Musica Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/musica/ L'arte della provincia di Varese. Tue, 25 Jun 2024 09:33:20 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Musica Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/musica/ 32 32 Yuri Catania ad Ascona con “Jazz off the Wall – New Orleans Journey” https://www.artevarese.com/yuri-catania-ad-ascona-con-jazz-off-the-wall-new-orleans-journey/ https://www.artevarese.com/yuri-catania-ad-ascona-con-jazz-off-the-wall-new-orleans-journey/#respond Thu, 20 Jun 2024 08:00:27 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74671 Ascona – In occasione del 40° anniversario di JazzAscona, tra i più importanti festival musicali dedicato al jazz e al New Orleans Beat, il Museo Comunale d’Arte Moderna ospita, dal 22 giugno al 1° settembre, la personale di Yuri Catania, dal titolo “Jazz off the Wall – New Orleans Journey”. La mostr,a a cura di […]

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Ascona – In occasione del 40° anniversario di JazzAscona, tra i più importanti festival musicali dedicato al jazz e al New Orleans Beat, il Museo Comunale d’Arte Moderna ospita, dal 22 giugno al 1° settembre, la personale di Yuri Catania, dal titolo Jazz off the Wall – New Orleans Journey”.

La mostr,a a cura di Ursina Fasani e Michela Zucconi-Poncini, presenta una serie di fotografie e fotocomposizioni dell’artista italo svizzero ed è parte del progetto Jazz off the Wall, ideato dallo stesso artista, che porta tra le vie del centro storico una quarantina di opere di medie e grandi dimensioni stampate su supporto cartaceo e applicate sui muri di edifici pubblici e privati.

New Orleans Journey documenta l’esperienza vissuta da Yuri Catania nella città della Louisiana, dove ha saputo cogliere l’essenza della cultura del jazz, focalizzandosi in modo particolare su quegli artisti che nel corso degli ultimi quattro decenni hanno animato i palchi di JazzAscona. Il risultato di questa sua ricerca è una serie di fotografie e fotocomposizioni, in cui l’artista, a partire dagli scatti in bianco e nero, attraverso luce, tagli, contrasti, restituisce l’anima delle persone e della città e ne racconta le storie, i sogni, le gioie, le paure.

Il percorso espositivo si apre con un omaggio alla figura della donna, dalle cantanti, da sempre figure di spicco nei gruppi jazz, alle musiciste che solo in anni più recenti si sono affermate in un contesto prevalentemente maschile, dalle baby dolls, apparenti femme fatale che però svelano un passato legato alla discriminazione, all’unica bambina bianca nel mezzo di un’orchestra di bambini e ragazzi di colore, fino al giovane trombettista che, in abiti femminili, esprime la sua identità transgender. Accanto a questi scatti s’incontrano quelli dedicati alle architetture delle case, degli edifici storici e ai tipici battelli a vapore di New Orleans.

La mostra prosegue esplorando il tema della formazione dei musicisti jazz: dagli esordi nel contesto di un’orchestra di giovanissimi come la Roots of Music – un doposcuola che oltre alla formazione musicale si prefigge l’obiettivo di tenere i bambini lontani dalle strade – alle prestigiose università, come la Loyola University New Orleans e la University of New Orleans.

Tra le fotografie di grande formato delle marching band, dei gruppi di ascendenza gospel e dei ritratti di famosi musicisti, il visitatore può farsi avvolgere nell’atmosfera suggestiva delle abitazioni private di alcuni artisti, o partecipare all’emozione che si respira sul palco di un concerto, o ancora immergersi nel clima elettrico delle strade festose e chiassose, dove concerti e sfilate raggiungono il loro culmine durante la celebrazione del Mardi Gras.

New Orleans Flowers Legacy è il titolo della sezione in cui si trovano le omonime fotocomposizioni, in cui l’artista dapprima frammenta le proprie fotografie originali, riprendendone degli elementi, quali i ritratti dei musicisti e le architetture; quindi, li combina con elementi della flora della Louisiana e ticinese, in un dialogo surreale su sfondi colorati che seguono la scala cromatica dell’arcobaleno. Due opere di questo ciclo sono attualmente esposte nell’ufficio del sindaco di New Orleans e in una delle sale del Gallier Hall, sede del Dipartimento di Arte e Cultura della Città.

