Musica a Teatro Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/teatro/musica-a-teatro/ L'arte della provincia di Varese. Tue, 11 Oct 2022 07:32:46 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Musica a Teatro Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/categoria/teatro/musica-a-teatro/ 32 32 O Protagonisti o Nessuno https://www.artevarese.com/o-protagonisti-o-nessuno/ https://www.artevarese.com/o-protagonisti-o-nessuno/#respond Fri, 07 Oct 2022 12:15:27 +0000 https://www.artevarese.com/?p=67645 Busto Arsizio – E’ stata presentata la stagione teatrale 2022-2023 del Teatro San Giovanni Bosco, sostenuta da CLAPS, circuito multidisciplinare regionale riconosciuto dal Ministero della Cultura. Molto significativo è il titolo scelto per l’intera rassegna: “O Protagonisti o Nessuno”. Claudio Fantinati, direttore artistico del teatro, si è espresso in questo modo: “La pandemia che abbiamo […]

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Busto Arsizio – E’ stata presentata la stagione teatrale 2022-2023 del Teatro San Giovanni Bosco, sostenuta da CLAPS, circuito multidisciplinare regionale riconosciuto dal Ministero della Cultura.

Molto significativo è il titolo scelto per l’intera rassegna: “O Protagonisti o Nessuno”.
Claudio Fantinati, direttore artistico del teatro, si è espresso in questo modo: “La pandemia che abbiamo vissuto ci ha molto aiutato a capire che non è possibile affrontare la vita e le sue difficoltà nascondendosi senza assumere responsabilità. Occorre essere protagonisti della propria vita.  Da qui il titolo della rassegna di quest’anno. Proporremo spettacoli in cui si muovono sulla scena protagonisti paradigmatici per tutti”.

Si tratta quindi di una scelta di campo dove è fondamentale il tema dell’identità, identità cercata e difesa in una società sempre più liquida e priva di punti di riferimento forti.
Scegliere. Tutta la vita è cercare e scegliere. Avere il coraggio di percorre una strada, anche fosse sbagliata, per diventare pienamente esseri umani in relazione con altri esseri umani nella complessità del nostro mondo.

Con queste premesse, la rassegna si preannuncia particolarmente interessante e si compone di undici spettacoli: sei di teatro contemporaneo e cinque per bambini e famiglie.
La stagione comincerà VENERDI 7 OTTOBRE con L’EREDITA’ DEI GIUSTI della compagnia IL GIARDINO DELLE ORE che proporrà un viaggio tra narrazione e musica dal vivo dove il desiderio di coltivare la pace sarà più forte di qualsiasi guerra.

Il 28-29-30 OTTOBRE la compagnia VIANDANTI TEATRANTI proporrà UNA NOTTE QUASI ORIZZONTALE scritto e diretto dal drammaturgo argentino CARLOS MARIA ALSINA, uno spettacolo tragicomico su una coppia in crisi, tra verità e bugie, un testo mai rappresentato in Italia.

DOMENICA 6 NOVEMBRE il primo spettacolo per bambini, PEPE E CIRO ALL’AVVENTURA della COMPAGNIA UN ASINO CHE VOLA, sull’importanza della lettura e dei libri come antidoto al pensiero unico.

SABATO 26 NOVEMBRE la COMPAGNIA DEL BIVACCO sarà in scena con il pluripremiato PI AMURI – BALLATA PER FIORI INNAMORATI, la storia di cinque donne straordinarie che urlano il loro NO contro tutte le mafie.

DOMENICA 4 DICEMBRE lo spettacolo per famiglie LA VERA MAMMA DI ULISSE della COMPAGNIA ARMUNIA per un viaggio nel mito greco da un punto di vista inusuale.

DOMENICA 15 GENNAIO sarà proposto TO PLAY – IL POSTO DEI BAMBINI della COMPAGNIA DEI PICCOLI, una fiaba moderna sull’importanza liberatoria del gioco.

VENERDI 27 GENNAIO sarà in scena FARFALLE di NAIF TEATRO, storia che parla dei campi di concentramento attraverso un uomo che rischia di perdere la memoria.

DOMENICA 19 FEBBRAIO lo spettacolo per famiglie IL MERCANTE DI SOLE dei VIANDANTI TEATRANTI parlerà della giovinezza del grandissimo Gianni Rodari.

SABATO 4 MARZO sarà la volta della compagnia I FRANCHI con FRIDA, UN NASTRO INTORNO ALLA BOMBA, performance tra musica, teatro e visual art che metterà in scena la straordinaria sensibilità di una donna che supera immani difficoltà con il coraggio e con la propria arte.

SABATO 25 MARZO la compagnia ATIR TEATRO RINGHIERA presenterà (S)LEGATI, spettacolo con oltre 300 repliche, una storia di montagna che parla del miracolo dell’amicizia.
Infine, DOMENICA 26 MARZO l’ASSOCIAZIONE CULTURALE BABA JAGA sarà in scena con LE LETTERE VOLANTI, spettacolo per tutta la famiglia, sulla difficoltà e la bellezza di essere diversi dagli altri, unici e splendenti.

Andrea Corbella

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A Busto va in scena “Il Dario Ballantini Show” https://www.artevarese.com/a-busto-va-in-scena-il-dario-ballantini-show/ https://www.artevarese.com/a-busto-va-in-scena-il-dario-ballantini-show/#respond Wed, 30 Jun 2021 10:05:16 +0000 https://www.artevarese.com/?p=61453 Busto A. – Due ore di musica, gag e trasformismo nello show di Dario Ballantini (diretto da Massimo Licinio), organizzato sabato 3 luglio, alle 21, nell’ambito delle iniziative BA Estate. Cornice della serata, a cura del Distretto del Commercio, il giardino Quadrato del Museo del Tessile, dove si esibirà l’ imitatore, noto al grande pubblico […]

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Busto A. – Due ore di musica, gag e trasformismo nello show di Dario Ballantini (diretto da Massimo Licinio), organizzato sabato 3 luglio, alle 21, nell’ambito delle iniziative BA Estate. Cornice della serata, a cura del Distretto del Commercio, il giardino Quadrato del Museo del Tessile, dove si esibirà l’ imitatore, noto al grande pubblico per la sua collaborazione con Striscia la Notizia. Qui lo si è visto nei panni di volti famosi, quali Donald Trump, Vasco Rossi, Michela Brambilla, Matteo Renzi, Giulia Bongiorno, Enrico Letta, Matteo Salvini, Giuseppe Conte e molti altri.

Ballantini non è solo un abile imitatore, un camaleontico trasformista ma è anche pittore. Dalla “tavolozza” delle battute a quelle dei colori, le battute si fanno sfumature e segni: di sensazioni, sentimenti e passioni.

