Laveno Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/news-arte/laveno/ L'arte della provincia di Varese. Mon, 19 Aug 2024 07:31:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Laveno Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/news-arte/laveno/ 32 32 “2 + due fa cinque: sono tornato bambino” https://www.artevarese.com/2-due-fa-cinque-sono-tornato-bambino/ https://www.artevarese.com/2-due-fa-cinque-sono-tornato-bambino/#respond Sun, 11 Aug 2024 08:00:56 +0000 https://www.artevarese.com/?p=75156 Luino-Laveno – “2 + due fa cinque: sono tornato bambino” è il titolo della mostra di Gianfranco Asveri in apertura dal 16 agosto in due diverse sedi: Palazzo Verbania a Luino e alla galleria d’arte Ottonovecento di Laveno Mombello. Il titolo della mostra è un riferimento a quei giochi di parole e cambi di regole […]

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Luino-Laveno –2 + due fa cinque: sono tornato bambinoè il titolo della mostra di Gianfranco Asveri in apertura dal 16 agosto in due diverse sedi: Palazzo Verbania a Luino e alla galleria d’arte Ottonovecento di Laveno Mombello.

Il titolo della mostra è un riferimento a quei giochi di parole e cambi di regole grammaticali tipici della poesia futurista di Aldo Palazzeschi. Esattamente come nella lingua scritta ci si attenderebbe l’utilizzo della parola “due” anziché del numero arabo, così accade che il visitatore rimane sorpreso per il cambio di semantica di Asveri. Anziché un artista maturo e compìto, ci si trova di fronte a un’esplosione di colori e un disegno che richiama fortemente l’infanzia.

Il suo è un processo anti-stilistico e anti-cronologico: invece di affinarsi e divenire sofisticato, Asveri semplifica il tratto; invece di maturare, sceglie lo sguardo di un bambino; invece dei crini del pennello per dipingere, ne preferisce il retro per vergare e solcare il colore appena steso. Questa operazione di decostruzione, tipica dell’arte degli anni Settanta e Ottanta, in Asveri comporta addirittura un ribaltamento del procedimento pittorico: egli prima colora e poi disegna sul colore appena steso.

Gli artisti sono parafulmini che acquisiscono le emozioni tonanti dal mondo e ne scaricano gli effetti sulla tela. Asveri ha utilizzato questa energia per fare qualcosa che la scienza non ritiene possibile: tornare indietro nel tempo, tornare bambino.

Non giudicatelo, non dite che lo saprebbe fare anche un infante; anzi, parafrasando Aldo Palazzeschi: “lasciatelo divertire”.

L’inaugurazione si terrà alle 18 a Palazzo Verbania, alla presenza dell’artista. In entrambe le sedi la mostra sarà visitabile sino l’8 settembre. Orari: Palazzo Verbania: mercoledì – domenica 10- 13 / 15– 18.Galleria d’arte Ottonovecento: martedì – domenica 10 – 13 / 17 – 23.

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“A solo pochi Eletti la luce dell’Aurora” https://www.artevarese.com/a-solo-pochi-eletti-la-luce-dellaurora/ https://www.artevarese.com/a-solo-pochi-eletti-la-luce-dellaurora/#respond Tue, 06 Aug 2024 07:30:21 +0000 https://www.artevarese.com/?p=75102 Laveno – Le opere di Alessandro Puccia nella personale dal titolo “A solo pochi Eletti la luce dell’Aurora” in apertura dall’11 agosto negli spazi espositivi dell’Hotel de Charme di viale De Angeli. I lavori, appositamente realizzati e dedicati al lago Maggiore, esprimono la bellezza e il significato dell’aurora, utilizzando una citazione tratta da Emily Dickinson […]

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Laveno – Le opere di Alessandro Puccia nella personale dal titolo “A solo pochi Eletti la luce dell’Aurora” in apertura dall’11 agosto negli spazi espositivi dell’Hotel de Charme di viale De Angeli. I lavori, appositamente realizzati e dedicati al lago Maggiore, esprimono la bellezza e il significato dell’aurora, utilizzando una citazione tratta da Emily Dickinson come punto di partenza.

Il lago all’aurora diventa un palcoscenico di trasformazioni, dove la luce rivela i segreti nascosti della natura. Questo privilegio, riservato solo a pochi, invita a una profonda connessione con l’ambiente e alla scoperta della nostra luce interiore. Attraverso l’osservazione al microscopio delle gocce del lago, emergono mondi intricati che riflettono la complessità e la bellezza della natura. Questa esperienza ci ricorda l’importanza di proteggere i fragili ecosistemi con politiche sostenibili e una maggiore sensibilizzazione ambientale, per garantire che le future generazioni possano continuare a godere di questi tesori naturali.