La rassegna si completa con un’opera site-specific. La sala è allestita come se ci si trovasse all’interno del laboratorio di Yuri Catania, con una grande opera di street art dedicata al progetto Jazz off the Wall, creata per l’occasione e lasciata intenzionalmente incompiuta per permettere ai visitatori di partecipare alla sua realizzazione. Nella stessa stanza si trovano due quadri, dalla serie The Saints of Jazz, risultato di post-fotografie realizzate con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, stampate su tela e dipinte a mano con colori acrilici. Opere che trasportano l’osservatore in un mondo fantastico e che testimoniano di una nuova fase creativa dell’artista, interrogandosi allo stesso tempo sul futuro dell’arte.

Jazz off the Wall

Jazz off the Wall è un progetto di Yuri Catania che si prefigge di realizzare ad Ascona la più grande esposizione a cielo aperto dedicata al jazz, in occasione del 40esimo anniversario di JazzAscona, attraverso la tecnica della paste-up, ovvero applicando ai muri, con una colla vinilica, fotografie stampate su carta, in una forma di arte partecipativa che vede il coinvolgimento della popolazione, delle scuole e delle associazioni volontarie.

Grazie alla realtà aumentata, ogni opera prende vita regalando un’esperienza multisensoriale tramite brevi filmati realizzati dall’artista per svelare, come attraverso una finestra, la vita delle persone ritratte nella loro quotidianità. Scaricando l’applicazione gratuita Artivive sul proprio smartphone, ogni visitatore può scoprire i contenuti sottesi a ogni immagine. Allo stesso modo anche nelle sale del Museo Comunale musicisti, cantanti e ballerine, nelle strade della loro città, sui palchi dei locali e nell’intimità della loro casa, si animano sullo schermo.

La mostra al Museo proseguirà sino al al 1° settembre, orari: martedì – venerdì 10 — 12/ 14 — 17 ; sabato 10 — 17; domenica e festivi 10 — 16.

Cenni biografici

Yuri Catania nasce a Milano nel 1975 e, dopo gli studi di Disegno Industriale al Politecnico di Milano, nel 2005 inizia la carriera di fotografo e regista professionista nel mondo della moda, realizzando servizi per prestigiose riviste come “Vogue”, “Numéro”, “Harper’s Bazaar”, “Love Magazine”, “Elle”, “MarieClaire”, “GQ”, “Flair” e molte altre. Nel 2007 vince il Premio fotografico italiano, al quale seguiranno altri prestigiosi riconoscimenti, come il Cavallo di Leonardo per la migliore regia al MIFF Awards del 2014 e la Menzione d’Onore per l’opera American Flag da parte di ART.FAIR a Colonia. Nel 2006 è fondatore di un’agenzia di comunicazione creativa leader nel settore della moda con sede a Milano e, nel 2012, apre uno studio a New York. Dal 2013 vive e lavora in Svizzera, stabilendo il suo atelier creativo a Rovio e aprendo, con sua moglie Silvia, la galleria d’arte CasaGalleria.ART.

Una svolta importante nella sua carriera avviene nel 2013, quando il curatore René-Julien Praz lo invita a esporre nella collettiva Art Is Hope al Palais de Tokyo e alla Galleria Perrotin di Parigi. In seguito, le sue opere fotografiche saranno esposte a New York, Milano, Venezia, Colonia, Basilea e Zurigo. Dal 2018 inizia un percorso artistico in cui la sua fotografia esce dalle sale espositive per entrare in ambienti urbani e architettonici pubblici o privati, attraverso installazioni su larga scala con materiali sostenibili come la carta e la colla, coinvolgendo la popolazione nelle sue realizzazioni e creando dei ponti tra arte fisica e digitale con la realtà aumentata. Tra i progetti più rilevanti si ricorda la mostra del 2015 No Fashion Places, esposta a Milano, Venezia, Parigi, Tokyo e Zurigo, e il suo primo libro di fotografia, una sorta di percorso interiore volto alla ricerca di tracce di umanità in spazi abbandonati, facendo emergere l’autentica bellezza lontano dal luccichio sfrenato del lusso.

Tra le sue opere e installazioni più recenti, nel 2021 realizza I Gatti di Rovio, la più grande mostra di paste-up della Svizzera italiana con oltre 120 installazioni fotografiche per il nucleo e le case del paese, diventando la più grande esposizione open-air ad opera di un unico artista.

