Restauro Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/restauro/ L'arte della provincia di Varese. Thu, 22 Feb 2024 17:32:36 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Restauro Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/arte/restauro/ 32 32 Una visita “speciale” al Museo Baroffio https://www.artevarese.com/una-visita-speciale-al-museo-baroffio/ https://www.artevarese.com/una-visita-speciale-al-museo-baroffio/#respond Thu, 22 Feb 2024 17:32:36 +0000 https://www.artevarese.com/?p=73494 Varese – Da non perdere la visita al Museo Baroffio del Sacro Monte organizzata domenica 25 febbraio. L’occasione, che cade nel periodo di chiusura dello spazio è unica e consente infatti di ammirare un’opera eccezionalmente esposta: si tratta della tela “Il Viale delle Cappelle con il frate Aguggiari e l’architetto Bernascone”, opera che sarà presto […]

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Varese – Da non perdere la visita al Museo Baroffio del Sacro Monte organizzata domenica 25 febbraio. L’occasione, che cade nel periodo di chiusura dello spazio è unica e consente infatti di ammirare un’opera eccezionalmente esposta: si tratta della tela “Il Viale delle Cappelle con il frate Aguggiari e l’architetto Bernascone”, opera che sarà presto sottoposta ad un importante restauro a cura del Laboratorio Piero Lotti, che domenica, alle 11, presenterà i lavori  ai quali sarà sottoposto il dipinto.

L’olio su tela ha un eccezionale valore storico in quanto rappresenta una delle rare immagini di coloro che si possono considerare gli “inventori” del Sacro Monte: Giovan Battista Aguggiari, frate cappuccino che ebbe l’idea di dar vita alla via sacra che conduce al Santuario e molto si spese per raccogliere i fondi necessari alla fabbrica del Rosario, e Giuseppe Bernascone che progettò le 14 cappelle con i misteri del Rosario e i tre archi che caratterizzano l’ascesa al borgo lunga circa 2 chilometri.

Il restauro dell’opera rientra in un progetto della Parrocchia di Santa Maria del Monte insieme con Archeologistics e presentato alla Fondazione Comunitaria del Varesotto grazie al bando “Tesori Nascosti”. E’ stata anche attivata una raccolta fondi, e i contributi che verranno raccolti anche durante la visita del 25 febbraio andranno a sostegno dell’importante intervento. La visita è su prenotazione obbligatoria e ha il costo di 10€ a persona.

Collegandosi al link: bit.ly/prendiparteanchetu è possibile conoscere notizie più approfondite sul restauro.

Il tour di domenica permetterà inoltre di conoscere le interessanti collezioni e la storia del Museo dove sono conservate opere d’arte antica e contemporanea, donate in parte dal Barone Baroffio dall’Aglio, dal Santuario e da monsignor Pasquale Macchi, segretario di papa Paolo VI. Prenotazioni: bit.ly/dietrounrestauro l info@sacromontedivarese.it
cell. +39.3664774873

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La chiesa di Ghemme https://www.artevarese.com/la-chiesa-di-ghemme/ https://www.artevarese.com/la-chiesa-di-ghemme/#respond Thu, 06 May 2021 10:33:52 +0000 https://www.artevarese.com/?p=60447 Ghemme – Nel corso della storia dell’umanità catastrofi e pestilenze si sono succedute con cicliche cadenze provocando lutti e disastri di differenti entità lasciando purtroppo immemori coloro che le avevano provocate oltre coloro che non ne erano stati intaccato in prima persona. Neppure l’attuale situazione pandemica ci ha risparmiato comportamenti da parte di politici che […]

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Ghemme – Nel corso della storia dell’umanità catastrofi e pestilenze si sono succedute con cicliche cadenze provocando lutti e disastri di differenti entità lasciando purtroppo immemori coloro che le avevano provocate oltre coloro che non ne erano stati intaccato in prima persona.

Neppure l’attuale situazione pandemica ci ha risparmiato comportamenti da parte di politici che hanno dato il peggio di sé mettendo in scena squallidi siparietti da “mascherina no, mascherina forse, mascherina si”.

L’oggettività dell’articolo in questione ci impone, come nei romanzi d’appendice dell’800, di fare un passo indietro, anzi molto più indietro.

Al fine di scongiurare l’incedere dell’epidemia di peste presente sul territorio del novarese, la comunità di Ghemme decise, con il voto del 7 settembre 1631, di realizzare la chiesa di San Rocco, descritta per la prima volta nel 1618 “come un piccolo oratorio con il tetto all’interno coperto di tavole di legno”.

La somma fissata per l’ampliamento e la costruzione dell’edificio dedicato al Santo, protettore degli appestati, viene fissata in 50 scudi d’oro, con l’apporto della vendita di una vigna da parte del parroco

Don Antonio Abbatino.

Nei decenni successivi si susseguirono nuovi lavori e continue manutenzioni sino a giungere, un secolo dopo, alla messa in posa della sacrestia.

Inoltre una donazione di 42 lire, permette di dotare la chiesa di un piccolo campanile.

Nel 1819 viene dipinta sopra l’altare la Madonna Santissima con San Rocco.

Il tempo, come è sua natura, scorre.

Durante la guerra del 15-18, in occasione delle manovre che si tengono nella Baraggia di Rovasenda, la chiesa viene confiscata  divenendo dormitorio e ricovero per muli.

L’edificio ad aula unica situato in Piazza Castello presenta una facciata in cotto, con ampio portone d’ingresso  ed è corredata ai lati da due finestre “ad orandum”, mentre li accanto svetta una piccola torre campanaria.

Varcato l’ingresso si scorge nei pressi dell’altare, la statua del Santo proveniente dal convento francescano (XVIII sec.) di Novara.

Di particolare pregio la tela del pittore valsesiano Lorenzo Peracino con Madonna e Santi Francescani.

A tale cospetto appare il prezioso altare ligneo in radica di noce e il tronetto processionale disegnato dall’Antonelli nel 1860 e scolpito da Francesco Sella che fu direttore del laboratorio Barolo di Varallo Sesia.

La realizzazione si deve al merito di Francesco Stoppani, benefattore ghemmese che permise inoltre la costruzione dello scurolo della Beata Panacea, utilizzato per la prima volta nel 1860 per la processione della madonna del Rosario.

Ghemme (NO) – Chiesa di San Rocco, Piazza Castello

Mauro Bianchini

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In visita all’Abbazia San Donato https://www.artevarese.com/in-visita-allabbazia-san-donato/ https://www.artevarese.com/in-visita-allabbazia-san-donato/#respond Thu, 12 Nov 2020 13:00:15 +0000 https://www.artevarese.com/?p=57965   Sesto Calende – Il mutare delle abitudini a seguito della contingente situazione pandemica limita l’attenzione a ciò che ci è più vicino e facilmente raggiungibile. Luoghi, contrade, antichità e monumenti distrattamente conosciuti, godono di rinnovato interesse. Per gli abitanti nel Bacino idrografico del Lago Maggiore e limitrofe provincie di Lombardia e Piemonte, Sesto Calende […]

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Sesto Calende – Il mutare delle abitudini a seguito della contingente situazione pandemica limita l’attenzione a ciò che ci è più vicino e facilmente raggiungibile. Luoghi, contrade, antichità e monumenti distrattamente conosciuti, godono di rinnovato interesse. Per gli abitanti nel Bacino idrografico del Lago Maggiore e limitrofe provincie di Lombardia e Piemonte, Sesto Calende è uno di quei Luoghi. In questa città  c’è l’Abbazia di San Donato in località omonima. L’origine dell’edificio, che risale all’VIII secolo, in località Scozola poi detta Abbazia, è attribuita all’iniziativa di Liutardo de Conti vescovo di Pavia. Nei secoli proprietà e giurisdizione mutarono come per l’edificio che subì notevoli modifiche e interventi fino ai  più recenti del 1959, 1964 e il restauro di dipinti e affreschi dell’ultimo decennio.  La chiesa, dopo il nartece addossato alla facciata si presenta a tre navate con fonte battesimale e cripta. L’architettura interna, dipinti, affreschi e arredi sacri unitamente a luci ed ombre sollecitano un istintivo stato emozionale mistico che favorisce la meditazione.

Ben lo sanno officianti, fedeli e devoti ma anche turisti e agnostici in occasionale visita. Il percorso di visita unitamente a dettagli storici, artistici e cronologici è suggerito con facile lettura da Michele Aramini con il volumetto “Abbazia di San Donato Sesto Calende (Varese). A fine pubblicazione si richiama l’attenzione sull’Oratorio di San Vincenzo, chiesuola in stile romanico posta al piede della collina morenica a pochi passi dal masso erratico “Sass da preja buia”.

“Abbazia di San Donato Sesto Calende -Varese” Edizioni VELAR pagg. 48 di Michele Aramini Euro 5. Reperibile presso la Parrocchia San Donato in Abbazia di Sesto Calende

 

Mario Ferdeghini

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Gallarate, una città liberty? https://www.artevarese.com/gallarate-una-citta-liberty/ https://www.artevarese.com/gallarate-una-citta-liberty/#respond Mon, 12 Oct 2020 08:42:53 +0000 https://www.artevarese.com/?p=57544 Gallarate, centro storico. Gallarate è una città liberty? A prima vista sembrerebbe di no. Quando si pensa al liberty in provincia di Varese le città che affiorano sempre alla mente sono senza dubbio Varese e Busto Arsizio. E Gallarate? È la figlia della serva? Anche la città dei due galli ha un’anima liberty. Lo dimostreremo […]

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Gallarate, centro storico. Gallarate è una città liberty? A prima vista sembrerebbe di no. Quando si pensa al liberty in provincia di Varese le città che affiorano sempre alla mente sono senza dubbio Varese e Busto Arsizio. E Gallarate? È la figlia della serva? Anche la città dei due galli ha un’anima liberty. Lo dimostreremo con alcuni esempi architettonici.