Esposte 18 fotografie di gocce d’acqua (raccolte nel Lago Maggiore) congelate e osservate al microscopio e poi ingrandite per poterne osservare e comprendere il messaggio più profondo. L’obiettivo di Puccia, infatti, è quello condurre l’osservatore nel profondo di sé, indagare qualcosa che non è visibile a occhio nudo. L’artista è alla costante ricerca di risposte che trascendono la semplice osservazione scientifica. Il risultato è la creazione di un percorso in grado di toccare le corde spirituali ed emozionali di ogni cuore, passando attraverso il medium artistico contemporaneo.

Per Puccia ogni goccia d’acqua racchiude nella sua essenza significati primordiali, spirituali, scientifici, ecologici, immaginari e artistici. Ogni volta che osserva nell’oculare del microscopio, l’artista si sente trasportato in un mondo invisibile, dove la vita si manifesta in modi sorprendenti e intricati. Le minute creature e le minuscole particelle che danzano all’interno della goccia, rappresentano per lui l’essenza stessa della complessità e della bellezza della natura.

Un lavoro che si concentra sull’unicità dell’acqua, umile e preziosa e sull’importanza che essa riveste nei nostri corpi e nelle nostre vite, sia individualmente che come comunità. Per comprendere appieno questa prospettiva, l’artista invita nel profondo di una goccia attraverso le sue fotografie per aprire a una visione dove tutto è interconnesso, dove ogni piccola parte ha un ruolo fondamentale.

In occasione dell’inaugurazione, in programma alle 18, l’artista e i suoi lavori saranno introdotti da Giulia Pozzi, curatrice della mostra e Matteo Scavetta, presidente di Techne Art Service, che ha organizzato la mostra. Nel corso della serata sarà offerto un aperitivo con accompagnamento musicale a cura di Musaico Duo, composto dai giovani musicisti Tommaso Losito e Lorenzo Rapillo, duo noto per l’originale combinazione di violoncello e chitarra. Infine, nel corso della mostra sono in programma numerosi eventi; tra questi, la conferenza “Conoscere i laghi per gestirli” legata al lago Maggiore e realizzata grazie alla collaborazione con ricercatori e ricercatrici del CNR IRSA di Verbania prevista per il 20 agosto; il 24 invece, la proposta è “Aqueous transmissions” laboratorio esperienziale di scrittura poetica con Il Metodo Caviardage® a cura di Chiara Zuffrano e Anita Membrini; il 25 agosto “To be Alive is Power”,  una serata  dedicata alla poetessa Emily Dickinson condotta da Silvio Raffo.

In occasione del finissage, il 1° settembre, si terrà la conferenza “Sulla relazione tra arte e neuroscienze: riflessioni dai due mondi”,  tenuta da Marta Pizzolante.

La mostra, curata da Giulia Pozzi e organizzata da Techne Art Service, in collaborazione con Hotel de Charme e con la partecipazione del CNR IRSA di Verbania, proseguirà sino al 1° settembre e sarà aperta tutti i giorni da lunedì a venerdì dalle 18 alle 22, sabato e domenica 10 -13/18 – 22.

Cenni Biografici

Alessandro Puccia è nato nel 1990 a Varese, dove attualmente vive e lavora. Finite le scuole, inizia ad appassionarsi al mondo microscopico e, affascinato da questa nuova prospettiva sul mondo, intraprende un percorso di ricerca sull’acqua all’interno del proprio corpo. Raccoglie, cataloga e documenta campioni d’acqua dai mari, laghi, fiumi e piogge durante le sue giornate o i suoi viaggi. Raggiunta una discreta collezione, decide di congelare le gocce d’acqua raccolte, osservarle al microscopio e di fotografarle per coglierne il significato profondo e spirituale. Dal 2018 stampa gli scatti ottenuti e nel 2019 inizia ad esporli nel corso di personali, collettive e conferenze. Le prime mostre si svolgono in Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Liguria e nel mentre sviluppa dei laboratori con le scuole per sensibilizzare gli alunni sulla gestione sostenibile delle risorse idriche, come vuole l’Agenda 2030 dell’ONU. Dal 2023 ha intrapreso una nuova e profonda ricerca personale attraverso scatti capaci di lasciare esprimere la bellezza della natura senza condizionamenti e nella pienezza delle sue forme e dei suoi colori.