Nel 2023 è protagonista di Moonlit Garden al Museo Erarta di San Pietroburgo, una mostra personale curata da Olga Daniele con cinquanta opere della serie Black Flowers Secret Garden, i fiori notturni di Rovio che simboleggiano la bellezza come strumento di rinascita attraverso il sogno e la speranza.

Realizza inoltre l’opera partecipativa Lvgaxy Astro Flowers sulla facciata del Palazzo dei Congressi a Lugano. Estendendosi per 40 metri, l’installazione instaura un dialogo tra la natura del Parco Ciani, la tecnologia e la rappresentazione dell’astronauta Claude Niccolier, raggiungendo un’altezza di 8 metri. Quest’opera crea un corto circuito di speranza tra la scienza che esplora pianeti avulsi dalla natura e la bellezza dei fiori, insieme all’importanza della biodiversità che caratterizza il pianeta Terra. Lo stesso anno dà vita ad IMperfect, un’imponente opera di street art lunga 120 metri in uno spazio pubblico a Milano, in via Ventimiglia, per sostenere la ricerca sul cancro al seno, in collaborazione e a favore della Fondazione IEO-MONZINO. Le sue opere fanno parte delle collezioni di Banca Stato e Migros Zurigo, e di numerosi collezionisti privati.

JazzAscona

Dal 20 al 29 giugno 2024, Ascona accoglie la 40^ edizione di JazzAscona che proporrà una full immersion musicale di dieci giorni, una vera e propria maratona che, in un vortice gioioso di piccoli e grandi eventi, coinvolgerà tutto il pittoresco borgo del lago Maggiore. La formula immersiva e inclusiva delle ultime edizioni non verrà cambiata. Il festival sarà per il terzo anno di seguito interamente gratuito e proporrà non meno di 300 concerti, disseminati su tutto il territorio: sui palchi ufficiali in riva al lago, in una decina di esercizi pubblici della località e in situazioni (semi) acustiche, lungo le stradine e sulle piazze del centro.

In un cartellone confezionato dai responsabili musicali Matt Zschokke e Nolan Quinn, con il sostegno di Adonis Rose a New Orleans, ad Ascona si esibiranno oltre 350 artisti e una cinquantina di band, provenienti da New Orleans, dall’Europa e da tutta la Svizzera.

Informazioni e programma su www.jazzascona.ch

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Legnano: Epifania con l’orchestra Filarmonica Europea https://www.artevarese.com/legnano-epifania-con-lorchestra-filarmonica-europea/ https://www.artevarese.com/legnano-epifania-con-lorchestra-filarmonica-europea/#respond Tue, 03 Jan 2023 15:30:39 +0000 https://www.artevarese.com/?p=68588 Legnano – Per il tradizionale Concerto dell’Epifania si esibirà l’Orchestra Filarmonica Europea di Gallarate. L’appuntamento, nell’ambito di “A Legnano puoi…”, avrà luogo venerdì 6 gennaio alle 16.30 al Teatro Tirinnanzi. Il gruppo musicale, nasce nel 1989 con il nome di Orchestra sinfonica varesina ed è diretta Marcello Pennuto. Il programma prevede l’esecuzione del Concerto n. […]

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Legnano – Per il tradizionale Concerto dell’Epifania si esibirà l’Orchestra Filarmonica Europea di Gallarate. L’appuntamento, nell’ambito di “A Legnano puoi…”, avrà luogo venerdì 6 gennaio alle 16.30 al Teatro Tirinnanzi. Il gruppo musicale, nasce nel 1989 con il nome di Orchestra sinfonica varesina ed è diretta Marcello Pennuto.

Il programma prevede l’esecuzione del Concerto n. 5 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven (direttore Daniele Pennuto e pianista Marcello Pennuto) e di arie da opere (Flauto magico, Nabucco, Forza del destino, Don Carlo, Giovanna d’Arco, Otello, Macbeth e Tannhauser) dirette da Marcello Pennuto e che vedrà impegnati come voci le soprano Olga Angelillo, Larisa Yudina e il baritono Giorgio Valerio.