CASA BELLORA

Casa Bellora sorse nel 1929 come un sipario che chiude la vista su piazza Garibaldi. Prima di palazzo Bellora c’era una semplice casa con loggiato e porticato. Il capitano d’industria Carlo Bellora, che aveva stabilimenti a Gallarate, a Somma Lombardo, ad Albizzate ma anche nella Bergamasca e dava lavoro a migliaia di operai, chiamò l’architetto Carlo Moroni (1872-1962) per realizzare il palazzo di famiglia. Lo studio Tenconi-Moroni, il più celebrato studio cittadino, realizzò il maestoso edificio che vediamo ancora oggi, caratterizzato da un ampio atrio con vetrata. Gli ambienti privati ancora oggi sono – in parte – rimasti identici alle origini, tra soluzioni architettoniche di pregio, arredi in legno, velluti. Altri ambienti invece hanno visto modifiche successive, ad esempio con l’intervento di Silvio Zanella: pittore, docente di storia dell’arte, fautore della “Civica Galleria d’Arte Moderna” di Gallarate (oggi MA*GA), svolgeva anche la professione di arredatore.

VILLA CARLO BORGOMANERI

Carlo Borgomaneri eredita dal padre la forza di iniziativa, la volontà e l’intuito che lo guidano nel creare tessuti divenuti dei classici; nelle cronache dell’epoca egli è descritto come dotato di “abilità, acutezza, e di prudenza non disgiunta da un senso di vigile arditezza”; fu anche nominato Cavaliere del Lavoro. Egli edifica la sua villa con parco alle spalle della fabbrica: si tratta di una costruzione solida e semplice, che si sviluppa su due piani più due mezzanini, uno a livello del terreno ed uno sotto il tetto, e presenta richiami a soluzioni adottate da contemporanei architetti milanesi come l’unione di tre corpi di cui uno più arretrato rispetto agli altri, la semplicità delle linee e l’utilizzo delle decorazioni a spezzare le cimase delle finestre. Gli angoli degli edifici sono inquadrati da paraste a bugnato la cui parte terminale è decorata da applicazioni floreali e geometriche e scanalature verticali; una decorazione simile affiancata a foglie di alloro orna tutte le finestre della villa nella loro parte centrale.
Questi esempi dimostrano che lo sviluppo del Liberty a Gallarate si deve allo studio Tenconi-Moroni, ma anche che il Liberty gallaratese si discosta dagli esempi architettonici più conformi a questo stile (come quelli della vicina Milano). In che termini? Pur tentando di scardinare gli stili del passato, risentiva ancora della tradizione architettonica precedente. Inoltre a Gallarate i committenti avevano sempre l’ultima parola nelle decisioni progettuali dell’edificio e, di conseguenza, chi si occupava della costruzione doveva seguirne le indicazioni. Quindi Gallarate è sì una città liberty, ma declina questo stile in un modo unico.

Eleonora Manzo

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Appuntamenti dal 14 agosto https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-14-agosto/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-14-agosto/#respond Wed, 12 Aug 2020 09:00:39 +0000 https://www.artevarese.com/?p=56648 Aosta – Al Museo Archeologico Regionale di Piazza Roncas, si è aperta al pubblico la mostra “Impressionismo tedesco. Liebermann, Slevogt, Corinth dal Landesmuseum di Hannover”. L’esposizione racconta la storia dell’evoluzione dell’Impressionismo tedesco attraverso una prestigiosa selezione di dipinti, opere grafiche e sculture, provenienti dal Landesmuseum di Hannover e per la maggior parte mai esposti al […]

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Aosta – Al Museo Archeologico Regionale di Piazza Roncas, si è aperta al pubblico la mostra “Impressionismo tedesco. Liebermann, Slevogt, Corinth dal Landesmuseum di Hannover”. L’esposizione racconta la storia dell’evoluzione dell’Impressionismo tedesco attraverso una prestigiosa selezione di dipinti, opere grafiche e sculture, provenienti dal Landesmuseum di Hannover e per la maggior parte mai esposti al di fuori della Germania.  Un’occasione unica di indagine, studio e valorizzazione di importanti artisti, poco noti al pubblico italiano ma di grande interesse, tenuto conto che molti di loro hanno spesso ritratto la natura e i paesaggi del Bel Paese. Partendo dal rapporto con l’Impressionismo francese, la mostra si sviluppa in ordine cronologico su tre aree tematiche: la prima sezione accoglie i pionieri della pittura paesaggistica locale fino al 1890; nella seconda è raccolta una pregiata selezione di opere di tre famosi artisti Max Liebermann, Max Slevogt e Lovis Corinth e altri paesaggisti tedeschi aderenti alla corrente fino al definitivo declino e la nascita del movimento artistico della “Nuova Oggettività”. La terza sezione presenta lavori di altri artisti significativi, tra cui l’Impressionista bavarese Max Feldbauer, Henrich von Zügel di Monaco di Baviera, Philipp Klein di Mannheim e lo scultore August Gaul. Fino al 29 novembre. Orario di apertura: tutti i giorni, dalle 9 alle 19.

Bard (AO) – Nella suggestiva cornice del Forte è ospitata la mostra “Il Monte Rosa: ricerca fotografica e scientifica”. Un viaggio iconografico tra i ghiacciai della Valle d’Aosta rivelano la storia delle loro trasformazioni. Un progetto che si traduce in un approfondito lavoro di studio attorno al Monte Rosa, prima tappa del tour. Il progetto completo infatti si sviluppa nell’arco di quattro anni, uno per ciascuna realtà fisica e culturale connotativa della piccola regione alpina con protagonisti il Cervino, il Gran Paradiso e il Monte Bianco. Il Forte di Bard si è affidato per la cura degli aspetti fotografici a Enrico Peyrot, reporter e ricercatore storico mentre per l’aspetto scientifico, a Michele Freppaz, professore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino. 100 scatti documentano suggestioni tra passato e presente. L’identità glaciale del Monte Rosa viene presentata attraverso un corpus di fotografie inedite realizzate nel corso degli ultimi 150 anni, raffigurando ambienti naturali e antropizzati, contesti e sodalizi storico-culturali, imprese scientifiche collezionate da Enti pubblici, Università, Centri di ricerca, Associazioni, Fondazioni e privati. Fino al 6 gennaio. Orari: feriali 10-18; sabato, domenica e festivi 10-19. Lunedì chiuso ad eccezione del 17 agosto aperto dalle 10 alle 18.

Ripatransone e Grottammare (AP) – Una serie di arazzi di Mario Vespasiani raccolti in una grande mostra intitolata “Araxis.” L’esposizione, suddivisa in due sedi, presenta lavori concepiti durante il lockdown, realizzati dall’artista insieme alla “musa Mara”, che intendono rimettere al centro della creazione il calore del rapporto umano. Si tratta di opere tessute quale dimostrazione di come l’attitudine visionaria dell’autore sia in grado di espandere su più fronti l’impronta pittorica che risiede prima di tutto nella mente e poi nella mano. L’artista ha progettato opere di medio e grande formato, che possono essere esposte su entrambi i lati così da mettere in risalto i differenti aspetti della lavorazione. Ogni arazzo  è un pezzo unico realizzato intrecciando migliaia di fili colorati che esaltando la cifra espressiva cromatica riportando impresso sulla trama nome e titolo. Le opere sono state installate in modo tale da essere osservate dall’esterno, tuttavia è possibile prenotare una visita contattando: T. 333.6361829. Fino al 30 settembre. Sedi: One Lab Contemporary Corso Vittorio Emanuele II, 32-34 Ripatransone – Two Lab Contemporary Via Torrione 12,Paese alto di Grottammare.

Tramezzina (CO) – Nella Torretta di Villa Carlotta è allestita a mostra “Lombardia, un tesoro di biodiversità”. L’edificazione della storica torre risale all’inizio dell’Ottocento. Recuperata nel 2010 è ora adibita a spazio espositivo. La mostra presenta 10 pannelli divulgativi che portano a conoscenza i visitatori dei tesori naturali, spesso nascosti, per contribuire a tutelare il patrimonio di biodiversità che il territorio lombardo regala. La mostra rientra nel progetto Life IP Gestire 2020 che ha come obiettivo principale quello di proteggere specie ed habitat di importanza comunitaria presenti dentro (ma anche fuori) i siti della Rete ecologica europea “Natura 2000”. Per l’occasione sono stati aperti ai visitatori anche all’Uliveto e l’Oratorio Sommariva, la chiesa di Villa Carlotta, un tesoro d’arte ottocentesca rimasto chiuso per decenni e riaperto al pubblico nel 2016. Numerose le opere conservate al suo interno riportate all’originale splendore dopo importanti restauri. Per tutto il mese di agosto, sarà possibile “scoprire” l’Oratorio grazie a un programma di visite guidate: il venerdì dalle 14 alle 16; sabato e domenica dalle 11 alle 16. La mostra invece rimarrà aperta sino l’8 novembre.

 

Gemonio – Il Museo Civico Floriano Bodini rimane aperto tutte le domeniche di agosto. E’ infatti stata prorogata la mostra “Il bisogno di ritrovarsi”, esposizione di opere grafiche provenienti dalla collezione del Museo. Una quindicina di lavori  ispirati alla figura, uomini e donne, firmati da maestri come Enrico Baj, Giovanni Cappelli, Felice Casorati, Piero Leddi, Fernand Leger, Marino Marini, Ennio Morlotti, Peter Nagel, Joachim Schmettau, Giuliano Vangi e Renzo Vespignani.  Di Alberto Sughi è possibile ammirare una serie di opere in cui è possibile apprezzare quella che è stata la sua continua indagine sulla condizione umana. Fino al 30 agosto; orari: domenica 10.30-12.30 / 15-18. Per prenotare la visita guidata (max 8 persone) contattare il T. 3397596939 – info@museobodini.it.

Bologna – “Uniform into the Work/out of the work” è la mostra ospitata alla Fondazione Mast dedicata alle uniformi da lavoro. Oltre 600 scatti firmati da grandi fotografi internazionali raccontano le molteplici tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in diversi contesti storici, sociali e professionali. Il progetto comprende una mostra collettiva sulle divise da lavoro nelle immagini di 44 fotografi e un’esposizione monografica di Walead Beshty, che raccoglie centinaia di ritratti di addetti ai lavori del mondo dell’arte, incontrati dall’artista nel corso della sua carriera, per i quali l’abbigliamento professionale, estremamente differenziato e individualistico, rispetta una sorta di tacito codice dell’anti-uniforme.Fino al 27 settembre. Orari: da martedì a domenica 10-19. Solo su prenotazione : scrivere a gallery@fondazionemast.org oppure telefonare al 345 9317653.

