Premi Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/premi/ L'arte della provincia di Varese. Fri, 22 Nov 2024 09:52:55 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Premi Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/premi/ 32 32 “Leone d’Oro” all’artista Carla Pugliano https://www.artevarese.com/leone-doro-allartista-carla-pugliano/ https://www.artevarese.com/leone-doro-allartista-carla-pugliano/#respond Fri, 22 Nov 2024 09:52:55 +0000 https://www.artevarese.com/?p=76133 Venezia – L’artista Carla Pugliano ha ricevuto uno dei cinque prestigiosi “Leone d’Oro” alla Triennale di Venezia, una vetrina importante dell’arte contemporanea, ospitata nello storico e suggestivo complesso di Forte Marghera a Mestre. Il riconoscimento, assegnato sotto l’alto patrocinio del Ministero della Cultura e della città di Venezia, e in un contesto di respiro globale […]

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Venezia – L’artista Carla Pugliano ha ricevuto uno dei cinque prestigiosi “Leone d’Oro” alla Triennale di Venezia, una vetrina importante dell’arte contemporanea, ospitata nello storico e suggestivo complesso di Forte Marghera a Mestre.

Il riconoscimento, assegnato sotto l’alto patrocinio del Ministero della Cultura e della città di Venezia, e in un contesto di respiro globale ha visto la partecipazione all’evento di circa 200 artisti provenienti da 20 Paesi.

La giuria – composta da nomi di rilievo come Stefania Pieralice, già direttrice della Biennale di Venezia e della Triennale di Roma, e i critici Antonio Castellana, Barbara Bortot e Giada Eva Elisa Tarantino – ha scelto di premiare Pugliano per il suo talento e la profondità emotiva delle sue opere. Pugliano scava nelle emozioni più intime, trasportando chi guarda verso quella dimensione misteriosa e fragile che appartiene a ogni essere umano, in una danza tra tradizione e contemporaneità che le conferisce un’impronta unica.

La Triennale dell’Arte di Venezia, in programma dal 7 al 22 novembre, si conferma così una cornice d’eccezione per valorizzare i talenti emergenti e le tendenze dell’arte contemporanea, proponendo opere che spaziano dalla pittura figurativa all’arte astratta, all’informale, fino alla fotografia e alla grafica.

Nell’immagine Carla Pugliano con Stefania Pieralice (Presidente di Giuria e già curatrice della Biennale di Venezia e della Triennale di Roma)

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Davide Monteleone vince il 44° Leica Oskar Barnack Award https://www.artevarese.com/davide-monteleone-vince-il-44-leica-oskar-barnack-award/ https://www.artevarese.com/davide-monteleone-vince-il-44-leica-oskar-barnack-award/#respond Fri, 11 Oct 2024 09:54:30 +0000 https://www.artevarese.com/?p=75765 Davide Monteleone è il vincitore di Leica Oskar Barnack Award (LOBA), arrivato alla 44a edizione: il fotografo italiano è stato premiato per la serie Critical Minerals – Geography of Energy, nell’ambito della Celebration of Photography a Wetzlar, in Germania, nell’head quarter Leica di Leitz-Park, luogo esclusivo per gli appassionati Leica e gli amanti della fotografia, tra […]

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Davide Monteleone è il vincitore di Leica Oskar Barnack Award (LOBA), arrivato alla 44a edizione: il fotografo italiano è stato premiato per la serie Critical Minerals – Geography of Energy, nell’ambito della Celebration of Photography a Wetzlar, in Germania, nell’head quarter Leica di Leitz-Park, luogo esclusivo per gli appassionati Leica e gli amanti della fotografia, tra mostre, laboratori, il museo e una struttura aziendale fondata su artigianalità e innovazione.

Selezionato tra oltre 250 proposte individuate da una commissione di 80 esperti di fotografia provenienti da oltre 50 paesi, Critical Minerals – Geography of Energy è un progetto a lungo termine in cui Monteleone (Potenza, 1974) mette in discussione l’attuale orientamento del settore energetico verso le fonti rinnovabili ed evidenzia i complicati effetti geopolitici, sociali ed ecologici, utilizzando gli esempi dell’estrazione di rame, litio e cobalto in Cile, Repubblica Democratica del Congo e Indonesia.

Davide Monteleone (Potenza, 1974, vive in Svizzera) ha un Master in Arte e Politica presso la Goldsmith University di Londra ed è curatore e insegnante per svariate istituzioni pubbliche e private. Da diversi anni segue in particolare le questioni climatiche, tra economia e geopolitica. Monteleone ha pubblicato numerosi libri e collabora regolarmente con “National Geographic”, “Time” e “The New Yorker”. Ha ricevuto il National Geographic Storyteller’s Fund, la National Geographic Society Fellowship, l’Asia Society Fellowship, il Carmignac Photojournalism Award, l’EPEA Award, l’European Publishers Award e numerosi World Press Photo Awards. Era già stato tra i finalisti del LOBA 2020, con la sua serie Sinomocene.

Insieme a Davide Monteleone, è stata premiata anche la fotografa Maria Guțu (Repubblica di Moldavia, 1996) con LOBA Newcomer Award 2024 per la serie Homeland.