Marcello Pennuto è nato nel 1959. Ha iniziato gli studi musicali sotto la guida del Maestro Enrico Rovelli di Gallarate e li ha poi proseguiti nel Civico Istituto Musicale “G. Puccini” di Gallarate, prima con il Maestro Adriano Bassi e in seguito con la professoressa Izabela Zielonka Crivelli. Presso il Conservatorio Verdi di Milano ha conseguito i Diplomi di Pianoforte, Direzione di Coro, Composizione e Polifonia vocale. Dalla fondazione molti musicisti hanno fatto parte dell’orchestra e molti di loro sono stranieri; fra questi rappresentanti di Ungheria, Russia, ex Jugoslavia, Polonia, Albania, Spagna, Romania, Olanda, Turchia, Francia, Lituania e Brasile. Anche il repertorio si è via via ampliato e spazia tra quello sinfonico, operistico e sacro. Numerosi anche i solisti invitati e i direttori ospiti e frequenti sono gli incontri a scopo didattico con le scuole.

L’ingresso al concerto è libero fino a esaurimento posti.

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Lucio Dalla. Anche se il tempo passa https://www.artevarese.com/lucio-dalla-anche-se-il-tempo-passa/ https://www.artevarese.com/lucio-dalla-anche-se-il-tempo-passa/#respond Sat, 26 Feb 2022 09:00:29 +0000 https://www.artevarese.com/?p=64516 Bologna – 4 Marzo è il giorno del suo compleanno. E se accanto scrivessimo 1943, diventa il riferimento al titolo di una delle sue canzoni più amate e conosciute. Parliamo di Lucio Dalla. A dieci anni dalla sua scomparsa Bologna, in questo giorno particolare, il 4 marzo appunto, inaugura una grande mostra dedicata al cantautore. […]

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Bologna – 4 Marzo è il giorno del suo compleanno. E se accanto scrivessimo 1943, diventa il riferimento al titolo di una delle sue canzoni più amate e conosciute. Parliamo di Lucio Dalla. A dieci anni dalla sua scomparsa Bologna, in questo giorno particolare, il 4 marzo appunto, inaugura una grande mostra dedicata al cantautore.

Sede della rassegna il Museo Civico Archeologico, dove il curatore Aessandro Nicosia, in collaborazione con la Fondazione Lucio Dalla, propone e presenta il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali. Un patrimonio che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura. Un percorso dal quale, partendo dall’infanzia, attraverso  documenti, foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti si avvia il racconto della sua vita, l’arte e le sue passioni.

“Presentare l’Universo Dalla in uno spazio di 1000 metri quadri è stata un’impresa difficile – ha sottolineato il curatore – ma sicuramente affascinante; in lui la musica scorre dalla più tenera età, con estrema naturalezza. Grazie alla sua capacità innata di dare forma a qualsiasi espressione musicale gli capitasse alle orecchie, ha dato vita a questa incredibile carriera, lunga, intensa, multiforme, sempre all’insegna di strade nuove e inesplorate”.

Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla ci racconta, Il clarinetto, Il museo Dalla, Dalla e la sua musica, Dalla e il cinema, Dalla e il teatro, Dalla e la televisione, l’Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e la sua Bologna.
Per meglio comprendere il risultato di questa importante ricerca/esperienza va focalizzata in particolare la sezione Universo Dalla, con decine di foto del Maestro con tanti personaggi della cultura, i più importanti cantanti, i tantissimi collaboratori che lo accompagnarono nel suo lavoro. Un’interessante chicca con un’enciclopedia di oltre 250 nomi di persone di ogni genere sociale, con cui ha avuto rapporti di lavoro e amicizia che lo hanno seguito per tutta la vita con gioia e con il massimo della considerazione.

L’esposizione sarà accompagnata da un prestigioso catalogo (edito per i tipi di Skira) che vede, tra le tante informazioi, un lungo elenco di straordinarie testimonianze raccolte in occasione delle diverse celebrazioni. La  mostra proseguirà sino al 17 luglio e sarà visitabile nei seguenti orari: lunedì e mercoledì: 10 – 16; giovedì e venerdì: 10 – 19; sabato, domenica e festivi: 10-20. Info e prenotazioni +39 334 7495716 www.mostraluciodalla.it. Prevendite 892.101 www.ticketone.it@mostraluciodalla .

Quella di Bologna è la prima tappa di un importante percorso nazionale. Infatti “Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” verrà allestita successivamente a Roma, dal 22 settembre all’Ara Pacis. Nel prossimo anno, in occasione dell’ottantesimo della nascita dell’artista, verrà allestita a Napoli e a Milano.