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Alla riscoperta della creatività di Andloviz https://www.artevarese.com/alla-riscoperta-della-creativita-di-andloviz/ https://www.artevarese.com/alla-riscoperta-della-creativita-di-andloviz/#respond Wed, 19 Jun 2024 07:00:10 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74656 Laveno Mombello – Esplorare il genio di Andloviz nella mostra in corso al MIDeC. L’esposizione a cura di  Anty Pansera e Giacinta Cavagna di Gualdana offre uno sguardo sulla creatività e versatilità del designer e architetto, che ha riformato la produzione industriale intervenendo su estetica e funzionalità, dai vasi ai mobili fino ai sanitari. L’esposizione […]

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Laveno Mombello – Esplorare il genio di Andloviz nella mostra in corso al MIDeC. L’esposizione a cura di  Anty Pansera e Giacinta Cavagna di Gualdana offre uno sguardo sulla creatività e versatilità del designer e architetto, che ha riformato la produzione industriale intervenendo su estetica e funzionalità, dai vasi ai mobili fino ai sanitari.

L’esposizione indaga la figura di Guido Andloviz, direttore artistico della SCI Società Ceramica Italiana di lavenodal 1923 al 1971, evidenziando aspetti significativi del suo lavoro: lla presenza alle Triennali di Milano come curatore, il contributo al design dei sanitari (con pezzi dai depositi del MIDeC) ai “tradimenti” nel furniture design. Di particolare interesse sono i lavabi angolari progettati per i treni e i mobili in legno, come quello da toilette esposto alla Terza Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza del 1927.

Disegni storici della SCI sono approdati alle Triennali di Milano, come il vaso Monza 75 e la scatola Monza 27, che arricchiscono l’esposizione. Grazie a una selezione unica proveniente da collezioni private, la mostra rappresenta un viaggio tra industria, arte e design.

La mostra è accompagnata da un catalogo contenente anche un breve itinerario di Laveno Mombello per ammirare il pannello ceramico ricomposto a Villa Frua, sede del comune, realizzato per la Mostra dell’Autarchia a Roma nel 1938. Tuttavia, l’itinerario si interrompe alla Stazione delle Ferrovie dello Stato, dove i vasi di Andloviz, presenti sin dagli anni ’60, sono stati recentemente rubati. Il furto è stato scoperto durante le ricerche per l’esposizione e segnalato alle autorità.

Il MIDeC, museo civico sostenuto dal Comune con questa mostra continua il percorso di valorizzazione del patrimonio artistico e della storia industriale della fabbrica lavenese, attiva dal 1856 fino alla seconda metà del ‘900.

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Il “Color Luce” di Liudmila Sun https://www.artevarese.com/il-color-luce-di-liudmila-sun/ https://www.artevarese.com/il-color-luce-di-liudmila-sun/#respond Wed, 28 Jun 2023 15:18:20 +0000 https://www.artevarese.com/?p=70761 Laveno – “Color Luce” è la nuova personale dell’artista Liudmila Sun, che da sabato (1 luglio) si può ammirare alla Galleria d’arte Ottonovecento e a Villa Frascoli Fumagalli. La luce, imprendibile nella sua mutevolezza, rappresenta da sempre una sfida per l’arte pittorica. La traduzione in colori e forme delle sue inflessioni, dei suoi riflessi e […]

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Laveno – “Color Luce” è la nuova personale dell’artista Liudmila Sun, che da sabato (1 luglio) si può ammirare alla Galleria d’arte Ottonovecento e a Villa Frascoli Fumagalli.

La luce, imprendibile nella sua mutevolezza, rappresenta da sempre una sfida per l’arte pittorica. La traduzione in colori e forme delle sue inflessioni, dei suoi riflessi e dei suoi significati ha permesso continue evoluzioni negli stili e nelle rappresentazioni artistiche: dalla resa della luce divina nell’arte sacra dei mosaici bizantini e delle pale d’altare tardogotiche, al suo ruolo nello studio rinascimentale della prospettiva e dei colori; dalla realistica narrazione caravaggesca, fatta di luce per sottrazione al buio, fino alla rivoluzione impressionista.