LOBA è tra i premi più ricchi e prestigiosi nel campo della fotografia: il vincitore del LOBA riceve 40.000 euro e un’attrezzatura fotografica del valore di 10.000 euro, mentre il vincitore del Newcomer Award riceve 10.000 euro e una Leica Q3. (foto Davide Monteleone, Critical Minerals – Geography of Energy,

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Al Maestro Pistoletto il Premio ecologia città di Varese https://www.artevarese.com/al-maestro-pistoletto-il-premio-ecologia-citta-di-varese/ https://www.artevarese.com/al-maestro-pistoletto-il-premio-ecologia-citta-di-varese/#respond Thu, 07 Dec 2023 10:45:34 +0000 https://www.artevarese.com/?p=72798 Varese – Al maestro Michelangelo Pistoletto andrà Il Premio ecologia città di Varese 2023. Il riconoscimento, istituito nel 1973 da Salvatore Furia, (uno dei primi volti all’ecologia e sorti in Italia e in Europa) sarà consegnato all’artista il 12 dicembre nel corso della cerimonia organizzata nel salone estense dalle 20.30. (alle 16.30, alla Dacia di […]

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Varese – Al maestro Michelangelo Pistoletto andrà Il Premio ecologia città di Varese 2023. Il riconoscimento, istituito nel 1973 da Salvatore Furia, (uno dei primi volti all’ecologia e sorti in Italia e in Europa) sarà consegnato all’artista il 12 dicembre nel corso della cerimonia organizzata nel salone estense dalle 20.30. (alle 16.30, alla Dacia di Villa Baragiola, piantumazione essenza dedicata al Maestro).

Il premio viene assegnano a una personalità che si sia distinta per merito in relazione alla “divulgazione scientifica”.

Il Comitato è costituito da un rappresentante designato dal Sindaco di Varese, un rappresentante dell’associazione “Società Astronomica G.V. Schiaparelli” e i referenti degli enti partner: Università dell’Insubria di Varese, ARPA Lombardia e JRC Ispra (VA).

Oltre al “Premio ecologia città di Varese” dal 2018 viene attribuito anche il premio “Mario Pavan”, chiamato così in memoria dell’importante entomologo che fu anche Ministro dell’Ambiente nel 1987. Il riconoscimento viene assegnato, a seguito della pubblicazione di un bando apposito, ad un giovane dottorando in materie scientifiche e consiste in una borsa di studio del valore di € 2.500.

* PH.Pierluigi-Di-Pietro, Courtesy by ArchivioCittadellarte Fondazione Pistoletto.

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“Scatta” un’immagine per Brinzio https://www.artevarese.com/scatta-unimmagine-per-brinzio/ https://www.artevarese.com/scatta-unimmagine-per-brinzio/#respond Sat, 09 Sep 2023 08:56:05 +0000 https://www.artevarese.com/?p=71506 Brinzio – La Biblioteca, tra le iniziative organizzate, ha messo in cantiere una manifestazione fotografica con lo scopo di realizzare il calendario del prossimo anno dedicato al borgo. Per concretizzare il progetto sono invitati tutti gli appassionati di fotografia ad inviare foto che raccontino la località turistica, incastonata tra il massiccio del Campo dei Fiori […]

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Brinzio – La Biblioteca, tra le iniziative organizzate, ha messo in cantiere una manifestazione fotografica con lo scopo di realizzare il calendario del prossimo anno dedicato al borgo.

Per concretizzare il progetto sono invitati tutti gli appassionati di fotografia ad inviare foto che raccontino la località turistica, incastonata tra il massiccio del Campo dei Fiori e dal Monte Martica, e il territorio per riscoprirlo e ammirarlo nelle pagine del taccuino 2024.

La partecipazione è gratuita. Ogni iscritto può inviare al massimo 3 fotografie entro e non oltre sabato 30 settembre.Si possono presentare anche foto appartenenti al proprio archivio fotografico.

La manifestazione prosegue anche nel mese di dicembre con l’evento “Le tue foto al Cinema” che avrà luogo al Museo di Brinzio, l’8 dicembre alle 20.30 con la proiezione animata di tutti gli scatti inviati.

Nell’occasione verranno rilasciate le pergamene di partecipazione a tutti i fotografi e consegnati i premi agli autori del calendario. Per informazioni: calendariobrinzio24@libero.it; Oppure T. 348 77 42 778 – anche con WhatsApp

 

 

 

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Arte Laguna Prize diventa “maggiorenne”, al via la 18a edizione https://www.artevarese.com/arte-laguna-prize-diventa-maggiorenne-al-via-la-18a-edizione/ https://www.artevarese.com/arte-laguna-prize-diventa-maggiorenne-al-via-la-18a-edizione/#respond Thu, 27 Jul 2023 14:25:27 +0000 https://www.artevarese.com/?p=71125 Venezia – Artisti e designer di tutto il mondo avranno l’opportunità, fino al 26 ottobre, di iscriversi al prestigioso concorso che mette in luce le eccellenze artistiche contemporanee. Arte Laguna Prize infatti ha una lunga tradizione nel supportare e promuovere gli artisti emergenti, offrendo loro una piattaforma per far conoscere il proprio talento a livello […]

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Venezia – Artisti e designer di tutto il mondo avranno l’opportunità, fino al 26 ottobre, di iscriversi al prestigioso concorso che mette in luce le eccellenze artistiche contemporanee. Arte Laguna Prize infatti ha una lunga tradizione nel supportare e promuovere gli artisti emergenti, offrendo loro una piattaforma per far conoscere il proprio talento a livello globale nel portale artelaguna.world.

