Brescia – “Una voce riconoscibile nel silenzio. La pittura di Carlo Bugada” è il titolo della mostra in apertura dal 1° marzo alla Galleria di SpazioAref.
“Dopo l’imposizione pur non esplicita del ‘ritorno all’ordine’, alcuni operatori d’arte probabilmente meno attratti dal regime, ritornano a un’iconografia attenta alle piccole cose, a una ‘semplicità contemplativa’, alla celebrazione degli ambienti privati, degli interni, delle figure familiari, e alla terra, sia nella dimensione umile delle periferie urbane che della campagna. Bugada rifacendosi a un chiarismo quasi indolente, diviene un poeta della terra dipingendo lo spazio in forme trascendenti, non in una dimensione pittorica tesa soltanto a inventare una tridimensionalità, ma come il luogo ‘della solitudine e del silenzio’; il pittore si confronta con le cose e il ‘tempo della memoria’, in un rifarsi non solo formale e arcaico alla ricerca metafisica.
È stato scritto che la pittura di Bugada si sviluppa coerentemente in composizioni codificate da partiture ispirate all’assoluta semplicità contemplativa, quasi d’ispirazione morandiana, in cui il tratto pittorico è ruvido e riassuntivo, le ombre sono anch’esse rapporti di luce e la pennellata è colma di pigmento e stesa in tocchi densi e unici. La forma delle cose sembra tendere a un distacco dal disegno sottostante, pur mantenendo una vibratile struttura ed è una separazione che riecheggia quella esistenziale del pittore, che orienta la propria vita in un raccoglimento nella provincia, lontana dal polo milanese della formazione accademica e del confronto artistico. Guardando i suoi quadri si avverte un certo realismo greve, silenzioso e immobile, aggettivi che non fungono da elementi contradditori con gli scopi dell’artista di rappresentare comunque figure e aspetti dell’esistente. Bugada, un poeta segreto che assegna alle cose ordinarie una luce calma e composta, come spesso s’incarica di fare l’arte, esprime in modo allusivo un distacco da una realtà – quella del ventennio – nemica dell’umanità” (Roberto Ferrari).
Cenni biografici
Carlo Bugada nasce a Cremona nel dicembre del 1903 da una facoltosa famiglia di agricoltori. Dopo gli studi classici frequenta l’Istituto statale d’arte “Toschi” di Parma e poi l’Accademia di Brera, dove si diploma nel1927, sotto la guida del pittore Ambrogio Alciati. Suoi compagni d’accademia sono De Rocchi, Usellini, Moro e Cristoforo De Amicis. Tornato a Cremona collabora con gli artisti locali e con loro istituisce la sezione cremonese del Sindacato regionale di belle arti. La Permanente di Milano nel 1975 gli dedica una grande retrospettiva con scritti di De Grada, Elda Fezzi, Mario Monteverdi. La Galleria d’arte moderna di Gazoldo degli Ippoliti nel 1996 allestisce una mostra antologica a cura di Mauro Corradini e viene pubblicato un catalogo con scritti di Rossana Bossaglia, Elda Fezzi, Alfredo Puerari e Corradini. A Brescia Bugada esporrà solo nella Galleria San Benedetto presentato da Raffaele De Grada. L’artista muore a Milano nel 1974.
L’esposizione rimarrà in calendario sino al 1° marzo nei seguenti orari: giovedì – domenica 16 – 19.30. Ingresso libero