La ricerca di Liudmila Sun assorbe, in questo senso, diverse tradizioni. La sua arte, oltre a catturare le impressioni e le declinazioni di luci e colori dei paesaggi che ritrae, è anche fatta, letteralmente, di “color luce”. La giovane artista recupera la tecnica antichissima della doratura, che combina alla pittura ad olio: sulla tela stende un sottile strato di foglia d’oro o d’argento e dipinge su di esso. Le tinte risultano così intensificate rispetto all’ordinario effetto, seppur già molto luminoso, dell’olio; la più efficace trasposizione in materia della lucentezza si ha, però, nell’impiego dell’oro e dell’argento. Cosa meglio di questi colori-non-colori riesce a esprimere l’indefinibile lontananza di un orizzonte ai confini del lago, i riflessi del cielo diurno e delle luci notturne nelle sue acque increspate e, invece, il protendersi di simbolici alberi in fiore verso quel tanto ambito quanto ignoto Giardino dell’Eden?

Nelle due serie di opere proposte, “Lago Maggiore” e “Eden Garden”, il deciso tratto materico della spatolata dà corpo alla delicatezza di sognanti vedute lacustri e a magnifici alberi in fiore dalle braccia dorate. Nelle ampie tele di questa esposizione lo spettatore può immergersi e sfidare impressioni surreali di paesaggi reali, può perdersi, provando a identificare quell’orizzonte color luce.

La mostra sarà aperta al pubblico sino al 23 luglio, alla galleria Ottonovecento Lungolago De Angeli 40, da martedì a domenica 10– 13/16– 23; a Villa Frascoli Fumagalli via Labiena 87fino al 3 settembre: venerdì e sabato 15– 20; domenica 10 – 13/14.30 – 19.

al 23 luglio presso la sede della Galleria Ottonovecento (Lungolago De Angeli 40) e da sabato 1 luglio a domenica 3 settembre presso Villa Frascoli Fumagalli (via Labiena 87).

 

 

           

 

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Fantasy e Gothic/Dark, I Colori dell’anima di Lice Musso https://www.artevarese.com/fantasy-e-gothic-dark-i-colori-dellanima-di-lice-musso/ https://www.artevarese.com/fantasy-e-gothic-dark-i-colori-dellanima-di-lice-musso/#respond Wed, 21 Jun 2023 08:00:50 +0000 https://www.artevarese.com/?p=70682 Laveno Mombello – Nella suggestiva cornice della storica locanda Cappadue, sabato (24 giugno) alle 17 si inaugura la mostra “Fantasy e Gothic/Dark – I colori dell’anima”  di Lice Musso. La giovane pittrice di Brenta presenterà opere dei primi anni della sua produzione (2007/2012) realizzate con tecniche più tradizionali: dipinti a olio/acrilico su tela e pastelli […]

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Laveno Mombello – Nella suggestiva cornice della storica locanda Cappadue, sabato (24 giugno) alle 17 si inaugura la mostra “Fantasy e Gothic/Dark – I colori dell’anima”  di Lice Musso.

La giovane pittrice di Brenta presenterà opere dei primi anni della sua produzione (2007/2012) realizzate con tecniche più tradizionali: dipinti a olio/acrilico su tela e pastelli morbidi fino ad arrivare ad opere della sua recente produzione realizzate con biro, ecoline e acquerelli arricchite quasi sempre con elementi decorativi applicati quali strass, stoffa, carta glitter e piume che rendono ancora più magici e caratteristici i suoi lavori.

I visitatori verranno condotti in un mondo unico ricco di magia, di creature fatate e universi paralleli dove anche l’impossibile diventa possibile. Un mondo attraente e talvolta anche inquietante, intriso di simboli e metafore dai quali trarre ispirazione di pensieri : “I messaggi che vorrei trasmettere – precisa l’artista – sono di libertà, resilienza, forza di volontà, sogno, riflessione e analisi dell’inconscio, portando comunque positività anche là dove può sembrare più complesso vederla. Guardare oltre e liberare la mente e la fantasia dei visitatori per qualche attimo e suscitare stati d’animo che permettono di identificarsi nelle mie opere mettendo anche un pezzetto di loro stessi nel racconto racchiuso nell’immagine” .

All’inaugurazione sarà presente la pittrice. L’esposizione proseguirà fino a sabato 22 luglio.

Per l’occasione verrà ideato dallo chef Ruggero Pari un menu a tema con l’esposizione per chi volesse fermarsi a cena, su prenotazione, creando così un perfetto connubio di atmosfere tra sapori e colori.