Il concorso accoglie artisti di ogni età, nazionalità e background, senza distinzioni di genere e con libero tema così che la mostra rappresenti, ad ogni edizione, la perfetta fotografia del periodo sociale. Tra le categorie: pittura, scultura e installazione, arte fotografica, video arte, performance, arte virtuale, arte urbana, grafica, arte virtuale e design. I premi includono residenze artistiche internazionali, mostre collettive in importanti gallerie d’arte, collaborazioni con aziende leader nel settore artistico, partecipazioni a festival e altro ancora. Opportunità che consentono agli artisti di ampliare la loro rete di contatti, ottenere visibilità a livello internazionale e accedere a risorse preziose per lo sviluppo della loro carriera.

La giuria è composta da esperti di fama internazionale nel campo delle arti visive: Laura Barreca, storica dell’arte e direttrice scientifica del Mudac, Museo delle Arti di Carrara; Giulia Colletti, curatrice dei Contenuti Digitali al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Torino; Krist Gruijthuijsen, direttore del KW Institute di Berlino; Gonzalo Herrero Delicado, Curatore Indipendente con base a Londra; David Max Horowitz, assistente Curatore al Solomon R. Guggenheim di New York; Lu Peng, direttore del Comitato Artistico della Biennale di Chengdu in Cina; Anushka Rajendran, curatrice della Fondazione Artistica di Prameya in India.
Le 120 opere finaliste, selezionate dalla giuria in base alla loro qualità artistica, originalità e capacità di comunicare messaggi significativi, si contenderanno il premio in denaro di 10.000 euro e saranno esposte, dal 2 marzo al 1° aprile 2024, nella prestigiosa sede dell’Arsenale Nord di Venezia, dove avranno l’opportunità di essere ammirate da curatori, critici d’arte, collezionisti e appassionati d’arte provenienti da tutto il mondo (si contano 10mila presenze ad ogni edizione).

La mostra finale rappresenta un momento culminante per gli artisti partecipanti, che vedranno il loro lavoro inserito in un contesto internazionale di grande rilievo, ma sarà anche il punto di partenza per le numerose collaborazioni internazionali d’eccellenza. L’esposizione inoltre offrirà al pubblico la possibilità di partecipare in diretta streaming all’evento inaugurale, trasformando così la fruizione dell’arte in un’esperienza coinvolgente e immediata.
Arte Laguna, tra il 2023 e 2024, tra le vincitrici del bando PNRR TOCC per la Digitalizzazione delle imprese culturali e creative, si prepara anche a lanciare un progetto unico nel panorama artistico contemporaneo.
L’arte incontra la tecnologia nel progetto “Arte Laguna Digital”, che ha l’ambizione di rivoluzionare il modo in cui “viviamo e percepiamo le esposizioni artistiche. Il cuore di questa iniziativa – precisa l’organizzazione – è la trasposizione della mostra fisica nel Metaverso, l’universo digitale tridimensionale dove l’arte prende vita in modo sorprendentemente realistico. Non è tutto. Nei piani vi è anche l’implementazione della gestione di opere NFT (Non-Fungible Token). Grazie all’utilizzo delle blockchain, ogni opera d’arte verrà certificata, garantendone la validità legale di vendita.

La sezione Arte virtuale e digitale di Arte Laguna Prize accetta tutte le opere interamente create utilizzando il computer o applicazioni e dispositivi digitali tra cui: net art, videogiochi, progetti di realtà aumentata, Arte additiva, Bio Art, Data Art, Performance digitali, Arte generativa e arte algoritmica, Arte elettronica, Arte robotica, XR Art, NFT Art, Metaverse Art, GAN Art & OpenAI Art, Chrypto Art.

Per partecipare al concorso e accedere al network internazionale, gli artisti possono visitare il sito web ufficiale di Arte Laguna Prize all’indirizzo artelagunaprize.com

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Al Mac il Premio Lissone 2023 https://www.artevarese.com/al-mac-il-premio-lissone-2023/ https://www.artevarese.com/al-mac-il-premio-lissone-2023/#respond Tue, 25 Apr 2023 07:00:12 +0000 https://www.artevarese.com/?p=69966 Il MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, dal 13 maggio al 17 settembre, presenta il Premio edizione 2023, secondo una rinnovata struttura, ideata dalla direttrice artistica Francesca Guerisoli, che vede la produzione di un progetto espositivo composto da quattro mostre curate da Lucrezia Longobardi, Gabi Scardi, Noah Stolz e Saverio Verini. Sulla base di un […]

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Il MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, dal 13 maggio al 17 settembre, presenta il Premio edizione 2023, secondo una rinnovata struttura, ideata dalla direttrice artistica Francesca Guerisoli, che vede la produzione di un progetto espositivo composto da quattro mostre curate da Lucrezia Longobardi, Gabi Scardi, Noah Stolz e Saverio Verini.
Sulla base di un concept, ogni curatore ha selezionato cinque proposte, per un totale di venti artisti invitati al Premio: Ludovica Anversa, Sonia Arienta, Marion Baruch, Andrea Barzaghi, Simone Berti, Martina Biolo, Linda Carrara, Simona Da Pozzo, Marco Eusepi, Alice Faloretti, Pietro Librizzi, Eva Marisaldi, Lucas Memmola, Isabella Pers, Tiziana Pers, Nazzarena Poli Maramotti, Giulio Saverio Rossi, Andrea Sala, Alessandra Spranzi e Andreas Zampella.

Scopo del Premio Lissone  è  far emergere le linee di ricerca legate al mezzo pittorico attraverso lo sguardo di curatori e artisti di generazioni diverse. Le ricerche attuali che possono essere ricondotte alla pittura contemporanea sono declinate in molteplici linguaggi, che espongono il concetto di pittura a innumerevoli letture. La sensibilità individuale, i contesti differenti in cui operano i curatori e gli artisti coinvolti e le generazioni di cui sono espressione descrivono alcuni tra i temi di ricerca più vivaci della produzione artistica odierna.