Bologna -Nell’ex chiesa di San Mattia si è aperta al pubblico la personale di Nino Migliori intitolata “Stragedia”. La mostra, a cura di Lorenzo Balbi è stata programmata nell’ambito delle iniziative organizzate nel 40° anniversario della Strage di Ustica. Il progetto, che si sviluppa in una video-installazione immersiva, nasce da una rielaborazione di immagini scattate dal grande fotografo nel 2007 durante l’allestimento dei resti del velivolo negli spazi del Museo per la Memoria di Ustica. 81 scatti, corrispondenti al numero di vittime della strage, sono eseguiti a “lume di candela”. Il fotografo è noto non solo per le ricerche di stampo realista sull’Italia del dopoguerra, ma anche per le sperimentazioni sul materiale fotografico con tecniche di sua invenzione come le ossidazioni e i pirogrammi. Fino al 27 settembre. Orari: venerdì e sabato 20- 22; domenica 18- 20. Ingresso libero. Prenotazione: tel. 051 6496611.

Varese – Negli spazi di Surplace Art Space di via San Pedrino 4 prosegue la collettiva D.O.P.O. Hanno aperto l’esposizione gli artisti: Cesare Biratoni, Claudia Canavesi, Umberto Cavenago, Ermanno Cristini, Joykix, Rossella Moratto, Luca Scarabelli e Clara Scola. Una mostra in progress, dove opere, semilavorati, gesti, intuizioni, si incrociano a sperimentare la cancellazione dei segnali spazio-temporali che definiscono una mostra in quanto tale. L’esposizione si snoda attraverso un percorso imprevedibile animato anche dall’interferenza e dalla partecipazione attiva e nomade di altri artisti invitati a transitare ad uno ad uno, di quando in quando. Fino al 31 agosto. Solo su appuntamento, con ingresso limitato a tre persone per volta. Info: surplaceartspace@gmail.com.

Varese – “Alienazione” è la mostra di Davide Ferro ospitata alla Showcases Gallery di Via San Martino della Battaglia. La ricerca sul segno e sul colore è tra i motivi conduttori nell’opera dell’artista: linee nere, profili nitidi, definiscono la forma. Sono “segni scrittura” espressi con campiture di colori armoniosi, vivaci, che si susseguono in modo ordinato e ritmico. Quelladi Ferro non è una pittura istintiva; le sue opere rappresentano un personale modo di “riscrivere” il reale, utilizzando un codice simbolico, privo di connotazioni spaziali e temporali. Sino al 5 settembre; orari: 9-12.30/15-18. Su appuntamento T. 338 2303595.

Laveno Mombello – La Galleria d’arte Ottonovecento (Lungolago De Angeli 40)  presenta, sino al 31 ottobre, la scultura “Gaia e la Balena” di Stefano Bombardieri. Si tratta di un’opera di grandi dimensioni e di estrema forza compositiva: una bambina in metallo e resina alta un metro e cinquanta cerca di trarre in salvo con l’uso di una corda una balena di venti metri di lunghezza. Da anni l’artista propone le sue sculture “XXL” nelle piazze di tutto il mondo e per due volte ha partecipato alla Biennale di Venezia. Le sue creature spingono l’osservatore a confrontarsi con le inquietudini e le contraddizioni della società contemporanea nonché con le paure e i desideri inconsci personali assumendo in questo senso un valore simbolico e metaforico di grande attualità. L’installazione “Gaia e la Balene” è stata esposta in altre città, quali Faenza, Mentone e Pietrasanta. A Laveno potrà essere ammirata sino al 31 ottobre; orari: da mercoledì a domenica ( festivi compresi) dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22.

Ameno (NO) – Al Museo Tornielli di P.zza Manzoni 1 si è aperta la mostra “Il più vicino possibile”. L’esposizione presenta documenti fotografici raffiguranti la straordinaria esperienza vissuta a Monte Verità, nei primi anni del 1900, da un gruppo di idealisti ispirati dalla Lebensreform che fondarono la loro colonia sulle colline di Ascona. L’obiettivo era vivere a contatto con la natura seguendo una alimentazione vegetariana, praticando l’elioterapia, il nudismo, gli esercizi fisici e la meditazione. Vi approdarono Hans Arp, Walter Gropius, Paul Klee, Moholi Nagy e Carl Gustav Jung. Accanto alle foto documentative, il concetto di “vicinanza” si avvalora delle opere di artisti contemporanei: gli italiani Francesca Gagliardi e Marco Cordero e gli svizzeri Johanna Gschwend e Moritz Hossli. Fino al 13 settembre. Orari: dal 2 al 30 agosto, martedì – domenica 9,30-13,30. Dal 31 agosto sino alla chiusura dell’esposizione, sabato e domenica 9.30-13.30.

Torino – Alla Videoteca Gam,  prosegue l’appuntamento dedicato a Giuseppe Chiari (Firenze 1926 – 2007) compositore, artista e sperimentatore, evento  realizzato in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. La mostra presenta due video: Kunst ist einfach (L’arte è facile), del 1973, e Spoleto Concert. Affianca le due proiezioni l’opera “La musica è facile” realizzata nel 1972 e composta da quindici grandi fogli sui quali l’artista ha scritto una delle quindici lettere che compongono la frase. I caratteri, tracciati con gesto continuo, sembrano unire idealmente il fluire gestuale della calligrafia a china giapponese “con la consapevolezza che il suono del pennello sulla carta è parte di quella musica totale” di cui Chiari prepara all’ascolto.L’esposizione (in Via Magenta, 31) rimarrà in calendario sino al 27 settembre. Orari: venerdì e lunedì dalle 13 alle 20; sabato e domenica 10-19.

 

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Appuntamenti dal 31 luglio 2020 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-31-luglio-2020/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-31-luglio-2020/#respond Fri, 31 Jul 2020 05:30:27 +0000 https://www.artevarese.com/?p=56436     Conegliano (TV) – “Il Racconto della Montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento” è la suggestiva mostra allestita a Palazzo Sarcinelli.L’esposizione, terzo appuntamento del ciclo dedicato al paesaggio nella pittura veneta tra XIX e XX secolo, offre un percorso inedito tra le meravigliose Dolomiti raccontato da artisti sedotti dal loro fascino. Accanto alle […]

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Conegliano (TV) – “Il Racconto della Montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento” è la suggestiva mostra allestita a Palazzo Sarcinelli.L’esposizione, terzo appuntamento del ciclo dedicato al paesaggio nella pittura veneta tra XIX e XX secolo, offre un percorso inedito tra le meravigliose Dolomiti raccontato da artisti sedotti dal loro fascino. Accanto alle opere di celebri autori italiani e stranieri, che hanno ritratto questi imponenti giganti rocciosi della natura, artisti come Ciardi, Compton, Sartorelli, Pellis, Wolf Ferrari a Chitarin, si possono ammirare anche suggestivi paesaggi alpini firmati da pittori meno noti. Oltre ai dipinti, la rassegna presenta una selezione di pubblicistica, cartografia, volumi, stampe, a testimonianza del crescente richiamo che il tema assume nella seconda metà dell’Ottocento. L’esposizione, che raccoglie opere proventinti da diverse collezioni private e pubbliche rimarrà in calendario sino l’8 dicembre e potrà essere visitata nei seguenti orari: dal giovedì alla domenica 11-19.

Bologna – “Uniform into the Work/out of the work” è la mostra ospitata alla Fondazione Mast dedicata alle uniformi da lavoro. Oltre 600 scatti firmati da grandi fotografi internazionali raccontano le molteplici tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in diversi contesti storici, sociali e professionali. Il progetto comprende una mostra collettiva sulle divise da lavoro nelle immagini di 44 fotografi e un’esposizione monografica di Walead Beshty, che raccoglie centinaia di ritratti di addetti ai lavori del mondo dell’arte, incontrati dall’artista nel corso della sua carriera, per i quali l’abbigliamento professionale, estremamente differenziato e individualistico, rispetta una sorta di tacito codice dell’anti-uniforme.Fino al 27 settembre. Orari: da martedì a domenica 10-19. Solo su prenotazione : scrivere a gallery@fondazionemast.org oppure telefonare al 345 9317653

Milano – Casa Museo Boschi Di Stefano ospita, al terzo piano, la mostra “Apparizioni e bagliori metropolitani in Luigi Russolo”:  L’esposizione, curata da Eleonora Fiorani, presenta una piccola serie di incisioni in particolare acqueforti e acquetinte dell’artista che parte nei primi anni del Novecento da una matrice simbolista e decadentista per farsi poi compiutamente futurista attorno al 1912. Le tre principali tematiche presenti in mostra sono: La Morte, la Città e la Maternità. Fino al 16 agosto. Ingresso libero. Apertura al pubblico il giovedì e il venerdì dalle 11 alle 18.

Pietrasanta (Lu)- Ultimi giorni per visitare alla Kyro Art Gallery la collettiva “Materia” con le opere scultoree di 5 artisti: Eun Sun Park, Rudy Pulcinelli, Paolo Ristonchi, Daniele Salvalai e Giuliano Vangi.Materiali differenti che come annuncia il titolo della mostra diventano filo conduttore dei dieci lavori esposti: dal marmo al plexiglas, dal ferro all’acciaio corten, ognuno si fa linguaggio ed espressione delle diverse poetiche degli artisti. Fino al 4 agosto. Orari: 11-13 e 17 – 23.30.

