Una mostra che dura tre settimane, fino al 3 giugno, ma che potrebbe diventare in prospettiva una raccolta permanente, custodita nella preziosa Sala dei Tini del Municipio di Besozzo, in funzionali ed estetiche vetrine.
E' quello chesi auspicano la municipalità e la comunità dei Besozzesi a partire da sabato 12 quando verrà inaugurata la mostra "Geologia, paleontologia e archeologia nella raccolta di Riccardo Lodovico Brunella" che raccoglie solo una minima parte della ingente e preziosa collezione archeologica, paleontologica, fossile appartenuta ad una vera e propria eminenza locale, quel Brunella, che nella sua lunga vita di studioso ebbe modo di occuparsi di archeologia, di storia, nonché diventare uno dei collezionisti più raffinati nel terreno dell'antico.
Realizzata ed autorizzata dalla Sovrintendenza archeologica, che ha approvato la scelta, le modalità espositive in vetrine create per l'occasione, la mostra è a cura di Maryse Ribolzi, archivista del comune di Besozzo e dallo storico Marco Tamborini che ha messo in luce la qualità autoctona dei reperti collezioni da Brunella, originari per lo più da scavi svolti tra Angera, Besozzo, Brebbia, Malgesso, Cardana e Bregano.
Una ingente raccolta quella di Brunella, che tra gli altri incarichi ebbe anche quello, a partire dal 1928, all'età di quarant'anni, la nomina di Ispettore onorario dei monumenti della zona. In quella qualità ebbe il merito di scoprire all'interno della grotta Marella del Campo dei Fiori i resti dell'Ursus spelaus. Trovò modo, già oltre i 70, di dedicare un sicuro e rigoroso volume di ricerca storica proprio al suo comune natale, Besozzo.
Studioso e benefattore. Alla sua morte, avvenuta nel 1985, ormai novantasettenne, la sua collezione fin lì custodita nella propria abitazione venne donata al Comune. Ci sono voluti un po' di anni per vederla. Ci vorrà ancora un po' di tempo, perché il rimanente lavoro di catalogazione scientifica possa dirsi completato e che da questo assaggio di mostra di possa tendere ad una esposizione duratura e stabile nel ricordo di chi tenacemente l'ha consolidata e conservata nel tempo.