Una locandina intrigante (in grado di mescolare l'idea di classicità e di modernità), un allestimento semplice ed efficace (ad alto tasso didattico) e una serie di pezzi da non perdere. Davvero suggeriamo una visita alla mostra che il MIDeC di Cerro di Laveno Mombello dedica ad Angelo Biancini.
In mostra, scatole in terraglia decorate a smalto, sinuose figure allegoriche, candelieri e porta cenere dalle forme modernissime, reggilibri dai contorni dorici, severi piatti che sono sculture essenziali e viceversa. Ma soprattutto, il pubblico può visionare dal vivo una serie di stampi che spiegano bene il processo industriale ed artistico che permetteva al progetto creativo di diventare manufatto di moderno design. La mostra, intitolata "Angelo Biancini. La classicità nella ceramica d'arte. Le opere prodotte a Laveno" è stata organizzata in collaborazione con l'A.N.A.C. Associazione Nazionale Amici della Ceramica delegazione di Varese.
Segnaliamo anche una preziosa serie di piccole formelle e tondi modellati in bassorilievo a tema religioso (troneggia un Presepe datato 1938, color nero metallizzato). E un curioso gioco di confronti piccolo-grande: vicino ai vasi di dimensioni quasi ciclopiche, fanno capolino piccole sculture in terraglia forte che ritraggono creature marine.
Maria Grazia Spirito, conservatore del Museo scrive in catalogo: "Biancini lavorò a fianco di Guido Andlovitz, alla Direzione Artistica della SCI, per un periodo in verità relativamente breve, dal 1936 al 1940, in età dunque giovanile, data l'età di nemmeno trent'anni. Proprio per la freschezza ispirativa della sua giovane età, Biancini venne d'altronde chiamato dalla SCI a rinnovare la produzione corrente dell'azienda di Laveno e il suo lavoro spaziò dai piccoli oggetti decorativi per la casa, riprodotti in serie, a ritratti e sculture monumentali riservate a famiglie facoltose e quindi riprodotte in numero limitato; opere comunque sempre ispirate ad una modernità assai più spesso verista ed espressionista che riconducibile a certo "avanguardismo" di quegli anni. Le sculture ceramiche che Biancini ha eseguito per le fabbriche di Laveno, pur rifacendosi agli stilemi della classicità, sono spesso soggetti umili e popolari indagati con acume quasi psicologico. Egli riesce infatti a ritrarre nelle sue figure espressioni emozionali impercettibili capaci però di trasmette forza e tensione. Altro aspetto caratteristico delle sculture ceramiche di Biancini è il colore, questo colore sempre ad unica tinta, ma realizzato con smalti che producono in fase di cottura variazioni di tono o colature o ancora effetti di cristallizzazione che diventano essi stessi materia con straordinari risultati estetici. È forse per questa sua sensibilità raffinata, ma discreta, che il processo di assegnazione a Biancini della posizione che gli compete nella storia della scultura italiana del secolo appena scorso è stato più lento che non per altri artisti dalla personalità magari più esuberante".
Angelo Biancini
La classicità nella ceramica d'arte. Le opere prodotte a Laveno
Dal 20 luglio al 20 ottobre 2013
Laveno, MIDeC – Museo Internazionale Design Ceramico, via Lungolago Perabò, 5
Orari: lunedì chiuso
martedì dalle 10.00 alle 12.30
da mercoledì a domenica: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
da giugno a settembre:
sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Info: tel. 0332 625551
segreteria@midec.org
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