Luino Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/news-arte/luino/ L'arte della provincia di Varese. Mon, 19 Aug 2024 07:22:25 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Luino Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/news-arte/luino/ 32 32 “2 + due fa cinque: sono tornato bambino” https://www.artevarese.com/2-due-fa-cinque-sono-tornato-bambino/ https://www.artevarese.com/2-due-fa-cinque-sono-tornato-bambino/#respond Sun, 11 Aug 2024 08:00:56 +0000 https://www.artevarese.com/?p=75156 Luino-Laveno – “2 + due fa cinque: sono tornato bambino” è il titolo della mostra di Gianfranco Asveri in apertura dal 16 agosto in due diverse sedi: Palazzo Verbania a Luino e alla galleria d’arte Ottonovecento di Laveno Mombello. Il titolo della mostra è un riferimento a quei giochi di parole e cambi di regole […]

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Luino-Laveno –2 + due fa cinque: sono tornato bambinoè il titolo della mostra di Gianfranco Asveri in apertura dal 16 agosto in due diverse sedi: Palazzo Verbania a Luino e alla galleria d’arte Ottonovecento di Laveno Mombello.

Il titolo della mostra è un riferimento a quei giochi di parole e cambi di regole grammaticali tipici della poesia futurista di Aldo Palazzeschi. Esattamente come nella lingua scritta ci si attenderebbe l’utilizzo della parola “due” anziché del numero arabo, così accade che il visitatore rimane sorpreso per il cambio di semantica di Asveri. Anziché un artista maturo e compìto, ci si trova di fronte a un’esplosione di colori e un disegno che richiama fortemente l’infanzia.

Il suo è un processo anti-stilistico e anti-cronologico: invece di affinarsi e divenire sofisticato, Asveri semplifica il tratto; invece di maturare, sceglie lo sguardo di un bambino; invece dei crini del pennello per dipingere, ne preferisce il retro per vergare e solcare il colore appena steso. Questa operazione di decostruzione, tipica dell’arte degli anni Settanta e Ottanta, in Asveri comporta addirittura un ribaltamento del procedimento pittorico: egli prima colora e poi disegna sul colore appena steso.

Gli artisti sono parafulmini che acquisiscono le emozioni tonanti dal mondo e ne scaricano gli effetti sulla tela. Asveri ha utilizzato questa energia per fare qualcosa che la scienza non ritiene possibile: tornare indietro nel tempo, tornare bambino.

Non giudicatelo, non dite che lo saprebbe fare anche un infante; anzi, parafrasando Aldo Palazzeschi: “lasciatelo divertire”.

L’inaugurazione si terrà alle 18 a Palazzo Verbania, alla presenza dell’artista. In entrambe le sedi la mostra sarà visitabile sino l’8 settembre. Orari: Palazzo Verbania: mercoledì – domenica 10- 13 / 15– 18.Galleria d’arte Ottonovecento: martedì – domenica 10 – 13 / 17 – 23.

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Il Giappone visto da Flavio Gallozzi https://www.artevarese.com/il-giappone-visto-da-flavio-gallozzi/ https://www.artevarese.com/il-giappone-visto-da-flavio-gallozzi/#respond Thu, 13 Jun 2024 08:47:26 +0000 https://www.artevarese.com/?p=74562 Luino – Il Giappone negli sguardi di Flavio Gallozzi in mostra dal 14 giugno a palazzo Verbania. Una serie di raffinate immagini in bianco e nero raccontano dettagli di vita di artisti tradizionali locali colti nel nel momento della creazione delle proprie opere. Ceramica, lacca, calligrafia, musica, danza, cerimonia del tè, arti marziali in un […]

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Luino – Il Giappone negli sguardi di Flavio Gallozzi in mostra dal 14 giugno a palazzo Verbania. Una serie di raffinate immagini in bianco e nero raccontano dettagli di vita di artisti tradizionali locali colti nel nel momento della creazione delle proprie opere. Ceramica, lacca, calligrafia, musica, danza, cerimonia del tè, arti marziali in un suggestivo scenario capace di illustrare un meraviglioso quanto misterioso mondo.

La mostra, a cura di Carmen Geraci e Giancarlo Moscatelli presenta una quarantina di scatti frutto della calma e paziente arte di Gallozzi, dove il gesto misurato del soggetto diventa gesto pudico dello scatto del fotografo, rapito dalla scena ma talmente consapevole da saperla dominare col proprio sguardo.

“Chiaroscuri, buio, luce vivida e ombre crepuscolari convivono e si alternano nelle sue fotografie -spiega Moscatelli- con minuti dettagli a dare rilievo e armonia a mani sapienti che ripetono fedelmente antichi movimenti tramandati sempre uguali per creare oggetti, disegni o pitture o per fissare nell’aria o su uno strumento musicale gesti di pura arte creativa che aspira alla perfezione: per principio inarrivabile, ma sorprendentemente vicina”.

Aggiunge Geraci: “Le fotografie di Flavio Gallozzi colgono l’attimo e lo fissano per sempre; ne contengono anche il profumo”.