Roma – Fino al 13 settembre, le sale di Palazzo Caffarelli ospitano la mostra “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” organizzata in occasione del cinquantenario della scomparsa dello storico dell’Arte Roberto Longhi. Il percorso si apre con quattro tavolette realizzate da Lorenzo Lotto e due dipinti di Battista del Moro e Bartolomeo Passerotti. Seguono oltre quaranta dipinti di artisti che nel XVII secolo sono stati influenzati dalla produzione artistica e indubbia rivoluzione figurativa del Merisi. Tra i grandi capolavori del primo caravaggismo si possono ammirare le cinque tele degli Apostoli di Jusepe de Ribera e la “Deposizione di Cristo” realizzata da Battistello Caracciolo, tra i primi seguaci napoletani del Caravaggio. In mostra è possibile ammirare anche il famoso “Ragazzo morso da un ramarro” tra i capolavori del Merisi. Orari al pubblico: tutti i giorni 9.30 – 19.30.

Prato – 90 scatti accolgono i visitatori alla mostra dedicata a Ren Hang allestita al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Viale della Repubblica. L’esposizione del fotografo e poeta cinese (1987– 2017) , per la prima volta in Italia, documenta il backstage realizzato nel 2015 nel Wienerwald accanto a un’ampia sezione di libri rari sul lavoro dell’artista. Hang è noto per la ricerca artistica sul corpo, identità, sessualità e rapporto uomo-natura, che vede protagonista una gioventù cinese nuova, libera e ribelle. In particolare si tratta di nudi, soggetti che appaiono su tetti tra i grattacieli di Pechino, in una foresta di alberi ad alto fusto, in uno stagno con fiori di loto o in una vasca da bagno tra pesci rossi. Oppure compaiono in una stanza spoglia. I corpi dei modelli, esili, glabri, dalla pelle bianchissima e i capelli neri, sono tutti simili tra loro. Elemento in comune nelle donne, il rossetto rosso e le unghie smaltate. Figure  trasformatev in forme scultoree. Con queste immagini l’artista intende rompere i tabù che circondano il corpo nudo, sfidando la morale tradizionale che ancora governa la società cinese per la quale il concetto di nudo non è separabile da quello di pornografia. Il nudo, infatti, come genere,qui non trova spazio nella storia dell’arte. Fino al 23 agosto; orari: da giovedì a domenica 12-20.

Milano – L’Acquario civico di Milano ospita la mostra “Confluenze” personale di Letizia Fornasieri”. La mostra è dedicata al mondo dei paesaggi acquatici della Lombardia, alla flora e alla fauna tipiche di questi ambienti; un ciclo di opere in gran parte inedite che danno seguito alla ricerca dell’artista da sempre attenta al tema della natura e della campagna italiana. Oltre trenta le opere esposte, olii su tela, per la maggior parte realizzate tra il 2019 e il 2020, entrano a far parte di “Confluenze”, una serie iniziata dall’artista nel 2015. La mostra è aperta sino al 20 settembre il  martedì e il mercoledì 11 – 18. Ingresso previo acquisto del biglietto. Prenotazione online consigliata.

Bologna -Nell’ex chiesa di San Mattia si è aperta al pubblico la personale di Nino Migliori intitolata “Stragedia”. La mostra, a cura di Lorenzo Balbi è stata programmata nell’ambito delle iniziative organizzate nel 40° anniversario della Strage di Ustica. Il progetto, che si sviluppa in una video-installazione immersiva, nasce da una rielaborazione di immagini scattate dal grande fotografo nel 2007 durante l’allestimento dei resti del velivolo negli spazi del Museo per la Memoria di Ustica. 81 scatti, corrispondenti al numero di vittime della strage, sono eseguiti a “lume di candela”. Il fotografo è noto non solo per le ricerche di stampo realista sull’Italia del dopoguerra, ma anche per le sperimentazioni sul materiale fotografico con tecniche di sua invenzione come le ossidazioni e i pirogrammi. Fino al 27 settembre. Orari: venerdì e sabato 20- 22; domenica 18- 20. Ingresso libero. Prenotazione: tel. 051 6496611.

Milano – Nelle sale del Museo Diocesano Carlo Maria Martini è possibile visitare la retrospettiva dedicata alla fotografa austraica Inge Morath, la prima donna a essere accolta nella famosa agenzia Magnum Photos. 150 immagini e documenti originali ripercorrono il cammino umano e professionale della fotografa, dagli esordi fino alla collaborazione con prestigiose riviste quali: Life, Paris Match, Saturday Evening Post e Vogue. Il percorso espositivo presenta alcuni dei suoi reportage realizzati nel corso dei viaggi, le ambientazioni surreali e alcune composizioni fortemente grafiche che sono un esplicito riferimento al lavoro del suo primo mentore, Henri Cartier-Bresson. Tra gli scatti più iconici, spicca la fotografia di Marilyn Monroe che esegue dei passi di danza all’ombra di un albero, realizzata sul set del fiml “Gli spostati”, del 1960, lo stesso dove Inge conobbe quello che fu successivamente il marito, il drammaturgo Arthur Miller che all’epoca era sposato con l’attrice americana. Fino al 1 Novembre; orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso lunedì (eccetto festivi).

Milano – Prosegue sempre al Museo Diocesano Carlo Maria Martini anche la mostra “Gauguin Matisse Chagall”. L’esposizione, sospesa per l’emergenza Coronavirus, presenta una selezione di 20 capolavori del XIX e XX secolo proveniente dalla Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani e si concentra attorno ai temi della Passione, del Sacrificio e della Speranza interpretati dagli artisti con una visione potentemente innovativa e attuale. Il percorso si snoda attraverso quattro ambienti dove le opere incontrano altri nuclei tematici, che dall’Annunciazione conducono il pubblico fino alla Resurrezione di Cristo. L’esposizione proseguirà fino al 4 ottobre. Orari: da martedì a domenica 10- 18.

Senigalia – Ha riaperto al pubblico, la mostra “Sguardi di Novecento. Giacomelli e il suo tempo” organizzata in occasione dei venti anni dalla scomparsa dell’artista. L’esposizione, sospesa a causa dell’emergenza Covid-19, è allestita in due diverse sedi: una parte è a Palazzo del Duca dove 20 fotografie di Giacomelli sono messe a confronto con circa 90 scatti di grandi fotografi della metà del Ventesimo secolo. L’altra esposizione è allestita al Palazzetto Baviera dove sono ospitate alcune opere realizzate dal maestro senegalese negli anni 1954 e 1958. Uno scorcio affascinante sul mondo della fotografia all’interno del quale il grande autore ha operato, con quella profonda originalità che ha caratterizzato la sua ricerca. Fino al 27 settembre. Orari: da mercoledì a venerdì: 15-20; sabato e domenica, festivi e prefestivi 10-13 / 15-20.

Sansepolcro – Il Museo Civico  ospita la mostra “Affreschi Urbani. Piero incontra un artista chiamato Banksy”. A Borgo Sansepolcro nel 1416 nasce Piero della Francesca, genio del Rinascimento. Qui sono conservati alcuni tra i suoi più famosi capolavori come il grande affresco “La Resurrezione” dipinto intorno al 1460 nella sala dei Conservatori del Palazzo della Residenza. Queste opere ora si trovano ad interagire con oltre venti serigrafie di Banksy, l’artista misterioso tra gli esponenti di punta della Street Art. Le opere in mostra sono considerate dall’artista tracce fondamentali per diffondere i propri messaggi etici diventando talvolta veri e propri “affreschi urbani”. Fino al 10 gennaio 2021, orari: venerdì, sabato e domenica 10-13,30 / 14,30-19.

Busto A. – La vetrina di Spazio Arte Carlo Farioli ospita, per il quinto appuntamento con “I doni della quaratena”, l’opera “Apnea” dell’artista Dora Ayala. L’iniziativa propone, nella vetrina della sede di via Silvio Pellico 15, opere e installazioni realizzate da differenti artisti durante il loockdown. L’opera “Apnea” rimarrà esposta sino al 7 agosto. Nel lavoro di Ayala l’artista narra, attraverso diversi scatti fotografici e l’elaborazione di un collage, quanto attorno e dentro noi possa accumularsi di superfluo, un’azione che diventa quasi spasmodica. I rifiuti assalgono e invadono. Come tenere il buono? Come smaltire il cattivo?Riempiere e svuotare continuamente; ma ci sono circostanze in cui questo passaggio viene come occluso e ciò che entra dentro di noi permane facendoci proseguire come trottole impazzite mentre la mente e l’anima cercano respiro. L’opera rimarrà esposta sino al 7 agosto.

Busto A. – Prorogata sino al 2 agosto la mostra “Italia. Sguardi d’Autore” allestita nelle sale delle civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna. L’esposizione, a cura dell’Afi – raccoglie immagini proventienti dalla collezione dell’Archivio Fotografico Italiano, realizzate in un lasso di tempo che dal neorealismo dell’immediato dopoguerra giunge al presente attraverso un immaginario di diversi autori. Con stili differenti viene rappresentato il Belpaese da Nord a Sud, dal paesaggio ai suoi ambienti più caratteristici, senza trascurare l’aspetto interpretativo e affettivo. Orari al pubblico: venerdì e sabato 10 – 13 / 17 – 23;domenica 16– 19. Ingresso libero.

Legnano – Sino al 30 settembre  è possibile partecipare al concorso fotografico “Wiki Loves Monuments 2020” organizzato dall’Associazione Culturale Wikimedia Italia, in partnership con il Comune e altre realtà culturali. Il concorso, aperto a tutti coloro che vogliano divertirsi realizzando scatti fotografici al patrimonio di interesse storico e monumentale cittadino ha l’obiettivo di documentare, valorizzare e diffondere l’importanza della ricchezza culturale dal punto di vista storico, artistico o scientifico. Informazioni, bando e regolamento sono consultabili sul sito http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/

Rancate (Mendrisio)- Alla pinacoteca Zust prosegue la mostra “Jean Corty (1907-1946): gli anni di Mendrisio. Opere dalla collezione del dottor Olindo Bernasconi”. L’artista, uno dei più apprezzati pittori svizzeri da sempre attratto dall’Espressionismo nordico, esprime la propria ricerca nell’arco di soli vent’anni. In mostra è esposta una serie di opere, paesaggi e figure, dipinte tra il 1933 e il 1941 nel corso dei ricoveri nel Manicomio di Mendrisio e donate dal pittore al suo medico, Olindo Bernasconi, successivamente ereditate e conservate dai discendenti. Alla pinacoteca è inoltre possibile visitare la mostra “Willy Leiser (1918-1959): grafica pittura scultura. Gli anni con Teresa Giupponi”. L’esposizione vuole presentare la personalità e l’opera di Willy Leiser (Bienne 1918 – Sala Capriasca 1959), mettendola a confronto con le creazioni contemporanee della moglie Teresa Giupponi (Sciaffusa 1922 – Sala Capriasca 1993). Fino all’ 11 ottobre. Orari: agosto: 14-18 chiuso il lunedì, festivi aperto; settembre e ottobre: 9-12 / 14-17 .