Tornando allo spettacolo, l’ingresso è gratuito e su prenotazione tramite la piattaforma eventbrite (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-dario-ballantini-show-160718809285) fino a esaurimento posti. I cittadini che intendono partecipare devono dimostrare di aver fatto almeno un acquisto o una consumazione di qualsiasi entità in un esercizio commerciale della città il giorno stesso dell’evento. Lo scontrino verrà visionato all’ingresso.

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Davide Livermore: «La cultura paga sempre» https://www.artevarese.com/davide-livermore-la-cultura-paga-sempre/ https://www.artevarese.com/davide-livermore-la-cultura-paga-sempre/#respond Sun, 08 Dec 2019 10:23:55 +0000 https://www.artevarese.com/?p=53901 di Filippo Brusa Il regista del momento è Davide Livermore, classe 1966, torinese ma con origini inglesi (il nonno Roberto e il bisnonno Palmiro facevano i fantini ed erano di Newmarket – Suffolk). In teatro ha lavorato come scenografo, costumista, ballerino, sceneggiatore, attore e cantante, esibendosi anche al fianco di a Pavarotti e Domingo. Già […]

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di Filippo Brusa

Il regista del momento è Davide Livermore, classe 1966, torinese ma con origini inglesi (il nonno Roberto e il bisnonno Palmiro facevano i fantini ed erano di Newmarket – Suffolk). In teatro ha lavorato come scenografo, costumista, ballerino, sceneggiatore, attore e cantante, esibendosi anche al fianco di a Pavarotti e Domingo. Già sovrintendente del Reina Sofía di Valencia, è stato appena nominato direttore del Teatro Nazionale di Genova e, negli ultimi 12 mesi, ha avuto sempre i riflettori puntati su di sé, inaugurando, il 7 dicembre 2018, la Scala con l’Attilia di Giuseppe Verdi, mettendo poi in scena, a Siracusa, Elena di Euripide e curando di nuovo la regia della prima milanese il giorno di Sant’Ambrogio con Tosca, diretta da Riccardo Chailly.

Livermore, inaugurare la Scala per due anni di fila è toccato a pochi grandi come Luchino Visconti, Giorgio Strehler e Luca Ronconi. È un privilegio raro, che assume ancora maggior valore e risalto perché, a un anno dalla sua riuscitissima regia dell’Attila di Verdi, ora c’è Tosca, mai rappresentata nella giornata di gala del 7 dicembre. Quali sensazioni?

«È un grandissimo onore e mi dà ancora più soddisfazione poterlo fare con questa opera perfetta, straordinaria a livello di narrazione, di Giacomo Puccini, compositore capace di compiere qualcosa di unico e irripetibile: “inventare” il cinema. Nella sua musica capiamo quando ci sono i primi piani, i movimenti di carrello, si vedono gli ambienti. Pensate all’inizio dell’opera: non siamo ancora nella chiesa di Sant’Andrea della Valle ma siamo fuori, perché con, ritmo sincopato, noi vediamo un un uomo che fugge. A un certo punto s’inginocchia, poi cerca in tasca una chiave, guarda la cancellata, si volta indietro. Quanta azione…».

Che cosa l’affascina della donna Tosca, che è stata interpretata da Anna Netrebko?

«Tosca è una artista, una donna appassionata, innamorata e fedele al suo Cavaradossi (il ruolo è stato affidato a Francesco Meli) per cui rifiuta il nobile Scarpia (impersonato da Luca Salsi), uomo elegante, probabilmente bello e potentissimo, che si crede Dio in terra. Per lei la fedeltà e l’amore sono valori assoluti».

Fra l’Attila dello scorso anno e Tosca c’è stato un altro suo lavoro che è balzato sulle prime pagine, diventando l’evento teatrale più significativo del 2019: Elena di Euripide, una delle tragedie più irriverenti dell’antichità, il cui testo è stato definito «eterodosso» e «dirompente». È stato lei a insistere per riportare in scena quest’opera che non veniva rappresentata da decenni.

«Sì e l’ho fatto a Siracusa, in quel teatro che vide, più di duemila e quattrocento anni fa, la messa in scena della Elena stessa. Calcare quell’antico palcoscenico mi ha fatto vivere un’esperienza meravigliosa, a livello artistico e umano. Quel teatro è un luogo di militanza umana, dove si celebra l’uomo con tutta la sua capacità di creare arte, comunicazione, emozione e bellezza. Siracusa è un modello, allo stesso modo di Pesaro, il cui Rossini Opera Festival porta un’indotto economico considerevole alla città. Ecco, mi è bastato citare appena questi due esempi per sbugiardare quei ministri dell’economia che hanno compiuto tagli clamorosi alla cultura, dicendo che con questa non si mangia. E invece ci sono fior di studi universitari che dimostrano come un euro investito dallo Stato in un territorio sulla cultura ritorna sette volte su quel territorio».

La tragedia di Euripide spiazza tutti con un prologo che mette in discussione la celeberrima storia di Elena e l’evento a cui è legata: la guerra di Troia. 

«Esatto, Euripide ci regala subito un coup de théâtre che nessuno si aspetterebbe mai. Elena si presenta dicendo: «Vi ricordate l’evento bellico più sconvolgente della storia antica, causato da me? Beh, quella che è andata a Troia non ero io, moglie di Menelao, ma un fantasma vestito di cielo» [al verso 34 è scritto «εἴδωλον ἔμπνουν οὐρανοῦ», «un fantasma dotato di respiro, fatto con un pezzo di cielo»]. Ecco, questo prologo sdogana il fatto che, molte volte, abbiamo voglia di inventarci una vita mai avuta e mai vissuta ed è bellissimo poter pensare di poterlo fare qualche volta, perché è una presa di coscienza ancora più forte di quella che è la realtà. A volte, abbiamo bisogno di raccontarci delle palle, delle frottole, delle “altre verità” per guardare da distante la nostra vita e poi riprendercela, con tutto il suo dolore».

Al verso 449, Euripide fa parlare Menelao, il non più potente re di Sparta, marito di Elena: spodestato, ridotto a un profugo coperto di stracci, bussa al palazzo di Teoclimeno, re dell’Egitto e una vecchia serva gli dice: «Non c’è posto qui per te». Menelao allora risponde: «Nαυαγὸς ἥκω ξένος, ἀσύλητον γένος», cioè «Sono naufrago, straniero e inviolabile». In questo passaggio decisivo, Euripide ribadisce con forza un principio etico fondamentale della cultura classica alle basi della civiltà occidentale: il valore sacro dell’ospitalità. Anche lei ha voluto riaffermalo nella sua messa in scena, compiendo però una forzatura sul testo originale, per ragioni legate all’attualità.