Del Giappone l’artista è affascinato dalla cultura, unica e antica, dalla filosofia e dalla spiritualità che permeano anche la vita quotidiana, l’estetica raffinata e la ricerca della bellezza in ogni cosa e aspetto della vita. Precisa infatti Gallozzi: “Sono stato influenzato dall’uso dello spazio del foglio, il bilanciamento fra pieno e vuoto e, nelle fotografie, le grandi parti in ombra, che definirei l’uso del buio piuttosto che della luce.

La mostra, inserita nei programmi dell’Assessorato alla Cultura del Comune
prevede, per la giornata del 15 giugno, una serie di appuntamenti tematici realizzati in collaborazione col Festival di Poesia AISU. Sarà possibile assistere, alle 17, a una esibizione di tamburi giapponesi Taiko e partecipare a un incontro sulla poesia Haiku a cura di Luigi Gatti, in programma alle  17.30. Le manifestazioni hanno il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.

L’inaugurazione della mostra è fissata per le 18; l’esposizione proseguirà sino al 23 giugno e sarà visitabile da mercoledì a domenica 10-13 e 15-18. Ingresso libero anche agli eventi.

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A Luino “L’arte è in Gioco” https://www.artevarese.com/a-luino-larte-e-in-gioco/ https://www.artevarese.com/a-luino-larte-e-in-gioco/#respond Mon, 27 Nov 2023 09:00:54 +0000 https://www.artevarese.com/?p=72679 Luino – Dopo Venezia il collettivo di Neoludica approda a Palazzo Verbania per far conoscere e incontrare le game art e gli artisti che creano videogiochi attraverso la mostra L’Arte è in gioco! in apertura dal 1 dicembre al 7 gennaio nelle sale di Palazzo Verbania. Il videogioco nasce da sperimentazioni scientifiche 77 anni fa, […]

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Luino – Dopo Venezia il collettivo di Neoludica approda a Palazzo Verbania per far conoscere e incontrare le game art e gli artisti che creano videogiochi attraverso la mostra L’Arte è in gioco! in apertura dal 1 dicembre al 7 gennaio nelle sale di Palazzo Verbania.

Il videogioco nasce da sperimentazioni scientifiche 77 anni fa, attraversa una fase di sviluppo mondiale coi cabinati e oggi lo conosciamo come fenomeno di intrattenimento globale, ciascuno con la propria console, vera e propria industria culturale che ha superato il cinema, che si usa ogni giorno nella gamification, che serve anche per studiare e lavorare.

I curatori e il collettivo di Neoludica dal 2009, indagano le connessioni che legano i media interattivi alle arti contemporanee rivelando e presentando gli artisti.

“La scelta di ospitare una mostra così all’avanguardia -spiega l’assessore alla cultura di Luino Serena Botta- è frutto della bella sinergia creatasi tra  l’ufficio cultura e Deborah Ferrari…un gruppo di lavoro tutto al femminile che, sperando di incontrare il gusto del pubblico, ha optato per programmare una mostra dedicata ai giovani, giovanissimi e alle loro famiglie”.

Una sezione speciale con artwork originali viene dedicata al nuovo titolo di Assassin’s Creed Mirage, appena presentato a Venezia in occasione della Giornata Mondiale dell’Architettura e che ha riscosso un notevole successo grazie alla valorizzazione di arte, architettura e fotografia all’interno del videogioco storico per eccellenza.
Alcune chicche di retrogaming sono in mostra grazie alla collaborazione di Emanuele Cabrini, che da un decennio collabora coi curatori del progetto.

Artisti in mostra del collettivo di Neoludica: Samuele Arcangioli, Luca Baggio, Cristiano Bonora, Emanuele Bresciani, Giulia Colombo, Francesco Delrio, Alessandro Dimauro, Francesco Favero, Valeria Favoccia, Dario Giorgetti, Claudia Gironi, Lice Musso, Manuelm Labbate, Pierfrancesco Olianas, Mauro Perini, Ivan Porrini, Monique Pasini, Filippo Scaboro, Christian Scampini, Federico Vavalà.

Per la giornata del 2 dicembre, ricca di appuntamenti tematici importanti, ci sarà l’occasione speciale di visitare gli archivi “Piero Chiara” e “Vittorio Sereni”, all’ultimo piano di Palazzo Verbania, preziose e uniche testimonianze letterarie.

In occasione dell’evento TraRari TIPI ha pubblicato un catalogo con testi e opere per la collana Game Culture Book (unica in Italia a pubblicare Game Art dal 2009), un piccolo ma utile strumento per capire l’importanza culturale del videogame e le nuove arti contemporanee.

All’esposizione a cura di Debora Ferrari, Luca Traini, Francesca Anedda
con Emanuele Cabrini, si affiancano incontri tematici aperti a tutti, famiglie, genitori, docenti, bambini e ragazzi. Alcuni artisti lavoreranno dal vivo e altri presenteranno i propri progetti di sviluppo.

Il pubblico potrà visitare la mostra sino al 7 gennaio; orari: mercoledì, giovedì, sabato e domenica 10-13/15-18; venerdì 15-20. Ingresso libero anche agli eventi. informazioni: culturalbrokers@gmail.com tel. ufficio turistico Luino 0332 543546.