Martigny – “Capolavori Svizzeri – Collezione Christoph Blocher” è la mostra visitabile alla Fondation Pierre Gianadda nel Canton Vallese. Oltre 130 opere raccontano gli anni eroici dell’arte svizzera a partire dalla modernizzazione della Confederazione nel 1848 fino al giovane Alberto Giacometti. L’esposizione si snoda in varie sezioni che mettono in luce diversi temi e generi: paesaggi, ritratti, nature morte, iniziando con un insieme eccezionale di opere di Anker e di Hodler. Oltre alla mostra sono visitabili: il Parco delle Sculture, il Museo gallo-romano e il Museo dell’automobile. Fino al 22 novembre, orari: tutti i giorni dalle 9 alle 19.

Cernobbio- Il Museo di Villa Bernasconi ospita “Fiori narrati”, un’esposizione di opere firmata da alcuni fra i più noti pittori e illustratori vissuti a cavallo fra Otto e Novecento per i quali la bellezza femminile e quella della natura non erano intese solo come pura decorazione, ma interpretavano il sogno di un universo di eleganza e armonia da ricercare fra le mura domestiche. In mostra anche il salottino in legno di mogano dell’ebanista Eugenio Quarti (1867 –1926) posizionato ai piedi dello scalone. Interessante notare le linee eleganti degli alti schienali delle sedie in dialogo con i ferri della ringhiera di Alessandro Mazzucotelli (1865 – 1938). I due furono amici, viaggiarono insieme in Europa, parteciparono alle più importanti esposizioni e lavorarono con i più noti architetti esponenti del Liberty. La mostra rimarrà in caledario sino al 20 Settembre. Orari: venerdì, sabato, domenica, lunedì e festivi: 10-18. Prenotazione  obbligatoria: www.villabernasconi.eu

 

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Appuntamenti dal 17 luglio 2020 https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-17-luglio-2020/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-17-luglio-2020/#respond Thu, 16 Jul 2020 11:00:51 +0000 https://www.artevarese.com/?p=56312     Milano – Si è aperta alla Casa Museo Boschi Di Stefano, negli spazi della ex scuola di ceramica, la mostra “Il naturale da ritrovare”. L’esposizione presenta un dialogo a due voci tra i disegni di Ugo La Pietra, architetto, designer e artista o, come si autodefinisce, “ricercatore nelle arti visive” e i testi […]

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Milano – Si è aperta alla Casa Museo Boschi Di Stefano, negli spazi della ex scuola di ceramica, la mostra “Il naturale da ritrovare”. L’esposizione presenta un dialogo a due voci tra i disegni di Ugo La Pietra, architetto, designer e artista o, come si autodefinisce, “ricercatore nelle arti visive” e i testi di Eleonora Fiorani, epistemologa e saggista, docente al Politecnico di Milano. Ventidue opere grafiche inedite realizzate appositamente durante il lockdown, interpretano una sezione del volume di Eleonora Fiorani, “Il naturale da ritrovare”, dal quale prende il titolo la mostra, dedicata agli animali e all’antico rapporto che ci lega a loro. Le illustrazioni di Ugo La Pietra, realizzate a china, matita e acquerelli, spaziano dalla preistoria al mondo contemporaneo fino a Banksy, tracciando la storia degli animali e il rapporto con l’uomo con una punta d’ironia. La mostra, nelle sale di via Jan 15, sarà visitabile sino al 13 settembre. Orari: giovedì e venerdì dalle 11 alle 18. Ingresso libero.

Pietrasanta (Lu)- La Kyro Art Gallery ospita la collettiva “Materia” presentando le opere scultoree di 5 artisti: Eun Sun Park, Rudy Pulcinelli, Paolo Ristonchi, Daniele Salvalai e Giuliano Vangi. Materiali differenti che come annuncia il titolo della mostra diventano il filo conduttore dei dieci lavori esposti: dal marmo al plexiglas, dal ferro all’acciaio corten, ognuno si fa linguaggio ed espressione delle diverse poetiche degli artisti. Fino al 4 agosto. Orario di apertura 11-13 e 17 – 23.30.

Rovereto – Al Mart (museo di arte moderna e contemporanea) è possibile visitare la mostra “Carlo Benvenuto. L’originale”. L’esposizione presenta una selezione di sessanta lavori realizzati dagli anni Novanta a oggi: fotografie, sculture e dipinti in un unico grande componimento metafisico. Benvenuto contempla ciò che appare familiare, domestico, intimo, esplorando la muta insistenza degli oggetti come mobili e specchi. Nel percorso espositivo si afferma costantemente il tema del doppio, attraverso riflessi, abbinamenti, dialoghi con i dipinti della collezione del museo, ripetizioni e varianti fino a incontrare un autoritratto pittorico che Benvenuto ha concepito come “solitario”, unico a scrutare il vuoto quale indizio per considerare tutta l’opera come suo necessario rispecchiamento. In mostra, tra i capolavori delle Collezioni del Mart scelti dall’artista, gli autoritratti di tre grandi maestri del primo Novecento: Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Renato Guttuso. Fino al 18 ottobre. Orari: da martedì a domenica 10-18; venerdì 10-21.

Bologna – A Palazzo Fava la mostra la mostra “La riscoperta di un capolavoro: il polittico Griffoni”. La grande mostra riporta a Bologna, a 500 anni dalla sua realizzazione e a 300 dalla sua dispersione, le tavole del Polittico dei ferraresi Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti, che proprio a Bologna diedero avvio al loro straordinario sodalizio artistico con la maestosa pala d’altare realizzata tra il 1470 e il 1472 per l’omonima cappella nella Basilica di San Petronio. Un lavoro, quello degli organizzatori, durato oltre due anni con il coinvolgimento di 9 Musei internazionali proprietari delle singole tavole,  che danno vita oggi a un evento eccezionale evidenziando la centralità della città nel panorama Rinascimentale italiano. La mostra si compone di due sezioni: il piano nobile  ospita “Il Polittico Griffoni rinasce a Bologna” con le 16 tavole originali provenienti dai Musei prestatori assieme alla ricostruzione dell’opera. Al secondo piano invece viene presentata “La Materialità dell’Aura: Nuove Tecnologie per la Tutela” sezione nella quale si porta a conoscenza, attraverso video, immagini e dimostrazioni, l’importanza delle tecnologie digitali nella tutela, registrazione e condivisione del patrimonio culturale. Fino al 10 genaio.Orari di apertura:da lunedì a domenica  9 – 22.

Torino – “Sfida al Barocco – Roma, Torino, Parigi 1680 – 1750” è la mostra allestita alla Reggia di Venaria Reale. Sono esposti oltre 200 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni di tutto il mondo per offrire ai visitatori un’immersione spettacolare nello stile barocco; un appassionante  viaggio attraverso un’epoca di ricerca ed esplorazione di nuove forme e linguaggi nati appunto tra il 1680 e il 1750. Sperimentazione che ha le sue radici in due importanti centri culturali e artistici dell’epoca, Parigi e Roma. Con questi due importanti poli di attrazione dell’Europa moderna, Torino instaurò proprio in quegli anni un intenso dialogo di idee e di scambio di opere e artisti, che contribuirono a generare una stagione epocale di rinnovamento delle arti a livello mondiale. Fino al 20 Settembre; orari: 9.30 – 17.30.

Torino – Al MAO Museo d’Arte Orientale, tra le diverse esposizioni in calendario, si segnala la mostra ” Dipingere l’Asia dal vero. Vita e opere di Arnold Henry Savage Landor “. Figura poliedrica estremamente interessante, artista di grande successo, Savage Landor (1865-1924) per motivi poco chiari, cade nell’oblio dopo la morte. L’esposizione è dunque un’occasione per scoprire il profilo di questo personaggio. L’esposizione raccoglie circa 130 dipinti, 10 acquarelli e 5 disegni che l’artista anglo-fiorentino realizzò nei suoi lunghi soggiorni e viaggi in Cina, Giappone, Corea, Tibet e Nepal. Non solo. Per restituire, dopo decenni di silenzio, la giusta dimensione dell’opera di questo artista, sono presenti in mostra anche alcune opere eseguite durante l’adolescenza a Firenze, realizzate durante i viaggi in Europa e nella sua prima esperienza oltre confine, in Egitto. Fino al 6 settembre. Orari: sabato e domenica 10-19; lunedì e martedì 13-20. Prenotazione consigliata ma non obbligatoria.

Senigalia – Ha riaperto al pubblico, la mostra “Sguardi di Novecento. Giacomelli e il suo tempo” organizzata in occasione dei venti anni dalla scomparsa dell’artista. L’esposizione, sospesa a causa dell’emergenza Covid-19, è allestita in due diverse sedi: una parte è a Palazzo del Duca dove 20 fotografie di Giacomelli sono messe a confronto con circa 90 scatti di grandi fotografi della metà del Ventesimo secolo. L’altra sede espositiva è al Palazzetto Baviera che ospita alcune opere realizzate dal maestro senegalese negli anni 1954 e 1958. Uno scorcio affascinante sul mondo della fotografia all’interno del quale il grande fotografo ha operato, con quella profonda originalità che ha caratterizzato la sua ricerca. Fino al 27 settembre. Orari: da mercoledì a venerdì: 15-20; sabato e domenica, festivi e prefestivi 10-13 / 15-20

Sansepolcro – Il Museo Civico ospita la mostra “Affreschi Urbani. Piero incontra un artista chiamato Banksy”. A Borgo Sansepolcro nasce  Piero della Francesca, genio del Rinascimento. Qui sono conservati alcuni tra i suoi più famosi capolavori come il grande affresco “La Resurrezione” dipinto intorno al 1460 nella sala dei Conservatori del Palazzo della Residenza. Queste opere ora si trovano ad interagire con oltre venti serigrafie di Banksy, l’artista misterioso tra gli esponenti di punta della Street Art. Le opere in mostra sono considerate dall’artista tracce fondamentali per diffondere i propri messaggi etici diventando talvolta veri e propri “affreschi urbani”. Fino al 10 gennaio 2021, orari: venerdì, sabato e domenica 10-13,30 / 14,30-19.