«Abbiamo pensato a una micro forzatura nella meravigliosa traduzione del professor Walter Lapini. Nel momento in cui Menelao invocava il diritto, sacro, dell’ospitalità di un naufrago, la vecchia lo guardava e diceva: «Qui da noi i porti sono chiusi». Seguiva, da parte del pubblico, un applauso di solidarietà e di contrasto potente con quello che, evidentemente, è stato uno dei momenti più bassi della Repubblica italiana. E pensare che quarant’anni fa le navi della nostra Marina Militare erano andate dall’altra del mondo per raccogliere migliaia di civili vietnamiti scappati dal regime comunista di Hanoi: uomini, anziani, donne e bambini, respinti dagli stati confinanti, aggrappati a scialuppe fradice, sbattuti tra le onde del Mar Cinese Meridionale, in preda a burrasche e pirati. Non esistono mai persone di serie A o di serie B ma solo esseri umani».

È lei il regista del momento, come dimostra anche la sua recente nomina a direttore del Teatro Nazionale di Genova, che ha suscitato però anche qualche polemica. Ci spieghi che cosa è successo.

«A Genova c’è stata una manifestazione di interesse internazionale finalizzata all’individuazione del direttore del Teatro Nazionale e il consiglio di amministrazione ha ritenuto che chi aveva partecipato a questo concorso non era in linea con i propri “desiderata”.
Ho ricevuto, pochi giorni prima della mia nomina, una telefonata, c’è stato poi un incontro a Milano con un paio di membri del consiglio di amministrazione e quello che mi hanno prospettato è di gestire una vera eccellenza italiana. Il Nazionale di Genova è il secondo teatro d’Italia nella prosa, dopo il Piccolo di Milano, ma vanta la prima scuola d’Italia, quella da cui escono i più grandi attori italiani.
Io credo che il teatro pubblico abbia la forza di cambiare la qualità della vita delle persone e io l’ho potuto verificare su di me, da ragazzo, da fruitore di teatro fatto in una certa maniera.
Poi mi sono ritrovato a gestire il Baretti di Torino, teatro che ha ridato letteralmente vita al quartiere di San Salvario, offrendo agli abitanti di quella zona critica un luogo di incontro per parlare e confrontarsi. Grazie alla cultura il quartiere è rinato anche economicamente: i ristoranti hanno ritrovato i clienti, gli appartamenti hanno raddoppiato il loro valore. La cultura paga. Eccome».

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Cento anni di Fiume https://www.artevarese.com/cento-anni-di-fiume/ https://www.artevarese.com/cento-anni-di-fiume/#respond Sat, 02 Nov 2019 11:00:35 +0000 https://www.artevarese.com/?p=53247 Se c’è uno spettacolo da non perdere quest’anno è “Fiume 1919 città d’arte e di vita”. A cento anni dall’Impresa del Vate degli Italiani, un’opera teatrale di altissimo spessore culturale ed artistico incarna la poetica di Gabriele D’Annunzio: un’ora e mezzo per rivivere una pagina storica, tre le più importanti della storia italiana, dipinta dal talento […]

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Se c’è uno spettacolo da non perdere quest’anno è “Fiume 1919 città d’arte e di vita”.
A cento anni dall’Impresa del Vate degli Italiani, un’opera teatrale di altissimo spessore culturale ed artistico incarna la poetica di Gabriele D’Annunzio: un’ora e mezzo per rivivere una pagina storica, tre le più importanti della storia italiana, dipinta dal talento di Edoardo Sylos Labini, Mariangela Robustelli e Leonardo Petrillo.

Nella video-intervista l’interprete principale Edoardo Sylos Labini svela la bellezza dell’interpretazione del personaggio, Il drammaturgo Leonardo Petrillo spiega il motivo della discriminazione dell’esperienza Fiumana e Umberto Smaila racconta della sua discendenza.

Storia, Arte e Vita 
La lezione-spettacolo racconta l’esperienza fiumana, fondamentale pagina storica troppo spesso dimenticata, attraverso la figura di Gabriele D’Annunzio interpretata da Edoardo Sylos Labini. Una “piece” teatrale poetica ed entusiasmante che permette di rivivere con leggerezza, attraverso le parole, i canti, le immagini e le foto dell’epoca, un modello ancor oggi tra i più libertari e moderni d’Europa.

La grande impresa, infatti, riuscì ad unire Arte e Politica, con la “Carta del Carnaro”, anticipando i grandi temi che infiammano ancora oggi il mondo: parità dei sessi con equiparazione di diritti e doveri, eleggibilità delle donne, protezione delle minoranze, suffragio universale, divorzio, libertà di opinione e di religione, autonomia dei comuni, insegnamento delle lingue autoctone, istruzione primaria gratuita, assistenza sociale per malati e indigenti, sistema pensionistico, discussioni aperte, abolizione del denaro, servizio militare femminile, libero amore, libertà di iniziativa economica privata, governo, esercito, carceri, urbanistica salutismo, nudismo; il geniale D’Annunzio, prendendo a modello le antiche città-stato rinascimentali e la Serenissima, rifondò le corporazioni medioevali in aiuto ai lavoratori e promosse il mecenatismo cultural-artistico-musicale. Il grande poeta fu capace di unire Reazione e Rivoluzione in un unico ordine a cavallo tra passato e futuro. Fiume fu un momento storico tra i più utopistici e avveniristici: una società votata alla bellezza e guidata da spiriti liberi, avventurieri, aristocratici, guerrieri ed intellettuali.

Il componimento è ricco di particolari e aneddoti: dalle abitudini, forze e debolezze del Vate fino alle strategie, messe in pratica dalla politica dell’epoca, per sfruttare la sua immagine mettendolo, però, a tacere; tutti i partiti cercarono, infatti, di mettere il cappello sulla grande e immaginifica impresa durata solo cinquecento giorni.
L’opera teatrale ha, quindi, un’immensa importanza culturale, storica ed artistica e ricorda quanto abbiamo ancora da imparare.

Daniela Gulino

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Un Festival da Medaglia https://www.artevarese.com/un-festival-da-medaglia/ https://www.artevarese.com/un-festival-da-medaglia/#respond Fri, 23 Aug 2019 10:00:12 +0000 https://www.artevarese.com/?p=52235 Como e Bellagio – Sulle sponde del lago le note dell’estate continuano e tardano l’arrivo dell’autunno: prosegue fino al 27 settembre 2019 la rassegna, da “tutto esaurito”, della nona edizione del “Festival di Bellagio e del lago di Como”; Il Festival è stato insignito per la settima volta di una medaglia dalla Presidenza della Repubblica, […]

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Como e Bellagio – Sulle sponde del lago le note dell’estate continuano e tardano l’arrivo dell’autunno: prosegue fino al 27 settembre 2019 la rassegna, da “tutto esaurito”, della nona edizione del “Festival di Bellagio e del lago di Como”; Il Festival è stato insignito per la settima volta di una medaglia dalla Presidenza della Repubblica, conferita dal Prefetto di Como – Ignazio Coccia – per l’importanza, il valore e la profonda qualità artistica della manifestazione.