Programma incontri organizzati in collaborazione con l’Associazione Utòpia di Luino:

1 dicembre
alle 17 inaugurazione con le autorità, i curatori, gli artisti e l’ospite speciale Stefano Gallarini, giornalista
2 dicembre
alle 10.30 La scelta professionale del mondo videoludico con Mauro Perini Art Director di Ubisoft Milan
alle 14.30 Come nasce Crime O’Clock con l’Art Director (e 2D concept artist) Luca Baggio
alle16 La storia insegnata coi videogame, viaggio in Assassin’s Creed coi Virtual Photographer Favero e Giorgetti
9 dicembre
alle 10.30 Scorci a colori – lezione introduttiva al Character Design con Cristian Scampini e Samuele Omati di Associazione Utòpia
alle 15 Esprimere l’identità – Attraversare mondi: Favoccia e Scampini
10 dicembre
Ludòpia: tutto il giorno giochi da tavolo insieme ai giovani di Associazione Utòpia
16 dicembre
alle 15 Realizzare un progetto – Sostenere un’impresa: Porrini – Labbate
7 gennaio
alle 10.30 Scorci a colori: lezione di disegno e di Character Design con Samuele Omati di Associazione Utòpia
alle 15 Il videogame tra arte e cultura superando violenza e stereotipi Anedda – Cabrini – Ferrari –Traini.

Incontro con gli artisti in mostra:

1 dicembre Perini, De Paolis, Scampini, Colombo Giorgetti, Pasini e Musso
2 dicembre Perini, De Paolis, Scampini, Colombo, Giorgetti, Favero, Giorgetti e Baggio
9 dicembre Scampini, Colombo, Omati e Favoccia;
16 dicembre Porrini e Labbate;

7 gennaio Omati

 

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Un volume e una mostra omaggiano Enrico Cattaneo https://www.artevarese.com/un-volume-e-una-mostra-omaggiano-enrico-cattaneo/ https://www.artevarese.com/un-volume-e-una-mostra-omaggiano-enrico-cattaneo/#respond Fri, 17 Nov 2023 16:30:56 +0000 https://www.artevarese.com/?p=72519 Gemonio –  Enrico Cattaneo. Fotografare un’idea” è il titolo del volume monografico di Giorgio Zanchetti e Luca Pietro Nicoletti che verrà presentato domani, sabato 18 novembre, alle 16.30 al Museo Civico Floriano Bodini. All’incontro interverranno Luisella Cattaneo, Roberto Mutti, Luca Pietro Nicoletti, Cristina Rossi. In occasione della presentazione sarà inaugurata la mostra “Omaggio a Enrico […]

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Gemonio –  Enrico Cattaneo. Fotografare un’idea” è il titolo del volume monografico di Giorgio Zanchetti e Luca Pietro Nicoletti che verrà presentato domani, sabato 18 novembre, alle 16.30 al Museo Civico Floriano Bodini. All’incontro interverranno Luisella Cattaneo, Roberto Mutti, Luca Pietro Nicoletti, Cristina Rossi.

In occasione della presentazione sarà inaugurata la mostra “Omaggio a Enrico Cattaneo” a cura di Sara Bodini, Cristina Rossi e Lara Treppiede, nella quale viene presentata una selezione di immagini provenienti dall’Archivio Enrico Cattaneo, che indagano diverse tematiche affrontate dal fotografo milanese: dalle periferie ai ritratti degli artisti nel contesto dei loro studi e delle gallerie milanesi, delle feste, fino alle fotografie di ricerca degli ultimi anni.

Nelle sale del Museo trovano anche spazio riproduzioni da fotografie di  Cattaneo, parte della mostra “Corso Garibaldi 89” realizzata dalla Galleria Bellinzona di Lecco. Le immagini permettono un ulteriore affondo nel lavoro del fotografo, attento e presente nella vita milanese del secolo scorso fino ai nostri giorni.

La presentazione del volume e l’inaugurazione della mostra, sono accompagnate dalla proiezione del film documentario Rumore bianco (Italy 2022. color & BW – docuportrait – DSLR – 33′ regia di Francesco Clerici e Ruggero Gabbai, Forma International in collaborazione con Astrolab Media)
Seguendo Enrico Cattaneo dalla sua sfera pubblica fino a una dimensione più intima e privata, sospesa nella sua abitazione-studio, tra momenti di vita domestica e di lavoro, e attraverso un tentativo di intervista, il fotografo si racconta e si mostra, lasciando traboccare oltre alla sua vena sperimentatrice anche la sua personalità caustica e irriverente…

Nel corso dell’incontro verranno proiettate immagini scelte e montate a cura di Antonella Prota Giurleo e Corrado Binda.

