Arriva nella nostra redazione l'opera intera di Carluccio Nava: ed è una gioia grande ricevere tra le mani i ricordi di una vita, i frammenti d'arte di un autore che ha votato sè stesso alla pittura. Riceviamo, direttamente dalle mani della moglie, i carteggi e i raccoglitori con fotografie, ritagli di giornale e scritti autografi di Carluccio Nava, un uomo nato pittore e protagonista della prossima esposizione del Palazzo Comunale di Cavaria con Premezzo che aprirà sabato 10 aprile.
Nei taccuini e nei faldoni gentilmente prestatici dalla moglie di Carluccio, si sfogliano le tappe più felici ed ispirate del pittore, allievo di Guttuso e morto nel 2001. Tanti i critici e gli appassionati d'arte che hanno scritto di lui, a partire dalle pagine piene di amicizia e di stima di Elio Bertozzi, Raffaele De Grada, Leo Spaventa Filippi solo per citarne qualcuno.
Cogliere la vita quotidiana – Il mercato nella piazza del paese, un vecchio macinino rosso, le pettegole beghine, tre vecchi che giocano a carte. Per Carluccio, "Il gioco delle carte", uno dei soggetti più ricorrenti, non era solo
"Come é corta quella gonna…"
un ricordo di una giovinezza vissuta e trascorsa in una tabaccheria a Verbania, che lui ironicamente definiva il "suo studio" e che fungeva da luogo d'incontro tra la gente di ogni ceto sociale, ma il desiderio concreto di cogliere e di vivere i fatti e le emozioni reali di quel mondo semplice, schietto, forse un po' brutale ma privo di quella patina superficiale ipocrita e di facciata. Un mondo autentico ed incantevole nella sua genuina bellezza.
"Non staremo a scomodare scultori, poeti e quanto altro di "artistico" le vaghe onde hanno saputo dare. Certo il Nava sarebbe stato il miglior cantore della vita quotidiana così come un Piero Chiara sapeva illustrare. Certo occorre un pizzico di fantasia e soprattutto il grande balzo che fa sì che una nonna di casa nostra diventi nonna di casa altrui. Nava lo sapeva fare, Chiara altrettanto. E così la vita di ogni giorno diventa un
girotondo di oggetti e uomini coi quali scherzare e soprattutto ragionare". Così scriverva Giancarlo Angeleri in una mostra organizzata a Saltrio nel 2002.
Dietro la maschera – La mostra di Cavaria con Premezzo raccoglie un'antologia della ricca produzione di Nava, una raccolta di opere coagulatesi negli anni, nate da un linguaggio figurativo saldamente ancorato al colore, venute alla luce come su una scenografia teatrale. Ed è proprio il magico mondo del teatro, l'altra componente principale delle opere di Carluccio: da certi buffi visi paesani sorpresi in gesti quotidiani, fino alle maschere regionali (studiate con amore, ancor prima che rivisitate con fantasia) come Arlecchino, Mezzettin Boccale e un ammiccante capitan Cardone. E allora, prenda il via il racconto del mondo, il ritratto della gente comune e dei luoghi familiari. Secondo Carluccio Nava.
Carluccio Nava – Opere in mostra
Comune di Cavaria con Premezzo, Palazzo Comunale
via Ronchetti
Dal 10 al 25 aprile 2010
orari: da lunedì a venerdì dalle 16.00 alle 20.00
sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00