LA LUNGA PROGRAMMAZIONE DI EVENTI SEMPRE GRATUITI
Sono gli unici appuntamenti sul Lario ad impatto interamente orchestrale, grazie alla presenza della Bellagio Festival Orchestra e della storica compagine de I Pomeriggi Musicali si è ampliato su Lecco, Menaggio, Como e Civate. “E’ un obiettivo che ho perseguito con tenacia e determinazione in questi ultimi anni, come direttrice artistica e – spiega la fondatrice Rossella Spinosa, pianista e compositrice milanese – . D’estate il lago pullula nel periodo estivo di manifestazioni di intrattenimento, ma una vera e propria stagione estiva orchestrale mancava”.

MUSICA DALL’ADDA AL LARIO
La prossima data è:
Sabato7 settembre, all’Auditorium comunale di Olgiate Molgora, con il cinema muto, rimusicato da Rossella Spinosa con Der Golem eseguito live dalla direttrice e dai solisti dell’Orchestra Cantelli, sotto la direzione musicale di Alessandro Calcagnile.

VARENNA MUSICA E TEATRO
proseguirà con tre date fino al 20 settembre:
Mercoledì 28 agosto l’hotel Du Lac dedica un omaggio all’arpa e ai maestri del Novecento. Alessandra Ziveri – esperta divulgatrice della musica per arpe e arpa celtica, scopritrice di preziosità compositive dal barocco al Novecento – eseguirà Berceuse Tristee sonate per arpa di Alfredo Casella, Tre pezzi per arpa Gagliarda di Luigi Perracchio, compositori presenti nella sua ultima fatica discografica pubblicata per l’etichetta italiana Tactus, che sta ricevendo unanimi consensi di critica;
Venerdì 6 settembre, l’hotel Vittoria ospita un’antologia delle più belle musiche per sassofono, fra Scelsi, Stockhausen e Mozart, grazie al talento di Giampaolo Etturi, con la partecipazione di Nicol Merzi al clarinetto. È un concerto dedicato ad omaggiare i giovani talenti della Musica e Giampaolo lo è con certezza. Diplomatosi col massimo dei voti, a soli 18 anni, ha iniziato una brillante carriera solistica e in ensemble che lo vede già presente in importanti cartelloni della musica.
Venerdì 20 settembre la Sala Polifunzionale di Varenna ospita la Compagnia Chronos 3 con Maria Sotterrata – La terra trema, la volontà no. La pièce di Davide Lo Schiavo, per la regia Valentina Malcotti, racconta, nell’interpretazione di Valeria Sara Costantin, dei sogni di una giovane donna spazzati via dal terremoto di Gemona.

ESTATE MUSICALE ERBESE
ha in calendario l’appuntamento di:
Giovedì 5 settembre con concerti, triosonate e quartetti di Telemann a cura dell’Accademia del Ricercare, una delle formazioni in assoluto più prestigiose a livello internazionale nell’ambito della musica barocca. L’appuntamento si svolgerà presso Villa Amalia, ex Chiesa degli Angeli ad Erba.

UN POSTO A COMO
Altri appuntamenti della Bellagio Festival Orchestra continueranno fino al 30 settembre a Como, in sinergia con la manifestazione AcCOMOdatevi del Comune di Como Take a Seat! Rossella Spinosa ha composto dodici brani dedicati al lago di Como che verranno eseguiti, in prima assoluta, insieme ad altri brani, in ognuno dei concerti, dal titolo “Dodici Riflessi del Lago di Como”, ovvero 12 miniature dedicate a ciascuna delle formazioni e dei solisti ospiti in ogni data, pronti a delineare un profilo del lago, una luce riflessa, una emozione suggerita dalle acque. Si tratta di eventi scadenzati en plein air in vari luoghi della città, da Piazza Grimoldi a Piazza Volta, dai Portici del Broletto a Largo Miglio, passando per Piazza San Fedele. Tutti i concerti hanno inizio all’happy hour e si concludono all’ora della buona notte, dalle 19.30 alle 23:
Venerdì 23 agosto Piazza Volta sarà tutta paulista per la violinista brasiliana e figlia d’arte, Tania Camargo Guarnieri che, oltre ad un ampio excursus musicale, presenterà una sua personale fantasia su temi d’opera di Giacomo Puccini.
Sabato 24 agosto Largo Miglio diviene la ribalta per il recital del sassofonista Giampaolo Etturi con una performance in tre parti che, oltre a Barocco e periodo Romantico, proporrà una rielaborazione dei temi di Peter Ilic Tchaikovsky.
Sabato 7 settembre Largo Miglio è tutto per il recital della flautista cosentina Giusi Malito che si concentrerà in particolare su Giuseppe Verdi, oltre che su un ampio florilegio di brani di musica barocca e romantica.
Venerdì 13 settembre Largo Miglio accoglie il clarinettista avellinese Raffaele Bertolini che presenterà una performance in tre parti, in un originale percorso dal ‘600 ai nostri giorni: musica barocca, composizioni per strumento solo di Johann Sebastian Bach, musica romantica, fantasia su temi d’opera di Georges Bizet ed infine musica moderna, melodie di canzoni celebri e colonne sonore.
Sabato 14 settembre si torna sotto i Portici del Broletto per il recital del violinista Gaspare Raule che, oltre ad un classico excursus, si concentrerà su una sua rivisitazione di brani di Jules Massenet.
Venerdì 20 settembre tocca a Piazza Grimoldi ed al chitarrista Leopoldo Saracino con una scelta antologica di brani dal Seicento ad oggi ed un focus su temi d’opera di Gioachino Rossini personalmente rielaborati.
Sabato 21 settembre i Portici del Broletto risuoneranno con la musica di Curt Schroeter: il flautista, classe 1963, presenterà, con la sua sonorità compatta e flessibile, un excursus musicale con una personale rivisitazione delle musiche di Pietro Mascagni. Venerdì 27 settembre gran finale in Piazza San Fedele con il recital della flautista tedesca Birgit Nolte che, oltre ad una scelta antologica di musiche dal Barocco, composizioni per flauto solo di Johann Sebastian Bach e brani dal periodo Romantico, proporrà una fantasia su temi d’opera di Wolfang Amadeus Mozart elaborata ad hoc. Musica Moderna, melodie di canzoni celebri e colonne sonore concluderanno il concerto, anticipando l’ultima esecuzione, in prima assoluta, di una delle 12 composizioni dedicate al lago di Como della compositrice Rossella Spinosa.

