"Conoscere la propria storia per vivere meglio il presente": è stato questo lo spirito con cui, nel 2007, si sono mossi i necessari lavori di restauro nella chiesa di Santa Maria Assunta in Binago, ultima tappa di una chiesa tanto amata da tutti i binaghesi ma mai sufficientemente valorizzata. Antica parrocchiale di Binago, la piccola chiesa si affaccia su un sagrato in ciottolato dalle dimensioni contenute e presenta uno schema architettonico molto semplice tipico delle chiese in stile romanico. L'aspetto di maggior interesse della chiesa di S. Maria è costituito naturalmente dagli affreschi che ne ornano le pareti interne e che i recenti restauri hanno pulito, consolidato e restituito ad una lettura più chiara. Caratteristica peculiare della decorazione pittorica di S. Maria, databile tra XIV e XV secolo, risiede nel fatto che essa è costituita da affreschi indipendenti tra loro, commissionati cioè da singoli committenti senza evidentemente la preoccupazione di dare uniformità all'ornato pittorico. Il risultato di questo mecenatismo religioso è una vera e propria proliferazione di immagini della Madonna e di Santi, ripetute talvolta in più versioni diverse.
Appena entrato, il visitatore potrà ammirare sulla parete sinistra un trittico inserito in una finta cornice con la Madonna in trono col Bambino tra S. Lucia e S. Caterina d'Alessandria. Immediatamente alla destra di questo trittico sono state aggiunte le figure di quattro dame inginocchiate in venerazione, una di loro in abiti più sontuosi.
Lo sguardo corre veloce lungo le pareti soffermandosi sui santi della tradizione come S. Sebastiano, S. Rocco, S. Bartolomeo, fino ad arrivare al presbiterio dove viene
catturato dal dipinto forse più ricco e complesso della chiesa, la Crocifissione affiancata da due riquadri con l'Annunciazione. Questa collocazione non è affatto casuale ma sottolinea maggiormente il mistero dell'incarnazione e morte di Cristo.
Nonostante la qualità talvolta modesta delle immagini e il fatto che la pellicola pittorica abbia subito perdite irrecuperabili, gli affreschi di S. Maria costituiscono sicuramente un documento davvero utile per stabilire rapporti e confronti significativi con la produzione pittorica di area varesina. Ricerche e nuove proposte attributive e di datazione sono state ben esposte dalla prof.ssa Anna Maria Ferrari nel libro monografico pubblicato a cura della Pro Loco di Binago e che contribuisce ad incrementare la bibliografia relativa alla storia locale. Ciò che di interessante emerge è la presenza di botteghe presenti sul territorio varesino che contribuiscono ad inserire Binago in un contesto davvero "provinciale".
Fino ad oggi gli interventi che hanno interessato l'edificio non si sono mai avvalsi di assaggi di tipo archeologico, fondamentali invece per chiarire questioni storiche ancora aperte: l'auspicio è sicuramente quello di proseguire nella ricerca con nuovi ed approfonditi scandagli.