La mostra è suddivisa in due capitoli: la Sezione Gran Premio, con le mostre Pittura come pratica progettuale e Cose che accadono, la prima curata da Gabi Scardi e la seconda da Noah Stolz. La sezione Nuove Visioni, con le mostre Vedute, visioni, voragini e Sonata #023, curate rispettivamente da Saverio Verini e Lucrezia Longobardi.

Sezione Gran Premio

Gabi Scardi con Pittura come pratica progettuale focalizza la sua proposta sul lavoro di cinque artiste accomunate dall’interesse per la pittura come pratica progettuale e spinte da una sensibilità nei confronti delle questioni cruciali della nostra epoca. Il paesaggio, tema che alla luce delle attuali urgenze ambientali si carica di significati cogenti, è centrale nel lavoro di Linda Carrara così come di Isabella Pers, che muove da una spiccata sensibilità nei confronti di tematiche ambientali di scala globale. Gli animali sono al centro delle opere di Sonia Arienta, con uno dei suoi lavori della serie “Dove sono le capre?”, e di Tiziana Pers che salva la vita di un animale destinato al macello scambiandolo con un ritratto dello stesso, guidata da spirito animalista e antispecista. Infine, Simona Da Pozzo presente con uno dei suoi lavori sui monumenti che abitano le città. “Se la pittura resta ancorata alla grande storia dell’arte, alla quale non può non fare riferimento – afferma la curatrice Gabi Scardi – essa si nutre d’altra parte dell’epoca e del contesto coevo. Gli artisti la utilizzano proprio per parlare del mondo che li circonda, e le loro opere riflettono il ruolo che, nel loro particolare periodo, l’arte riveste in seno alla società”.

Noah Stolz trae il titolo della mostra Cose che accadono da una serie di fotografie di Alessandra Spranzi (2002-2004) le cui immagini illustrano gesti di apparente quotidianità. L’atmosfera che accomuna gli still life è sospesa e costruita; le azioni ritratte sono allo stesso tempo plausibili ed incongrue, suggeriscono che forse qualcosa è andato storto o che ci troviamo bloccati tra due dimensioni. Non ci è possibile ricostruire con certezza il prima e il dopo perché la narrazione non è completa. Questa dimensione di potenzialità in contrasto con quella di mancanza che le è complementare è l’elemento che caratterizza le opere di Marion Baruch, Simone Berti, Eva Marisaldi, Andrea Sala, Alessandra Spranzi. L’opera o il suo soggetto provengono da un altrove, da un processo di creazione che con ogni probabilità ha avuto inizio prima che l’artista si accingesse a pensare l’opera.

Sezione Nuove Visioni

Saverio Verini riunisce sotto il titolo Vedute, visioni, voragini le opere pittoriche di Ludovica Anversa, Andrea Barzaghi, Alice Faloretti, Pietro Librizzi e Giulio Saverio Rossi. Punto di partenza e trait d’union tra le opere è il paesaggio: un genere storicizzato, classico, che in questo caso costituisce il riferimento principale per gli artisti. Vedute, visioni, voragini intende partire dal paesaggio come un “pretesto pittorico” per mostrare approcci, formazioni e provenienze talvolta agli antipodi; una fotografia mossa e inevitabilmente parziale della scena italiana, presentando cinque modi diversi di fare pittura oggi. Di ogni artista viene presentata una singola opera, che possa tuttavia rappresentarne la poetica: dalle visioni scarnificate ed evanescenti di Ludovica Anversa alla natura stilizzata e tropicale di Andrea Barzaghi; dalla vocazione romantica e sublime di Alice Faloretti alla spensieratezza onirica e naif di Pietro Librizzi, passando per l’approccio sottilmente concettuale e sensibile ai fenomeni percettivi di Giulio Saverio Rossi.

Lucrezia Longobardi con Sonata #023 presenta i lavori di Martina Biolo, Marco Eusepi, Nazzarena Poli Maramotti, Lucas Memmola, Andreas Zampella. La materia pittorica torna ad essere una lingua madre come strumento di esplorazione dei nuovi orizzonti intimi ed esistenziali. Dai vorticosi graffi floreali di Marco Eusepi, la cui velocità pare ricondurre al capogiro, con cui un’immagine elementare della realtà̀ fisica si trova ad abitare la dimensione della realtà aumentata, ai paesaggi esistenziali di Andreas Zampella; dalla pelle domestica, inquieta, dilaniata che traccia il passaggio del tempo nell’opera di Martina Biolo, alla ricerca di spiritualità di Lucas Memmola, che dà respiro alla propria dimensione sacrale fino all’opera di Nazzarena Poli Maramotti, che occupa un territorio di mezzo, una sorta di crinale tra figurazione e astrazione. In tutte queste opere, è la pittura astratta a dominare la scena, una pittura che interroga il concetto di identità̀.

La Giuria

La Giuria del Premio Lissone 2023 è composta da Lóránd Hegyi, storico e critico d’arte ungherese che, tra i vari incarichi ricoperti, ha diretto il Ludwig Museum di Vienna e il Pan di Napoli; Giovanna Forlanelli Rovati, presidente della Fondazione Luigi Rovati di Milano e Francesca Guerisoli.

