Milano – Ogni navigazione necessita di soste affinché l’annullamento della percorrenza permetta di ricostruire il tragitto compiuto aprendo spazi alla memoria al fine di coniugare passato e presente.
Tali intenzioni pare proporre Braco Dimitrijevic (Serajevo 1948) con la personale “Traveling to post story” , a cura di Danilo Eccher, in corso presso M77Gallery, attraverso l’installazione composta da una serie di barche le cui vele ritraggono i volti di artisti e intellettuali quali Malevic, Tesla, Goncharova e ModIgliani.
I loro sguardi pongono interrogativi, coniugano ricordi ed emozioni sia individuali sia legati alle oggettive condizioni storiche di ognuno di quei personaggi, tratteggiando equilibri di appartenenza all’un tempo singolari e universali.
Altri volti, altri sguardi animano “Balkan Walzer”: grandi musicisti con visi lacerati da colpi di picconi la cui azione ha lasciato tracce indelebili tali da definire spazialità inconsce e insondabili alfine rese sostenibili dalla vivacità cromatica di peperoncini rossi di piccante vitalità.
Poi tutto esplode; l’istintività prende il sopravvento, gli equilibri esistenziali tra forme animali reggono attorno alla linea sottile che anima i riflessi primordiali in giustapposizione con opere d’arte pongono domande fondamentali inerente alla creatività di un artista: quanto l’istintività spazia all’interno di un’opera d’arte ?
Braco Dimitrijevic – “Traveling to Post History” – M77 Gallery. Via Mecenate 77. Fino al28 settembre. Orari: martedì-sabato 11-19 Mauro Bianchini