Busto Arsizio – Non si può non restare affascinati da questa tendenza che forse, tra tutte, è quella che ha le origini più romantiche. Spontaneità e niente regole contraddistinguono lo stile boho che si riconosce dal tocco armoniosamente wild che abbina tra loro colori e epoche differenti, indumenti, accessori e texture di diversa provenienza all’insegna di una creatività libera, rilassata e mai banale.
Alle origini era la ribellione
Lo stile boho fa la sua comparsa nella Francia del secondo Impero, nel quartiere latino. Nasce come reazione al sistema di regole stabilite e imposte dalla borghesia capitalista di quell’epoca. Artisti, intellettuali e scrittori si ispirano ai valori e allo stile di vita dei nomadi provenienti dall’ Europa orientale, e più precisamente dalla Boemia. Una ribellione, ma anche una scelta dettata dalla necessità e dalle difficoltà economiche degli artisti che verso la metà del diciannovesimo passeranno il testimone ai loro colleghi Romantici. Lo spirito boheme con il suo tocco rustico e artigianale ritornerà più vivo che mai negli anni Sessanta, con i giovani di allora protagonisti delle proteste contro la guerra e della nuova spinta ecologista portata alla ribalta dal movimento hippie. Pensare boho significa avere davanti agli occhi l’indimenticabile concerto di Woodstock, l’equivalente del Coachella per i millennial, che ha segnato un’epoca diventandone un’icona. Oggi, dopo che molti artisti lo hanno adottato come stile di vita ha una nuova connotazione più chic e glamour, decisamente meno naif di quella hippie degli anni Settanta.
Il boho chic degli anni duemila
Kate Moss e Senna Miller furono le pioniere di questa tendenza sin da quando iniziarono a portare stivali scamosciati, cappelli da cowboy e a vestirsi con abiti larghi e svolazzanti mettendosi a tracolla borse oversize mentre facevano sfoggio di gioielli etnici. Il termine boho chic nasce proprio negli anni Duemila quando diventa un trend nell’ambito della moda contagiando di lì a poco anche il mondo dell’arredamento. Suggestioni etniche si mescolano a elementi mutuati dello stile Far West, con immancabili richiami al mondo hippie; un trionfo di colori e fantasia dove non esistono regole precise ed è possibile dare libero sfogo alla creatività di ciascuno: parola d’ordine mix and match per mescolare tra loro materiali e ispirazioni in modo assolutamente originale. Una casa in stile boho chic racconta una storia, la storia di chi ci vive, ne esprime la personalità, è calda ed accogliente, piena di ricordi e di colori. Nel mondo boho il nero è bandito, così come tulle, paillettes e glitter che lasciano il posto a pietre colorate, frange e lacci. Celebrato ancora in tutto il mondo anche con eventi dedicati, il boho è uno stile che attraversa la Storia e sembra non passare mai di moda, probabilmente perché capace di parlare in modo trasversale a culture diverse tra loro mettendole armoniosamente in relazione.
M. Giovanna Massironi