Informazioni
Tutti i concerti sono alle 21, gli appuntamenti di Take a Seat a Como si svolgono dalle 20.30; Infopoint Piazza Mazzini Tel. 031 950 204
www.bellagiofestival.com

Daniela Gulino

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Il Teatro che fa bene alla società https://www.artevarese.com/il-teatro-che-fa-bene-alla-societa/ https://www.artevarese.com/il-teatro-che-fa-bene-alla-societa/#respond Thu, 18 Oct 2018 10:50:24 +0000 https://www.artevarese.com/?p=47358 Dopo il successo della scorsa stagione Paolo Franzato, regista-pedagogo, attore e professore varesino, è stato confermato fino al 2020 Direttore Artistico del Nuovo Teatro di Cuasso al Monte. Nel corso degli anni Franzato ha perseguito un percorso professionale fondato su una personale ricerca intorno al lavoro dei grandi Padri Fondatori – registi-pedagoghi e danzatori-coreografi del […]

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Dopo il successo della scorsa stagione Paolo Franzato, regista-pedagogo, attore e professore varesino, è stato confermato fino al 2020 Direttore Artistico del Nuovo Teatro di Cuasso al Monte. Nel corso degli anni Franzato ha perseguito un percorso professionale fondato su una personale ricerca intorno al lavoro dei grandi Padri Fondatori – registi-pedagoghi e danzatori-coreografi del XX secolo – e ha indagato tecniche e modalità creative diverse. Questa formazione gli ha permesso di dare vita a un’intensa attività psicopedagogica e teatrale fondando l’Accademia Franzato che ha due sedi a Varese – presso l’Auditorium “Carolina de Giorgi” di via Landro e negli spazi del Liceo Scientifico Ferraris – una terza a Porto Ceresio, dove lavora con gli adulti, e una quarta, dal 2017, a Cuasso al Piano. Il suo impegno l’ha portato anche a lavorare nelle scuole, nelle università, nei centri d’incontro e aggregazione e nelle carceri.

La percezione del Teatro di Franzato è peculiare: un amore legato in particolare alle connotazioni sociali e pedagogiche di questa arte.
«L’attività di pedagogia teatrale è un’educazione alla creatività in senso globale, – spiega – sia in senso strettamente teatrale e artistico, quindi con i linguaggi del teatro: corporeo, vocale, dello spazio, della musica, del testo e della drammaturgia, che dal punto di vista psico-pedagogico. La creatività psichica, offre la possibilità di rigenerare se stessi, il proprio carattere, la propria personalità e identità, alimentando quel fuoco creativo che appatiene alla nostra psiche. La creatività relazionale è un’educazione al linguaggio delle relazioni umane. Ecco perché diventa sociale o socio-pedagogica: perché è un’educazione alle relazioni nel senso più ampio e globale. Una relazione sia con se stessi che con il gruppo, quella comunità di persone di cui è fondamentale e sostanziale ogni elemento. Non si tratta di un gruppo astratto. C’è una reale dinamica in cui ognuno dà un apporto ed è una risorsa e riceve in cambio energia, in un continuo interscambio e interazione».

I mesi autunnali del 2018 saranno caratterizzati dal proseguire della Stagione Teatrale 2018/2019 del Nuovo Teatro di Cuasso, apertasi lo scorso settembre con un ricco cartellone e dall’avvio, il prossimo novembre, dei Pomeriggi Teatrali presso l’Accademia Franzato, dove gli incontri della 24^ edizione sono felicemente iniziati proprio lo scorso mercoledì con i  Laboratori di Pedagogia Teatrale per Bambini, Ragazzi e Adulti. Il tutto a cura del Direttore Artistico Franzato.

«La stagione di Cuasso è partita con un certo anticipo perché sarà molto lunga e si concluderà il prossimo mese di giugno. – spiega il professore – Il programma è molto variegato e si alterneranno vari linguaggi teatrali e artistici: musica, prosa, poesia e anche danza. Una disciplina nuova per questo teatro. Il prossimo appuntamento è quello del 20, quando avremo un vero e proprio concerto con le Gregory’s Angels: “Mi va di cantare”. Il Maestro Gregorio Cosentino dirigerà il suo gruppo di coriste e proporrà un repertorio di brani che, dagli anni sessanta, arriva fino ai giorni nostri. Lo spettacolo musicale è una carrellata di grandi successi italiani e internazionali, riarrangiati dal Maestro Cosentino».

«I Pomeriggi Teatrali sono invece arrivati alla 14^ edizione e ne sono molto fiero, perché è composta da un mosaico di cinque spettacoli, uno più bello dell’altro.
La grande novità è che si farà al Teatro Santuccio,un luogo che mi piace molto. Inizieremo l’11 novembre con “Bella tutta”, di e con Elena Guerrini. La Guerrini ha lavorato al cinema con Pupi Avati, Giuseppe Bertolucci e Paolo Virzì e con la prestigiosa compagnia di Pippo Delbono, uno dei maggiori artisti del teatro contemporaneo. Ha lavorato anche con Ronconi e Mariangela Gualtieri. Inoltre posso dire con orgoglio che ha iniziato a far teatro con me! E’ una delle mie allieve che ha poi intrapreso la carriera di attrice, drammaturga e scrittrice. Ha tratto anche un romanzo da questo suo lavoro teatrale, “Bella tu dei miei grassi giorni felici”, edito da Garzanti. Al centro del testo il rapporto/ossessione con il corpo, le diete, la magrezza e le patologie ad essa legate. Un tema molto attuale!».

«A dicembre è in programma lo spettacolo “Sound Ciak – le note del cinema” con la Back Cover Band ed Enrico Del Prato. Quest’anno alla musica dal vivo e al cinema si è aggiunta la parte teatrale: una decina di attori “storici” del Teatro Franzato interpreteranno i ruoli dei film ricordati dalla musica».

«A gennaio il Teatro della Voce metterà in scena “(Audizioni per) un marito ideale”, di Oscar Wilde, con la regia Franco di Leo, che è anche Docente di Drammaturgia della mia Accademia. Anche lui ha appena pubblicato un romanzo».

«Quest’anno nella rassegna abbiamo delle brave artiste donne: attrici, autrici e registe!
A febbraio la brillante attrice comica Giorgia Goldini presenterà “La felicità è uno schiaffo”. Anche lei ha iniziato nella mia Accademia! E’ stata una delle prime allieve.

L’ultimo spettacolo, a marzo dell’anno prossimo, sarà “Campanile con Eco”: un omaggio al grande autore Achille Campanile, con inserti di Umberto Eco, rappresentato dagli attori dell’Accademia Teatro Franzato».

