del Caravaggio
Più che una corrente un'impronta, fatta di luci, verità e ombre. È questo ciò che la mostra «L'impronta di Caravaggio», recentemente inaugurata a Campione d'Italia presso la Galleria civica San Zenone, nell'ex chiesa adiacente al municipio, cerca di suggerire con otto inediti quadri di pittori conosciuti e anonimi, provenienti da diverse collezioni private. Un "marchio", quello di Michelangelo Merisi (Milano, 1571 – Porto Ercole, 1610) detto il Caravaggio, difficile da superare, più "facile" forse da (in)seguire e imitare. Da Artemisia Gentileschi a Francesco Boneri, noto come Cecco del Caravaggio, fino a Hendrick ter Brugghen, a Battistello Caracciolo e al celeberrimo Spagnoletto (il più affine al grande pittore milanese per indole e abilità), l'ascendente e lo stile di questa personalità – eccezionale e ombrosa quanto i suoi quadri – hanno dato vita ad un'ampia schiera di seguaci, ribattezzati dagli studiosi i "Caravaggeschi".
Atmosfere particolarmente cupe e tetre esplorano la densità fisica delle cose regalando picchi di straordinaria maestria. Dalla copia dell'«Incredulità di San Tommaso» del Caravaggio, opera di un autore anonimo, al «Concerto campestre» di Pietro Paolini (1603-1681). Spicca fra tutti il malinconico «Ecce homo» di Bartolomeo Manfredi (1582-1622), affiancato per l'occasione dal «Sant'Ilarione» di Giusto Fiammingo, dalla copia da Simon Vouet (1590-1649) dell'«Angelo coi dadi e la tunica», eseguita probabilmente da un pittore napoletano, dal «San Girolamo» di Carlo Sellitto (1581-1614) e dal «San Luca Evangelista», realizzato da un pittore spagnolo del XVII secolo. Chiude l'esposizione il «Giasone e il Drago» di Salvator Rosa (1615-1673), personaggio alquanto ribelle, neppure lui immune al fascino della lezione caravaggesca e sostenitore della famosa Accademia fiorentina dei Percossi, la quale, segnata dalla talentuosa presenza dell'esoterico napoletano, influenzò a sua volta il linguaggio pittorico di molti altri artisti della zona.
L'impronta di Caravaggio
Galleria Civica San Zenone
Piazzale Maestri Campionesi, Campione d'Italia (CO)
Fino al 21 agosto
A cura di Luigi Coiro
Orari: da martedì a giovedì dalle 16.00 alle 20.00;
venerdì-sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 22.00