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“Mi perdo e M’innamoro” https://www.artevarese.com/mi-perdo-e-minnamoro/ https://www.artevarese.com/mi-perdo-e-minnamoro/#respond Wed, 19 Jan 2022 20:50:04 +0000 https://www.artevarese.com/?p=64101 Rescaldina – Dallo scorso 14 gennaio è disponibile il nuovo album “Mi perdo e M’innamoro”  (etichetta Latlatide) di Renato Franchi e His Band. Una vita dedicata alla musica, quella di Franchi, folgorato in gioventù dai Beatles, da Bob Dylan e più tardi da Fabrizio De Andrè. Attivo sulla scena italiana e non solo, dagli anni […]

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Rescaldina – Dallo scorso 14 gennaio è disponibile il nuovo album “Mi perdo e M’innamoro”  (etichetta Latlatide) di Renato Franchi e His Band.
Una vita dedicata alla musica, quella di Franchi, folgorato in gioventù dai Beatles, da Bob Dylan e più tardi da Fabrizio De Andrè. Attivo sulla scena italiana e non solo, dagli anni Sessanta, con 15 album pubblicati e innumerevoli concerti dal vivo è un autore completo e musicalmente onnivoro, scrive i sui pezzi, canta e suona la chitarra.

In questo album è supportato da una formazione di valore con cui collabora da anni e che comprende Dan Shim Sara Galasso al violino, Marta Franchi alla voce, Viky Ferrara e Gianfranco D’Adda (che per 30 anni ha suonato con Battiato) alle batterie, Jose Carboni alla chitarra, Roberto D’Amico al basso e Gianni Colombo alla tastiera.
Album composto da otto canzoni che toccano le corde più intime dell’essere umano raccontato in molte delle sue faccettature.

Otto canzoni d’amore per la musica come arte dell’incontro e per le parole che sanno raccontare storie. Otto canzoni come piccole cattedrali costruite con con intrecci sonori di violini, tastiere, chitarre, voci, pensieri ed emozioni.Otto canzoni che rendono omaggio ad autori di grande qualità, alcuni giustamente celebrati in tutto il mondo, come Muddy Waters per il blues o Bruce Springsteen per il rock, altri meno conosciuti ma straordinari come Giorgio Conte nella struggente “Stringimi forte”, o come la sfolgorante cantante francese Isabelle Geffroy in arte Zaz. Un album importante, in uscita durante un periodo difficile per la cultura e per la società, a sottolineare che la musica è essenziale anche e soprattutto nei momenti più fragili.

Un album che sfoggia, nella sua concretezza fisica, una veste grafica raffinata e una copertina significativa: una chitarra e un fiore, teneramente a contatto, un bacio tra mondi diversi che si fondono insieme, che tenacemente resistono al vuoto che ci opprime, avvolti da un bianco assoluto, splendido come la promessa di una vita nuova. Un album che fin dal titolo allude alla “Commedia” di Dante, quel perdersi nella notte oscura senza sapere cosa fare della propria esistenza, iniziare una discesa agli inferi così traumatica ma così necessaria per diventare più consapevoli delle proprie paure e dei propri mondi interiori e, grazie a questa consapevolezza, grazie a questo nuovo sguardo, riuscire finalmente ad innamorarsi di sé stessi e dell’altro, innamorarsi perdutamente della bellezza della vita.

Questo è il segreto potere della musica e delle parole e questo fanno Renato Franchi e His Band.

Tracce dell’album:

MI PERDO E M’INNAMORO (R. FRANCHI)
LA SENTI ZAZ (R. FRANCHI)
BALLATA SENZA TEMPO (R. FRANCHI / M. TELLI)
UNA RADIO SUONA (R. FRANCHI)
DACCI DENTRO (R. FRANCHI)
PENSIERI A DONDOLO (R. FRANCHI)
UOMINI SOTTO LA PIOGGIA (R. FRANCHI)
STRINGIMI FORTE (G. CONTE)

 

Andrea Corbella

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Ve le suoniamo… in concerto – quinta parte https://www.artevarese.com/ve-le-suoniamo-in-concerto-quinta-parte/ https://www.artevarese.com/ve-le-suoniamo-in-concerto-quinta-parte/#respond Thu, 09 Sep 2021 08:00:24 +0000 https://www.artevarese.com/?p=62163 Busto A. – In questo quinto e ultimo appuntamento, (tratto dal concerto eseguito, vi ricordo, nel periodo dello scorso lockdown in streaming, al teatro Sociale con la mia orchestra “Swing e Song”), vi propongo uno dei brani italiani più famosi al mondo. Si tratta di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, suonato dall’orchestra […]

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Busto A. – In questo quinto e ultimo appuntamento, (tratto dal concerto eseguito, vi ricordo, nel periodo dello scorso lockdown in streaming, al teatro Sociale con la mia orchestra “Swing e Song”), vi propongo uno dei brani italiani più famosi al mondo.