L’esposizione proseguirà sino al 17 dicembre. Orari: sabato e domenica 10.30-12.30 / 15-18; da lunedì a venerdì su appuntamento +39 3397596939

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Una mostra ricorda Giovanni Carnovali detto “Piccio” https://www.artevarese.com/il-piccio/ https://www.artevarese.com/il-piccio/#respond Fri, 23 Jun 2023 07:00:35 +0000 https://www.artevarese.com/?p=70593 Luino – In occasione del 150° anniversario della morte del pittore Giovanni Carnovali detto “Piccio”, l’Associazione Culturale “Amici di G. Carnovali” di Montegrino Valtravaglia (che da anni si occupa di valorizzare personaggi di rilievo nativi del comune) ricorda l’artista nato appunto a Montegrino il 29 settembre 1804 con una serie di eventi tra i quali […]

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Luino – In occasione del 150° anniversario della morte del pittore Giovanni Carnovali detto “Piccio”, l’Associazione Culturale “Amici di G. Carnovali” di Montegrino Valtravaglia (che da anni si occupa di valorizzare personaggi di rilievo nativi del comune) ricorda l’artista nato appunto a Montegrino il 29 settembre 1804 con una serie di eventi tra i quali la mostra “Piccio fra vero e ideale”, allestita a Luino nel prestigioso “Palazzo Verbania”, dal 6 al 30 luglio.

La rassegna intende far conoscere, dell’artista morto per annegamento nel fiume Po il 5 luglio 1873, una ventina di dipinti provenienti da collezioni private, poco note al pubblico, che permettono di scoprire il grande talento dell’artista soprattutto nel periodo della maturità, quando la sua pittura raggiunge vertici di grande innovazione, tanto che la critica lo considera un precursore della Scapigliatura lombarda, avvicinandolo talvolta all’impressionismo.

Esposte le diverse tipologie di soggetti che hanno caratterizzato il suo percorso artistico: ritratti di personaggi della borghesia e della nobiltà bergamasca e cremonese, che evidenziano il rapporto di amicizia che Piccio aveva con tante famiglie di quelle terre; un Autoritratto con tavolozza del 1869 e la tavolozza autentica sulla quale Piccio mescolava i suoi colori; varie rappresentazioni di scene mitologiche o bibliche, nelle quali l’episodio raccontato diventa spesso lo spunto per esprimere anche il suo amore per il paesaggio e la natura; volti idealizzati di fanciulle, come le splendide “Flore” o le sue “Madonne”; piccoli bozzetti di grande bellezza, fra i quali un “Agar nel deserto” trasformati successivamente in capolavori della sua pittura.

Una sezione della Mostra sarà dedicata ai disegni schizzati “en plein air” durante i numerosi viaggi compiuti da Piccio in Italia, alla scoperta dei grandi artisti suoi maestri o delle bellezze del territorio e fermati sulla carta con tratti molto personali. E così scoprire vedute delle città che Piccio ha visitato nel corso delle sue lunghe camminate con altri amici pittori, dalla Lombardia al Canton Ticino, per poi scendere verso la Liguria, il Lazio, fino alla Campania, sempre alla ricerca di nuove ispirazioni per la sua creatività. Una selezione di opere che fanno comprendere quanto originale sia il talento del Carnovali, in un periodo che dal neoclassicismo porta alla pittura romantica e agli albori dell’arte contemporanea.

La mostra, curata da Carolina De Vittori, presidente degli “Amici del Piccio” è affiancata da un catalogo con testi della storica dell’arte Elisabetta Staudacher, responsabile dell’archivio della Società “Belle Arti ed Esposizione Permanente” di Milano.

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Sandro Bardelli: Still Life. Il silenzio delle cose. Le parole del colore https://www.artevarese.com/sandro-bardelli-still-life-il-silenzio-delle-cose-le-parole-del-colore/ https://www.artevarese.com/sandro-bardelli-still-life-il-silenzio-delle-cose-le-parole-del-colore/#respond Fri, 31 Mar 2023 17:26:15 +0000 https://www.artevarese.com/?p=69694 Casalzuigno (Va) – Da domenica 2 aprile, alle 15, Sandro Bardelli presenta “Still Life. Il silenzio delle cose. Le parole del colore”, la nuova personale allestita nella sua casa-atelier di via Libertà. In mostra un “nucleo” di opere dedicate alla “natura morta”, tematica che, per definizione, ritrae in genere “piccole e grandi cose inanimate” che […]

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Casalzuigno (Va) – Da domenica 2 aprile, alle 15, Sandro Bardelli presenta “Still Life. Il silenzio delle cose. Le parole del colore”, la nuova personale allestita nella sua casa-atelier di via Libertà.

In mostra un “nucleo” di opere dedicate alla “natura morta”, tematica che, per definizione, ritrae in genere “piccole e grandi cose inanimate” che trasmettono, in apparenza, silenzio e pace.  Non sempre però le  protagoniste di queste composizioni sono poi realmente “morte”. La frutta e i fiori nell’attimo in cui diventano “modelli” infatti, per l’artista, sono vivi; le conchiglie lo sono state e vivificano ricordi e bellezza; le bottiglie sono state dimora di liquidi che hanno nutrito il palato, e non solo. ”Le cose” possono parlare. “Le cose” trasportate sulla tavola, il rigido supporto su cui da sempre Bardelli dipinge, si offrono, in dialogo, con il loro silenzio, all’osservatore.

Ma il silenzio ha una voce. E qui, “Il silenzio delle cose” parla con la forza dei colori, con la voce della tavolozza di Bardelli. La sua tipica pennellata materica, viva, a tratti graffiante, a tratti delicata, dona vita alle “cose”, per proiettarsi nella nostra percezione visiva e sensoriale come un caleidoscopio di vibrazioni e di emozioni, un’armonia di voci cromatiche che definiscono le forme, le curve, le linee, le luci, le sfumature, gli spazi, le ombre, le geometrie e i volumi.