Milano e Prato – Due unite dall’opera di Vittorio Corsini. Il progetto, intitolato “Dai su fammi un sorriso” presenta un percorso diffuso di arte pubblica che raccoglie una serie di sculture al neon del noto artista, dislocate tra il Portichetto di via Manzoni a Milano (sede della galleria Farsettiarte organizzatrice dell’evento) e il Castello dell’Imperatore a Prato. Un richiamo alla gentilezza e al buon umore che invita alla speranza dopo l’emergenza sanitaria. “Dai su fammi un sorriso” ruota intorno a una serie di scritte scultoree al neon che, rappresentano indicazioni, veri e propri inviti rivolti allo spettatore che diviene interlocutore diretto dell’opera. Per il capoluogo lombardo Corsini propone un’opera neon con luce intermittente, che riproduce la calligrafia di una donna di 92 anni, con una grafia corsiva molto curata che lascia intuire una formazione scolastica di altri tempi. Chi invece si troverà a passeggiare intorno alle mura dal Castello a Prato, sarù invitato a fare un sorriso con le parole al neon della medesima frase, rappresentata da 5 diverse grafie.

Busto Arsizio – Alla Galleria Cristina Moregola è possibile visitare la mostra “L’origine della materia” di Giovanni Mancin. Sono esposte una serie di carte dove bene si comprende l’idea di spazio, forma, volume, elementi indispensabili per l’artista ai fini di conformare attraverso una serie di materiali la concretezza della scultura. In altre carte dominano forme dai rimandi archeologici, fossili che paiono scavare la superficie piana sino a definire frammentate circolarità su sfondi inquieti solcati da lievi incisioni e da pieghe pronte ad aprirsi sotto l’influenza di ataviche evocazioni.Fino al 26 luglio. Orario: giovedì domenica 16-19.

Busto Arsizio – Alla galleria Palmieri prosegue la mostra ” Air-space” di Manuel Bonfanti. È arte concettuale quella proposta dall’artista bergamasco, dove uno spazio d’aria, una porzione di luce e colore, è pronta ad accogliere l’imprevisto. All’inizio della sua carriera, negli anni Novanta, l’artista dipingeva i volti e le scritte ma la vicenda creativa si è evoluta e oggi è impegnato nella ricerca di un espressionismo fatto di luci e colori raccontati con un’esplosione cromatica che è un varco lasciato aperto alla creatività dell’artista. La personale, allestita sino al 25 luglio negli spazi di via Mameli, è aperta al pubblico da martedì a venerdì dalle 15 alle 19; sabato su appuntamento T.39 0331 639334.

Busto Arsizio – Spazio Arte Carlo Farioli presenta, per il quarto appuntamento con “I doni della quaratena”, l’installazione “La mia casa è fragile”, realizzata da Maria Giovanna Massironi con Filobus, i laboratori permanenti di Arte Tessile dell’associazione Culturale. Nell’opera dell’artista, la casa non è semplicemente un tetto sopra la testa e quattro mura intorno. Il significato si estende a tutte le relazioni e ai legami che appartengono a chi la abita, che travalica il luogo fisico in sé e per sé, fatto di pieni e vuoti, fisici ed emotivi. L’iniziativa propone, nella vetrina della sede di via Silvio Pellico 15, opere e installazioni realizzate da differenti artisti durante il loockdown.  “La mia casa” rimarrà esposta sino al 25 luglio.

Sellero (BS) – Si apre da sabato 18 luglio alle 17.30 al Centro 3T di via Scianica l’esposizione “My Mask”. La mostra, a cura di Mauro Cossu e Francesca Conchieri, presenta una collezione di trenta mascherine d’artista provenienti da diversi paesi europei, la prima raccolta del padiglione museale itinerante Nomadic Landscape con il quale viaggerà in Europa dalla prossima primavera. Gli artisti coinvolti sono : Paola Alborghetti, Eckehard Fuchs, Gertrud Fuchs, Ulrike Mundt, Randolf Pirkmayer, Maria Rucker, Patricia Smith, Mme Duplok, Alessio Larocchi, Bruno De Blasio, Antonino Bove, Claudia Canavesi, Gabriele Menconi; Giosuè Marongiu, Yari Miele Karim Forlin, Emanuela Rizzo, Marco Scifo; Egle Oddo; Domenico Pievani, Rudi Punzo Chiara Trivelli, Paola Zorzi, Carlotta Cernigliaro e Armando Riva, Francesca Baboni, Stefano Taddei, Arnold mario Dall’O, Hannes Egger, Ulrich Egger, Laurina Paperina e Josef Rainer. Fino al 19 settembre . L’esposizione è aperta al pubblico su appuntamento. Ingresso gratuito. Per Info:Mauro Cossu +39 3240990943 Francesca Conchieri +39 3383853762.

Varese – Negli spazi di Surplace Art Space di via San Pedrino 4 si è aperta la collettiva D.O.P.O. Aprono l’esposizione Cesare Biratoni, Claudia Canavesi, Umberto Cavenago, Ermanno Cristini, Joykix, Rossella Moratto, Luca Scarabelli e Clara Scola. Gli artisti che gestiscono gli spazi di R + S / AK si cimentano in una mostra in progress, dove opere, semilavorati, gesti, intuizioni, si incrociano a sperimentare la cancellazione dei segnali spazio-temporali che definiscono una mostra in quanto mostra. Non c’è stata volutamente un’inaugurazione ma, come sottolineano gli organizzatori “un inizio probabile con una fine possibile per un’esposizione che si sa quando inizia ma non esattamente quando finisce perché ci piacerebbe vederla proseguire per un tempo indeterminato in ognuno di noi”. Nel mezzo e nel mentre si snoderà un percorso non prevedibile animato anche dall’interferenza e dalla partecipazione attiva e nomade di altri artisti invitati a transitare ad uno ad uno, di quando in quando. Fino al 31 agosto.  Solo su appuntamento, con ingresso limitato a tre persone per volta. surplaceartspace@gmail.com.

Varese – Sabato 18 luglio alle 17 , alla Showcases Gallery di Via San Martino della Battaglia, si apre la mostra “Alienazione”, personale di Davide Ferro che per l’occasione sarà presente. La ricerca sul segno e sul colore è tra i motivi conduttori nell’opera dell’artista: linee nere, profili nitidi, definiscono la forma. Sono “segni scrittura” espressi con campiture di colori armoniosi, vivaci, che si susseguono in modo ordinato e ritmico. La sua non è una pittura istintiva; le sue opere rappresentano un personale modo di “riscrivere” il reale, utilizzando un codice simbolico, privo di connotazioni spaziali e temporali. La mostra, programmata sino al 5 settembre, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Su appuntamento T. 338 2303595

Milano – Fino al 26 luglio è possibile visitare allo spazio Pirelli Hangar Bicocca la mostra “…the illuminating Gas” di Cerith Wyn Evans. L’esposizione concepita come una composizione armonica di luce, energia e suono è la più grande mostra realizzata da dall’artista (Llanelli, Galles, Regno Unito, 1958; vive e lavora a Londra) e presenta una straordinaria selezione di ventiquattro opere tra sculture storiche, complesse installazioni monumentali e nuove produzioni, che offrono ai visitatori un’esperienza sinestetica unica. La mostra, a cura di Roberta Tenconi e Vicente Todoli, è aperta al pubblico da venerdì a domenica 10.30 – 20.30.

Gornate – Il programma dell’iniziativa Sere Fai D’Estate che abbracciano i mesi di luglio e agosto coinvolgendo 23 Beni della Fondazione in 14 regioni, dalla Lombardia alla Sicilia, dal Piemonte alla Sardegna, dalle Marche alla Puglia proseguono sabato 18 luglio a Gornate con una visita notturna al monastero di Torba per ammirare gli affreschi custoditi nella torre, che permetterà di approfondire la simbologia dei colori nel Medioevo: dal bianco delle vesti degli angeli, al rosso di quelle dei martiri, fino al nero delle benedettine. I visitatori potranno concedersi anche un pic-nic nel verde che circonda il complesso oppure cenare al ristorante. Altre visite al Monastero in orario serale si potranno effettuare sabato 1 agosto, alle ore 18, 19, 20 e 21. Prenotazione online obbligatoria WWW.SEREFAI.IT

 

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Appuntamenti dal 3 luglio https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-3-luglio/ https://www.artevarese.com/appuntamenti-dal-3-luglio/#respond Fri, 03 Jul 2020 10:30:14 +0000 https://www.artevarese.com/?p=56105     Milano -Omar Hassan ha inaugurato alla Prometeo Gallery Ida Pisani, la nuova personale intitolata “Sotto/Sopra” che da Napoli arriva nel capoluogo lombardo. L’artista, di origini egiziane, non resta immobile di fronte a un panorama confuso per darsi tempo affinché torni a essere tutto nuovamente nitido. Anzi, con il suo spirito combattente e la […]

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Milano -Omar Hassan ha inaugurato alla Prometeo Gallery Ida Pisani, la nuova personale intitolata “Sotto/Sopra” che da Napoli arriva nel capoluogo lombardo. L’artista, di origini egiziane, non resta immobile di fronte a un panorama confuso per darsi tempo affinché torni a essere tutto nuovamente nitido. Anzi, con il suo spirito combattente e la sua affine ricerca pittorica, concretizza le idee di movimento e di azione locale, come se il tempo non avesse finalità, ma fosse incluso e compreso. Lavorando sulle distanze e sulle vicinanze, non solo come una pratica comune dello spazio e del tempo, ma come un vero e proprio modo di vedere, Omar Hassan dà la possibilità di calarsi in una posizione privilegiata, ovvero ‘in-tra-fra’, un tempo che trapela negli spazi interstiziali e apparentemente inessenziali entro cui si infiltra la vita. La mostra, negli spazi di via G. Ventura, rimarrà in calendario sino al 10 settembre. Orari: lunedì – venerdì 11- 13/ 14-19. Sabato su appuntamento T. +39 (0) 283538236.