«Questa è la bellezza del Teatro – conclude Franzato – il fatto che rieduca, in senso più ampio, una Comunità. Il Teatro fa bene alla Società e fa bene a questo mondo, soprattutto in questo periodo storico. Per i suoi sani principi, il teatro dovrebbe diventare obbligatorio. Perché è formativo, anche in senso strettamente civico».

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Chiara Ambrosioni

 

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Aggiungi un posto a tavola … per il nostro Bernascone https://www.artevarese.com/aggiungi-un-posto-a-tavola-per-il-nostro-bernascone/ https://www.artevarese.com/aggiungi-un-posto-a-tavola-per-il-nostro-bernascone/#respond Tue, 19 Jun 2018 13:41:12 +0000 https://www.artevarese.com/?p=45615 Il sipario si apre. Nel silenzio una voce. E’ Dio, che dice a Don Silvestro di costruire un’arca per mettere in salvo i suoi paesani. Poi la gioia irrompe: arriva la luce, quindi volti, note e colori… “Aggiungi il posto a tavola” sale sul palco del Teatro Openjobmetis di Varese per accogliere il campanile del […]

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Il sipario si apre.
Nel silenzio una voce. E’ Dio, che dice a Don Silvestro di costruire un’arca per mettere in salvo i suoi paesani.
Poi la gioia irrompe: arriva la luce, quindi volti, note e colori…
“Aggiungi il posto a tavola” sale sul palco del Teatro Openjobmetis di Varese per accogliere il campanile del Bernascone e sostenere il restauro di quello che è un simbolo della città, fusione di arte e storia.
Il musical è bello e coinvolgente e lo è anche la sua avventura, tutta varesina.

Il produttore Giacomo Mazzarino racconta che l’idea è nata intorno a un tavolo, quando un gruppo di amici e teatranti di Varese, gli Effetti Collaterali, ha deciso di testimoniare l’interesse per  la propria città. «La compagnia, nata nel 1996, – spiega – ha sempre voluto fare della solidarietà una propria cifra, dare una mano a chi ne ha bisogno e abbracciare nuovi progetti. Per “restituire” il tanto affetto ricevuto dalla nostra Varese abbiamo deciso di sostenere un progetto legato al campanile di San Vittore».

«Già dal 2016 il Bernascone ha dato segni di debolezza. Dopo 400 anni di vita e gli effetti dei colpi delle cannonate infertegli dal generale Urban, era il momento di intervenire a favore di questo bene architettonico tanto amato. Dobbiamo farcene carico tutti. Per questo abbiamo pensato ad “Aggiungi un posto a tavola”, dove il posto da aggiungere era proprio quello per il campanile».

Dopo aver portato in scena piéce tanto diverse, questa volta gli Effetti Collaterali hanno puntato sulla tradizione. «Quando anche mia figlia di 3 anni ha iniziato a canticchiare il motivo di “Aggiungi un posto a tavola”, mimando il balletto, ho capito che è un musical davvero trasversale e transgenerazionale, che ancora oggi porta allegria con la sua bellezza. – racconta Mazzarino – E’ uno spettacolo attuale anche perché parla di accoglienza, di apertura e dell’importanza di costruire qualcosa assieme. Come i parrocchiani che, piccole formiche, uniti, potranno diventare una forza e costruire un’arca per salvarsi».

Una volta deciso il testo teatrale, ha preso il via la ricerca delle autorizzazioni.
«L’opera, scritta nel 1974, è molto tutelata e gli autori sono i famosissimi Garinei e Giovannini con Iaia Fiastri, su musiche del grande maestro Trovajoli. Lo spettacolo viene messo in scena a livello professionale da una quarantina d’anni, oggi con Gianluca Guidi, figlio di Johnny Dorelli, che ha preso il testimone del padre. Viene sempre rappresentato, un po’ come i musical di Broadway».

«Non era scontato poterlo mettere in scena a livello amatoriale. Ci siamo rivolti alla SIAE di Roma, anche per vedere cosa succedeva. La prima risposta è stata negativa, perché c’era un’esclusiva. Ma ci hanno detto di provare a presentare la modulistica. Ho compilato e inviato, spiegando nel campo note perché avevamo scelto quest’opera e con quale finalità. Poche ore dopo mi ha risposto una delle eredi di Garinei, Gaia, che ha abbracciato in modo totale la nostra iniziativa. C’erano ancora tanti eredi da convincere ma, nel giro di un mese, tutti si sono detti favorevoli!».

«Da fine ottobre del 2017 ha preso il via la costruzione del gruppo di lavoro artistico, guidato dal regista che si presenta con lo pseudonimo di Carlo Rebelvati, un professionista del settore che è stato felice di lavorare con noi. Insieme con gli Effetti Collaterali si sono messe in gioco decine di persone in modo completamente gratuito: attori, cantanti, ballerini, musicisti, tecnici, costumisti, operai specializzati…. sommando bravura, professionalità a tanta dedizione».

A partire dalla “voce di Dio”, donata da Max Laudadio.
Con il suo tono intenso e coinvolgente e l’impegno gratuito, Laudadio – che ha affermato sorridendo: «Spero solo che Dio non si arrabbi con me se la mia voce non gli piacerà!» – dimostra il valore di una dedizione al prossimo che l’ha portato a vivere esperienze molto intense di accoglienza e a portare il suo aiuto in una terra in difficoltà come Haiti.

 

Il lavoro per realizzare il musical è stato una perfetta armonia di intenti.
«L’impegno di tutti, volontario, è stato l’aspetto più stimolante e gratificante. Abbiamo costruito un gruppo di lavoro partendo dalla parte artistica, che era l’ossatura dello spettacolo, introducendo il nuovo elemento del canto».

«E’ stata fondamentale la collaborazione con la Compagnia della Gru, noto gruppo canoro varesino, che ha curato tutta la parte musicale. Il maestro Enrico Salvato, insieme con Simone Poletti, ha fatto un lavoro incredibile con gli attori, che hanno imparato a essere anche cantanti. Ha poi coinvolto una band composta da 5 abili musicisti, impegnata dal vivo a teatro. C’è inoltre il corpo di ballo del Balletto di Varese, importante scuola di danza cittadina, guidata dalla maestra Rita Boari».

“Aggiungi un posto a tavola” ha il patrocinio del Comune di Varese e il sostegno della Curia, nella persona del prevosto mons.Luigi Panighetti. I nomi da ricordare e coloro che hanno sostenuto il progetto di Effetti Collaterali sono veramente tanti e sono tutti citati sul sito del progetto.

Ma torniamo al luminoso palco del teatro di Varese, dove l’impegno di tanti artisti e professionisti ha coinvolto il pubblico, conquistato dalle vicende del bravo Don Silvestro e dei suoi paesani, dalla imperiosità del simpatico Sindaco e dalla gioiosa Consolazione, dal bel canto della dolce Clementina e dall’incredibile Cardinale, innovativo sul suo skateboard elettrico, l’hoverboard!