Chi ben conosce la pittura di Bardelli poche volte, forse mai, ha avuto modo di vedere le “sue nature morte”. Sa, peraltro, che l’artista, nel suo percorso pittorico, iniziato ancor prima degli anni 70 (la sua prima opera ad olio risale all’età di 13 anni), spazia con estrema fluidità e maestria dai paesaggi al nudo di donna, all’astratto, dalla grafica alla pittura ad olio, dalla scultura alla ceramica. Ma, uno spazio d’eccellenza, nel suo catalogo pittorico, lo hanno anche le “nature morte”, sebbene raramente esposte.

Questa mostra è stata da lui pensata dopo “la grande chiusura”,  dovuta alla pandemia, fa riferimento a quel periodo fatto di lunghi, agghiaccianti silenzi, raccapriccianti suoni di sirene e voglia di libertà. Periodo durante il quale  si è dedicato al progetto: “Sandro Bardelli, 2020-2022 Lockdown, Covid19…Ricordi dal Mondo’’ creando una raccolta di 12 video (pubblicati Online su YouTube) con lo scopo di regalare al pubblico una evasione dalla terribile realtà di quel momento.

In atelier si può ammirare un “corpus” di opere ad olio in cui la “natura morta” si racconta con le trasparenze ed i riflessi delle bottiglie, con la bellezza ed il fascino delle conchiglie tropicali, con la grazie di fiori e frutta, con composizioni i cui protagonisti sono, spesso, preziosi oggetti etnici di uso quotidiano. Il racconto, nondimeno, si sviluppa in un ampio spazio temporale che abbraccia opere realizzate, in periodi diversi, dal 1971 al 2013.

Ed ancora, la “natura morta” si racconta in complicità con piccole sculture realizzate in vari materiali tra cui legno e creta, dialoga con diverse opere che vedono protagoniste alcune maschere etniche generate dai ricordi di umanità, viaggi e luoghi lontani. Viaggi vissuti in prima persona dall’artista e da immagini sedimentate nella sua mente e che lui ha poi trasportato sulla tavola con il volto di maschere che narrano storie e culture dal mondo.

“Still Life. Il silenzio delle cose. Le parole del colore” sarà visitabile fino al 7 maggio nei seguenti orari: sabato e domenica, 10-19; venerdì 15 -19. Da lunedì a giovedì: su appuntamento: sandrobardelli@gmail.com – segreteria.attivamente@gmail.com

 

 

 

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Editoria e musica in mostra ad Arcumeggia https://www.artevarese.com/editoria-e-musica-in-mostra-ad-arcumeggia/ https://www.artevarese.com/editoria-e-musica-in-mostra-ad-arcumeggia/#respond Thu, 21 Jul 2022 08:00:39 +0000 https://www.artevarese.com/?p=66602 Arcumeggia – Nel suggestivo borgo prosegue la manifestazione Editoria e Arte. Sabato (23 luglio), si svolgerà il secondo dei tre appuntamenti in programma che si concluderanno il 30 luglio. Questa volta saranno  messi a confronto “Editoria e Musica” attraverso concerti e mostre inseriti nella quattordicesima tappa del circuito MusiCuvia2.0, un festival itinerante di 30 concerti […]

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Arcumeggia – Nel suggestivo borgo prosegue la manifestazione Editoria e Arte. Sabato (23 luglio), si svolgerà il secondo dei tre appuntamenti in programma che si concluderanno il 30 luglio.

Questa volta saranno  messi a confronto “Editoria e Musica” attraverso concerti e mostre inseriti nella quattordicesima tappa del circuito MusiCuvia2.0, un festival itinerante di 30 concerti di ogni genere, dal classico al jazz, dalla canzone dialettale al rock, dalla musica antica all’improvvisazione estemporanea, previsti da giugno a dicembre in sei comuni della Valcuvia.
Sarà dunque un incontro all’insegna dell’editoria e della musica di qualità. Nei cortili del borgo esporrà Florestano Edizioni, casa editrice fondata nel 2005 che spazia dalla saggistica alla letteratura musicale, dalle revisioni critiche di opere non più editate, oggetto di studio da parte di esperti del settore, alle opere prime di autori e compositori emergenti. Racconti, romanzi, poesie e saggi interagiscono in una linea editoriale dove la prevalente attinenza con la musica non disdegna forme diverse di scrittura, esaltando l’originalità delle opere proposte.

