La Casina Rosa a GavirateLa Casina Rosa a Gavirate

La "nuova" Casina Rosa – "Non poteva chiudersi in modo migliore" così risponde Silvio Raffo alla nostra richiesta di un bilancio della seconda edizione del Premio Morselli. L'ambientazione, quest'anno, era decisamente dalla sua parte. La premiazione infatti è coincisa con l'inaugurazione della mitica Casina Rosa a Gavirate, l'abitazione fuori porta dove lo scrittore concepì moltissime delle sue fatiche letterarie. Il luogo privilegiato da Morselli, il suo rifugio dalla città, oggi finalmente apre le porte al pubblico con questa esposizione permanente di oggetti, scritti e ricordi dell'autore (in giardino c'è anche la sua vecchia automobile).

"Questa casina rosa era il suo buon ritiro, era il luogo dove Morselli, quando non stava a Varese in Via Limido, scriveva e passeggiava molto volentieri perchè, non dimentichiamolo, è un angolo di paradiso questo parco sopra il lago, da cui si gode uno splendido panorama anche oggi. La Casina Rosa era stata un sogno per molti anni per Morselli, realizzatosi poi grazie alla generosità di suo padre, l'angolo privilegiato della scrittura e della

Guido MorselliGuido Morselli

meditazione; lì si svolge anche "Realismo e fantasia", il suo dialogo filosofico, e lì sono state concepite e scritte quasi tutte le sue opere. Quindi ha un valore particolare il fatto di trasformare questo luogo che era da anni abbandonato […], abbiamo pensato di creare un luogo dove tutti gli appassionati e gli studiosi di Morselli possano andare a trovare tutti i suoi libri, le tesi dedicate a lui, gli articoli di giornale, e tutto quello che anche a lui farebbe piacere che oggi si facesse nella sua ex-casa."
  
Morselli, dimenticato dalla scuola? – Tutti i Varesini, e non solo, conoscono Silvio Raffo e sanno che, oltre alla sua anima da scrittore e poeta, c'è anche l'altro suo grande amore: la scuola. Da anni insegnante nei Licei cittadini, quindi competente e prepararto anche a livello di programmi scolastici e "vita da aula", gli abbiamo chiesto quale sia lo spazio dedicato a Guido Morselli dalla scuola italiana. "Nullo. Forse qualche docente particolarmente illuminato ne parlerà, a me non risulta essere nei programmi. D'altra parte molto spesso non è nei programmi nemmeno Pavese, neanche Buzzati… Intendo dire che non si arriva a fare la letteratura contemporanea nell'ultimo anno del liceo. Qualcuno tratta il '900 al secondo anno delle superiori, proprio perchè poi non ci si arriverà mai a farlo tutto e bene, però ci sono sempre le eccezioni. Ora che ci penso un collega in provincia anni fa mi aveva chiesto di tenere una lezione su Morselli in una quinta classe di Liceo Scientifico, quindi qualche volta piacevolmente ci troviamo di fronte a queste eccezioni. Nella norma è abbastanza difficile che se ne parli o che lo si studi, invece sarebbe augurabile che questo accadesse. Ripeto: nel secondo anno, quando si dedica un pò di tempo alle letture della contemporaneità, o addirittura si potrebbe (come faccio io) recuperarlo in quinta, nell'ultimo anno, nel genere del romanzo fantastico, o fanta-politico che è

Silvio RaffoSilvio Raffo

un tema che piace anche molto ai ragazzi quello della fine del genere umano o quello della distorsione e deformazione temporale della storia e così via. Sono anche giochi intellettuali che possono piacere ai giovani. Naturalmente è un approfondimento, quello che richiede Morselli, che non si può liquidare in una lezione, per cui forse sarebbe opportuno proporlo come libro da leggere durante l'anno e allora diventerebbe un esercizio di analisi e questo sarebbe molto bello."

Guardando al futuro – Non svela ancora nulla Silvio Raffo sulla terza edizione del premio letterario. I lavori sono già iniziati, perchè anche se sono appena stati premiati i primi classificati di quest'anno, i preparativi non hanno tregua. L'unica indiscrezione che abbiamo avuto, durante l'intervista che andrà in onda domenica 6 giugno alle 20,45 su La6 Tv, e che sarà disponibile interamente su artevarese.com a partire da lunedì, è che si cerca un tema. Nulla di semplicistico e banale: nonostante rappresenti solo un'indicazione di massima per gli scrittori partecipanti, il titolo del Premio 2011 andrà nella stessa direzione dei due precedenti, quindi sarà un grande tema, un tema corposo, perchè (come dice Silvio Raffo) tutti i grandi scrittori alla fine sono accomunati dalle tematiche importanti, quelle che alla base hanno le grandi domende dell'esistenza umana.