Immaginate di passare un'intera giornata in libreria. Sfogliate qualche volume, chiacchierate con altri avventori, scambiate consigli e opinioni, interpellando i commessi, dando fondo ai vostri ricordi, condividendo gusti, scoprendo nuove e impensabili affinità.
E intrecciando relazioni culturali, che vi facciano sembrare gli estranei più vicini, fino ad annullare distanze geografiche e anagrafiche nel nome di una sola grande passione: la lettura.
Fatto? Bene. Ora immaginate che tutto questo si svolga davanti a uno schermo. Il vostro. Quello del pc, del tablet o dello smartphone. Bene. Ci siete riusciti. Siete entrati nel mondo di Casa Lettori. O meglio, @CasaLettori.
Si scrive così, perché è un profilo di Twitter, creato da Maria Anna Patti e seguito, ad oggi, da oltre 12 mila persone. Un miracolo. Soprattutto in Italia, dove si calcola che circa la metà della popolazione non legga.
Mentre gran parte dell'altra metà si accontenta di un libro l'anno (per una media, credo, di una pagina ogni tre giorni!). E non sappiamo neanche di che libro si tratti. Perché le statistiche, comprensibilmente, si limitano a scandagliare i dati, non a scandagliarli. E menomale.
Altrimenti, davanti all'evidenza, molti di noi rischierebbero incessanti travasi di bile. Perché scoprirebbero, chissà, che l'unico volume sfogliato annualmente da quei "mono lettori" è di un cabarettista, di un tronista o di un esperto di cucina. Ebbene, in questo scenario, pensate un po', un nutrito esercito di ribelli (si ribellano a ignoranza e omologazione, vi pare poco?) twitta e ritwitta quotidianamente, condividendo pareri e citazioni.
Letterarie, sì. Ma non solo: anche cinematografiche, teatrali, pittoriche e persino fumettistiche. L'importante è valorizzare il bello. Che non è solo forma, ma sostanza. E' senso estetico, certo, ma anche senso dell'azzardo, della sfida, del contenuto che sublima la forma, dei fili che, intrecciati, formano il tessuto. A tal fine, Casa Lettori ha stretto una preziosa alleanza con un'altra straordinaria frequentatrice di Twitter: Alessandra Coscino.
Ogni giorno, entrambe, propongono un hashtag (ovvero, una parola in codice che accomuni tutti i contributi). Maria Anna scommette su un tema, un fil rouge, uno spunto artistico da interpretare in chiave artistica, richiamando (per parole e/o immagini) un'opera del passato, remoto o recente che sia. Alessandra, invece, scommette sulla marcia in più delle Donne in Arte.
Donne che hanno fatto la differenza sul grande o piccolo schermo, sul palcoscenico, sulla tela, sulla materia, nella Storia o, appunto, sulla pagina scritta. Il risultato è la proverbiale tempesta perfetta. Un tripudio di tweet e retweet. Di cinguettii, insomma.
Che sommati diventano un concerto. Di voci, di parole, di pensieri, di menti e cuori e ricordi e passioni che si intrecciano, si fondo, oppure bisticciano e si confrontano. Ma in ogni caso compiono un pezzo di cammino fianco a fianco. E non è tutto.
Casa Lettori è già diventato punto di riferimento per molte case editrici e per molti scrittori, che si prestano a forum cinguettanti e confidenziali. Twitter, si sa, è un social rivolto ai maestri di sintesi. 140 caratteri al massimo. Perché l'amore può fare tutto. Ma non deve annoiare.