Il percorso prosegue alla Sangalleria con la mostra, “La musica dipinta: spartiti di grandi illustratori fra Otto e Novecento”, una collezione privata che spazia su tre diversi filoni:  il primo riguarda gli spartiti illustrati, che vanno dall’Ottocento agli anni ’40 del Novecento, con copertine dei più celebri disegnatori dell’epoca, da Metlicovitz, Edel, Hohenstein, Dudovich, Villa, Terzi, Dola, Toulouse Lautrec, Mucha, fino a Nisa e Bonfanti. La collezione conta diverse rarità verdiane e spartiti autografati di Puccini, Franchetti, Leoncavallo, Mascagni, Zandonai, e altri autori minori, come Gnecchi. Il secondo filone è dedicato agli autografi musicali, con alcune rarità quali una lettera del mezzosoprano varesino, e amante di Napoleone, Giuseppina Grassini, ritratti di Rossini, Verdi, Puccini, Leoncavallo, e di cantanti celebri, tra i quali Gemma Bellincioni, Francesco Tamano, Roberto Stagno, e i primi interpreti delle opere pucciniane, Hariclea Darclée e Emilio De Marchi per “Tosca”, Evan Gorga primo Rodolfo nella “Bohème”, Rosina Storchio per “Madama Butterfly”. Non mancano gli autografi di editori musicali: Giovanni, Tito I e Giulio Ricordi, ed Edoardo Sonzogno, né di celebri direttori d’orchestra, da Toscanini a Campanini, Moranzoni e Mascheroni. Il terzo filone è quello dei libretti d’opera, che raccoglie alcuni pezzi di estrema rarità come l’”Amleto” di Franco Faccio, il libretto per la prima rappresentazione di “Madama Butterfly” fischiata alla Scala, e quello della prima assoluta dell’”Elisir d’amore” di Donizetti al Teatro Cannobiana di Milano, oltre al libretto dell’”Oberto”, prima opera di Giuseppe Verdi. In mostra, tra gli altri, ci saranno alcuni spartiti molto rari delle romanze di Francesco Paolo Tosti illustrati da Francesco Paolo Michetti, e altri di Jules Burgmein, pseudonimo dell’editore Giulio Ricordi, con illustrazioni di Edel, Metlicovitz e del giovane Previati”.

Per quanto riguarda le presentazioni di libri, all’ex Palazzo delle scuole, il programma prevede: alle 11, Michele Talo parlerà del suo “Bob trasparente come il vento Dylan ruvido e rissoso”; alle 16 “La direzione d’orchestra italiana” con l’intervento di Ettore Borri; alle 17 sarà la volta di “Debussienne – Dodici racconti per dodici preludi” di Francesca Pilato e alle 18, si parlerà della vita della cantante “Pauline Viardot” alla quale Patrick Barbier ha dedicato il suo libro: presenta il traduttore dell’edizione italiana, Paolo Bonpresa.

Il programma prevede in serata, alle 21, alla Chiesa di Sant’Ambrogio il concerto , omaggio a Verdi “Musica da salotto – arie d’opera e da camera inedite tratte da spartiti dell’Ottocento”, con la soprano Sarah Tisba, il pianista Adalberto Maria Riva e la voce recitante di Mario Chiodetti.

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Credem crede nei «Capolavori di Carta» https://www.artevarese.com/credem-crede-nei-capolavori-di-carta/ https://www.artevarese.com/credem-crede-nei-capolavori-di-carta/#respond Thu, 23 Jan 2020 17:00:10 +0000 https://www.artevarese.com/?p=54318 Bernardino Luini, originario di Dumenza, è stato un insigne pittore attivo nei primi anni del Cinquecento. Al numero 10 della via di Varese a lui dedicata sorge una bella villa, appartenuta all’imprenditore Paolo Grassi, risalente agli inizi del Novecento, restaurata dal Credito Emiliano per farne la filiale che è stata appena inaugurata con l’interessante mostra […]

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Bernardino Luini, originario di Dumenza, è stato un insigne pittore attivo nei primi anni del Cinquecento. Al numero 10 della via di Varese a lui dedicata sorge una bella villa, appartenuta all’imprenditore Paolo Grassi, risalente agli inizi del Novecento, restaurata dal Credito Emiliano per farne la filiale che è stata appena inaugurata con l’interessante mostra d’arte curata da Odette D’Albo, intitolata «Capolavori di Carta» e visitabile fino al 9 febbraio, dal lunedì al venerdì, negli orari di apertura della filiale (8.30-13.20 e 14.45-15.45).
In un percorso che si snoda lungo le sale della filiale, che occupa due piani della villa, i visitatori potranno ammirare circa venti grafiche di grande formato, di artisti internazionali come Andy Warhol, rappresentato da una serigrafia tratta da Ladies and Gentleman, del 1975 e Alexander Calder, con una vivace gouache intitolata Sole, del 1970. A queste si affiancano opere di maestri italiani, tra i quali Giorgio De Chirico, presente con Malinconia del 1972, realizzato in occasione di una sua mostra personale a New York, Emilio Tadini, con le sue città notturne dominate da grandi lune gialle e Mimmo Rotella, al quale si deve l’immagine rappresentativa della mostra, che ritrae Donna Jordan, una modella icona degli anni settanta soprannominata “Disco Marilyn”. Una sala monografica è dedicata a due grandi protagonisti dell’arte del secondo Novecento legati al territorio varesino, Enrico Baj e Renato Guttuso.
A volere la ristrutturazione della Villa appartenuta a Paolo Grassi, sede della filiale varesina del Credito Emiliano, è stato il varesino Enrico Menniti, responsabile di Private Banking di Credem. Credem crede nell’arte e nella cultura come dice il direttore di filiale Stefano Mansueto.