I premi in denaro che verranno assegnati sono due, attribuiti alle opere ritenute più significative: uno per la categoria Gran Premio, del valore di € 10.000 e uno per la categoria Nuove Visioni, del valore di € 5.000. Le opere vincitrici saranno acquisite dal MAC ed entreranno a far parte della collezione permanente del museo, che si compone di oltre 450 opere d’arte moderna e contemporanea. La proclamazione dei vincitori avverrà, contestualmente all’inaugurazione della mostra, il 13 maggio, alle 18 nella sede del Museo in viale Elisa Ancona 6, a Lissone (MB). Orari e ingressi: mercoledì e venerdì: 10 – 13; giovedì: 16 – 19; sabato e domenica: 10 – 12 / 15 – 19. L’ingresso è gratuito. Informazioni: museo@comune.lissone.mb.it; T. 039 7397368 – 039 7397202; www.museolissone.it.

Cenni sulla storia del Premio Lissone

Il MAC Museo d’Arte Contemporanea di Lissone conserva l’intera collezione dello Storico Premio Lissone, composta dai lavori che dal 1946 al 1967 furono acquisiti attraverso il prestigioso premio di pittura. Si tratta delle opere che vinsero il Gran Premio per la Pittura, il Secondo Premio, il Premio Acquisto e le donazioni di artisti che parteciparono al concorso.
La storia del Premio Lissone, tra i primi sorti in Italia, colloca la città tra i poli della valorizzazione dall’arte contemporanea di allora. L’idea del Premio si deve alla Famiglia Artistica Lissonese, formata da pittori e artisti locali, muovendo dalla necessità di aprire un dibattito culturale sullo stato dell’arte e coinvolgendo imprenditori del luogo e critici d’arte di rilievo nazionale. Il rigore utilizzato nella composizione delle giurie – vi prendono parte, tra gli altri, Raffaele De Grada, Marco Valsecchi, Giulio Carlo Argan e Giuseppe Marchiori –, fornisce i presupposti per la realizzazione di un evento culturale di spessore. Se nelle prime edizioni la partecipazione è riservata ai pittori italiani, a partire dal 1952 diviene internazionale, vengono esposti anche lavori fuori concorso di artisti affermati, il Comune di Lissone decide di acquisire le opere vincitrici, l’entità del primo premio aumenta e si moltiplicano i riconoscimenti da parte di privati. La notorietà del Premio è tale che si arriva ad accostarlo, per importanza e prestigio, alla Biennale di Venezia. L’esperienza ha termine nel 1967, al sopraggiungere degli anni della contestazione e all’allentarsi delle tensioni e delle finalità che tanto peso avevano avuto all’inizio.
Forte di questa storia, nel 1999 il Comune di Lissone decide di rifondarlo come Premio Città di Lissone, che vede svolgere tre edizioni annuali, e successivamente, dal 2002, in accordo con la Famiglia Artistica Lissonese, assume il nome storico per dare continuità a quella progettualità. Dal 2006, il Premio Lissone dedicato alle arti visive diviene a cadenza biennale, alternandosi al Premio Lissone Design, grazie al quale il MAC incrementa costantemente le proprie collezioni d’arte e design.

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Parte la prima edizione del Deloitte Photo Grant https://www.artevarese.com/parte-la-prima-edizione-del-deloitte-photo-grant/ https://www.artevarese.com/parte-la-prima-edizione-del-deloitte-photo-grant/#respond Thu, 16 Feb 2023 11:30:36 +0000 https://www.artevarese.com/?p=69136 Milano – L’Auditorium del Mudec, Museo delle Culture, ha tenuto a battesimo la presentazione della prima edizione del Deloitte Photo Grant, un nuovo concorso fotografico internazionale. Promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte e in collaborazione con 24 ORE Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera, il […]

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Milano – L’Auditorium del Mudec, Museo delle Culture, ha tenuto a battesimo la presentazione della prima edizione del Deloitte Photo Grant, un nuovo concorso fotografico internazionale. Promosso da Deloitte Italia con il patrocinio di Fondazione Deloitte e in collaborazione con 24 ORE Cultura, la direzione artistica di Denis Curti e il team di BlackCamera, il concorso intende stimolare la produzione artistica legata al mondo della fotografia e di promuovere il tema delle Connections. I fotografi, infatti, saranno chiamati a dare una narrazione e un’interpretazione attraverso le immagini di cosa significhi essere connessi a livello umano, professionale, economico o ambientale.

Con questa iniziativa Fondazione Deloitte si pone l’obiettivo di supportare concretamente il mondo della fotografia, che riveste da sempre un ruolo chiave nella produzione artistica e culturale contemporanea, in quanto linguaggio universale in grado di interpretare e raccontare l’attualità. Questa prima edizione del concorso fotografico mette a disposizione un valore complessivo di €60.000.

“Una nuova grande occasione per valorizzare la fotografia di qualità ha sottolineato Denis Curti, direttore artistico Deloitte Photo Grant -. Vogliamo raccogliere storie capaci di costruire connessioni e circolarità. Un premio che si avvale di una giuria prestigiosa e che vuole sottolineare l’importanza dello storytelling”.

Il premio è strutturato in due categorie: Segnalazioni e Open call.

Nella prima, dieci personalità operanti nel mondo della produzione culturale internazionale, denominati Segnalatori, candideranno due lavori fotografici inediti ciascuno, composti da almeno 40 immagini, realizzati da un fotografo a loro discrezione. Tra i segnalatori figurano Renata Ferri, Nathalie Herschdorfer, Matthias Harder, Erik Kessels, Antonio Carloni, Andréa Holzerr, Elisabeth Sherman, Karen McQuaid, Horacio Fernández e Claudio Composti.