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“Orizzonte Libero” a Santa Caterina del Sasso https://www.artevarese.com/orizzonte-libero-a-santa-caterina-del-sasso/ https://www.artevarese.com/orizzonte-libero-a-santa-caterina-del-sasso/#respond Thu, 23 Feb 2023 09:00:39 +0000 https://www.artevarese.com/?p=69204 Leggiuno – L’Eremo di Santa Caterina del Sasso ospita, dal 26 febbraio, la mostra fotografica “Orizzonte libero” di Ivano Mercanzin. L’esposizione, a cura di Un Quadro di Te A.p.s. in collaborazione con Giulia Pozzi, (collaboratrice della Società che ha in gestione l’Eremo) è inserita all’interno della programmazione della XIX edizione del festival Filosofarti. Saranno esposti […]

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Leggiuno – L’Eremo di Santa Caterina del Sasso ospita, dal 26 febbraio, la mostra fotografica “Orizzonte libero” di Ivano Mercanzin. L’esposizione, a cura di Un Quadro di Te A.p.s. in collaborazione con Giulia Pozzi, (collaboratrice della Società che ha in gestione l’Eremo) è inserita all’interno della programmazione della XIX edizione del festival Filosofarti.

Saranno esposti gli scatti del fotografo vicentino che lo scorso mese di dicembre ha dedicato all’Eremo, al lago sul quale si affaccia, alle persone che lo abitano e a quelle che lo visitano.
L’artista, ispirato dal tema chiave della rassegna Limite/Illimite ha rielaborato a livello personale i vari aspetti indagando a livello introspettivo le figure immortalate, la parte storica degli edifici e quella naturale della riva scoscesa del lago Maggiore.

Le opere si pongono dunque come testimoni delle relazioni umane, dei moti dell’animo e dei rapporti tra le persone e l’ambiente. La mostra è accompagnata anche da una selezione di foto che accompagnano i turisti durante la visita, svelando loro alcuni momenti della vita dei membri della Fraternità Francescana di Betania che nel complesso conducono la loro vita consacrata alla preghiera.

Nel corso dell’inaugurazione di domenica, alle 11.30, alla presenza dell’artista, verrà anche presentato il catalogo realizzato. “Orizzonte libero” potrà essere visitata sino al 2 aprile negli orari d’apertura dell’Eremo.

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Le opere di Pedretti sono gesto e natura, tempesta e quiete https://www.artevarese.com/le-opere-di-pedretti-sono-gesto-e-natura-tempesta-e-quiete/ https://www.artevarese.com/le-opere-di-pedretti-sono-gesto-e-natura-tempesta-e-quiete/#respond Thu, 04 Aug 2022 07:00:53 +0000 https://www.artevarese.com/?p=66806 Laveno – Verde, terra di Siena e celeste sono i colori delle vedute che ricordano gli scorci lacustri di Gavirate, paese natale di Antonio Pedretti che da venerdì (5 agosto) espone una selezione dei propri lavori alla galleria Ottonovecento e a Villa Frascoli Fumagalli. La mostra, intitolata “Paludoso” invita gli osservatori a soffermarsi su un […]

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Laveno – Verde, terra di Siena e celeste sono i colori delle vedute che ricordano gli scorci lacustri di Gavirate, paese natale di Antonio Pedretti che da venerdì (5 agosto) espone una selezione dei propri lavori alla galleria Ottonovecento e a Villa Frascoli Fumagalli.

La mostra, intitolata “Paludoso” invita gli osservatori a soffermarsi su un ambiente secondario, meno in vista; la palude appunto. Il tratto deciso dell’acrilico definisce e frammenta il paesaggio. Canneti, alberi e timidi fiori emergono forti e consistenti dalla tela, dando voce all’incorruttibilità di una natura imponente e disordinata.

L’artista, attraverso sicure spatolate, anima la stasi, la esalta in avvolgente tempesta. Non si tratta, eppure, di un irrimediabile sconvolgimento dell’ordine: sotto la serenità di un cielo sempre azzurro, stabile, la natura manifesta il proprio vigore, il proprio indiscutibile dominio. Così, sebbene in confidenza con questi luoghi, legati a ricordi meno decifrabili, si rimane incantati davanti al loro costante pulsare.

L’esposizione sarà visitabile sino al 4 settembre: nelle sale di villa Frascoli Fumagalli (via Labiena 87) il venerdì e il sabato: dalle 15 alle 20; domenica: 10-13/ 14.30 -19.
La sede della Galleria Ottonovecento (Lungolago De Angeli 6/A) sarà invece aperta al pubblico nei seguenti orari: da martedì a domenica 10-13/ 17-22.