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Visioni acquee della natura https://www.artevarese.com/visioni-acquee-della-natura/ https://www.artevarese.com/visioni-acquee-della-natura/#respond Tue, 10 Sep 2019 10:00:43 +0000 https://www.artevarese.com/?p=52454 Maccagno – Veli di tenue colore ci immergono nella natura: la collettiva “Natura in Acquerello”, con le opere di Renata Bonzo, Cristina Bracaloni e Simonetta Chierici, verrà inaugurata sabato 14 settembre alle 16,30 presso il Punto d’Incontro a Maccagno. Le tre acquerelliste milanesi, tutte appartenenti alla Associazione Italiana Acquerellisti, presentano acquerelli realizzati negli ultimi anni e dedicati al tema […]

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“Nel Bosco” di Renata Bonzo

Maccagno – Veli di tenue colore ci immergono nella natura: la collettiva “Natura in Acquerello”, con le opere di Renata Bonzo, Cristina Bracaloni e Simonetta Chierici, verrà inaugurata sabato 14 settembre alle 16,30 presso il Punto d’Incontro a Maccagno.

Le tre acquerelliste milanesi, tutte appartenenti alla Associazione Italiana Acquerellisti, presentano acquerelli realizzati negli ultimi anni e dedicati al tema della natura.

“Papaveri” di Cristina Bracaloni

Sono opere differenti tra loro, che mostrano come l’Acquerello sia una tecnica pittorica versatile che può esprimere sensibilità e linguaggi molto diversi. In tutti i loro acquerelli comunque la leggerezza e l’intensità di questa tecnica sono le caratteristiche principali.

Bonzo, Bracaloni e Chierici dipingono da molti anni e condividono una lunga amicizia mediata dalla pittura. Hanno consolidato la capacità di esprimere con l’acquerello la poesia della natura, sia essa rappresentata da alberi, fiori, nidi, vedute paesaggistiche, animali. Hanno il tocco un po’ rarefatto ed essenziale di chi è abituato ad usare i colori con la preferenza a togliere ed alleggerire anziché ad aggiungere.

“Pesci azzurri” di Simonetta Chierici

Con questa mostra le 3 acquerelliste vogliono ricordare il fraterno amico Giovanni Carabelli, che a Maccagno ha trascorso molto tempo e presentato molte volte le sue opere.

Informazioni
“Natura in Acquerello”
Da sabato 14 a domenica 22 settembre 2019
Ingresso libero
Orari: fine settimana, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
www.comune.maccagno.va.it

Daniela Gulino

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Le inaugurazioni da non perdere https://www.artevarese.com/le-nuove-inaugurazioni-da-non-perdere/ https://www.artevarese.com/le-nuove-inaugurazioni-da-non-perdere/#respond Fri, 20 Jul 2018 11:08:07 +0000 https://www.artevarese.com/?p=46077 Domenica 22 luglio 2018 a partire dalle ore 19.00 è in programma l’inaugurazione dell‘esposizione “CONTATTO” organizzata dal collettivo ARTeria presso lo spazio di SUBSTRATO in via Robbioni 5, Varese. ARTeria è un progetto nato dalla volontà di giovani artisti di confrontarsi tra loro, facendo dialogare diversi stili e aspirazioni in diversi campi espressivi. Tema di […]

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Domenica 22 luglio 2018 a partire dalle ore 19.00 è in programma l’inaugurazione dell‘esposizione “CONTATTO” organizzata dal collettivo ARTeria presso lo spazio di SUBSTRATO in via Robbioni 5, Varese. ARTeria è un progetto nato dalla volontà di giovani artisti di confrontarsi tra loro, facendo dialogare diversi stili e aspirazioni in diversi campi espressivi. Tema di quest’anno è il contatto umano inteso nel senso più generale del termine, ovvero come il singolo si rapporta con gli altri passando attraverso ciò che lo circonda. Ulteriori informazioni sulla pagina facebook di ARTeria.

 

Prosegue al Sacro Monte di Varese la rassegna Sogno d’Estate. Fino al 26 luglio Location Camponovo ospita la doppia mostra personale di Luisa Garzonio e Lorenzo Luini. 

 

L’esposizione di Luisa Garzonio, dal titolo “Acqua viva” è una selezione di opere che proseguono la ricerca dell’artista sulla personificazione del paesaggio e dei suoi elementi. La tecnica prediletta resta il pastello ma nuove sperimentazioni con acrilico, danno l’avvio a una resa più strutturata. L’acqua è uno degli elementi indagati, per la trasparenza e i suoi moti, il paesaggio della diga Panperduto uno dei suoi luoghi d’elezione di attuale studio insieme al museo Parisi valle di Maccagno e le acque del Giona. Per la mostra, sono state realizzate 3 opere specifiche dedicate , che indagano il mistero e celebrano il Sacro Monte».

La personale di Lorenzo Luini dal titolo “Verso il futuro” presenta una sequenza di opere di arte digitale, divenuta ormai la tecnica prediletta dall’artista, che partendo dal dato reale ed oggettivo sperimenta l’uso del colore nelle sue diverse declinazioni digitali e innovative. Sfidando il buio assoluto Luini ricerca la terza dimensione usando la luce per creare le ombre che poi spariscono lasciando spazio al colore e aprendo così nuove prospettive per raggiungere lontani orizzonti. Questi scenari virtuali si prestano a fungere da sfondi nelle immagini in cui compare la figura, che diventa elemento centrale della rappresentazione.