Si tratta di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, suonato dall’orchestra completa, con un nostro arrangiamento. Sentirete infatti che parte molto lento, quindi a tempo libero, a tempo rubato, e poi diventa swing, il genere che a noi piace di più e con cui suoniamo la gran parte della nostra produzione.

Buon ascolto dunque con la Cesare Bonfiglio Swing & Songs che vede il sottoscritto alla chitarra e direzione, Elena Zoia: voce, Tarcisio Olgiati: sax, Aldo Bulgheroni: pianoforte, Marco Conti: contrabbasso, Carlo Attolini: batteria e Marco d’Errico: guest, voce.

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Ve le suoniamo… in concerto – quarta parte https://www.artevarese.com/ve-le-suoniamo-in-concerto-quarta-parte/ https://www.artevarese.com/ve-le-suoniamo-in-concerto-quarta-parte/#respond Thu, 02 Sep 2021 08:00:40 +0000 https://www.artevarese.com/?p=62160 Busto A. – Questa settimana ci prendiamo una pausa dallo swing. Il brano che vi propongo (sempre tratto dal concerto al Teatro Sociale) è suonato in trio, soltanto con cantante, chitarra e saxofonista. Si tratta di un pezzo di Edoardo Bennato, intitolato “Ogni favola è un gioco“. Questo per dimostrare e far capire che non […]

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Busto A. – Questa settimana ci prendiamo una pausa dallo swing. Il brano che vi propongo (sempre tratto dal concerto al Teatro Sociale) è suonato in trio, soltanto con cantante, chitarra e saxofonista.

Si tratta di un pezzo di Edoardo Bennato, intitolato “Ogni favola è un gioco“. Questo per dimostrare e far capire che non soltanto i nostri cantautori, sicuramente tra i migliori del mondo non solo quantitativamente ma anche qualitativamente, non sono solo dei grandi poeti ma anche degli straordinari musicisti.

Andiamo ad ascoltare Marco D’Errico accompagnato da me alla chitarra e da Tarcisio Olgiati al sax.

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Il regista Kestenholz omaggia l’opera di Vincenzo Vela https://www.artevarese.com/lartista-adriano-kestenholz-fa-rivivere-lopera-di-vincenzo-vela/ https://www.artevarese.com/lartista-adriano-kestenholz-fa-rivivere-lopera-di-vincenzo-vela/#respond Tue, 31 Aug 2021 16:00:57 +0000 https://www.artevarese.com/?p=62356 Ligornetto – L’idea è stata quella di riconsegnare l’opera di Vincenzo Vela al nostro tempo attraverso i mezzi tecnologici utilizzati oggi”. Così esordisce il regista Adriano Kestenholz, autore della videoinstallazione musicale “Il sogno della materia” presentata in occasione del bicentenario della nascita dell’artista ticinese (1820-1891), nella sede espositiva museale intitolata allo scultore. Nella videoinstallazione le […]

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Ligornetto – L’idea è stata quella di riconsegnare l’opera di Vincenzo Vela al nostro tempo attraverso i mezzi tecnologici utilizzati oggi”. Così esordisce il regista Adriano Kestenholz, autore della videoinstallazione musicale “Il sogno della materia” presentata in occasione del bicentenario della nascita dell’artista ticinese (1820-1891), nella sede espositiva museale intitolata allo scultore.

Nella videoinstallazione le opere plastiche di Vela vengono accompagnate e “accarezzate” dalle note della composizione musicale, creata per l’evento da Andreas Pflüger che si è ispirato a sette tematiche dell’opera dell’artista. Si spazia dunque dalle allegorie, alle grandi figure della storia del Risorgimento, dalla rivolta e riscatto degli eroi, ai volti, che Vela penetra attraverso gli sguardi, individuandone le pieghe dell’anima, fino alla memoria, al ricordo.