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“L’oro di Giorgio” https://www.artevarese.com/loro-di-giorgio/ https://www.artevarese.com/loro-di-giorgio/#respond Thu, 07 Jul 2022 10:10:57 +0000 https://www.artevarese.com/?p=66389 Laveno Mombello – Da domani, (8 luglio) alla Galleria d’arte Ottonovecento e al Museo Internazionale del Design Ceramico si apre la mostra “L’oro di Giorgio”. Una selezione di 40 opere dell’artista Giorgio Laveri. Le sculture dell’artista sono preziose pièces teatrali. “I nostri occhi ad un primo sguardo si illudono di guardare qualcosa di posticcio, non […]

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Laveno Mombello – Da domani, (8 luglio) alla Galleria d’arte Ottonovecento e al Museo Internazionale del Design Ceramico si apre la mostra “L’oro di Giorgio”. Una selezione di 40 opere dell’artista Giorgio Laveri.

Le sculture dell’artista sono preziose pièces teatrali. “I nostri occhi ad un primo sguardo si illudono di guardare qualcosa di posticcio, non vero, temporaneo, ma quando lo sguardo attratto dal lucore della ceramica si tramuta in osservazione attenta, ecco, allora, che si coglie la caratura del materiale. Avviene, qui, un passaggio sinestetico: lo sguardo diviene tatto, percepisce la superficie schietta e gioiosa della ceramica. Opere dai colori netti e decisi ci attraggono per primi.

Gioiose poiché è un sorriso quello che si palesa quando capiamo il gioco, capiamo realtà e finzione, quando ne capiamo l’ironia. Come l’ironia è per definizione uno slittamento di significato, così queste opere ci colpiscono con differenti linguaggi. Non sono plastica, ma sembrano. Non sono della misura giusta per la loro funzione reale, ma, poichè opere d’arte, non hanno bisogno di avere funzione. Non sono del colore che ci aspetteremmo, ma non possiamo negare che abbiamo stile. Sono opere che scherzano e giocano con noi e nel farlo ci insegnano il loro segreto prezioso. Questo è l’Oro di Giorgio”.

Per i suoi cinquanta anni di attività, Giorgio Laveri ha scelto Laveno e il suo legame con la Ceramica per iniziare un anno pieno di mostre: seguiranno Lecce, poi Bordeaux, e per finire Genova, a Palazzo Ducale.

La mostra sarà visitabile sino a domenica 31 luglio nella sede della Galleria Ottonovecento, Lungolago de Angeli 40F mentre continuerà sino al 21 agosto alla sede del MIDeC, Lungolago Perabò, 5.

 

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Vele. L’immutabilità della forma https://www.artevarese.com/vele-limmutabilita-della-forma/ https://www.artevarese.com/vele-limmutabilita-della-forma/#respond Mon, 04 Jul 2022 07:00:26 +0000 https://www.artevarese.com/?p=66308 Laveno Mombello – Un’installazione monumentale dell’artista Francesco Faravelli integra la suggestiva scenografia del paesaggio lacustre spesso teatro di regate. L’opera, intitolata “Vele. L’immutabilità della forma” è collocata davanti alla sede della galleria Ottonovecento in Lungolago De Angeli. Gli elementi naturali, terra, aria, acqua, hanno ispirato l’artista, appassionato velista, a sintetizzare un campo di regata. I […]

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Laveno Mombello – Un’installazione monumentale dell’artista Francesco Faravelli integra la suggestiva scenografia del paesaggio lacustre spesso teatro di regate. L’opera, intitolata “Vele. L’immutabilità della forma” è collocata davanti alla sede della galleria Ottonovecento in Lungolago De Angeli.

Gli elementi naturali, terra, aria, acqua, hanno ispirato l’artista, appassionato velista, a sintetizzare un campo di regata. I tre elementi corrispondono alle tre punte del triangolo. La simbologia del ternario, ramificata in tutte le tradizioni, si riconduce all’unità primordiale, all’equilibrio originario.

La resistenza alle intemperie e la finitura stessa del ferro, materiale così tenace e durevole, simboleggiano la resistenza alle avversità della vita, la facoltà di orientarle in accordo col vento per farsi strada in un ambiente in constante mutazione.

In quest’opera Faravelli fonde folklore e mito in nuove strutture utilizzando strumenti e tecniche tradizionali per estrarre il contemporaneo.
L’installazione potrà essere ammirata sino al 31 ottobre.