Una giuria, composta da critici, fotografi professionisti, direttori di musei, fotoeditor, galleristi, sceglierà il vincitore della prima edizione il quale sarà premiato con una personale al Mudec nel prossimo mese di dicembre, accompagnata da un catalogo edito da 24 ORE Cultura, nonché con un contributo in denaro di € 40.000. Nella giuria figurano Guido Borsani (Presidente Fondazione Deloitte), Brandei Estes (Head of Photographs Sotheby’s London), Laura Sackett (LensCulture), Rosy Santella (Internazionale), Federica Chiocchetti (MBAL Museum), Reiner Opoku (Agente d’arte internazionale), Timothy Persons (Board Paris Photo), Javier Vallhonrat (Artista contemporaneo) oltre al conservatore del Mudec, Sara Rizzo e al presidente di giuria, Denis Curti.

La seconda categoria, invece, prevede un open call aperta, fino al 30 aprile, per i fotografi sotto i 35 anni, che dovranno presentare un’idea progettuale sul tema del premio, descritta sia nei suoi contenuti che nei suoi costi di realizzazione. I partecipanti dovranno inoltre inviare un portfolio di dieci immagini inerenti al progetto o ad altri lavori a loro scelta. Chi si aggiudicherà questa sezione otterrà una menzione all’interno della rassegna dedicata al vincitore di Segnalazioni. Riceverà inoltre € 20.000 per la realizzazione della sua idea e potrà organizzare una personale nel 2024, in occasione della seconda edizione del Deloitte Photo Grant. Per altre informazioni, consultare il sito www.deloittephotogrant.com

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Vince il presepe della fondazione Zaccheo https://www.artevarese.com/vince-il-presepe-della-fondazione-zaccheo/ https://www.artevarese.com/vince-il-presepe-della-fondazione-zaccheo/#respond Tue, 24 Jan 2023 16:00:34 +0000 https://www.artevarese.com/?p=68845 Samarate – La Fondazione Zaccheo di Samarate vince il concorso presepi del Lions Club Busto Arsizio Cisalpino. Come undici anni fa, l’ente che si occupa di persone disabili si classifica al primo posto  alla trentesima edizione  del concorso. La scorsa domenica 23 gennaio), al Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio, il presidente del Lions, Andrea […]

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Samarate – La Fondazione Zaccheo di Samarate vince il concorso presepi del Lions Club Busto Arsizio Cisalpino.
Come undici anni fa, l’ente che si occupa di persone disabili si classifica al primo posto  alla trentesima edizione  del concorso.

La scorsa domenica 23 gennaio), al Teatro Fratello Sole di Busto Arsizio, il presidente del Lions, Andrea Arnaudo, ha premiato i vincitori chiudendo un’edizione record: 29 i presepi in gara, esposti nel periodo natalizio nel Battistero della Basilica di San Giovanni Battista e che hanno richiamato circa 4 mila visitatori votando così il loro presepe preferito. I voti giudicati validi sono stati ben 1.516 assegnando il Primo Premio della Giuria Popolare al Presepe della Fondazione Zaccheo Onlus.

La qualità delle opere presentate ha reso molto difficile il compito della Giuria Tecnica che, dopo lunga discussione, ha decretato i vincitori: per i presepi tradizionali al primo posto si è classificato quello di Alessandro Milani, seguito da Roberto Ferrari e Antonio Spagnuolo. Nella categoria presepi creativi, sul podio quello realizzato da Lidia Stroppi; secondo quello dell’Istituto Comprensivo “De Amicis” di Busto Arsizio e terzo quello di Alberto Ferrario.

«Il risultato di questa edizione è andato oltre le nostre aspettative – ha detto il presidente del Lions Club Busto Arsizio Cisalpino, Andrea Arnaudo – sia per numero di visitatori sia per la qualità delle opere che tanti appassionati ci hanno affidato; la loro bellezza ha rafforzato il primario obiettivo della nostra manifestazione che è quello di sostenere e promuovere l’importante simbolo della Cristianità e i valori che ad esso sono collegati. Tra questi il valore dell’unione familiare che nel periodo natalizio trova uno dei suoi magici momenti proprio nella preparazione e nell’allestimento del Presepe».

 

 

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Premio fotografico Memorial Franco Pontiggia 2022 https://www.artevarese.com/premio-fotografico-memorial-franco-pontiggia-2022/ https://www.artevarese.com/premio-fotografico-memorial-franco-pontiggia-2022/#respond Sat, 24 Dec 2022 09:00:21 +0000 https://www.artevarese.com/?p=68500 Busto A. – Scatta “Le Joie de Vivre” con la nuova edizione del Premio fotografico Memorial Franco Pontiggia, organizzato da Afi, Archivio fotografico italiano in collaborazione con ISP – Italian Street Photography, CITIES e EPSON Digigraphy, aperto a tutti, senza limiti di età e di provenienza. I partecipanti dovranno inviare entro il prossimo 26 febbraio […]

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Busto A. – Scatta “Le Joie de Vivre” con la nuova edizione del Premio fotografico Memorial Franco Pontiggia, organizzato da Afi, Archivio fotografico italiano in collaborazione con ISP – Italian Street Photography, CITIES e EPSON Digigraphy, aperto a tutti, senza limiti di età e di provenienza.