Domenica 22 luglio per tutta la giornata si svolgerà il laboratorio gratuito di Incisione dedicato a tutti coloro che vogliono apprendere la tecnica di questa antica arte. Info laboratorio Anny Ferrario 335.8129631

Il grande spazio espositivo ospita anche fino al 26 agosto la mostra permanente con le opere degli artisti dell’Associazione Liberi Artisti di Varese che si confrontano con il piccolo formato quadrato di cm 25×25, dove il tema libero permette di esprimere la personale cifra stilistica di ogni singolo autore, mentre una riflessione più specifica sul formato di cm 40×40 è dedicata al Sacro Monte, ove gli autori si confrontano con le suggestioni, i capolavori e la sacralità della Via Sacra.

Dal 28 luglio al 9 agosto Location Camponovo ospita la doppia mostra personale di Amleto Emery e Antonio Piazza, inaugurazione domenica 29 luglio, ore 11.00.

L’esposizione dal titolo “Colore e forma. Alle origini dell’emozione” presenta un inedito dialogo delle opere dei due artisti e i suggestivi ambienti del Camponovo, antica via dei pellegrini.

Artista di grande spessore intellettuale, ma ancora poco conosciuto al grande pubblico, Emery ha lasciato un grande patrimonio artistico dopo la sua scomparsa nel 2001 e la mostra omaggio al Sacro Monte presenta una selezione di opere che ripercorrono la sua personale ricerca articolata in diverse tecniche espressive: dall’olio, l’acquerello, il pastello e il disegno. Dopo aver iniziato nel segno di una figurazione naturalistica e di un disegno votato ad una geometria concisa, Emery approfondisce la sua ricerca in un percorso informale. Ritornato all’attività dopo una decina d’anni di continui ricoveri, riprende a dipingere con una serie di pastelli ad olio su cartone, di commovente sensibilità dedicati al paesaggio.

Antonio Piazza, inizialmente conosciuto come orafo di raffinata artigianalità, ha preso lezioni da un maestro scultore come Oreste Quattrini, declinando le sue prime opere in chiave figurativa simbolica. In seguito ha sviluppato sempre più la sua attenzione verso la natura, semplificando continuamente linee e volumi alla ricerca delle forze immanenti che la guidano. Ultimamente, la sua essenzialità è approdata a sintesi formali di intenso significato, come nuclei vitali pronti a germogliare in sorprendenti strutture di forte impatto evocativo. La costante sperimentazione e la voglia di mettersi in gioco, hanno portato l’artista a sperimentare tecniche e soluzioni alternative come l’acciao corten e l’acciaio inox scostandosi dal tradizionale modo di procedere con creta e legno.

Domenica 5 agosto per tutta la giornata si svolgerà il laboratorio gratuito di Incisione.

Sabato 21 Luglio Vernissage Art Gallery di Intra presenta la collettiva Vertigini urbane a cura di Chiara Gatti, in vicolo del Freschetto 22 a Intra. In piazza San Rocco sarà presente la scultura Chiaro del bosco. In mostra gli artisti Claudio Borghi, Alessandro Busci, Alfredo Casali, Giuseppe Coco, Jordan Cozzi, Fabrizio Dusi, Margherita Martinelli, Patrizia Novello, Fabrizio Pozzoli, Nicola Villa.

 

Prosegue Jazz in Maggiore, il fesival musicale ambientato tra Luino, Germignaga e Maccagno. Il 27 luglio a Germignaga, in Piazza Partigiano Dino Rubino e Daniele di Bonaventura proporranno un repertorio che spazierà dalla musica classica alla contemporanea, dal jazz al tango, dove il filo conduttore sarà la grande intesa tra i loro strumenti e le loro personalità musicali. Dino Rubino, classe 1980, è un talento assoluto del panorama jazzistico italiano, ugualmente dotato al piano e alla tromba. Daniele Di Bonaventura, compositore, arrangiatore, pianista, bandoneonista, ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica. Entrambi vantano prestigiose collaborazioni, alcune in comune come Paolo Fresu, Enrico Rava, Flavio Boltro, e molti altri. Il concerto è realizzato in collaborazione con Interpretando suoni, luoghi e sapori, rassegna sostenuta dalla Comunità Montana Valli del Verbano, che intende valorizzare con la musica luoghi suggestivi del territorio.

E’ ancora visitabile la nuova opera dell’Orto d’Arte in via Bagaini 20 in centro a Varese. Si tratta dell’installazione “ORIZZONTE “ dell’artista di Maccagno Giugi Bassani.

L’opera è composta da 3500 bottiglie di plastica blu, tagliate a formare altrettante farfalle, che montate assieme vanno a comporre una linea di orizzonte alta 25 cm e lunga 35 metri, come tutto il muro della location. Un confine fra cielo e terra, tra sogno e realtà, che con il suo fascino misterioso ci conquista e segue il percorso della nostra vita .

La 15 ° opera dell’Orto rimarrà in loco, con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto, fino ai primi di Settembre.

 

 

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