Note biografiche
Francesco Faravelli è nato a Milano nel 1970 e ha avuto una formazione scolastica di tipo tecnico. Dopo anni di esperienza commerciale in grandi aziende si avvicina in modo casuale al mondo della ceramica.
Frequenta dapprima la bottega di un ceramista e scultore a Varese, poi si iscrive ad un corso annuale per ceramisti sponsorizzato dall’Unione Europea. Qui viene subito alla luce un particolare interesse per la tecnica Raku. Partecipa a diverse mostre e nel 2002 espone le sue opere presso lo stand B&B Italia al Salone del Mobile di Milano in collaborazione con Studio Collage.
Nello stesso anno, crea prima una collezione di gioielli per Dolce e Gabbana, e poi un progetto per l’Institute of Modern Design di Stoccolma.
Ha vinto il terzo premio al Mia, Mostra Internazionale Arredamento (Monza-2004) e nello stesso anno è stato selezionato per partecipare a una mostra d’arte collettiva di ceramisti Raku.
Nel 2004 spot TV e rassegna stampa con Le Fablier a Villaerba (CO).
Nel 2005 Mostra personale presso Pappafood – sede Mediaset (Cologno Monzese)
Nel 2005 incontra Paolo Guadalupi durante la creazione dello stand per Maison & Object a Parigi. Questo incontro portò ad una stretta collaborazione che dura ancora oggi e alla nascita di FG Art and Design.

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Il mondo del fumetto a Lucca https://www.artevarese.com/il-mondo-del-fumetto-a-lucca/ https://www.artevarese.com/il-mondo-del-fumetto-a-lucca/#respond Sun, 11 Nov 2018 10:32:08 +0000 https://www.artevarese.com/?p=47712 La storia di Lucca affonda le radici nel passato: fondata nel 220 a.C. dagli Etruschi, si sviluppò come città-fortezza ed ebbe grande importanza strategica in epoca romana. Fu Comune, poi Repubblica, quindi si fortificò erigendo quelle mura che, fin dal Cinquecento, l’hanno resa famosa in Italia e anche al di fuori dei confini nazionali. La […]

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La storia di Lucca affonda le radici nel passato: fondata nel 220 a.C. dagli Etruschi, si sviluppò come città-fortezza ed ebbe grande importanza strategica in epoca romana. Fu Comune, poi Repubblica, quindi si fortificò erigendo quelle mura che, fin dal Cinquecento, l’hanno resa famosa in Italia e anche al di fuori dei confini nazionali. La sua cinta muraria, che descrive un perimetro di oltre 4000 metri attorno al nucleo storico della città ed è ancora intatta, la rende il luogo ideale per accogliere un evento come Lucca Comics&Games.

La Fiera internazionale del fumetto ha fatto di Lucca la sua casa fin dal lontano 1966. Allora ospitò la seconda edizione del Salone Internazionale dei Comics, nato l’anno prima a Bordighera. L’evento venne poi organizzato, di anno in anno, dall’Associazione Culturale Immagine-Centro di Studi Iconografici, nata nel ’68. Nel 1976, dopo la XII edizione, la manifestazione  divenne biennale. E, salvo la pausa dell’88 per problemi finanziari, è proseguita rinnovandosi fino alla primavera del 1990, quando vennero proposti eventi aperti al pubblico e una mostra mercato. A partire dall’autunno successivo e con la XVIII edizione del salone autunnale, ha preso il via la programmazione annuale di Lucca Comics, che ci conduce fino all’ultima edizione del 2018, la 52ª.
In tutte queste edizioni le strade della città si sono colorate degli abiti dei cosplayer, coloro che interpretano un personaggio dei manga o delle anime giapponesi, dei fumetti o del cinema di animazione indossandone costume e accessori.

“Lucca Comics&Games” diventa sempre più importante, come dimostrano i numeri dell’edizione di quest’anno, che si è svolta dal 31 ottobre al 4 novembre. Nei cinque giorni della kermesse, dedicati a oltre 2.000 eventi tra mostre, spettacoli e incontri, si sono registrate più di 251 mila presenze. Gli espositori erano circa 700, ospitati da 102 location poste in locali, stand, piazze, palazzi e chiese della città antica.

E’ una manifestazione che riempie tutta Lucca e la trasforma in un luogo pieno di entusiasmo, di gioia e di bellezza. Anche se quest’anno la pioggia ha inumidito tutti gli ospiti!