Le suggestive immagini si susseguono trascinando il visitatore in una dimensione onirica, dove le sculture, ora si stagliano tra i musicisti, ora appariono tra gli strumenti. Figure a volte eteree altre volte spettrali si muovono in uno spazio immaginario, in un luogo altro. I modelli in gesso conservati nella casa-museo dell’artista rincontrano e si sovrappongono alle rispettive opere realizzate in bronzo e marmo collocate in vari luoghi d’Italia, in Svizzera e in Francia.
“Ho voluto far sì che chi entra al museo- precisa Kestenholz – possa vedere sia i gessi sia le statue site al di fuori dei confini, e viceversa, creando uno spazio immersivo. Un luogo dove il lontano si avvicina”.

Lo spazio invade il tempo mentre il tempo lo spazio…La musica diventa linguaggio capace di interpretare emotivamente la forza dell’opera plastica di Vincenzo Vela. Hanno interpretato la composizione di Andreas Pflüger: Alessandro Calcagnile, direttore d’orchestra, Laura Catrani, soprano, Linda Hedlund, violino, Claude Hauri, violoncello, Giovanni Mareggini, flauto, Antonio Faillaci, tromba, Simone Beneventi, percussione, Flavio Tanzi, percussione e Marco Sitzia, percussione.

L’installazione di Kestenholz è parte integrante di un progetto transmediale che raccoglie il documentario musicale, una serie di video clip e l’installazione, ognuno declinato in diversi modi: per la televisione, il web e la visita al museo.

Sarà possibile entrare in questo mondo creato da Adriano Kestenholz fino al 12 settembre. Intanto, domenica 5 settembre, in occasione del “primo compleanno” della Rete MAM (Musei d’Arte del Mendrisiotto) i cinque musei di cui si compone, saranno accessibili gratuitamente. Al Vela, alle 17, invita i visitatori a incontrare l’artista e regista Adriano Kestenholz, autore della videoinstallazione. Orari fino alla chiusura della mostra: da martedì a domenica: 10 – 18.

E.F.

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Ve le suoniamo… in concerto – terza parte https://www.artevarese.com/ve-le-suoniamo-in-concerto-terza-parte/ https://www.artevarese.com/ve-le-suoniamo-in-concerto-terza-parte/#respond Thu, 26 Aug 2021 08:00:21 +0000 https://www.artevarese.com/?p=62157 Busto A. – Il video che vi propongo in questo terzo appuntamento, che propone spezzoni del concerto eseguito con la mia orchestra “Swing e Song” al teatro Sociale nello scorso periodo di lockdown, riguarda la contaminazione tra samba brasiliano e jazz degli Stati Uniti: la bossa nova. Un genere meraviglioso reso famoso da brani di […]

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Busto A. – Il video che vi propongo in questo terzo appuntamento, che propone spezzoni del concerto eseguito con la mia orchestra “Swing e Song” al teatro Sociale nello scorso periodo di lockdown, riguarda la contaminazione tra samba brasiliano e jazz degli Stati Uniti: la bossa nova.
Un genere meraviglioso reso famoso da brani di Antonio Carlos Jobim. In questo video, al ritmo di bossa nova, abbiamo suonato, riarrangiandolo, un bellissimo brano italiano di Bruno Martino, intitolato Estate, molto conosciuto e che, tra l’altro, è particolarmente adatto alla stagione che stiamo vivendo.

Come sempre ricordo i nomi dei componenti della Cesare Bonfiglio Swing & Songs: il sottoscritto: chitarra e direzione, Elena Zoia: voce, Tarcisio Olgiati: sax, Aldo Bulgheroni: pianoforte, Marco Conti: contrabbasso, Carlo Attolini: batteria e Marco d’Errico: guest, voce.

Alla prossima!