I partecipanti dovranno inviare entro il prossimo 26 febbraio da 1 a 3 immagini in formato digitale Jpeg nella dimensione base lato lungo di 1920 pixel, file di almeno 10 megabyte adatto per la stampa, al seguente indirizzo di posta elettronica: afi.fotoarchivio@gmail.com tramite Wetransfer, allegando la scheda di partecipazione compilata in ogni sua parte e firmata. Le immagini non accompagnate dalla scheda di partecipazione completa non saranno prese in considerazione.
Per i minorenni di dovrà fornire l’autorizzazione di un genitore o legale rappresentante.

Regolamento

Il regolamento prevede che le fotografie dovranno essere inedite, avere un numero progressivo (1, 2, 3) ed essere titolate direttamente sul file.
Ogni partecipante è responsabile civilmente e penalmente delle proprie opere, sollevando l’organizzazione da ogni responsabilità, anche nei confronti di eventuali soggetti raffigurati nelle fotografie. Il Concorrente quindi dovrà informare gli eventuali interessati (persone ritratte) nei casi e nei modi previsti (UE) 2016/679 del 27 aprile 2016, nonché procurarsi il consenso alla diffusione degli stessi, pena l’esclusione dal concorso.

La Giuria è composta da 3 membri esperti di fotografia e arti visive rappresentate da: Claudio Argentiero, fotografo, Presidente Archivio Fotografico Italiano, curatore; Angelo Cucchetto, ower ISP, editore di Cities, curatore; e Stefano Mirabella, fotografo, docente, curatore.

La comunicazione dei risultati avverrà tramite mail o telefono, unicamente agli autori premiati e segnalati, senza specificare la graduatoria, che sarà resa nota il giorno della premiazione, prevista per il prossimo 19 marzo a partire dalle 18 in avanti, in occasione dell’inaugurazione della 11^ edizione del festival Fotografico Europeo 2023, nella Sala Conferenze del Museo del Tessile di Busto Arsizio di via Alessandro Volta.

Nell’occasione saranno proiettate tutte le immagini partecipanti e ritenute ammissibili dalla Giuria con i nomi dei rispettivi autori. I migliori 30 scatti saranno esposti nella corte esterna di Palazzo Marliani Cicogna, sede delle mostre del Festival e aperta al pubblico dopo la premiazione. 10 delle immagini andranno a comporre una sezione dedicata al premio pubblicata sul numero 12 di Cities, il magazine semestrale sulla fotografia urbana pubblicato da ISP, vedi www.italianstreetphotography.com/cities.

PREMI
1° Premio: € 500 offerti dalla Famiglia Pontiggia + libri fotografici
2° Premio: Carnet per 10 stampe fine art Digigraphie + libri fotografici
3° Premio: Sampa fine art da collezione incorniciata + libri fotograficiLa Giuria potrà assegnare ulteriori riconoscimenti ad autori ritenuti meritevoli.

Per informazioni e approfondimenti in merito al bando, contattare la segreteria organizzativa: Afi-Archivio Fotografico Italiano e-mail: afi.fotoarchivio@gmail.com; SMS: 347 5902640; WhatsApp: 333 3718539 pagina facebook – Archivio Fotografico Italiano

 

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Vega e Bigi vincono l’XI edizione del Premio Fabbri Arti Contemporanee https://www.artevarese.com/vega-e-bigi-vincono-lxi-edizione-del-premio-fabbri-arti-contemporanee/ https://www.artevarese.com/vega-e-bigi-vincono-lxi-edizione-del-premio-fabbri-arti-contemporanee/#respond Wed, 30 Nov 2022 08:00:25 +0000 https://www.artevarese.com/?p=68227 Solighetto di Pieve di Soligo (TV) – Il collettivo VEGA, composto da Tommaso Arnaldi e Francesca Pionati, con il lavoro FLORILEGIO, del 2021, ha vinto per la sezione “Arte Emergente” l’undicesima edizione del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee. Anche quest’anno la composizione delle Giurie del Premio ha potuto annoverare autorevoli critici e curatori […]

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Solighetto di Pieve di Soligo (TV) – Il collettivo VEGA, composto da Tommaso Arnaldi e Francesca Pionati, con il lavoro FLORILEGIO, del 2021, ha vinto per la sezione “Arte Emergente” l’undicesima edizione del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee.

Anche quest’anno la composizione delle Giurie del Premio ha potuto annoverare autorevoli critici e curatori come, per la sezione “Arte Emergente”,  Lorenzo Balbi, Rossella Farinotti, Antonio Grulli, Angel Moya Garcia; per la sezione “Fotografia contemporanea” Daniele De Luigi, Francesca Lazzarini, Elisa Medde e Mauro Zanchi, con la partecipazione ad entrambe di Carlo Sala, curatore del Premio.

Tornando all’opera del Collettivo Vega, gli autori si sono appropriati sul web di una serie di filmati d’archivio che delineano una sorta di immaginario collettivo odierno attraverso le sequenze di funerali, battesimi o baby shower che costituiscono dei nuovi riti contemporanei della cultura consumista. Questo magma visivo è stato alterato attraverso una visione fatta di primi piani che annullano i contesti e permettono di intravedere solo alcuni elementi simbolici come i fiori o una serie di movimenti che danno corpo a una pluralità di istanze, dalla gioia alla follia. Nell’opera video gli artisti hanno voluto riferirsi al pensiero di Ernesto De Martino, mettendo in scena in chiave performativa dei riti funebri descritti dal grande antropologo, ponendo così una riflessione su come queste azioni possano essere portatrici di memoria.

