Oratorio, come nuovo – Terminati i lotti previsti per il suo recupero, il quattrocentesco Oratorio di Santa Maria Rosa a Castiglione Olona, presenta oggi un aspetto indubbiamente migliore. Partito nel 2007 con il rifacimento della copertura, il cantiere, è terminato ad aprile 2009, con il risultato che la struttura architettonica si trova oggi consolidata e con la parte pittorica recuperata.
Problemi di staticità – I problemi della chiesetta prospiciente il famoso edificio dedicato alla Madonna in Campagna riguardavano in primis difficoltà statiche. La responsabile dei lavori, l'architetto Roberta Lamperti, spiega che "l'arco trionfale dell'oratorio tendeva a ripiegarsi su se stesso con evidente rischio di crollo per diversi motivi: innanzitutto negli anni Sessanta del Novecento il tirante in legno che collegava i pilastri di imposta era stato tolto; inoltre sulla chiave gravava non solo il peso dell'intera volta, ma anche quello di un elemento architettonico a mattoni pieni appoggiato, nell'Ottocento, proprio dietro l'arco".
Oratorio di Santa Maria Rosa
Riequilibrio statico e restauro conservativo – Il lavoro di ristrutturazione ha dunque mirato a riequilibrare la staticità, alleggerendo i pesi; prima di tutto togliendo il parallelepipedo in mattoni posto a ridosso dell'arco, quindi inserendo un tirante in ferro in grado di arginare il ripiegamento dell'arco e la sua conseguente caduta. La conservazione dell'immobile si è poi concentrata sulla sostituzione di alcune porzioni di intonaci, autorizzata dal Soprintendente Giuseppe Stolfi, mentre sul ciclo di affreschi che decora le pareti interne dell'oratorio ha agito la ditta guidata dalla nota restauratrice Pinin Brambilla Bacilon, che ha applicato un restauro conservativo, garantendo al visitatore una certa continuità di lettura grazie all'uso della tecnica del rigatino. Per questione di sicurezza, inoltre, la cancellata che chiudeva l'oratorio è stata fatta retrocedere, conferendo maggior valore visivo al presepe che ogni Natale viene allestito proprio davanti all'edificio, dichiara infatti l'architetto: "Con il nuovo cancello lo spazio riservato al presepe natalizio è sicuramente più ampio".
Rinvio a settembre – La buona riuscita dei lavori si soppesa anche a livello economico: "sui 50.000 Euro preventivati – spiega la Lamperti – "ne abbiamo spesi 42.000. Questo significa che gli 8.000 risparmiati potranno essere investiti in altri interventi, tra cui il più imminente è quello del rifacimento del tetto e delle capriate lignee della Chiesa di Madonna in Campagna che si trova proprio davanti all'oratorio". Il cantiere sarà avviato il prossimo 7 settembre e tempo permettendo dovrebbe durare circa 5 mesi. La CEI ha già promesso 50.000 Euro, ma la dottoressa ha richiesto finanziamenti anche ad altri enti privati, sperando che, come per l'oratorio la Fondazione Comunitaria del Varesotto e qualche benefattore diano ancora il loro efficace contributo.