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Ve le suoniamo… in concerto – seconda parte https://www.artevarese.com/ve-le-suoniamo-in-concerto-seconda-parte/ https://www.artevarese.com/ve-le-suoniamo-in-concerto-seconda-parte/#respond Thu, 19 Aug 2021 08:00:09 +0000 https://www.artevarese.com/?p=62155 Busto A. – In questo secondo appuntameto dedicato al concerto eseguito con la mia orchestra Swing e Song” vi propongo un altro brano sempre della medesima epoca di Blue Moon, ma dalle caratteristiche diverse. Si tratta di “All of me”, dal ritmo più veloce e ballabile. Anche questo veniva suonato nelle balere molto eleganti che, […]

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Busto A. – In questo secondo appuntameto dedicato al concerto eseguito con la mia orchestra Swing e Song” vi propongo un altro brano sempre della medesima epoca di Blue Moon, ma dalle caratteristiche diverse. Si tratta di “All of me”, dal ritmo più veloce e ballabile. Anche questo veniva suonato nelle balere molto eleganti che, dall’America dopo pochi anni, iniziarono ad aprirsi anche in Europa con un’ottima esplosione. Vi ricordo i nomi dei componenti della Cesare Bonfiglio Swing & Songs: il sottoscritto: chitarra e direzione, Elena Zoia: voce, Tarcisio Olgiati: sax, Aldo Bulgheroni: pianoforte, Marco Conti: contrabbasso, Carlo Attolini: batteria e Marco d’Errico: guest, voce.

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Un concerto per Vela https://www.artevarese.com/un-concerto-per-vela/ https://www.artevarese.com/un-concerto-per-vela/#respond Mon, 16 Aug 2021 08:00:49 +0000 https://www.artevarese.com/?p=62170 Ligornetto (CH) – “Un’apparente leggerezza prima della tempesta” è il titolo del concerto organizzato domenica 22 agosto, alle 17, al Museo Vincenzo Vela. L’appuntamento, in calendario nell’ambito delle iniziative per il bicentenario della nascita dello scultore, riporta alle atmosfere di fine Ottocento attraverso l’interpretazione del soprano Linda Campanella e del Walzertraum Trio. Un tuffo a […]

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Ligornetto (CH) – “Un’apparente leggerezza prima della tempesta” è il titolo del concerto organizzato domenica 22 agosto, alle 17, al Museo Vincenzo Vela. L’appuntamento, in calendario nell’ambito delle iniziative per il bicentenario della nascita dello scultore, riporta alle atmosfere di fine Ottocento attraverso l’interpretazione del soprano Linda Campanella e del Walzertraum Trio. Un tuffo a ritroso nel tempo, ai fasti di Vienna e della Belle Époque, al periodo storico in cui l’artista, con la sua opera e l’attenzione all’attualità storico-politica e sociale, scolpiva la materia in difesa di ideali libertari.

Ai brani, eseguiti dai quattro solisti, si alterneranno letture di cronache del periodo storico che va dal 1848 allo scoppio della prima guerra mondiale, a cura di Gianna A. Mina. Intanto prosegue, nelle sale del Museo, la mostra “Poesia del reale” allestita in occasione delle celebrazioni della ricorrenza.

Per inquadrare il periodo storico e i personaggi contemporanei di Vela occorre ricordare che, tanto per citarne alcuni, furono suoi contemporanei Gustave Courbet (1819-1877), padre del realismo pittorico, il filosofo Karl Marx (1818-1883), e Henri Dunant (1828-1910), fondatore della Croce Rossa, che in Italia vide gli orrori della guerra.
L’esposizione in corso al Museo, intesa come un’estensione della mostra permanente esposta al piano terra, presenta le due anime di Vela: quella di artista innovativo e versatile e quella di cittadino impegnato e interessato agli avvenimenti del suo tempo. La mostra pone l’accento su alcuni aspetti specifici dell’opera veliana come il metodo di lavoro innovativo, volto a rappresentare il reale in modo fedele alla natura e allo stesso tempo all’espressione interiore e alla verità. Espressioni che fanno dell’artista il capofila della scultura di stampo realista alla metà del XIX secolo.

Accanto ai gessi, provenienti dalle collezioni del museo, alcuni prestiti e materiale di studio, calchi dal vero, maschere funerarie, disegni e soprattutto fotografie, che oltre a fonti di ispirazione, hanno rappresentato la base per lo sviluppo dello stile naturalistico di Vela, meglio definito come «tradizione verismo». A tal proposito lo scultore si è distinto anche per l’uso attento e precoce del mezzo fotografico al quale è dedicata la seconda parte della mostra, che prende lo spunto dalla ricca e variegata collezione fotografica presente al Museo.

Poesia del reale” sarà visitabile sino al 5 dicembre nei seguenti giorni e orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18.Per informazioni T. +41 58 481 30 64 / +41 76 391 04 44.

EF.

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