La prima menzione della giuria è andata ad Andrea Bocca (Crema, 1996) per Osvaldo (2022), un’opera capace di rileggere, in chiave critica e ironica, la tradizione del design modernista. L’autore, nella sua scultura, ha ripreso e alterato il celebre appendiabiti AT16 di Osvaldo Borsani mutandone le fattezze: l’oggetto ha perso così la sua aura iconica attraverso nuove forme che mettono in crisi la funzionalità originale. Questo appare evidente in alcuni elementi, come i pomelli – dove dovrebbero essere appesi gli abiti – che sono rivolti verso il basso, innescando così una sensazione di straniamento.

Roberto de Pinto (Terlizzi, 1996) con Prima prova d’incastro (2022) si aggiudica la seconda menzione, testimoniando anche quest’anno una forte vivacità delle opere pittoriche candidate al premio. Il mondo figurativo dell’artista è popolato da giovani uomini che compiono gesti minimi, allusivi, dove non accade quasi nulla, ma capaci di creare una tensione erotica sottesa. Le loro pelli brune e i loro lineamenti hanno dei tratti marcati che richiamano alla mente tutta una serie di raffigurazioni visive antiche della cultura mediterranea. I giovani raffigurati si pongono in modo ambiguo al nostro sguardo, perché, se da un lato, sembrano volersi celare sotto le foglie di un salice, dall’altro innescano un gioco di occhiate complici e voyeuristiche con il fruitore.

L’ultima menzione è andata al lavoro Supports (The Botanic Garden of the University of Warsaw, 2) di Agnieszka Mastalerz (Łódź, 1991) realizzato tra il 2020 e il 2022. Durante una passeggiata nel giardino botanico di Varsavia l’artista è stata attratta da una serie di strutture in acciaio destinate a far crescere le piante. Queste, con le loro forme sintetiche e instabili, sembravano già di per sé delle sculture, composizioni autoriali fatte di linee che lo sguardo dell’artista ha saputo cogliere ed enfatizzare.

La vincitrice della sezione “Fotografia contemporanea” è Silvia Bigi (Ravenna, 1985) con Are you nobody, too? (2022), un lavoro che unisce immagine e video, per porre una riflessione attorno al concetto di identità. L’opera è germinata dall’unica fotografia esistente della prozia dell’autrice, Irma, una donna affetta da disturbi mentali a causa dei quali è stata in parte allontanata dalla vita pubblica e familiare. All’interno dell’installazione, l’immagine vernacolare prende vita attraverso un’applicazione che idealmente dà voce alla donna facendole leggere una serie di testi di grandi poetesse e scrittrici – come Anne Sexton, Marina Cvetaeva, Gaspara Stampa, Mary Shelley, Sylvia Plath, Emily Dickinson e Virginia Woolf – tutte accomunate dall’aver sofferto di patologie come depressione, schizofrenia o bipolarismo. Questa polifonia di voci che si sprigionano dal volto della protagonista dell’opera, sembra scontrarsi con l’addomesticamento e la normatività sociale a cui è stata soggetta portando a riflettere sul concetto di sanità mentale e più in generale di diversità.

Claudia Amatruda si è aggiudicata la menzione della giuria con Gigante (2020), un lavoro in bilico tra fotografia e performance, dove l’autrice indaga la sua condizione di persona affetta da una rara malattia degenerativa. Il corpo diventa così un terreno di comprensione di se stessi e della relazione con gli altri, dove il privato diventa collettivo, ma anche uno spigoloso campo di battaglia; le immagini sono il punto di sintesi formale di una pluralità di istanze tra speranza, consapevolezza e dolore.

La seconda menzione è andata all’opera You Would Wear It as Pajamas and Even to Go Out With It Before Breakfast (2021) di Anaïs Horn (Graz, 1981). Anche in questo lavoro si parte dalla condizione personale dell’artista, ovvero una sindrome che durante l’adolescenza ha paralizzato la sua mano destra; questo avvenimento è il pretesto per realizzare una riflessione più ampia su temi come la conoscenza del proprio corpo, la malattia, la disabilità e le relazioni tra persone, specie in un periodo come quello degli ultimi anni dove i contatti sociali si sono attenuati a causa della pandemia di Covid-19. Il lavoro si presenta come un’opera dove la fotografia assume una forma espansa e tridimensionale attraverso le fattezze di un kimono costellato da una serie di immagini stampate su seta.

L’ultima menzione è stata consegnata al collettivo Tetau (composto da Beatrice Zito ed Edoardo Montaccini) per il lavoro ⟨ ⟩ del 2021. La loro videoinstallazione porta a riflettere sulla presenza quotidiana di una pluralità di apparati legati al visivo. Quest’ultimi, nell’opera degli autori, si neutralizzano vicendevolmente attraverso un reciproco puntamento: gli strumenti che dovevano realizzare una ripresa oggettiva, o una trasmissione di informazioni, si ritrovano così a generare una forma aniconica e instabile che fa perdere ogni certezza e apre a una pluralità di significati.

I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto di 5.000 euro e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione della Fondazione Francesco Fabbri Onlus, che li custodirà a Casa Fabbri, il centro residenziale teatro di numerosi eventi.

Le opere dei finalisti, infine, rimarranno esposti fino al 18 dicembre nella collettiva di Villa Brandolini, in Piazza Libertà a Solighetto di Pieve di Soligo. Sarà possibile visitare la mostra nei seguenti giorni e orari: venerdì-sabato-domenica: 16-19.

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