Ravenna – Ultimi giorni per ammirare, nelle sale di Palazzo Rasponi dalle Teste la mostra “Quanti Guanti”, progetto artistico di Giancarlo Gramantieri e Marco Bravura. Gli artisti sono legati da un rapporto d’amicizia e d’arte lungo e profondo che li ha visti operare con successo, ormai da diverso tempo: mosaicista celebre il primo, fotografo e raffinato pubblicitario di moda il secondo. Il percorso espositivo prende corpo da un elemento di lavoro: il guanto, appunto, inteso come oggetto che passa dal lavoro manuale all’opera artistica. Dalle strade di periferia alle spiagge deserte, dalle zone industriali alle darsene dove approdano navi, il guanto raccolto negli angoli più sperduti diventa evocazione rappresentata di un mondo autentico fatto di lavoro e di vita. Fino al 7 luglio. Orari: da martedì a domenica 17 -21.

Varese – Alla Showcases Gallery si è aperta la personale di Fabrizio Molinario intitolata “Bagnanti”. Svincolati dalla rappresentazione anatomica della figura, di una posa e da una possibile ambientazione di contesto che ne possa identificare la predominanza sociale, i suoi personaggi, e in questo caso i “bagnanti”, si presentano allo spettatore in presa diretta, ravvicinata, privi di ogni connotazione, spazio temporale emergendo da un fondo pittorico nero e denso. Le sue figure fanno emergere il primitivismo; sono rappresentate con un tratto spontaneo  dove il colore puro è reso un mezzo espressivo. Fino al 15 luglio. Orari: lunedì – venerdì 9,30-12,30/14,30-19.

Bologna -Nell’ex chiesa di San Mattia si è aperta al pubblico la personale di Nino Migliori intitolata “Stragedia”. La mostra, a cura di Lorenzo Balbi è organizzata nell’ambito delle iniziative programmate i occasione del 40° anniversario della Strage di Ustica. Il progetto, che si sviluppa in una video-installazione immersiva, nasce da una rielaborazione di immagini scattate dal grande fotografo nel 2007 durante l’allestimento dei resti del velivolo negli spazi del Museo per la Memoria di Ustica. 81 scatti, corrispondenti al numero di vittime della strage, sono eseguiti a “lume di candela”. Il fotografo è noto non solo per le ricerche di stampo realista sull’Italia del dopoguerra, ma anche per le sperimentazioni sul materiale fotografico con tecniche di sua invenzione come le ossidazioni e i pirogrammi. Fino al 27 settembre. Orari di apertura: venerdì e sabato 20- 22; domenica 18- 20. Ingresso libero. Prenotazione: tel. 051 6496611.

Busto A. – Allo Spazio Arte Carlo Farioli, di via Silvio Pellico 15, terzo appuntamento dell’iniziativa “I doni della quarantena”, l’esposizione in vetrina di opere e installazioni realizzati da differenti artisti durante il lockdown. Protagonista la scultrice Irene Cornacchia con “Abbracci mancanti”, un’installazione composta da quattro pannelli sui quali l’artista ha scolpito corpi dalle differenti posture ed espressioni. Opere cariche di tensione che vogliono esprimere quel gesto che ci è venuto a mancare in quei mesi di isolamento.Cornacchia scolpisce dunque nella materia quel “desiderio” di calore, carezze, graffi, amicizia, rifugio, salute, spiritualità e abbracci… Abbracci, quel segno che rincuora, dà amore, energia, carica e vita. Stretti tra le braccia ci si sente sicuri, fin dalla nascita. Un gesto scoperto e riscoperto nel momento in cui è stato negato del quale si ha un terribile bisogno non solo nei momenti di debolezza e di fragilità ma anche in quelli di gioia. Sino all’11 luglio.

Busto A. – La galleria Palmieri ospita la mostra ” Air-space” di Manuel Bonfanti. È arte concettuale quella proposta dall’artista bergamasco, dove uno spazio d’aria, una porzione di luce e colore è pronta ad accogliere l’imprevisto. All’inizio della sua carriera, negli anni Novanta, dipingeva i volti e le scritte ma la vicenda creativa si evolve e oggi è impegnato nella ricerca di un espressionismo fatto di luci e colori raccontati con un’esplosione cromatica che è un varco lasciato aperto alla creatività dell’artista. La personale, allestita sino al 25 luglio negli spazi di via Mameli, è aperta al pubblico da martedì a venerdì dalle 15 alle 19; sabato su appuntamento T.39 0331 639334.

Brescia – Art Drive-in: percorso sotterraneo d’arte contemporanea è la prima mostra allestita in città nel grande spazio del Garage dell’Agenzia Generali Castello di via Pusterla. Il progetto espositivo è ideato e curato in collaborazione con l’associazione Bellearti e si snoda attraverso un’insolita forma di esposizione dinamica e innovativa a cui si può accedere esclusivamente in auto. Un percorso tra progetti artistici, installazioni, murales, disegni di grandi dimensioni collocati sui muri, sulle colonni spazi fuori dagli standard riservati alle esposizioni d’arte. Non è stato assegnato un tema specifico agli artisti, ognuno di loro infatti ha liberamente proposto la propria visione e creatività. Fino al 21 luglio. Orari: da lunedí a domenica 14 -18.

Varese – Si è aperta la VII edizione della rassegna ” <20 15×15/20×20 Collezione Punto sull’Arte” organizzata dall’omonima galleria (di Viale Sant’Antonio). Per l’ occasione sono stati invitati venti artisti tra pittori e scultori, italiani e stranieri che propongono opere inedite di formato 15×15 e 20×20 cm, (unico vincolo a loro imposto) realizzate con linguaggi, stili e tecniche preferite. Libero anche il soggetto della rappresentazione.Gli artisti della collettiva sono: Salvatore Alessi, Luciano Baldacci, Massimo Caccia, J. Isabelle Cornière, Pino Deodato, Caudio Filippini, Jernej Forbici, Claudia Giraudo, Silvia Levenson, Alberto Magnani, Matteo Massagrande, Marta Mezynska, Sabrina Milazzo, Raffaele Minotto, Nicola Nannini, Ciro Palubo, Rudy Pulcinelli, Brian Keith Stephens, Valeria Vaccaro e Marika Vicari. Fino al 1° agosto. Orari: da martedì a sabato 10-13/15-19. Prenotazioni visite T. 0332 – 320990 .

Busto Garolfo – A Villa Brentano si è aperta Robotic Men, la nuova collettiva di Indipendent Artist dedicata al rapporto uomo – macchina visto attraverso l’arte. Il gruppo intende proporre una riflessione sui temi che riguardano la robotica di fronte alla crescente automazione soprattutto nel sostegno dei valori. L’interesse dell’Arte Contemporanea per il fenomeno della robotica è attivo e in fermento e la collettiva vuole essere al contempo un omaggio al lavoro del Maestro Dario Mellone e uno sprone per gli artisti a studiare e approfondire le medesime tematiche che lo hanno affascinato durante gli anni della sua appassionata e meticolosa attività artistica. L’esposizione (via Magenta 25 )è visitabile fino al 20 settembre con i seguenti orari: da martedì a sabato 14.30 – 18. Il giorno di chiusura, alle 17.30, si terrà la presentazione del Catalogo. Nell’occasione sarà inoltre possibile visitare, dalle 16 alle 17 e su prenotazione, le sale del Museo Mellone nell’adiacente Villa Rescalli Villoresi. Dal 3 al 31 agosto la mostra rimarrà chiusa e riprenderà martedì 1 settembre con i consueti orari.

Torino – Alla Videoteca Gam, dedicato a Giuseppe Chiari (Firenze 1926 – 2007) compositore, artista e sperimentatore, si è aperto il secondo appuntamento delle esposizioni realizzate in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. La mostra presenta due video: Kunst ist einfach (L’arte è facile), del 1973, e Spoleto Concert. Affianca le due proiezioni l’opera “La musica è facile” realizzata nel 1972 e composta da quindici grandi fogli sui quali l’artista ha scritto una delle quindici lettere che compongono la frase. I caratteri, tracciati con gesto continuo, sembrano unire idealmente il fluire gestuale della calligrafia a china giapponese “con la consapevolezza che il suono del pennello sulla carta è parte di quella musica totale” di cui Chiari prepara all’ascolto.L’esposizione (in Via Magenta, 31) rimarrà in calendario sino al 27 settembre. Orari: venerdì e lunesì dalle 13 alle 20; sabato e domenica 10-19.

Pesaro – Nell’anno delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Raffaello, la Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive ospita la mostra “Disgregazione e unità. Solcando la misura rinascimentale di Urbino”, personale di Oscar Piattella(Pesaro 1932). La mostra, a cura diAlberto Mazzacchera, ha come fulcro il corpus di opere di recente produzione del pittore pesarese che per una vita intera ha indagato declinazioni e rifrazioni della luce, raggiungendo inusitate vette spirituali con le sue creazioni astratte. Piattela ha nutrito e nutre la sua ricerca di matrice informale, solcando la misura del Rinascimento matematico del Ducato di Urbino e,nel rileggere in chiave attuale le magistrali fughe prospettiche presenti in tanta pittura, propone una sua personale e avvincente inquadratura, una prospettiva altra,gravata del compito di introdurre lo sguardo verso l‘infinito. Il percorso propone 55 dipinti su tavola suddivisi in tre sezioni legate tra loro da un potente e preciso uso del colore. Un cromatismo che anche quando perde spessore materico a vantaggio di superfici levigate, si mantiene inalterato. Fino all’11 ottobre. Orari: venerdì, sabato, domenica e festivi 18-21. Dal 16 settembre al termine dell’esposizione il pubblico potrà visitare la mostra dalle 15 alle 18.

