'incredibile sovrapposizione di dipinti. La parete destra è quella che maggiormente ha conservato una sua organicità: un unico affresco, attribuito al Maestro della Tomba Fissiraga, la occupa quasi per intero. Da ultimo, a completamento degli interventi di consolidamento, saranno perfezionati gli impianti elettrico e di illuminazione seguendo il principio d'imitazione della luminosità naturale delle chiese.
Circa 1 milione di euro. È questa la cifra che la Parrocchia si troverà ad affrontare. L'intervento è stato suddiviso in due lotti funzionali, vista la necessità di sottoporre il progetto alla richiesta di finanziamenti, sia pubblici che privati. Fondamentali per il sostegno dell'iniziativa sono i contributi. La Parrocchia di San Vittore ha già ottenuto l'approvazione, nel 2009, di un finanziamento a valere sul Fondo di Rotazione per il sostegno a soggetti che operano in campo culturale. Diverso il caso del campanile della Basilica, per il quale esiste un progetto di ripristino ma mancano ancora i fondi necessari a dare il via ai lavori.