Il sipario si è chiuso su questa bella rappresentazione che ha donato tanta gioia e la consapevolezza che è bello condividere un progetto comune: cantando, ballando, recitando, producendo e anche offrendo il proprio sostegno. Così ci sarà un posto a tavola anche per noi.

Chiara Ambrosioni

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Sound Ciak: musica e cinema si incontrano al Teatro di Cuasso https://www.artevarese.com/sound-ciak-musica-cinema-si-intrecciano-al-teatro-cuasso/ https://www.artevarese.com/sound-ciak-musica-cinema-si-intrecciano-al-teatro-cuasso/#respond Sat, 20 Jan 2018 12:30:59 +0000 http://artevarese.com/?p=42747 Prosegue con successo la Stagione del Nuovo Teatro di Cuasso, con la Direzione Artistica di Paolo Franzato, che afferma: “Le cose vanno benissimo! Tutti gli appuntamenti che abbiamo organizzato, che fossero spettacoli teatrali per tutti, spettacoli per bambini come ‘Il principe ranocchio’, cineforum, incontri culturali, conferenze e persino i laboratori, hanno registrato un altissimo numero […]

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Prosegue con successo la Stagione del Nuovo Teatro di Cuasso, con la Direzione Artistica di Paolo Franzato, che afferma: “Le cose vanno benissimo! Tutti gli appuntamenti che abbiamo organizzato, che fossero spettacoli teatrali per tutti, spettacoli per bambini come ‘Il principe ranocchio’, cineforum, incontri culturali, conferenze e persino i laboratori, hanno registrato un altissimo numero di presenze. Tante sono prenotazioni per il concerto di questa sera, che è sold out!

Si tratta di una vera e propria rinascita per il Teatro di Cuasso. Dopo quattro mesi di programmazione – ottobre, novembre, dicembre, gennaio – possiamo dirci più che soddisfatti. A settembre, fresco di nomina, avevo organizzato solo le date da ottobre a febbraio, ma presto ufficializzeremo la seconda parte della Stagione che inizierà a marzo e si concluderà la prossima estate, con una serie di appuntamenti teatrali e musicali”.

E proprio alla musica è dedicato l’appuntamento di questa sera, alle note che si intrecciano con le immagini: le colonne sonore dei film. Si tratta del primo evento di una serie prevista per la seconda parte della Stagione. Lo spettacolo ‘Sound Ciak’ vedrà esibirsi la BackCover Band: una realtà musicale con due anni di esperienza alle spalle.

Abbiamo scelto questo gruppo in linea con il desiderio di dare nuova vita al territorio e alle realtà locali: una band della Valceresio, quindi, si esibirà nel Teatro di Cuasso – continua Franzato -. La BackCover Band è un gruppo di giovani ragazzi e ragazze. Sono musicisti e cantanti, ma la cosa più curiosa è che sono molti più cantanti che musicisti! Gli strumenti sono chitarra, basso, batteria e piano, poi ci sono ben 5 voci.

Al pianoforte ci sarà il musicista professionista Enrico Del Prato, che è molto conosciuto nelle nostre zone. Del Prato è l’ospite dell’evento che è stato creato apposta per questa sera: un concerto di debutto. Tutte le musiche scelte per la serata sono tratte da colonne sonore di film – spiega il Direttore Artistico – quindi durante l’esecuzione musicale e canora dal vivo di ogni brano, alle spalle degli artisti verrà proiettato il relativo spezzone del film. Si tratta di uno spettacolo-concerto che intreccia la ricerca musicale con quella iconografica, un connubio tra musica e film: oltre che ascoltare, si potrà anche vedere. E’ un’idea che mi ha entusiasmato fin dall’inizio!”.

La BackCover Band proporrà una scelta di brani che spazia dal rock al soul, dalla classica al metal, dal pop al gospel. I giovani artisti si sono messi alla prova ampliando i propri orizzonti interpretativi. Tra i registi citati il grande Sergio Leone e, ancora Roberto Benigni e Giuseppe Tornatore, eroi del cinema italiano nel mondo, oltre ad artisti come Quentin Tarantino, capace di creare dei mondi dalle tinte intense.

Il nostro intento era duplice – conclude il direttore artistico Franzato – costruire un legame molto forte con il territorio e rendere il Teatro un centro di aggregazione e socializzazione. Allo scopo abbiamo incontrato tutte le associazioni, che sono numerose e molto attive! Credo che un Teatro, per sua natura, debba essere un luogo di riferimento per tutte queste attività, che noi proponiamo a un pubblico molto ampio. I nostri ospiti arrivano dal Comune di Cuasso, dalla Valceresio, da Varese, da fuori Provincia e anche dalla Svizzera: già questa consapevolezza è per noi un grandissimo traguardo”.

Chiara Ambrosioni

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IL JAZZ DELLE FRAGARIA VESCA A GAVIRATE https://www.artevarese.com/il-jazz-delle-fragaria-vesca-a-gavirate/ Fri, 24 Nov 2017 10:08:12 +0000 http://varesearte.it/?p=40360 “Sfide di donne”: sabato 25 novembre, nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, in programma alle 11, nella Biblioteca, l’esibizione del trio Fragaria Vesca. Daniela Barbera (piano e voce), Elena Valnegri (sax e voce) ed Emanuela Morandini (batteria) dedicheranno un’interessante esibizione al jazz al femminile “per condividere una riflessione sul coraggio di donne che, oggi famose, hanno vissuto una vita spesso dolorosa e difficile”. […]

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“Sfide di donne”sabato 25 novembre, nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, in programma alle 11, nella Biblioteca, l’esibizione del trio Fragaria Vesca.

Daniela Barbera (piano e voce), Elena Valnegri (sax e voce) ed Emanuela Morandini (batteria) dedicheranno un’interessante esibizione al jazz al femminile “per condividere una riflessione sul coraggio di donne che, oggi famose, hanno vissuto una vita spesso dolorosa e difficile”.

“Il nostro incontro è nato dalla comune matrice del Jazz – spiega Daniela Barbera -. Io e Elena ci siamo conosciute suonando nella stessa orchestra, la Jazz for People di Vimercate. Emanuela, invece, ha iniziato la sua professione di batterista suonando altri generi, ma è entrata con gioia nel gruppo per esplorare questo mondo sonoro. Suoniamo insieme dal 2012. Il jazz è la nostra passione – continua Daniela col sorriso, ma anche con una precisa annotazione – ancora oggi, però, è in gran parte a gestione maschile: lo si può notare osservando una qualsiasi formazione jazz, dal trio all’orchestra”.