Bologna – Torna visibile, nel suo splendore, il dipinto cinquecentesco di Filippo da Verona che dopo il restauro rientra ai Musei Civici d’Arte Antica. L’opera, un olio su tavola intitolata “San Francesco riceve le stimmate”, appartiene alle Collezioni Comunali di Palazzo d’Accursio. Il capolavoro è stato recuperato grazie a “Opera tua”, il progetto di Coop Alleanza 3.0. L’iniziativa,che continuerà fino a novembre, toccherà altre regioni in cui è presente la cooperativa e ogni mese due gioielli artistici della zona verranno proposti a soci e clienti che, con il proprio voto, deterineranno a quale opera destinare fondi di recupero. Intanto il dipinto “San Francesco riceve le stimmate” potrà essere ammirato nella Sala 6 del percorso espositivo delle Collezioni Comunali d’Arte nei giorni di mercoledì, venerdì e sabato dalle 10 alle 18.30; domenica dalle 13.30 alle 18.30.

Milano – Nelle sale del Museo Diocesano Carlo Maria Martini è possibele visitare la retrospettiva dedicata alla fotografa austraica Inge Morath, la prima donna a essere accolta nella famosa agenzia Magnum Photos. 150 immagini e documenti originali ripercorrono il cammino umano e professionale della fotografa, dagli esordi fino alla collaborazione con prestigiose riviste quali: Life, Paris Match, Saturday Evening Post e Vogue. Il percorso espositivo presenta alcuni dei suoi reportage realizzati nel corso dei viaggi, le ambientzioni surreali e alcune commposizioni fortemente grafiche che sono un esplicito riferimento al lavoro del suo primo mentore, Henri Cartier-Bresson. Tra gli scatti più iconici, spicca la fotografia di Marilyn Monroe che esegue dei passi di danza all’ombra di un albero, realizzata sul set del fiml “Gli spostati”, del 1960, lo stesso dove Inge conobbe quello che fu successivamente il marito, il drammaturgo Arthur Miller che all’epoca era sposato con l’attrice americana. Fino al 1 Novembre;orari: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Chiuso lunedì (eccetto festivi).

Lugano – Nove settimane d’arte con il Museo in Erba (Riva Caccia 1- Central Park). Un programma estivo per i piccoli artisti con diverse proposte tematiche per scoprire l’arte attraverso il “fare”. Due i percorsi con formule differenti: si potrà scegliere l’atelier di 1 ora e mezza, oppure la “mattina al museo”’ di 3 ore, con giochi, merenda e atelier. Gli spunti sui contenuti sono vari: scoprire luoghi lontani attraverso i viaggi compiuti dagli artisti; disegnare e trasformare gli oggetti con Magritte e Dalì; fare un tuffo nel passato con i film d’animazione; inventare modi insoliti di dipingere come Matisse e Frida Kahlo; creare mondi di carte colorate in miniatura che diventano giochi portatili e molto altro. Ogni settimana avrà un tema da rispettare. Dal 7 al 9 luglio sarà la volta di “Cineatelier”. Per il programma completo e tutte le informazioni consultare il sito www.museoinerba.com.

Gemonio – Prosegue al Museo Civico Bodini  “Il bisogno di ritrovarsi”, esposizione di opere grafiche dalla collezione permanente. Il percorso si snoda attraverso una quindicina lavori firmati da diversi artisti e selezionate tra quelle della preziosa raccolta del Museo e raramente esposte al pubblico. Da questo nucleo, oltre alle opere del famoso scultore di Gemonio, la serie di grafiche donate nel corso degli anni. Sono esposti differenti soggetti: dalle figure, uomini, donne agli incontri, firmati da grandi protagonisti dell’arte contemporanea come Enrico Baj, Giovanni Cappelli, Felice Casorati, Piero Leddi, Fernand Léger, Marino Marini, Ennio Morlotti, Peter Nagel, Joachim Schmettau, Giuliano Vangi, Renzo Vespignani. Di Alberto Sughi si potrà ammirare una serie di opere in cui si apprezza quella che è stata la sua continua indagine sulla condizione umana. La mostra proseguirà sino al 2 agosto rispettando i seguenti orari: sabato – domenica 10.30-12.30 / 15-18.

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Il “San Francesco” di Filippo da Verona rientra al Museo https://www.artevarese.com/il-san-francesco-di-filippo-da-verona-torna-al-museo/ https://www.artevarese.com/il-san-francesco-di-filippo-da-verona-torna-al-museo/#respond Thu, 25 Jun 2020 16:00:09 +0000 https://www.artevarese.com/?p=56058 Bologna – Torna visibile, nel suo splendore, il dipinto cinquecentesco di Filippo da Verona che, dopo il restauro rientra ai Musei Civici d’Arte Antica. L’opera, un olio su tavola intitolata “San Francesco riceve le stimmate”, appartiene alle Collezioni Comunali di Palazzo d’Accursio. Di questo pittore veronese si hanno pochissime notizie, la maggior parte delle quali […]

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Bologna – Torna visibile, nel suo splendore, il dipinto cinquecentesco di Filippo da Verona che, dopo il restauro rientra ai Musei Civici d’Arte Antica. L’opera, un olio su tavola intitolata “San Francesco riceve le stimmate”, appartiene alle Collezioni Comunali di Palazzo d’Accursio.

Di questo pittore veronese si hanno pochissime notizie, la maggior parte delle quali si desumono dalle firme apposte alle sue opere o da contratti siglati per l’esecuzione di lavori. Si apprende così che l’artista si spostò frequentemente, per seguire le commissioni , lavorando in numerosissime città dell’Italia settentrionale e sulla costa adriatica. Noto soprattutto per la realizzazione di opere di soggetto religioso, destinate a luoghi di culto o alla devozione privata, Filippo da Verona si distingue per il suo talento e la capacità di aggiornare la propria pittura, formatasi nell’ambiente veneto del tardo Rinascimento.

Il capolavoro torna al suo splendore grazie a “Opera tua”, il progetto che sposa il sostegno alla cultura, attraverso la valorizzazione e il recupero di capolavori locali, con l’eccellenza dei prodotti enogastronomici della linea Fior fiore Coop nell’ambito di “1 per tutti 4 per te”, l’iniziativa solidale di Coop Alleanza 3.0.
Le tappe di “Opera tua” 2020 continueranno sino al mese di novembre e toccheranno altre regioni in cui è presente la Cooperativa: ogni mese, due gioielli artistici della stessa zona vengono proposti a soci e clienti che, con il proprio voto, determinano a quale opera destinare i fondi per il recupero. Una peculiarità del progetto è il legame con il territorio, con l’individuazione di opere espressione della cultura delle diverse aree e realizzate da artisti legati alle varie regioni. Una galleria di capolavori che porta in luce parte della produzione artistica italiana nei secoli rappresentata nelle diverse tematiche: dai personaggi illustri, all’arte religiosa, alle riproduzioni statuarie.
Per votare l’opera da restaurare basta collegarsi al sito (www.coopalleanza3-0.it) sul quale si potrà seguire l’andamento dei voti  e l’opera vincitrice, resa nota alla fine di ogni tappa. Online sarà possibile seguire anche le fasi del restauro, con informazioni sui tempi e l’avanzamento. Le opere da restaurare vengono scelte in collaborazione con Fondaco Italia, società attiva nella valorizzazione dei beni culturali, con l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco e con le istituzioni territoriali.
Tornando al dipinto “San Francesco riceve le stimmate” di Filippo da Verona, si ricorda che può essere ammirato dal pubblico nella Sala 6 del percorso espositivo delle Collezioni Comunali d’Arte, nei giorni di mercoledì, venerdì e sabato dalle 10 alle 18.30; domenica dalle 13.30 alle 18.30.

E.F.

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Tornano gli incontri sui “Restauri rari” https://www.artevarese.com/tornano-gli-incontri-sui-restauri-rari/ https://www.artevarese.com/tornano-gli-incontri-sui-restauri-rari/#respond Sat, 15 Feb 2020 09:00:45 +0000 https://www.artevarese.com/?p=54558 Cairate – Riparte dal 28 febbraio “Restauri Rari”, il ciclo di conferenze a tema, organizzato dalla Pro Loco che come ogni anno porta in cattedra personaggi e figure di rilievo del panorama culturale nazionale. Per la settima edizione, che continuerà sino al mese di aprile, il programma, a cura di Agostino Alloro, prevede cinque conferenze […]

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Cairate – Riparte dal 28 febbraio “Restauri Rari”, il ciclo di conferenze a tema, organizzato dalla Pro Loco che come ogni anno porta in cattedra personaggi e figure di rilievo del panorama culturale nazionale.
Per la settima edizione, che continuerà sino al mese di aprile, il programma, a cura di Agostino Alloro, prevede cinque conferenze tenute da altrettanti relatori, che si svolgeranno nei giorni di venerdì alle 21 all’Auditorium di Cairate ad eccezione dell’incontro del 6 marzo che avrà luogo al Museo Civico Branda Castiglioni a Castiglione Olona.
Aprirà la rassegna Ciro Castelli che parlerà del restauro sull’opera “Adorazione dei Magi” di Leonardo; seguirà il 6 marzo (a Palazzo Branda Castiglioni) Nino Silvestri, relatore della conferenza intitolata “Restauro dei carri processionali liguri dei Maragliano” (scultori del ‘700).
Maria Gabriella Bonollo terrà invece l’incontro sul tema “L’immagine ritrovata” – Studio e ricomposizioni di frammenti di affreschi provenienti da scavi archeologici in Valle d’Aosta, in programma il 20 marzo.
“Restauro di una cantoria mobile veneta del 700” e “Scuola di restauro Enaip Botticino” saranno invece i temi degli ultimi due incontri tenuti rispettivamente da Anita Masiero, il 3 aprile e da Elisabetta Boanini il 17 aprile.
Le serate sono a ingresso libero. Per gli architetti previsti crediti formativi riconosciuti dall’Ordine di Varese.

E. Farioli

 

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