Andrea CampaneAndrea Campane

Andrea Campane senza peli sulla lingua. Si siede sulla poltrona degli studi di La6 Tv e, alla nostra prima domanda, non risparmia le critiche ai varesini che si occupano di cultura. La definisce "sindrome degli orticelli", un modo per far perdere alla nostra città interessanti occasioni di cooperazione in vista di una sinergia che, certamente, sarebbe più proficua.
Una considerazione che certo non passa inosservata, soprattutto se si pensa che è lo stesso Dirigente dei Servizi Culturali a parlare. Si dice il peccato, ma non il peccatore, ma è facile farsi un'idea delle Associazioni e degli "orticelli" che, al posto di darsi una mano, sembrano realizzarsi nel farsi vicendevolmente lo sgambetto.
L'intera intervista video ad Andrea Campane andrà in onda domenica 13 dicembre alle ore 20,45 su La6 Tv. Ecco di seguito, qualche anticipazione della lunga intervista rilasciataci.

Quale momento culturale vive oggi la città di Varese?


"Varese è una città con grandi e interessanti potenzialità, sia sul piano della produzione che dell'ideazione di iniziative culturali, di spettacolo e di mostre in generale, ma che deve ancora liberarsi dalla sindrome degli orticelli, cioè deve far diventare capaci di essere squadra tutte le realtà culturali presenti e che agiscono sul territorio. Magari, anche solo perdendo un pochino di individualità e visibilità, in favore di un risultato più soddisfacente per l'intera collettività. Non è facile perchè non è un passaggio che può essere imposto dalla mano pubblica (che non ha le forze economiche per farlo e nemmeno la volontà), perchè comunque certe spinte devono nascere in autonomia dall'associazionismo. Molto spesso, l'associazionismo fa fatica nel fare gruppo. Per fare un vero salto di qualità, però,  bisogna fare squadra: è la cosa migliore. Ci sono nella tradizione, ma anche tra le novità, iniziative interessanti di spessore e qualità anche a livello nazionale; ce ne sono altre che avrebbero potenzialità e che, forse, cresceranno ma solo se riuscirà a fare gruppo."

Campane durante l'intervistaUn estratto dalla trasmissione di La6 Tv "Info@cultura"

Quali sono le iniziative ad ampio respiro, quindi? 
"Io credo che tutto il lavoro che è stato fatto sul territorio della città di Varese e in quello provinciale sulla promozione del libro e della lettura sia un lavoro di grande interesse. Ovviamente, come sempre accade, alcuni anni con momenti di alta qualità e altri momenti più difficili, ma questo è poco rilevante. Grande professionalità è cresciuta in questo settore, grandi iniziative sono state fatte, grande parcellizzazione c'è, aimè. Questa non è una questione definita in senso assoluto negativo, anzi è apprezzabile ed è apprezzato lo sforzo che il singolo o l'associazione fanno, ma manca proprio il passo ulteriore, che è quello di dire "rinuncio a un pezzettino della mia individualità, della mia creatività e le metto insieme all'altro, e all'altro ancora". Così, secondo la famosa teoria, dovremmo produrre un risultato che è maggiore della somma delle singole componenti."

L'intervista prosegue, poi, con dichiarazioni sul teatro di Varese, per il quale Campane realisticamente non crede che si possa vedere il cantiere prendere il via nel prossimo anno: i tempi legislativa e della macchina pubblica sono ben più lunghi, secondo il Dirigente dei Servizi Culturali.
Una parola anche per l'avvicendamento ai vertici di uno degli spazi espositivi storici della città, quello di Sala Veratti, e sull'argomento anche qualche interessante e "sinergica" novità.
Non perdete, quindi, la trasmissione "Info@cultura" su La6 Tv.