E allora un trio femminile e la scelta di un nome interessante: “L’idea è di Elena: “fragaria vesca” è la denominazione botanica della fragola, un frutto che è, in realtà, una infiorescenza: qualcosa che non è quello che sembra a prima vista. Vogliamo che anche la nostra musica sia così, difficile da catalogare. Non vogliamo essere del solito rosa, siamo ‘il jazz in rosso’!”.

In una giornata dedicata a temi dolorosi e difficili le Fragaria Vesca proporranno una storia del jazz al femminile attraverso biografie ed esecuzioni di brani di alcune tra le più significative interpreti del passato e contemporanee. Rivolgeranno poi un invito a tutte le donne: quello di non abbandonare mai i propri progetti e i propri sogni.

Sfide di donne, 25 novembre ore 11, Biblioteca di Gavirate (Varese)
http://www.varesenews.it/evento/sfide-di-donne/ 

Chiara Ambrosioni

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MUSIC&ART IN GALLERIA https://www.artevarese.com/musicart-in-galleria/ Fri, 20 Oct 2017 13:49:34 +0000 http://varesearte.it/?p=40810 La Galleria Manzoni è un luogo bello e luminoso: punto di incontro, di scambio e di arricchimento. Da due anni ospita le giornate “Music & Art” che rendono il pubblico protagonista di un momento di condivisione. Alcuni artisti realizzano le loro opere pittoriche o in ceramica vicino ai negozi della Galleria e al loro interno, […]

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La Galleria Manzoni è un luogo bello e luminoso: punto di incontro, di scambio e di arricchimento. Da due anni ospita le giornate “Music & Art” che rendono il pubblico protagonista di un momento di condivisione. Alcuni artisti realizzano le loro opere pittoriche o in ceramica vicino ai negozi della Galleria e al loro interno, mentre abili musicisti suonano dal vivo e invitano all’ascolto.

I proprietari di molti degli esercizi presenti nello spazio varesino hanno deciso di lavorare insieme dando vita a questi momenti ricchi di attività, suoni e colori che sono un invito rivolto a tutti: passate in galleria! E il pubblico ha risposto con gioia. Valentina Grassi, una delle ideatrici di “Music & Art”, racconta come è nata l’idea di restituire splendore alla Galleria Manzoni. “Quando sono arrivata qui, nel 2015, non c’era più niente e questo spazio era in un tale stato di degrado che la gente non aveva più voglia di passare. Compiuti i 48 anni, avevo bisogno di dare un nuovo impulso alla mia vita. Ho deciso di ricominciare da qua, investendo tutte le mie energie. Ho una formazione artistica, quindi ho tanti amici artisti: ho deciso di portarli proprio dentro alla Galleria, facendola rivivere attraverso l’arte e la musica. Qual è il suo legame con il mondo dell’Arte? Io vengo da un’Accademia d’Arte, ho studiato con maestri straordinari a Milano. Per me, come milanese, la Galleria è un punto d’incontro insostituibile, dove vivere la cultura della città. Anche la cultura di Varese può prendere vita in questa Galleria, che offre una notevole concentrazione di negozi. Il desiderio era quello di riportarla alla sua bellezza. Allora quasi tutti i commercianti della Galleria hanno deciso di unire le proprie energie, credendo in questa possibilità. Siamo riusciti a richiamare l’attenzione su questo luogo e tutti i negozi ancora vuoti sono stati affittati. La Galleria è stata anche rallegrata con colori e luci. Questa nuova bellezza è servita ad attirare l’attenzione del pubblico. Il bar è stato di grande aiuto perché ha aiutato le persone a soffermarsi all’interno dei nostri spazi. Ogni negozio ha il proprio stile, ma tutti lavoriamo molto con il riuso, il riciclo. Inoltre i nostri arredi sono frutto di un concetto molto preciso, ovvero: esponiamo il nostro prodotto alla maniera italiana. Infatti il prodotto dominante all’interno della galleria è quello di qualità italiana. Quando hanno preso il via queste iniziative? Gli appuntamenti sono iniziati nel 2015: abbiamo vissuto due anni di impegno e di grande fatica, perché i tempi non sono favorevoli dal punto di vista economico. Ma noi siamo fieri del nostro lavoro e … teniamo duro. Quando abbiamo rallentato le attività all’interno della Galleria e si è subito registrata una diminuzione di passaggi. Allora siamo ripartiti! Quale messaggio volete dare? Passare. La gente deve passare e scoprire quanto può dare questo spazio. Qui non c’è soltanto il commerciante, qui c’è la vita di chi commercia. Perché tra di noi c’è uno scambio importantissimo, se non ci fossero questo scambio e un rispetto reciproco, oltre che l’affetto, questa galleria non funzionerebbe. Il nostro è un commercio personale, individuale, ma quando qualcuno di noi ha un’idea, tutti cerchiamo di supportarla e condividerla, anche economicamente. Siamo una piccola comunità e questo si vede negli eventi che organizziamo. Portiamo nella galleria la musica e importanti musicisti, come i Those. Tra gli artisti più volte presenti anche un gruppo di ragazzi che fanno parte della scuola di musica di Fabio Sirna e sanno intrattenere con grande bravura. Nelle giornate “Music & Art” Vicino ai negozi e al loro interno sono al lavoro artisti di vari calibri: partecipano alla rassegna “Artisti in movimento” e sono pittori e scultori-ceramisti che amano lavorare in modo estemporaneo, improvvisando, mentre la gente passa al loro fianco. Il negozio può essere notato grazie all’artista e l’artista grazie al negozio: anche in questo c’è una reciprocità. 

Tutto quello che viene fatto qui viene sostenuto da noi, le spese sono condivise e gli ospiti offrono il loro lavoro in modo volontario, con il desiderio di collaborare con noi. Non vogliono mettersi in mostra, ma vivere questo momento di condivisione tra artisti e cittadini. Continuerete a proporre questi appuntamenti? Si! Il prossimo appuntamento sarà il 25 novembre, la Giornata Internazionale contro il Femminicidio, che sarà patrocinata da Amnesty International di cui io stessa faccio parte. Faremo una performance molto particolare: ospiteremo un fotografo che, oltre a portare foto di donne e di volti femminili immersi nei fiori, fotograferà tutte noi che lavoriamo nella Galleria. Non fotograferà solo le donne, ma anche gli uomini. La figura maschile spesso non è parte di queste manifestazioni, invece è importante, perché sono tantissimi gli uomini contrari alla violenza e che lottano con noi e per noi. I quadri del nostro fotografo verranno appesi in alto, per essere facilmente visibili e avremo musica dal vivo sia la mattina sia il pomeriggio. Faremo anche due momenti di flash mob, di incontro, dedicati alla lettura di poesie dedicate alla donna.

Chiara Ambrosioni

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