In questa occasione daremo la parola a Giancarlo Langini, Consigliere della Proloco di Luvinate, che ha curato la gestione delle operazioni di ricollocamento:
"Come anticipato, oggi è stato ricollocato nella sua posizione originale la scultura di Edoardo Caravati nota come "Sass dul Signur". La statua, dopo le operazioni di restauro seguite alle rotture dello scorso inverno, si trova ora al suo posto a circa 800 m. di quota sul sentiero che da Luvinate porta al Campo dei Fiori. Detto sentiero è intitolato a Nildo Dal Zotto, per tanti anni presidente della Proloco di Luvinate e grande propugnatore della competizione podistica "Scarpone Luvinatese", che proprio su questo tracciato si svolge ogni 1° maggio, da 49 anni. La prossima, tra poco meno di un mese, sarà la cinquantesima edizione.
"L'operazione di ripristino è stata portata a termine dalla Proloco di Luvinate con la collaborazione e la supervisione della restauratrice, Ilaria Zen, e con l'aiuto del marito e di alcuni amici, i quali vorrei ringraziare a nome della Proloco. Spontaneamente hanno "abbracciato" la causa del "Sass dul Signur", per puro amore della storia e dei luoghi, fornendo non solo l'indispensabile supporto tecnico (l'operazione di restauro è stata fatta ad opera d'arte, nel rispetto delle caratteristiche dell'opera e del materiale; la rottura del braccio della croce è stata riparata in modo perfetto e robusto, lo stesso dicasi per l'installazione), ma anche un determinante aiuto per l'operazione di ricollocamento.
Cosa rappresenta questo intervento, è da intendersi come un evento isolato o vuole rappresentare l'inizio di un percorso di valorizzazione dell'intero corpus scultoreo delle opere di Caravati ?
"Al momento è prevista l'istallazione al Sass dul Signur di una targa che ricordi l'autore e ne riporti una breve descrizione della vita e delle opere. Nel 2004 è stata stampata dalla Proloco e dal comune di Luvinate una pubblicazione, esaurita da tempo, dedicata al Caravati e a Guido Bertini, conosciuto e apprezzato pittore e scrittore (gustosissime le sue commedie dialettali) che pure visse e morì a Luvinate. In quella pubblicazione cercammo di fare un inventario esauriente dei lavori del Caravati, non solo al Campo dei Fiori, ma anche in Germania, nella zona della Foresta Nera, dove il Caravati visse e lavorò agli inizi del ‘900. Credo che si dovrebbe allargare la ricerca, per esempio alla zona recintata della stazione militare di telecomunicazioni, posta in prossimità del piazzale del cannone ed in altre zone con affioramenti rocciosi, soprattutto sul versante sud del Campo dei Fiori. Sempre in quella zona si dovrebbe intervenire per mettere in sicurezza il crocefisso con le tre Marie che
rischia di crollare con il muro di sostegno di una parte del piazzale del cannone."
Ci saranno a breve o nell'immediato futuro visite guidate alle sculture del Campo dei Fiori ?
"Le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Campo dei Fiori) organizzano tutti gli anni una escursione guidata alla scoperta delle opere del Caravati. Nel corso dell'escursione di quest'anno che si è svolta in data 16 marzo, sembra sia stata individuata una incisione riconducibile al Caravati nella valle del Ceppone, come riferitomi da alcune GEV, sulla quale si dovrà indagare."
Quale può essere la "ricetta" per rimettere al centro del discorso la cultura nostrana ?
"Non so se esista una ricetta. Quel che mi sento di dire è che forse ci sono degli errori da evitare. Il principale è che la cultura e la sua divulgazione diventino monopolio degli accademici e , peggio, dei politici. Gli uni tendono a crogiolarsi nel loro sapere, a far calare la conoscenza dall'alto, spesso in maniera assolutamente ermetica alla gente comune. Gli altri normalmente ne approfittano per soli motivi di visibilità e di marketing personale, o per soffiare sul fuoco delle tradizioni e delle proprie radici, magari in contrapposizione ad altre culture, ed altre amenità simili. Qui parliamo di cultura materiale, di uomini che hanno vissuto, amato, sofferto e lavorato a stretto contatto con la natura, che l'hanno rispettata e conservata e hanno lasciato tracce in armonia con essa.
La "cultura nostrana" non può prescindere dalla sua collocazione territoriale e per apprezzarla occorre visitarla con i tempi e gli strumenti naturali, a piedi, con il viaggio lento dentro la natura e le cose, non solo come attività per il tempo libero, ma come vero e proprio stile di vita."
Contatti:
GEV (Guardie Ecologiche Volontarie del Parco Campo dei Fiori)
Pro Loco di Luvinate www.prolocoluvinate.it