Tra i momenti di incontro indimenticabili quelli con gli artisti che hanno creato personaggi divenuti parte della Storia del Fumetto mondiale, come il papà di “Capitan HarlockLeiji Matsumoto, che a Lucca è stato nominato “Yellow Kid Maestro del Fumetto 2018” e a cui è stata dedicata una mostra di opere originali. Matsumoto ha raccontato di disegnare fumetti da quando aveva 5 anni e di continuare a farlo con gioia oggi, che ne ha 80. Grande l’entusiasmo degli autori affascinati dall’unicità di una manifestazione che coinvolge tutta la città. L’americano Neal Adams, ideatore, tra l’altro, di Batman “Cavaliere Oscuro”, ha detto di non aver mai visto un posto come Lucca, dove il festival è fatto dalle persone e dalla comunità. C’erano LRNZ, Jérémie Moreau, Sara Colaone, Junji Ito, Benjamin Lacombe e tantissimi altri, tra i quali i più noti nomi del fumetto made in Italy: Zerocalcare, Gipi, Leo Ortolani, Sio, Simone Bianchi, Tuono Pettinato, Tanino Liberatore, Alessandro Baronciani

Tra le case editrici presenti nell’antica città toscana, la Sergio Bonelli Editore, che ha portato a Lucca autori e disegnatori e ha inoltre presentato: la nuova miniserie che vede protagonista Jerry Drake/Mister No, le anticipazioni della futura annata di Zagor, la grande mostra “Tex: 70 anni di un mito” in programma alla Permanente di Milano fino al prossimo 27 gennaio con un’affascinante esperienza di realtà  – e chicche per appassionati, come il nuovissimo “Profondo Nero”, un’avvincente, misteriosa e oscura storia di Dylan Dog scritta dall’insuperabile Dario Argento insieme con Stefano Piani, da anni suo amico e collaboratore e illustrata dalla mano esperta di Corrado Roi, autore di Laveno (Varese), che ci porta con Dylan in un mondo tenebroso e sensuale.

«Il creatore di Dylan Dog Tiziano Sclavi ha sempre dichiarato la sua devozione ad Argento. – spiega Roberto Recchioni, curatore della serie dell’Indagatore dell’Incubo e imprescindibile autore della Bonelli – Dopo tanti anni si materializzata la possibilità di far incontrare il regista con la creatura di Sclavi. Il merito di questo matrimonio combinato all’inferno è tutto di Stefano Piani».

Si sono date appuntamento a Lucca anche personalità di spicco del mondo dell’illustrazione e del fumetto, come il creatore di “The Walking Dead” Robert Kirkman, l’editor-in-chief CB Cebulsky, James O’Barr, autore de “Il Corvo”, Charles Forsman, autore della graphic novel da cui è tratta la serie Netflix “The End of the World”, e gli americani Nick Drnaso e Jason Shiga, talenti della nuova scena del fumetto Usa.

Quest’anno i momenti più seguiti dai cosplayer sono stati il raduno ufficiale Marvel Cosplay Italia, entrato nel Guinness dei primati superando i 300 cosplayer a tema e la parata “Animali Fantastici”.

Gli spettacoli sono amati dal pubblico: tra le novità del 2018 la messa in scena a teatro del riuscito “Kobane Calling On Stage”, adattamento della graphic novel di Zerocalcare. Bello il Feltrinelli Comics Show, imperdibile spettacolo che ha visto alternarsi sul palco del Teatro del Giglio gli autori della casa editrice e l’ormai tradizionale format lucchese delle “Voci di mezzo”.

Ricco anche il programma musicale, con un’offerta di generi diversi su cui hanno spiccato le sonorità metal dei Lacuna Coil e il pop ironico de Lo Stato Sociale.

Affascinante la Japan Town, il quartiere del meraviglioso centro storico lucchese dedicato interamente all’arte e alla cultura nipponica, e corredata da un intero padiglione di 400mq dedicato a gadget, action figure e scuole di manga. Piena di divertimento l’Area Junior, tra i personaggi della panini, le Winx e una montagna di mattonicini Lego.

E’ stato intenso il momento in cui il senatore Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, in visita alla città, si è complimentato con l’organizzazione di Lucca Comics & Games per il successo del Festival.

Ancora una nota positiva: ogni anno l’Area Performance Onlus a Lucca Comics & Games organizza con i più grandi artisti fantasy presenti un’asta di beneficenza di disegni originali realizzati per l’occasione. La somma raccolta quest’anno, 20esima edizione dell’Area, è pari a 32.840 euro e sarà suddivisa tra il reparto di pediatria dell’Ospedale di Lucca, la Comunità di S. Egidio ed Emergency.

Chiara Ambrosioni

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