Sono trascorsi più di quarant'anni da quando Palazzo Citterio venne acquistato dallo Stato (1972). Quarant'anni in cui questo edificio settecentesco, sito in via Brera 12/14, ne ha passate di cotte e di crude: progetti iniziati poi sospesi, realizzazioni parziali, interruzioni di lavori; insomma, l'idea del suo recupero sembrava un miraggio. Ora, finalmente, le cose si stanno mettendo nel verso giusto. Dopo lo stanziamento di 23 milioni di euro per il progetto della "Grande Brera" anche il restauro di Palazzo Citterio sta diventando una realtà. Si è cercato di fare le cose alla luce del sole. Un bando europeo per l'assegnazione dei lavori ha già individuato le tredici aziende finaliste. Il tutto sta avvenendo nella massima trasparenza che, di questi tempi, è estremamente importante. Ci sono parametri importanti quali il rispetto del tetto di spesa, il controllo dei tempi, la cantierabilità a cui le aziende in gara devono adeguarsi. E dal 21 gennaio fino al 6 febbraio tutti i progetti saranno gratuitamente visibili presso i saloni della Triennale in viale Alemagna al 6. Mostra questa che sarà ripetuta al Maxxi di Roma dal 6 al 30 marzo.
Non dimentichiamo che per Palazzo Citterio vi è già un progetto di massima che prevede la separazione tra una zona destinata alle collezioni permanenti che arriveranno da Brera e una a quelle temporanee, oltre al recupero del collegamento con l'Orto Botanico che potrà in tal modo essere valorizzato. Il compito delle aziende che si sono presentate al bando non è stato facile. Occorreva, infatti, rivisitare l'impianto settecentesco del palazzo, tenendo conto delle decorazioni e degli stucchi ottocenteschi,
armonizzandolo con le zone in cui appare il cemento nell'intervento di restyling di Stirling degli anni Settanta. Tra i progetti più votati, Research Research Consorzio Stabile (progettista Amerigo Restucci); Carron (progettista AMDL Michele de Lucchi); SAC spa (progettista Enrico Gai ed Elisabetta Fabbri), si possono apprezzare soluzioni particolarmente interessanti e utili a rilanciare un edificio che in futuro rappresenterà un ruolo significativo nell'ambito del più ampio progetto della Grande Brera.
Qualche altra nota tecnica. Il progetto preliminare è stato redatto dagli architetti Alberto Artioli e Anna Maria Terafina. La Commissione, composta da cinque membri (dirigenti e funzionari del Mibact), era presieduta da Margherita Guccione, tra l'altro direttore del MAXXI. Skira ha realizzato un libro che illustra i progetti che concorrono alla gara dal titolo "Palazzo Citterio. Progetti in mostra", 22 euro.