Russi in terra svizzera – La terra elvetica può fregiarsi ancora una volta di un prestito e di una rassegna devvero unici. Per la terza volta la Fondazione Pierre Gianadda ha il grande privilegio di esporre un'antologia di icone russe proveniente dalla Galleria nazionale Tretiakov di Mosca. Sono ben 64 i capolavori d'arte che compongono la mostra aperta al pubblico fino a giugno. Ancora una volta al centro si troveranno i temi tradizionali dell'Antico e del Nuovo Testamento, così come i dottori della Chiesa e gli Apostoli. Spazio particolare è riservato ai pittori che hanno segnato quest'arte religiosa ed in particolare il Maestro Denis e Andrej Rublev.
Nel solco della tradizione – Un appuntamento, quello alla Fondazione Gianadda, che si è andato consolidando negli anni. Nel 1998, con «Le icone russe», si sono potuti scoprire i temi cristiani del racconto veterotestamentario. Due anni dopo, con «I santi russi», l'attenzione veniva focalizzata su personaggi di rilievo, beati e santi, vero specchio della storia russa vista attraverso le vicende di eroi e martiri.
"Nell'arte c'è l'elemento della preveggenza. Dostoevskij
svela al lettore il caos là dove il lettore non l'aveva ancora notato. Per questo Dostoevskij è un profeta. E ogni arte, la poesia in particolare, è legata alla profezia". Sono parole di Dmitrij S. Lichacev che nel suo volume "Le radici dell'arte russa. Dal Medioevo alle Avanguardie" traccia un'ampia panoramica delle arti – non solo figurative – del mondo russo, restituendo vivide immagini legate alle tradizioni del folcklore e alle grandi feste dell'anno liturgico ortodosso o agli espisodi della vita dei santi o alle scene dell'Antico Testamento.
Mani umane e mani divine – La più antica icona esposta nella mostra data al XIV secolo e rappresenta Il Santo Volto. Si tratta di un'immagine acheropita ossia, secondo quanto tramanda la tradizione, non fatta da mano d'uomo ma lasciata miracolosamente da Cristo impressa sul sudario con cui la Veronica gli asciuga il volto durante la salita al Calvario. Alcune scene dell'Antico Testamento prefigurano ed introducono alla vita di Gesù evocata in numerose immagini. La panoramica d'arte copre un periodo storico che va dal XIV al XVII secolo e si situa nel cuore dello stile bizantino e della spiritualità ortodossa. Per i maestri antichi, inoltre, la pittura, o come si dice in russo "la scrittura" dell'icona è una creazione sottomessa a manuali e codici, cui i pittori di icone sono strettamente tenuti. Nelle tavole, ogni atteggiamento del corpo, ogni gesto delle mani, ogni abito, ogni colore, ogni drappeggio ed edificio rappresentato hanno un significato preciso. Le immagini non si limitano a raffigurare un personaggio o un avvenimento sacro, ma danno un'interpretazione simbolica conforme ai pensieri dei Padri della Chiesa.
Immagini Sante. Il Maestro Denis, Rublev e gli altri
A cura di: Nadejda Bekeneva
fino al 13 giugno 2010
Fondation Pierre Gianadda
Martigny – CH
Tel. (+41) 27 7223978 – 031 269393