E’ dialogo aperto tra superficie piana e tridimensionalità ne “La pittura come fisicità del pensiero” in corso presso A Arte Invernizzi, quale omaggio a Carlo Ciussi (Udine !930 – 2012), con un insieme di opere che abbracciano un arco temporale compreso tra gli anni Sessanta e Settanta, sino agli anni Novanta.
Le prime, esposte al primo piano della galleria, delineano aperture spaziali dove le trame geometriche frammentano parte della loro essenza fluttuando verso le parti estreme della tela, su sfondi a volte ben distinti spazialmente, a volte di indefinita permeanza con movimenti di segno la cui presenza tende alla composizione di alfabeti creati da trame dall’ incidenza primordiale, quasi fossero graffiti rupestri.
Verso la fine degli anni ’80 e per tutto il decennio seguente, Ciussi sente la necessità di agire nello spazio attraverso la tridimensionalità.
Nello spazio inferiore della galleria compaiono le “Colonne”, strutturate in modo da permettere percorrenza, così come nella “Struttura a cinque elementi” (210 x 700 cm).
In entrambe i lavori il segno assume cadenze frenetiche inseguendosi e sovrapponendosi a definire come la razionalità non sia disgiunta da esecutivi atti liberatori con flussi tonali appena accennati in esemplare equilibrio tra il finito del tratto e l’infinito degli sfondi.
Carlo Ciussi _ “La pittura come fisicità del pensiero”
Milano, A Arte Invernizzi, Via Domenico Scarlatti 12
Fino al 6 aprile
lunedì – venerdì 10-13/15-19
Mauro Bianchini